CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 maggio 2015
444.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 36

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 maggio 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 15.

Disposizioni in materia di azione di classe.
C. 1335 Bonafede e C. 3017 Gitti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 maggio 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato) al testo base.

  Alfonso BONAFEDE (M5S), relatore, chiede che gli emendamenti possano essere votati nella seduta di domani, in quanto occorre ulteriore tempo per poterli compiutamente esaminare in vista dell'espressione dei pareri. A tale proposito evidenza come si tratti in massima parte di emendamenti estremamente complessi.

  Il Viceministro Enrico COSTA si associa alla richiesta del relatore.

  Donatella FERRANTI, presidente, rileva come il rinvio a domani dell'esame degli emendamenti determini necessariamente il rinvio dell'esame da parte dell'Assemblea, previsto per venerdì 15 maggio.

  Alfonso BONAFEDE (M5S), relatore, ritiene che si possa chiedere all'Assemblea un breve rinvio dell'esame del provvedimento alla prossima settimana, in quanto l'esigenza primaria è avere il tempo necessario per approvare una buona legge.

   Donatella FERRANTI, presidente, chiede ai rappresentai dei gruppi se siano d'accordo ad un eventuale rinvio dell'avvio dell'esame da parte dell'assemblea a mercoledì 20 maggio.

Pag. 37

  Jole SANTELLI (FI-PdL), Arcangelo SANNICANDRO (SEL), Walter VERINI (PD) e Rocco BUTTIGLIONE (AP) dichiarano di essere d'accordo ad un rinvio dell'esame da parte dell'Assemblea a mercoledì 20 maggio.

  Donatella FERRANTI, presidente, assicura che invierà una lettera alla Presidenza della Camera con la quale chiederà di valutare il rinvio dell'esame del provvedimento a mercoledì 20 maggio prossimo. Nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità.
C. 784 Bossa, C. 1874 Marzano, C. 1343 Campana, C. 1983 Cesaro Antimo, C. 1901 Sarro, C. 1989 Rossomando, C. 2321 Brambilla e C. 2351 Santerini.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 maggio 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che sono stati espressi i pareri delle Commissioni I e XII e che pertanto la Commissione può procedere al conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea. Fa presente che entrambi i pareri invitano la Commissione a valutare l'opportunità di prevedere una norma transitoria, prefigurando, per quanto attiene al parere della XII Commissione, l'aggiunta di una norma transitoria per prevedere una disciplina differenziata per l'applicazione del comma 7-bis, distinguendo le procedure dell'interpello riguardanti le dichiarazioni rese in periodo antecedente l'entrata in vigore della legge – a garanzia del diritto all'anonimato già espresso dalla madre – rispetto alle dichiarazioni rese per il futuro. Si domanda come sia possibile conciliare tale osservazione con l'efficacia ex tunc della sentenza della Corte costituzionale e pertanto come sia possibile realizzare una differenziazione attuando il principio della Corte costituzionale che con la sentenza cancella la irreversibilità.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP), osserva che trattandosi di diritto, il diritto sussiste ex tunc. Tuttavia la Commissione XII ha chiesto un bilanciamento di beni giuridici. Nel caso dei rapporti precedenti l'entrata in vigore della legge, sussiste un elemento ulteriore che è quello dell'affidamento della donna nella parola data dallo Stato. Ritiene che esista uno spazio per differenziare la disciplina. Ritiene che sebbene difficile, tale strada non sia impossibile.

  Giuseppe BERRETTA (PD), osserva che l'intervento ipotizzato ha un approccio rispettoso di tutti gli interessi in campo, anche del diritto della madre all'anonimato. Aggiunge che è importante intervenire esercitando il ruolo che compete al Parlamento ma si corre il rischio di intervenire non riconoscendo il diritto alla conoscenza a soggetti ai quali tale diritto era già stato accordato. Teme che si possa fare un passo indietro e osserva che qualora verrà proposto dalla XII Commissione un tentativo di differenziazione questo certamente verrà valutato, ma ricorda che non si devono aggirare le indicazioni poste dalla Corte stessa.

  Anna ROSSOMANDO (PD) alla luce dei pareri espressi si sofferma su una particolare questione che pone il testo in esame. Si tratta, in particolare, della questione relativa alla previsione di una disposizione di natura transitoria che chiarisca in quale termini sia applicabile la nuova legge alle madri naturali che abbiano già optato per l'anonimato prima della entrata in vigore della nuova legge. Fa presente che tale questione è stata sollevata anche dal professor Zagrebelsky proprio in questi giorni a testimoniare che non si tratta di una questione chiusa sulla quale non sia opportuna una ulteriore riflessione in vista dell'esame in Assemblea. Vi è poi, a sua parere, un'altra questione che merita una ulteriore riflessione: la sorte del diritto all'anonimato Pag. 38una volta che la madre naturale sia deceduta. Il testo ha adottato una soluzione che potrebbe essere rivista non considerando estinto il diritto alla riservatezza quanto il titolare muore. Occorre quindi fare una riflessione sulla natura di tale diritto per verificare, ad esempio, se si tratta di un diritto personalissimo.

