CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 aprile 2015
429.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 120

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 aprile 2015. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 13.30.

Documento di economia e finanza 2015.
Doc. LVII, n. 3 e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 aprile 2015.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Ivan CATALANO (SCpI), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1).

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che è stata presentata una proposta alternativa di parere da parte del gruppo MoVimento 5 stelle (vedi allegato 2).

  Michele DELL'ORCO (M5S), nell'illustrare la proposta alternativa di parere, sottolinea che la questione di maggiore interesse affrontata dal documento in esame è Pag. 121quella relativa alla selezione delle grandi opere, che pur essendo apprezzabile in via di principio, tuttavia costituisce soltanto una soluzione temporanea. Osserva inoltre che le 25 opere selezionate a suo giudizio non sono tutte prioritarie, e sottolinea per circa la metà di esse i lavori devono ancora essere avviati. Ribadisce al rappresentante del Governo la necessità di pervenire tempestivamente all'emanazione dei numerosi decreti di attuazione delle norme approvate in Parlamento che ancora non sono stati definiti e tra questi ricorda in particolare il decreto previsto dall'articolo 20 del decreto-legge cosiddetto «del fare», che prevedeva la destinazione di risorse non utilizzate, stanziate nel primo e secondo Programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, per interventi di sicurezza stradale concernenti lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclistici e pedonali.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO osserva che la proposta alternativa del gruppo del MoVimento 5 Stelle reca in premessa un'articolata serie di argomentazioni a suffragio del parere contrario, sulle quali esprime disaccordo.
  Concorda invece con la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che, in caso di approvazione della proposta di parere del relatore, risulterà preclusa la proposta alternativa di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 14.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 22 aprile 2015. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di contratto di programma tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed ENAV Spa per il triennio 2010-2012.
Atto n. 152.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di contratto all'ordine del giorno.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Michele Pompeo META, presidente, in considerazione degli impegni per la giornata odierna del relatore, onorevole Brandolin, in qualità di vicepresidente del Comitato Schengen, invita l'onorevole Martino a sostituirlo per lo svolgimento della relazione.

  Pierdomenico MARTINO (PD), in sostituzione del relatore, per quanto riguarda il contratto di programma tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed ENAV Spa per il triennio 2010-2012, rinvia alle considerazioni che svolgerà in merito allo schema di contratto di programma tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed ENAV Spa per il triennio 2013-2015.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di contratto di programma tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed ENAV Spa per il triennio 2013-2015.
Atto n. 153.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di contratto all'ordine del giorno.

