CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 giugno 2015
459.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 175

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 9 giugno 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, di attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.
Atto n. 155.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 4 giugno scorso.

  Ermete REALACCI, presidente, attesta la presenza della deputata Pellegrino alla seduta odierna.

  Stella BIANCHI (PD), relatrice, presenta ed illustra una nuova formulazione della proposta di parere sul provvedimento in titolo (vedi allegato 1), che tiene conto di alcuni dei rilievi e delle osservazioni a lei pervenuti per le vie brevi. Al riguardo, sottolinea la necessità di riconsiderare l'attuale sistema per lo scambio di quote di Pag. 176emissione di gas a effetto serra, nonché di disincentivare le attività che producono emissioni climateranti, attraverso la definizione di misure chiare e coerenti, dirette a orientare le scelte di investimento delle imprese verso attività e tecnologie a bassissimo impatto ambientale.

  Mirko BUSTO (M5S), pur manifestando apprezzamento per l'accoglimento, da parte della relatrice, di alcune delle osservazioni provenienti dal suo gruppo, presenta e illustra, a nome del suo gruppo, una proposta di parere alternativa (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Silvia VELO rileva l'opportunità di trasformare in osservazioni le condizioni di cui ai numeri 6) e 7) della proposta di parere testé formulata dalla relatrice. In particolare, con riferimento alla condizione di cui al numero 6), ritiene che la possibilità di accelerare i rimborsi ai nuovi entranti deve tenere in considerazione il vincolo comunitario, stabilito all'articolo 10 della direttiva 387/2003/CE, di destinare almeno il 50 per cento dei proventi delle aste a progetti o programmi con finalità ambientali. Con riferimento invece alla condizione di cui al numero 7), osserva che l'opportunità di modificare le definizioni di cessazione totale o parziale di attività di un impianto che produce emissioni climalteranti deve essere ponderata mediante un attento confronto tra la normativa nazionale e quella europea, tenuto conto che nessun contrasto era stato sollevato nella procedura Eu-Pilot 6400/14/CLIM.

  Vincenzo PISO (AP), con riferimento all'assegnazione dei rimborsi spettanti ai nuovi entranti, evidenzia la necessità che siano previste regole più stringenti e di immediata applicazione.

  La sottosegretaria Silvia VELO, pur riconoscendo l'importanza del tema, rileva come la definizione di regole più rigorose in materia di assegnazione dei rimborsi richiederebbe un adeguato approfondimento tecnico.

  Ermete REALACCI, presidente, nel ritenere condivisibile la proposta di parere formulata dalla relatrice, evidenzia come le condizioni nella stessa contenute lascino al Governo un ampio margine di discrezionalità in sede di applicazione. Propone di quindi di procedere alla votazione della proposta di parere nella nuova formulazione illustrata dalla relatrice.

  Stella BIANCHI (PD), relatrice, concorda con il presidente.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che sarà posta in votazione la proposta di parere presentata dalla relatrice e che, in caso di sua approvazione, risulterà preclusa la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova formulazione della proposta di parere favorevole, con condizioni e con osservazione, formulata dalla relatrice, risultando pertanto reclusa la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

  Martedì 9 giugno 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.10.

Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile.
C. 2607 Braga.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della pdl 3099).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 aprile 2015.

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  Ermete REALACCI, presidente, avverte che lo scorso 8 maggio è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 3099, d'iniziativa dei deputati Zaratti e Pellegrino, recante «Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile».
  Poiché tale proposta di legge verte su materia identica a quella recata dalla proposta di legge in esame, ne dispone l'abbinamento d'ufficio, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.

  La Commissione prende atto.

  Raffaella MARIANI (PD), relatrice, propone di istituire un Comitato ristretto al fine di pervenire in tempi rapidi, con il contributo di tutte le forze politiche, all'individuazione del testo base da adottare.

  Samuele SEGONI (Misto-AL) manifesta apprezzamento per la proposta della relatrice.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di costituire un Comitato ristretto.