  Giuseppe BERRETTA (PD), relatore, soffermandosi sulla questione dell'esigenza di una norma transitoria fa presente che secondo alcuni la legge che si sta cercando di approvare dovrebbe trovare una prima applicazione tra 25 anni. Ricorda che alla base dell'intervento legislativo in esame vi è una sentenza della Corte costituzionale che ha accertato l'incostituzionalità di una norma di legge laddove non prevede a favore del figlio adottato il diritto di chiedere che la propria madre naturale sia interpellata per chiederle se intenda revocare la scelta a favore dell'anonimato effettuata al momento del parto. Considerati i principi costituzionali sarebbe errato escludere l'applicabilità della legge a fatti passati, evitando di sanare una situazione di incostituzionalità che vale anche per il passato.

  Luisa BOSSA (PD) fa presente che il testo in esame, come avviene anche in altri casi, si basa sull'esigenza di dare giustizia a dei casi che la legge per lungo tempo ha disciplinato in modo ingiusto. Vi è stata una sentenza della Corte costituzionale che ha sanato per quanto possibile questa situazione: ora tocca al legislatore intervenire senza più rinvii giustificati da motivi che in realtà non hanno neanche fondamento giuridico.

  Jole SANTELLI (FI-PdL) ritiene che sia giusto prendere atto dei dubbi che ancora rimangono in alcuni sul testo in esame ma ritiene anche che il legislatore debba assumersi delle responsabilità ed approvare una legge che si basa su una pronuncia della Corte costituzionale che ha già riconosciuto un diritto al quale alcuni tribunali per i minorenni danno già applicazione. Sarebbe incongruo che ora il legislatore intervenisse negando questo diritto per i fatti antecedenti all'entrata in vigore della legge.

  Carlo SARRO (FI-PdL) sottolinea l'importanza di approvare quanto prima il testo in esame, che affronta una questione alla cui soluzione lui si è dedicato dall'inizio della propria esperienza parlamentare a seguito di istanze provenienti da associazioni che si occupano di tale questione anche sulla base di esperienze personali.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) invita il relatore a proseguire nel suo prezioso lavoro di sintesi che ha portato all'elaborazione di un testo che può essere considerato sicuramente soddisfacente in quanto contempera adeguatamente interessi contrapposti.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP) precisa che la Corte costituzionale chiede al legislatore di contemperare non due diritti, quello del figlio e quello della madre naturale, ma tre interessi, in quanto vi è anche quello dello Stato che si è impegnato nel passato a garantire l'anonimato della madre naturale, la quale, a sua volta, ha fatto affidamento su tale impegno. Auspica che la riflessione che verrà fatta in vista dell'esame in Assemblea tenga conto anche di quest'ultimo interesse.

  Michela MARZANO (PD) ritiene che il bilanciamento degli interessi sia stato già fatto nel testo in esame laddove si prevede che l'interpello possa essere fatto una sola volta.

  Walter VERINI (PD) interviene a titolo personale, considerato il particolare contenuto del testo in esame, per dichiarare di condividerlo apprezzando il lavoro di sintesi fatto dal relatore. Non per questo non può non tener conto che sia le Commissioni che hanno espresso il parere sia importanti esponenti del mondo accademico hanno avanzato delle perplessità sulla mancanza di una norma transitoria. In vista della riflessione che sarà fatta in Pag. 39occasione dell'esame da parte dell'Assemblea, sottopone alla Commissione una soluzione che per le vie brevi gli è stata rappresentata da un collega. Si potrebbe prevedere, ad esempio, che a seguito dell'entrata in vigore della legge le madri che nel passato abbiano optato per l'anonimato possano comunicare di propria iniziativa al tribunale per i minorenni competente territorialmente di non avere alcuna intenzione di revocare la scelta già fatta. In tal modo queste madri eviterebbero il rischio di futuri interpelli.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che il relatore abbia già svolto un lavoro di sintesi più che soddisfacente anche sui punti sollevati nei pareri delle Commissioni I e XII. Naturalmente saranno presentati degli emendamenti in Assemblea che saranno esaminati dal Comitato dei nove, affrontando i tempi che questi porranno, così come avviene per ogni provvedimento.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Giuseppe Berretta, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Donatella FERRANTI, presidente, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Modifiche agli articoli 575, 579 e 584 del codice penale, in materia di omicidio.
C. 1565 Bianconi.

Pag. 40