CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 maggio 2015
449.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e VIII)
COMUNICATO
Pag. 8

RISOLUZIONI

  Mercoledì 20 maggio 2015. — Presidenza del presidente della VIII Commissione Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 9.

7-00203 Dallai: Iniziative per la bonifica dei siti inquinati dall'amianto.
7-00335 Zolezzi: Iniziative per la bonifica dei siti inquinati dall'amianto.
7-00354 Lavagno: Iniziative per la bonifica dei siti inquinati dall'amianto.
(Seguito discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00111).

  Le Commissioni proseguono la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 7 maggio 2014.

  Luigi DALLAI (PD) illustra una proposta di testo unificato delle risoluzioni 7-00203 Dallai, 7-00335 Zolezzi e 7-00354 Lavagno (vedi allegato 1), da lui predisposta d'intesa con i deputati Zolezzi e Lavagno.
  Rileva, in particolare, come il numero 3) della parte dispositiva, al fine di tutelare la salute dei cittadini e di promuovere politiche efficaci per l'edilizia di qualità, preveda l'impegno del Governo ad estendere il credito di imposta al 65 per cento, attualmente in vigore per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico, alle opere di bonifica dell'amianto.
  Richiama altresì l'attenzione sul numero 9) della parte dispositiva, che impegna il Governo a riconoscere le discariche per i rifiuti pericolosi contenenti amianto quali impianti di smaltimento di preminente interesse nazionale, ai sensi dell'articolo 195, comma 1, lettera f), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Fa presente, quindi, che il successivo numero 10) impegna l'Esecutivo ad adottare iniziative normative volte a prevedere l'obbligo, in ogni autorizzazione o rinnovo per la costruzione Pag. 9e gestione di una discarica di rifiuti pericolosi, che una quota volumetrica rispetto a quella complessiva sia riservata esclusivamente allo smaltimento di rifiuti pericolosi contenenti amianto.

  La Sottosegretaria Silvia VELO esprime una valutazione complessivamente favorevole sulla proposta di testo unificato, invitando al contempo a riformularla in alcuni punti.
  Relativamente alle premesse, invita a sopprimere, al settimo capoverso, l'avverbio «prevalentemente», considerato che i rifiuti contenenti amianto sono classificati come rifiuti pericolosi. Con riferimento al decimo capoverso delle premesse, invita a eliminare il riferimento al ritardo nell'adozione della legislazione sui rischi connessi all'esposizione ad amianto e quindi a sostituire l'espressione «ed è risultato inadempiente nel recepire la direttiva 83/477/CEE» con la seguente «ed è risultato tra i primi Paesi a recepire la direttiva 83/477/CEE».
  Per quanto riguarda invece gli impegni contenuti nella proposta di testo unificato, invita a riformulare il numero 1) nei seguenti termini: «ad adoperarsi nelle sedi internazionali competenti perché venga valutata l'opportunità che l'amianto, in particolare quello crisotilo, venga inserito nella lista dei materiali tossici contemplati dalla Convenzione di Rotterdam, rendendo pertanto obbligatorio ai Paesi esportatori la dichiarazione di comunicazione di tossicità del materiale esportato».
  Propone poi di prevedere, al numero 3), il riferimento alla compatibilità con le risorse di finanza pubblica.
  Quanto al numero 5), invita a precisare che la mappatura dell'amianto sul territorio nazionale deve avvenire sulla base dei dati forniti dalle regioni e da queste raccolti, tenendo conto delle Linee Guida richiamate nell'impegno medesimo.
  Propone inoltre di riformulare il numero 6) nei seguenti termini: «a promuovere il completamento della mappatura dell'amianto contenuto nelle scuole e in tutti gli altri locali pubblici ed aperti al pubblico e che si dia impulso alla rimozione dello stesso da parte delle regioni».
  Invita quindi, con riferimento al numero 8), a sostituire le parole «a verificare» con le parole «a promuovere» e a sopprimere il riferimento ivi contenuto alla data del 1o gennaio 2016.
  Quanto poi al numero 9), propone di sopprimere il riferimento alla natura pericolosa dei rifiuti contenenti amianto, mentre propone di premettere, al numero 11), le parole: «a valutare l'opportunità di».
  Nell'invitare altresì a inserire il riferimento alla compatibilità con le esigenze di finanza pubblica sia nel numero 12) sia nel numero 13), propone di far riferimento, in quest'ultimo impegno, al recupero mediante inertizzazione dell'amianto.

