CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 giugno 2015
461.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 11 giugno 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Massimo Cassano.

  La seduta comincia alle 13.45.

5-04106 Ribaudo: Indennità e compensi spettanti ai componenti degli organi dell'Ente di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM) e iscrizione a tale Ente dei medici ospedalieri.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Francesco RIBAUDO (PD) si dichiara soddisfatto con riferimento ai dati forniti dal Governo ma solo parzialmente soddisfatto rispetto al quesito posto dalla sua interrogazione, pur tenendo in considerazione il carattere privatistico dell'ente. Rileva, infatti, che i dati forniti dimostrano l'ingente ammontare delle spese connesse alle indennità e ai compensi spettanti ai componenti degli organo dell'ENPAM, non giustificabile, in tempi di crisi, nemmeno dall'attivo di bilancio, pure cospicuo. Sollecita pertanto il Ministero dell'economia e delle finanze e la Commissione medesima a valutare l'opportunità di intervenire in tale ambito, anche in considerazione che l'ENPAM impone a tutti i medici, iscritti e non, anche disoccupati, il pagamento di una quota fissa media di 2 mila euro.

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5-05432 Tripiedi: Iniziative per la tutela occupazionale dei lavoratori della sede di Cinisello Balsamo della società CALL & CALL Milano Srl.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Claudio COMINARDI (M5S), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione, dichiara che, sulla base dei dati forniti dal Governo e considerando il fatturato complessivo di tutte le aziende che fanno capo alla CALL & CALL, si potrebbe mettere in dubbio lo stato di crisi della società. Ferma tale considerazione, osserva che, a suo avviso, l'effetto delle disposizioni del Jobs Act sarebbe quello di incentivare i licenziamenti piuttosto che le assunzioni. La CALL & CALL, infatti, sembra riuscire, grazie alla sua natura composita, a massimizzare i vantaggi offerti dalla nuova disciplina, a scapito dei lavoratori. Per tali motivi, si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo in quanto da essa non si evince se esista la possibilità di intervenire per migliorare la condizione dei dipendenti della società CALL & CALL e dei lavoratori che si trovino in analoghe condizioni. Chiede, inoltre, quali iniziative il Governo intenda assumere per prevenire l'insorgenza di tali distorsioni, anche in considerazione del fatto che in Italia non sono previsti strumenti, quali il reddito di cittadinanza, che abbiano la funzione di «paracadute sociale» in circostanze come quelle descritte nell'interrogazione.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.05.

RISOLUZIONI

  Giovedì 11 giugno 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Massimo Cassano.

  La seduta comincia alle 14.05.

7-00600 Dall'Osso: Iniziative concernenti l'Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti (ENPAF).
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 6 maggio 2015.

  Claudio COMINARDI (M5S) richiamati la discussione già svolta e gli elementi acquisiti nel corso delle audizioni informali svolte, segnala l'opportunità di mettere ai voti la risoluzione il prima possibile.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO, conferma, come già precedentemente illustrato nella seduta dello scorso 6 maggio e nella risposta fornita all'interrogazione n. 5-05019 dell'onorevole Fedriga, l'impossibilità per il Governo di assumere l'impegno richiesto dalla risoluzione, in quanto esulerebbe dalle competenze del Ministero del lavoro e delle politiche sociali l'intervento sulla misura dei contributi imposti agli iscritti all'ENPAF. Infatti, l'ente gode di autonomia contabile, organizzativa e gestionale e la misura del contributo previdenziale obbligatorio è fissata annualmente dal Consiglio nazionale dell'ENPAF con delibera sottoposta all'approvazione dei ministeri vigilanti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell'economia e delle finanze.

  Claudio COMINARDI (M5S) contesta l'asserita incompetenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a intervenire in materia di determinazione della misura del contributo obbligatorio.

  Marialuisa GNECCHI (PD) assicura l'impegno del gruppo del PD ad approfondire la questione e constata che il problema riguarda anche altri enti previdenziali, ad esempio l'ENPAM e l'ENASARCO. Propone, pertanto, di rinviare il voto sulla Pag. 172risoluzione, anche al fine di verificare la possibilità di elaborare una posizione comune di tutti i gruppi politici.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione della risoluzione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 11 giugno 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 14.15.

