CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 giugno 2015
459.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (X e XIV)
COMUNICATO
Pag. 27

RISOLUZIONI

  Martedì 9 giugno 2015. — Presidenza del presidente della XIV Commissione, Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 12.05.

7-00682 Scuvera: Sul regime linguistico nelle istituzioni dell'UE e il brevetto unico europeo.
(Discussione e rinvio).

  Le Commissioni iniziano la discussione delle risoluzioni in titolo.

  Michele BORDO, presidente, avverte che ieri è stata assegnata alle Commissioni X e XIV la risoluzione Vallascas 7-00697 che, vertendo sulla medesima materia, saranno discusse congiuntamente.

  Chiara SCUVERA (PD) illustra la propria risoluzione ricordando che Italia e Spagna non hanno aderito alla cooperazione rafforzata relativa al brevetto unitario in ragione della previsione per cui il brevetto viene rilasciato in una delle tre lingue ufficiali dell'Ufficio europeo per i brevetti – inglese, francese e tedesco – e pubblicato nella medesima lingua unitamente a una traduzione delle rivendicazioni nelle altre due lingue. Osserva che attualmente le imprese italiane, non avendo la possibilità di avvalersi del sistema di brevetto unitario, possono accedere solo ad una protezione brevettuale «nazionale», in Italia e in ciascuno degli altri Paesi membri dell'Unione europea, con costi a carico delle imprese stimati in oltre 9 milioni di euro annui. Analisi di impatto della Commissione europea calcolano che un brevetto valido nei 28 Stati membri attualmente costi circa 36.000 euro (di cui 23.000 euro solo per costi di traduzione). L'avvio del brevetto unitario – secondo un'analisi di impatto dello European Patent Office – porterebbe a un risparmio di circa il 70 per cento dei costi attualmente richiesti per la validazione di un brevetto per venti anni, nei 25 Paesi aderenti al progetto. Sottolineato che il nuovo sistema di brevetto unitario potrà avvantaggiare le piccole e medie imprese innovative italiane, più numerose di quelle di qualsiasi altro Paese dell'Unione europea, ritiene opportuno che le Commissioni impegnino il Governo a procedere all'adesione italiana alla cooperazione rafforzata relativa al brevetto unitario dell'Unione Pag. 28europea, allo scopo di sostenere la competitività delle imprese italiane sui mercati europei e internazionali.

  Andrea VALLASCAS (M5S) illustra la propria risoluzione che prevede nella parte dispositiva di impegnare il Governo a farsi promotore, in seno alle istituzioni ed organi dell'Unione europea di un'azione incisiva volta a superare le limitazioni derivanti dal riconoscimento di tre sole lingue europee nei procedimenti di deposito, rilascio e convalida del brevetto europeo, attivandosi per individuare una soluzione che rimuova l'attuale esclusione dell'uso della lingua italiana dai procedimenti ovvero individuando risorse e strumenti finanziari a carico dell'istituzione europea a copertura delle spese di traduzione. Tra gli impegni si prevede altresì la promozione della lingua italiana e la diffusione del plurilinguismo in tutte le sedi decisionali europee al fine di realizzare una concreta parità di condizioni e trattamento tra cittadini e aziende d'Europa. Osserva che una volta concesso, il brevetto europeo deve essere nazionalizzato negli stati della Convenzione, attivando procedure di convalida nei singoli Paesi, con un considerevole aumento degli oneri a carico del soggetto titolare dell'invenzione (sino a 36 mila euro per ottenere un brevetto valido in tutti i Paesi membri, a fronte dei 1.850 degli Stati Uniti e dei 600 della Cina). Sottolinea infine che dal rapporto 2013 dell'EPO, risulta un calo di richieste presentate all'European Patent Office da parte degli operatori italiani: –2,7 per cento nel 2013 (pari a 4.663 richieste contro le 4.735 del 2012, anno in cui si era registrato un calo del 3,4 per cento); il dato desta preoccupazione soprattutto se confrontato con l'andamento crescente del numero complessivo dei depositi, che nel 2013 ha raggiunto la cifra record di 265.690 istanze presentate (+2,8 per cento rispetto al 2012); nonostante l'andamento negativo per numero di brevetti presentanti, l'Italia si è contraddistinta per qualità e innovazione delle proposte, registrando un +5 per cento rispetto al 2012 e un +18 per cento rispetto al 2009 per quanto concerne i brevetti concessi, segno inequivocabile ai grandi capacità, abilità e ingegno.

  Ludovico VICO (PD) sottolinea l'importanza della risoluzioni in discussione riprendono la tematica del regime linguistico relativo al brevetto europeo su cui il Parlamento italiano è impegnato in una pluriennale battaglia con le istituzioni europee. Ritiene tuttavia che la questione ancora irrisolta del made in sia di assoluta priorità nei rapporti tra le istituzioni italiane con quelle europee. Lamenta i danni rilevanti alla nostra economia derivanti dai sistemi di contraffazione organizzata che proviene dal Far East e dalla penisola balcanica giudica intollerabile la posizione assunta su queste tematiche dalla Germania e dai Paesi del Nord Europa. Sollecita pertanto ulteriori iniziative parlamentari a favore del riconoscimento del made in.