  Ermete REALACCI, presidente, esprime perplessità sulla riformulazione del numero 1) della parte dispositiva testé proposta dalla rappresentante del Governo, ritenendo che la stessa finisca con l'indebolire in misura eccessiva l'impegno assunto dall'Esecutivo.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) richiama l'attenzione delle commissioni riunite sulla necessità di pervenire finalmente all'approvazione di un atto di indirizzo che impegni il Governo a risolvere una questione di preminente interesse nazionale. Ricorda, infatti, come l'amianto possa determinare, dopo un lungo di intervallo di latenza, gravissime patologie tumorali, con conseguente aumento dei costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Nel rilevare come nel nostro Paese sia mancata, sino ad ora, la capacità di gestire adeguatamente il problema, ritiene, inoltre, indispensabile procedere al completamento della mappatura dell'amianto sul territorio nazionale e finanziare l'attività di ricerca. Non considera inoltre condivisibile la riformulazione del numero 13) degli impegni contenuti nella proposta di testo unificato in discussione, proposta dalla rappresentante del Governo, dal momento che il riferimento a programmi di ricerca nel settore del «recupero mediante inertizzazione» Pag. 10dell'amianto potrebbe determinare il rischio di distorsioni applicative.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), relativamente alla parte dispositiva della proposta di testo unificato, ritiene che il numero 6) dovrebbe essere riformulato in modo più perspicuo, chiarendo che la rimozione dell'amianto non è di competenza delle regioni.
  Ritiene inoltre ultroneo il numero 8), nel quale si fa riferimento ad adempimenti già previsti dalla vigente normativa, proponendo altresì di riformulare il numero 15), nel senso di prevedere lo svolgimento, da parte dei Ministeri dell'ambiente e della salute, di capillari campagne di informazione della popolazione e dei lavoratori interessati sui rischi connessi alla presenza dell'amianto negli ambienti di vita e di lavoro, quindi, sugli obblighi, già contemplati dalla normativa vigente, di comunicazione circa la presenza di tale sostanza negli edifici.

  Renzo CARELLA (PD) rileva come, in relazione al problema dell'amianto presente negli edifici, finora ci si sia concentrati sugli immobili pubblici, evidenziando tuttavia come sia assolutamente prioritario risolvere anche il problema della presenza di amianto in numerosi edifici privati, situati, in particolare, nelle zone agricole, e come, in tale ambito, la risoluzione debba essere chiara nel richiamare ai cittadini interessati l'obbligo, già previsto dalla normativa vigente ma ampiamente disatteso, di denunciare la presenza di tale materiale. Ritiene quindi che tale obiettivo andrebbe perseguito con decisione, anche attraverso la promozione di una campagna informativa pubblica rivolta a tutti i cittadini.

  La Sottosegretaria Silvia VELO (PD) invita a considerare che la presenza di amianto negli edifici costituisce una problematica di carattere eminentemente sanitario.
  Renzo CARELLA (PD) ritiene che si tratti anche di un problema di carattere ambientale.

  Tommaso GINOBLE (PD) rileva la necessità che le regioni procedano sollecitamente ad organizzare i siti di stoccaggio dei rifiuti contenenti amianto, dovendosi all'uopo prevedere uno specifico termine perentorio. In merito all'obbligo di denuncia della presenza di amianto negli edifici privati e nelle aree agricole, sottolinea come la ritrosia di molti proprietari a effettuare tali denunce sia legata al fatto che la denuncia comporta elevati oneri a carico del proprietario per le conseguenti operazioni di smaltimento, considerando pertanto prioritario incrementare i contributi destinati a tal fine.

  Ermete REALACCI, presidente, richiama l'attenzione sulla rilevanza del numero 3) della parte dispositiva, che prevede l'estensione del cosiddetto eco-bonus alle opere di bonifica dell'amianto, il quale costituisce un fattore fondamentale per innescare su tale tema un circolo virtuoso.
  Nel ribadire le sue perplessità in merito alla riformulazione proposta dalla rappresentante del Governo del numero 1) della stessa parte dispositiva, condivide, invece, le considerazioni del collega Zolezzi circa la necessità di evitare, al numero 13), ogni riferimento al settore del «recupero mediante inertizzazione dell'amianto», dovendosi invece mantenere quello relativo alla sola «inertizzazione». Si associa, infine, alle considerazioni del deputato Carrescia in merito al numero 6), non ritenendo invece opportuno modificare nel senso indicato dallo stesso deputato il numero 15).

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) accoglie innanzitutto con favore l'impegno contenuto nel numero 3) del testo unificato, con cui si chiede al Governo di estendere il credito d'imposta del 65 per cento attualmente in vigore per le opere di ristrutturazione e di efficientamento energetico, il cosiddetto «ecobonus», alle opere di bonifica dell'amianto, rilevando peraltro come occorra anche approfondire il problema delle sanzioni relative alla mancata denuncia, da parte dei cittadini, Pag. 11dell'amianto presente negli immobili privati.

