CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 giugno 2015
469.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 23 giugno 2015. — Presidenza del vicepresidente Paolo TANCREDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione.

  La seduta comincia alle 14.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Paolo TANCREDI, presidente, comunica che il deputato Lapo PISTELLI, essendo cessato il suo incarico di Governo, ritorna ad essere membro effettivo della Commissione. Cessa pertanto di far parte della Commissione la deputata Chiara SCUVERA che lo sostituiva.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2014.
C. 3123 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 17 giugno 2015.

  Paolo TANCREDI (AP), presidente e relatore, ricorda che sul provvedimento sono sinora pervenute le relazioni favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Pag. 121Giustizia, Affari esteri, Difesa, Cultura, Ambiente (con osservazione), Trasporti, Attività produttive, Lavoro (con osservazione), Affari sociali (con condizioni e osservazioni e con un emendamenti), Agricoltura (con osservazioni), della Commissione per le questioni regionali e del Comitato per la legislazione, che si è espresso con condizioni e osservazione.
  Entro la settimana corrente dovrebbero anche pervenire le relazioni delle Commissioni Bilancio e Finanze.
  Avverte quindi che il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto alle ore 12 di questa mattina e che sono pervenute 106 proposte emendative, il cui fascicolo è in distribuzione e sarà allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato).
  Provvederà quindi a trasmettere i suddetti emendamenti alle Commissioni, ai fini del prescritto parere, salvo gli emendamenti ed articoli aggiuntivi da ritenere inammissibili, in quanto non rispondenti a necessità di adeguamento dell'ordinamento nazionale a quello dell'Unione europea.
  In particolare, sono da ritenere inammissibili le seguenti proposte emendative, che non rispondono al contenuto proprio del provvedimento ai sensi dell'articolo 30, comma 2, della legge n. 234 del 2012:
   1.2 Kronbichler, Piras, volto a modificare l'articolo 32 della legge n. 234 del 2012, inserendo tra i principi e criteri direttivi generali di delega per l'attuazione del diritto dell'UE, ivi contenuti, un criterio di carattere ordinamentale e di natura micro settoriale volto ad introdurre criteri di vantaggio per la ragione Sardegna, in ragione della sua insularità. Tale previsione non appare diretta ad un migliore adeguamento dell'ordinamento interno a quello dell'Unione europea e deve pertanto ritenersi estraneo al contenuto proprio del provvedimento;
   4.02 Busin e Pini relativo alla separazione dei modelli bancari, che non appare direttamente riconducibile al recepimento ai atti legislativi europei;
   8.03 e 8.04 Busin e Pini, volti a modificare il decreto-legge n. 3 del 2015 recante «Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti» e che non sono direttamente riconducibili al recepimento di atti legislativi europei;
   8.02 Busin e Pini volto a vietare la partecipazione a gare d'appalto pubbliche ai soggetti bancari e finanziari che esercitano attività di speculazione ad elevata rischiosità, e che non appare direttamente riconducibile al recepimento di atti legislativi europei.

  Segnala altresì che deve ritenersi irricevibile l'emendamento 1.5. Kronbichler, in quanto inserisce nell'Allegato B una direttiva già presente in allegato.

  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 23 giugno 2015. — Presidenza del vicepresidente Paolo TANCREDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nonché della direttiva 2013/32/UE recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale.
Atto n. 170.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 16 giugno 2015.

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  Vanessa CAMANI (PD), relatrice, sottolinea l'importanza per la XIV Commissione di svolgere un adeguato approfondimento dello schema di decreto in esame, anche in vista del prossimo esame dell'Agenda europea sulla migrazione (COM(2015)240 final) che pure la Commissione Politiche dell'Unione europea sarà chiamata a discutere.
  Richiama quindi l'attenzione dei colleghi su alcune questioni di particolare rilievo, sulle quali auspica si possa svolgere una riflessione.
  La prima concerne l'ipotesi di costituzione di hub regionali per la prima accoglienza dei profughi, sulla quale diversi presidenti di Regione si sono dichiarati contrari. Occorrerebbe comprendere sul punto come il Governo intenda organizzare l'intervento, anche dal punto di vista operativo.
  Un secondo tema è quello relativo alla possibilità di trattenere presso i Centri di identificazione e di espulsione i richiedenti asilo per un tempo superiore a quello previsto dalla legislazione vigente.

  Florian KRONBICHLER (SEL) ritiene che la questione della durata del trattenimento presso i CIE costituisca un punto particolarmente critico del provvedimento e osserva come il gruppo di SEL non possa dichiararsi favorevole allo schema di decreto in esame. Sottolinea peraltro come le disposizioni ivi recate non siano adeguate alla realtà della situazione attuale e appaiano di fatto superate.

  Domenico MANZIONE, Sottosegretario di Stato per l'Interno, interviene sulle questioni richiamate dalla relatrice.
  Con riferimento, in primo luogo, agli hub, occorre sgombrare il campo da equivoci: l'intenzione del Governo non è quella di creare nuove concentrazioni, né vi è alcuna contrarietà ad un sistema di accoglienza diffusa. Con la creazione di hub regionali non si opera dunque una riforma di sistema – che potrà essere piuttosto oggetto dell'adozione del Testo unico in materia di protezione internazionale e protezione temporanea previsto nel disegno di legge di delegazione europea 2013 secondo semestre – ma si va nella direzione indicata dal Piano nazionale di accoglienza dei cittadini extracomunitari, approvato il 10 luglio 2014 in sede di Conferenza Unificata.
  In tale contesto gli hub sono pensati come centri di seconda accoglienza. Il Piano prevede che le Regioni definiscano la distribuzione di questi centri e ne programmino la gestione, attività che tuttavia – fatta eccezione per l'Emilia Romagna – diverse amministrazioni regionali non hanno ancora provveduto a fare, tanto è vero che il Governo ha anche pensato di intervenire in funzione sostitutiva. Altre Regioni, è il caso della Toscana, stanno valutando l'ipotesi di un hub diffuso.
  Con riferimento ai trattenimenti presso i CIE, precisa che non è intenzione del Governo prolungarne i termini, già opportunamente ridotti con precedente intervento normativo. Rileva come nel provvedimento in esame si faccia unicamente riferimento al trattenimento presso sezioni specializzate dei CIE di soggetti che abbiano commesso reati o che costituiscano pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, e che si prevede possano rimanere presso i CIE finché non sia intervenuta la risposta della Commissione territoriale o dell'Autorità giudiziaria alla loro richiesta di protezione internazionale.

  Paolo TANCREDI, Presidente, ringrazia il sottosegretario per la chiarezza delle precisazioni fornite, su questioni di particolare delicatezza.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 giugno 2015. — Presidenza del vicepresidente Paolo TANCREDI.

  La seduta comincia alle 14.30.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Federazione russa sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio rilasciati nella Repubblica italiana e nella Federazione russa, fatto a Roma il 3 dicembre 2009.
C. 1924 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 17 giugno 2015.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

  Florian KRONBICHLER (SEL) chiede se il riconoscimento dei titoli di studio sia, in quanto scambio di prestazioni, oggetto delle sanzioni applicate dall'Unione europea nei confronti della Russia.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore, chiarisce che tali sanzioni riguardano unicamente gli scambi commerciali ed economici e non riguardano il reciproco riconoscimento dei titoli di studio oggetto del provvedimento in titolo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

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