DL 65/2015: Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR (C. 3134 Governo).
Sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015 (Doc. VII, n. 443).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto del disegno di legge C. 3134 e della sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015, rinviato, da ultimo, nella seduta del 10 giugno 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, sulla base di quanto stabilito nella riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi del 4 giugno scorso, nella giornata di oggi si concluderà l'esame preliminare e che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle 10 di venerdì 12 giugno Nessuno chiedendo di intervenire, dà la parola alla rappresentante del Governo e alla relatrice per i rispettivi interventi in sede di replica.

  La sottosegretaria Teresa BELLANOVA, dando conto delle precisazioni fornite dal Ministero dell'economia e delle finanze, conferma in primo luogo che l'intervento disciplina l'indicizzazione delle pensioni relativa agli anni 2012-2013 specificando i termini del relativo riconoscimento nei vari anni, ferme restando le regole di indicizzazione relative alle rivalutazioni afferenti gli anni successivi, come stabilite dall'ordinamento vigente Sottolinea che eventuali incrementi di tale quota comporterebbero maggiori oneri strutturali, di rilevante ammontare, che necessitano di copertura finanziaria mediante corrispondenti riduzioni di spesa, anche al fine di rispettare la cosiddetta «regola della spesa» prevista dal cosiddetto Fiscal compact. Per quanto riguarda l'articolo 5, conferma che per effetto dell'applicazione dello stesso non si determinano distorsioni che possano ripercuotersi negativamente sull'accumulo del montante contributivo rispetto alla normativa vigente prima dell'entrata in vigore del provvedimento, essendo lo stesso diretto ad evitare l'applicazione di una rivalutazione con un coefficiente inferiore a 1 per chi accede al pensionamento nell'anno in cui sarebbe stata applicata tale rivalutazione. Con riferimento poi all'ipotesi di «valutare la possibilità di escludere un recupero della rivalutazione negativa negli esercizi successivi», rappresenta che tale modifica normativa comporterebbe da un lato maggiori oneri per la finanza pubblica, in relazione ai quali risulterebbe necessario reperire adeguata copertura finanziaria con profilo strutturale e crescente, e, dall'altro, si sostanzierebbe in una modifica strutturale di un meccanismo endogeno di riequilibrio del sistema pensionistico valutato positivamente dagli Organismi internazionali. Precisa, inoltre, che l'INPS, nel confermare che a partire dal 2017 tornerà ad applicarsi la perequazione prevista dalla legge n. 388 del 2000, ha segnalato che, ad avviso dell'Istituto, la rivalutazione che viene riconosciuta ai sensi del nuovo capoverso comma 25-bis non costituisce base di calcolo nelle ordinarie perequazioni, ma viene aggiunta nella misura Pag. 173stabilita dallo stesso comma 25-bis, come una quota fissa, sull'importo della pensione determinato secondo la normativa preesistente alla sentenza della Corte costituzionale. Per quanto concerne il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, fa presente che, dalle verifiche contabili effettuate tramite l'INPS, la spesa riguardante tali prestazioni è in costante riduzione negli ultimi tre anni. Tale decrescita è frutto anche dei nuovi criteri disposti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro dell'economia e delle finanze del 4 agosto 2014, attraverso i quali sono state riviste le condizioni di accesso sia soggettive che oggettive a istituti di sostegno al reddito. Infatti, dai tre miliardi erogati nell'anno 2013, si è passati ai circa due miliardi nell'anno 2014, per arrivare al miliardo preventivato per l'anno in corso. Osserva poi il contratto di solidarietà di «tipo B» ha avuto nell'anno in corso un'involuzione delle richieste rispetto agli anni passati, dovuta alla mancanza del rifinanziamento di detto strumento con la legge di stabilità 2015, a differenza di quanto avvenuto negli anni precedenti. I 70 milioni previsti dall'articolo 4 del decreto-legge sono finalizzati, in primo luogo, ad avviare le istruttorie per le domande presentate nel 2014, domande che saranno esaminate secondo uno stretto ordine cronologico. Esaurite quest'ultime, si darà corso alle domande relative all'anno 2015. Resta ferma la necessità di un ulteriore finanziamento, in quanto i predetti 70 milioni non riusciranno certamente a coprire tutte le domande che perverranno nell'arco dell'anno in corso e la previsione dell'ulteriore occorrenza finanziaria è di circa 60-65 milioni di euro, entro la fine del 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, preso atto che la relatrice rinuncia a intervenire in sede di replica, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento. Rinvia quindi il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 11 giugno 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.

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