  Renzo CARELLA (PD), con riferimento all'ultima questione evidenziata dal deputato Villarosa, ribadisce come la normativa vigente già contempli sanzioni per la mancata ottemperanza all'obbligo di denuncia dell'amianto, mentre occorre sensibilizzare i cittadini a rispettare tale obbligo.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S), in merito all'impegno di cui al numero 5) della risoluzione, relativo al completamento della mappatura dell'amianto contenuto negli edifici pubblici, ritiene indispensabile che siano destinate adeguate risorse pubbliche per il raggiungimento di tale obiettivo. A tale riguardo rileva, infatti, come, in base alla sua personale esperienza, i dati relativi alla presenza di tale materiale negli edifici pubblici e, in particolare, nelle carceri, siano, in larga parte, ancora non disponibili. In proposito ricorda che il Movimento 5 Stelle ha presentato in Commissione Finanze l'interrogazione a risposta immediata 5-03735 a sua prima firma, relativa alla presenza di amianto negli edifici della Guardia di Finanza, in risposta alla quale il Governo ha indicato come tale materiale risulti ancora presente in addirittura 22 immobili utilizzati dal Corpo. Evidenzia quindi come il Comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, abbia successivamente fornito dati differenti, sottolineando come tale circostanza sia del tutto inspiegabile, posto che il Governo ha riferito di aver ricevuto i dati forniti nella risposta dalla stessa Guardia di Finanza.
  Sottolinea quindi come l'individuazione di risorse aggiuntive sia indispensabile per assicurare l'effettivo completamento della mappatura dell'amianto esistente negli edifici.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) osserva come la mappatura dell'amianto sul territorio nazionale sia già prevista dalla legge, rilevando inoltre come esista già un obbligo di legge in ordine alla comunicazione della presenza di amianto negli edifici, nonché in ordine all'obbligo, per le regioni, di raccogliere le comunicazioni in materia e trasmetterle.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) non reputa condivisibili le considerazioni del deputato Carrescia in merito al numero 8) della parte dispositiva del testo unificato in discussione. Nel ritenere che il predetto impegno non dovrebbe essere oggetto di modifiche, rileva come l'obiettivo da perseguire sia quello di dare impulso ad una serie di attività che, per quanto già previste dalla vigente normativa, sono finalizzate alla riduzione del rischio sanitario derivante dall'amianto e alla riduzione dei relativi costi.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), preso atto delle osservazioni del collega Zolezzi, propone di riformulare il numero 8) della parte dispositiva nei termini seguenti: «a promuovere, per quanto di competenza, l'effettiva emanazione di linee guida regionali che comprendano l'informatizzazione dei processi di bonifica, la georeferenziazione e l'individuazione di siti idonei allo stoccaggio e allo smaltimento in sicurezza dell'amianto, in un'ottica di filiera corta di gestione, di riduzione del rischio e dei costi».

  La Sottosegretaria Silvia VELO, alla luce di quanto emerso dalla discussione, rivedendo la posizione precedentemente espressa, esprime parere favorevole sul numero 1) degli impegni, proponendo inoltre di chiarire meglio, al numero 6), che le regioni hanno esclusivamente un potere di impulso alla rimozione dell'amianto.
  Esprime altresì parere favorevole sulla riformulazione del numero 8) degli impegni testé enunciata dal deputato Carrescia; rivedendo parzialmente la valutazione precedentemente espressa con riferimento numero 13) degli impegni, ribadisce comunque l'esigenza di far riferimento alla compatibilità delle risorse finanziarie. Pag. 12
  Relativamente alle altre proposte di modifica avanzate nel corso del dibattito, fa notare come esse richiederebbero un supplemento di istruttoria da parte del Governo, che comporterebbe uno slittamento dell'approvazione dell'atto di indirizzo.

  Ermete REALACCI, presidente, invita i membri delle Commissioni a procedere nella seduta odierna all'approvazione dell'atto di indirizzo, considerata la rilevanza del tema trattato.

  Luigi DALLAI (PD), nel concordare con le osservazioni del presidente, alla luce delle proposte di modifica avanzate dalla Sottosegretaria ed emerse nel corso della discussione, riformula, anche a nome dei colleghi Zolezzi e Lavagno, la proposta di testo unificato delle risoluzioni 7-00203, 7-00335 e 7-00354 (vedi allegato 2).

  La Sottosegretaria Silvia VELO esprime parere favorevole sulla proposta di testo unificato, come testé riformulata.

  Le Commissioni approvano la proposta di testo unificato delle risoluzioni 7-00203 Dallai, 7-00335 Zolezzi e Lavagno 7-00354, come riformulata, che assume il numero 8-00111.

  La seduta termina alle 9.45.

Pag. 13