  Ermete REALACCI, presidente, riservandosi di istituire i componenti del Comitato ristretto sulla base della designazione dei gruppi, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 giugno 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2014.
C. 3053 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Ermete REALACCI, presidente, in sostituzione del relatore, impossibilitato a prendere parte ai lavori della seduta odierna, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare, in sede consultiva, il disegno di legge recente la «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2014» (C. 3053 Governo). Rileva che il predetto Accordo è finalizzato all'associazione politica ed all'integrazione economica fra UE e Ucraina, configurandosi anche come Agenda per le riforme per il cui tramite l'Ucraina può attuare il proprio avvicinamento a parametri e norme dell'Unione Europea. Tali obiettivi si concretizzano attraverso una gamma di settori di cooperazione che coinvolge 28 aree tematiche e dedica particolare attenzione alle riforme necessarie in ciascun ambito. L'Accordo prevede altresì un quadro istituzionale di nuova concezione, con l'istituzione di un Consiglio di associazione deputato all'adozione di decisioni e di un Comitato di associazione, deputato a trattare questioni commerciali, nonché l'istituzione di un forum cooperazione per la società civile ed i rispettivi Parlamenti. È infine prevista la creazione di una DCFTA per stimolare la ripresa e lo sviluppo economico del Paese, attraverso l'adeguamento tecnico-normativo ai parametri dell'UE. Con riferimento al contenuto, il testo dell'Accordo si compone di un preambolo, 486 articoli organizzati in 7 Titoli, 43 allegati relativi a questioni Pag. 178tecniche e ad aspetti normativi dell'Ue soggetti a progressivo adeguamento da parte ucraina, e 3 protocolli riguardanti, rispettivamente, la definizione della nozione di «prodotti originari» e metodi di cooperazione amministrativa, l'assistenza amministrativa reciproca nel settore doganale, la partecipazione dell'Ucraina ai programmi dell'Unione. Al preambolo, che contiene le premesse sugli aspetti salienti delle relazioni bilaterali e dell'approccio generale dell'Accordo, fa seguito l'articolo 1 che istituisce un'associazione tra l'Unione ed i suoi Stati membri e l'Ucraina, e ne enumera quindi le finalità, che sono le seguenti: promozione del graduale ravvicinamento tra le parti sulla base di valori comuni e di legami stretti e privilegiati e nel rafforzamento dell'associazione dell'Ucraina alle politiche dell'Ue e la sua partecipazione ai programmi ed alle agenzie; costituzione di un quadro adeguato per un dialogo politico rafforzato in tutti i settori di reciproco interesse; promozione, conservazione e rafforzamento di pace e stabilità a livello regionale ed internazionale; creazione delle condizioni per la graduale integrazione dell'Ucraina nel mercato interno dell'Ue e sostegno al suo passaggio ad un'economia di mercato funzionante, anche attraverso il progressivo ravvicinamento della legislazione nazionale ucraina con quella dell'Unione; potenziamento della cooperazione in materia di giustizia, libertà e sicurezza finalizzato al potenziamento dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali; creazione delle condizioni per una sempre più stretta cooperazione in altri settori di comune interesse.
  Relativamente ai profili di stretto interesse della VIII Commissione, segnala, anzitutto, le disposizioni contenute nel Capo 8 del Titolo IV dell'Accordo, relative alla materia degli appalti pubblici (articoli 148-156). Al riguardo, come si evince dalla relazione illustrativa che correda il provvedimento, le Parti si propongono l'obiettivo di garantire l'apertura effettiva, reciproca e graduale dei rispettivi mercati degli appalti di lavori, di forniture e di servizi, anche nel settore delle concessioni. A tal fine, l'Ucraina è chiamata a presentare al Comitato per il commercio una tabella di marcia per l'attuazione del ravvicinamento legislativo, comprensiva del calendario delle riforme da attuare, in modo da rendere progressivamente compatibile la propria legislazione interna con la normativa dell'Unione europea. Di particolare interesse per l'VIII Commissione risultano altresì le disposizioni contenute nel Capo 6 del Titolo V, in materia di ambiente (articoli 360-366). In particolare, l'articolo 360 dell'Accordo stabilisce che le parti sviluppano e rafforzano la cooperazione sulle questioni ambientali, contribuendo in tal modo all'obiettivo a lungo termine dello sviluppo sostenibile e dell'economia verde. Il successivo articolo 361 prevede, inoltre, che la cooperazione ha come obiettivi la conservazione, la tutela, il miglioramento e il recupero della qualità dell'ambiente, la protezione della salute umana, l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, nonché la promozione sul piano internazionale di misure per affrontare i problemi dell'ambiente di portata regionale e mondiale, riguardanti, tra l'altro: i cambiamenti climatici; la governance ambientale; la qualità dell'aria e dell'acqua, la gestione delle risorse idriche, compreso l'ambiente marino; la gestione dei rifiuti e delle risorse; la protezione civile, compresi i rischi naturali antropici; l'ambiente urbano; gli eco contributi.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l'adozione di tributi destinati al suo finanziamento.
C. 2212 Daga.

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