  Gianluca BENAMATI (PD) osserva che le risoluzioni in discussione affrontano la questione assai rilevante del regime linguistico del brevetto unico europeo. Ricorda che il Parlamento e il Governo italiani si sono opposti alle scelte operate in sede europea che hanno penalizzato lingue importanti dell'Unione quali l'italiano e lo spagnolo. Ritiene tuttavia che l'approccio pragmatico proposto nella risoluzione della collega Scuvera sia del tutto condivisibile. Sottolinea che le imprese italiane possono trarre vantaggi dalla partecipazione alla cooperazione rafforzata sul brevetto unico europeo in termini di costo dei brevetti e di difesa legale in una situazione di contenzioso. Ritiene infine che sarebbero utili alla discussione alcune audizioni di soggetti operanti nel mondo produttivo.

  Marina BERLINGHIERI (PD) ricorda che sul tema del brevetto unico europeo la XIV Commissione ha svolto un'ampia e approfondita attività istruttoria, con lo svolgimento delle audizioni di rappresentanti del Governo, di rappresentanti di Confindustria, e di esperti del settore, quali il professor Cingolani, direttore dell'istituto Pag. 29di tecnologia di Genova, e gli avvocati Gabriele Cuonzo e Iuri Maria Prado. Si sono svolti poi incontri informali con ulteriori soggetti interessati. Queste occasioni di approfondimento hanno fatto emergere, al di là delle opinioni non sempre favorevoli, l'idea che l'adesione al brevetto unico europeo possa rappresentare un vantaggio per il sistema italiano delle imprese.
  Segnala inoltre che domani mattina si svolgerà presso la XIV Commissione, alle ore 8.30, una audizione del sottosegretario agli affari europei Gozi dedicata alla Relazione programmatica del Governo sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2015. L'incontro, al quale tutti i deputati interessati possono ovviamente prendere parte, potrà rappresentare una ulteriore occasione di analisi della questione del brevetto, come anche delle proposte che il Governo intende sostenere nell'azione di salvaguardia dell'identità linguistica all'interno dell'Unione europea.

  Chiara SCUVERA (PD) ringrazia i colleghi intervenuti per il proficuo contributo alla discussione. Ritiene, in particolare, che sarebbe utile conoscere i dati stimati dei costi e benefici derivanti dall'adesione dell'Italia al sistema di brevettazione unitaria. Ricorda che questa analisi di impatto era stata già chiesta dalla XIV Commissione al Governo in occasione dell'esame della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2014. Aggiunge che i dati che la sottosegretaria Simona Vicari si era impegnata a trasmettere nel corso di un'audizione dello scorso 24 febbraio presso la Commissione Politiche dell'Unione europea non sono ancora pervenuti e ne sollecita la trasmissione. In quanto rappresentano un elemento rilevante nell'approfondimento delle tematiche sollevate dalle due risoluzioni in discussione.

  Andrea VALLASCAS (M5S), pur non essendo contrario allo svolgimento di un breve ciclo di audizioni, chiede di definire una data entro cui concludere la discussione delle risoluzioni.

  Michele BORDO, presidente, sottolinea come il tema del brevetto unico sia stato oggetto di ampio approfondimento da parte della XIV Commissione sin dall'inizio della legislatura, e come non si possa riprendere da capo un percorso già compiuto. Ciò anche al fine di consentire una rapida approvazione delle risoluzioni in discussione, la cui efficacia è strettamente connessa con la tempestività. Osserva come, in ogni caso, occorrerà prevedere una ulteriore seduta delle Commissioni cui partecipi un rappresentante del Governo, la cui presenza è necessaria nel momento in cui si procede alla votazione delle risoluzioni.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel concordare con il presidente Bordo, riterrebbe utile acquisire la posizione del Ministero dello sviluppo economico sulle risoluzioni in esame.

  Tea ALBINI (PD) condivide l'opportunità, sottolineata dal Presidente Bordo, di procedere rapidamente della discussione e approvazione delle risoluzioni in titolo; si rischia altrimenti di vanificarne l'efficacia.
  Con riferimento poi a quanto proposto dai colleghi, si associa all'opportunità di acquisire ulteriori elementi di valutazione dal Ministero dello Sviluppo economico, anche alla luce di quanto concordato con il sottosegretario Vicari nell'audizione del 24 febbraio scorso. Ulteriori spunti di riflessione potranno inoltre essere acquisiti domani mattina nel corso dell'audizione del sottosegretario Gozi, convocata in sede di esame di atti dell'Unione europea.

  Michele BORDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.