Pag. 122

  Pierdomenico MARTINO (PD), in sostituzione del relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai fini dell'espressione del parere al Governo, gli schemi di contratto di programma tra Ministero delle infrastrutture e trasporti ed ENAV relativi al triennio 2010-2012 (atto n. 152) e 2013-2015 (atto n. 153).
  Ricorda che, in base all'articolo 9 della legge n. 665 del 1996, l'attività svolta dall'Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV) è infatti indirizzata con contratti di programma e di servizio e finanziata mediante le tariffe aeree di rotta e di terminale, che sono corrisposte dai vettori aerei. In particolare, il contratto di programma, di durata triennale, per il quale è previsto il parere parlamentare, è chiamato a regolare le prestazioni e definire gli investimenti e i servizi che l'ENAV è tenuto a prestare in condizione di remunerazione dei costi, stabilendo quindi anche i relativi corrispettivi economici. Il contratto definisce inoltre gli obiettivi, gli standard, le modalità e i tempi di adeguamento relativi ai livelli di sicurezza e di qualità dei servizi, alla produttività dei fattori impiegati, inclusi gli investimenti, ed ai rispettivi costi. L'adeguamento ai predetti obiettivi e standard è correlato alla variazione delle tariffe e ad eventuali trasferimenti statali destinati a investimenti. Il contratto disciplina infine le verifiche, gli obblighi di adeguamento e le sanzioni per i casi di inadempienza. Il contratto di servizio, invece, di durata almeno triennale, definisce le prestazioni e i servizi di rilevanza sociale che l'ENAV è tenuto ad erogare in condizioni di non remunerazione dei costi.
  Il primo dato che ritiene opportuno segnalare è indubbiamente il grave ritardo con cui gli schemi vengono sottoposti al Parlamento, in particolare lo schema n. 152 relativo al triennio 2010-2012. In proposito, sottolinea che la relazione illustrativa dell'atto n. 152 attribuisce una valenza ricognitiva al documento – come una sorta di «consuntivo»- specificando che la fase istruttoria, condotta da un apposito gruppo tecnico di lavoro composto dai rappresentanti di ENAV, ENAC e delle Amministrazioni centrali coinvolte, è stata fortemente condizionata dall'esigenza di definire preliminarmente il periodo regolatorio pregresso, dalla necessità di reperire la piena copertura finanziaria per le obbligazioni a carico dello Stato, dalla necessità di adeguare il nuovo contratto di programma alla normativa nazionale e comunitaria sopravvenuta in materia di agevolazioni ed esenzioni tariffarie e di misurazione e valutazione delle performance aziendali per i soggetti fornitori di servizi di navigazione aerea. Analoghe considerazioni sono indicate nella relazione illustrativa dello schema n. 153, con specifico riferimento alla necessità di attendere, prima della sottoscrizione del contratto di programma 2012-2015, la definizione del periodo regolatorio 2010-2012, nonché alla necessità di introdurre i meccanismi previsti da nuovi regolamenti dell'Unione europea adottati in materia di navigazione aerea nel corso del 2013.
  Al riguardo, fa presente che il precedente contratto di programma 2007-2009 non conteneva disposizioni volte a consentire una proroga della sua vigenza nelle more dell'adozione del nuovo contratto di programma. Sul punto segnala l'opportunità che siano precisati gli effetti, sotto il profilo giuridico, dell'approvazione e della definitiva stipula dei contratti di programma in esame sulla gestione dell'ENAV nel periodo coperto dai medesimi contratti di programma ma già decorso.
  Evidenzia, come altro elemento da tenere in considerazione, i profondi mutamenti che stanno interessando ENAV. Osserva infatti che la società è allo stato interamente partecipata dallo Stato, è controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze, non è quotata ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Con lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri presentato il 30 gennaio 2014 sono stati definiti i criteri di privatizzazione e le modalità di alienazione di una quota fino al 49 per cento della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di ENAV Spa. Lo schema è stato esaminato dalle competenti Pag. 123Commissioni parlamentari ed è stato approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il 16 maggio 2014, ma non è ancora stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Il DEF 2015 prevede comunque la realizzazione della cessione delle quote entro il 2015, con uno slittamento rispetto alla tempistica inizialmente prevista, che prevedeva la parziale privatizzazione entro il 2014. La società ha inoltre comunicato che, nell'assemblea della società del 14 aprile 2015, è stata deliberata la riduzione del capitale sociale per 180 ,milioni di euro nell'ambito del processo di valorizzazione e privatizzazione della società. Contestualmente l'azionista ha preso atto dell'avvio del processo per l'emissione di un prestito obbligazionario, per reperire la necessaria liquidità per far fronte alla riduzione di capitale e in vista della privatizzazione. Sottolinea che mutamenti significativi hanno interessato l'ENAV anche dal punto della governance. Il modello di governance adottato dall'ENAV è infatti quello tradizionale, con la previsione statutaria di un Amministratore Unico ovvero di un Consiglio di Amministrazione, composto da un minimo di tre ad un massimo di cinque membri, e di un Collegio Sindacale, costituito da tre componenti. Con l'assemblea del 22 novembre 2011, l'azionista pubblico, previa modifica dello statuto per introdurre tale possibilità, ha confermato fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2013 un amministratore unico nella persona dell'ex direttore generale della società, Massimo Garbini. L'assemblea del 19 settembre 2014 ha recentemente nominato un Consiglio di amministrazione per il triennio 2014-2016, designando il nuovo Presidente del Consiglio di amministrazione (Maria Teresa Di Matteo) e due consiglieri (Alessandro Tonetti e Nicola Maione). Inoltre, secondo quanto emerge anche dalla relazione della Corte dei conti sulla gestione finanziaria ENAV 2013 (trasmessa al Parlamento nel gennaio 2015), nella stessa assemblea del dicembre 2013 l'azionista (cioè il Ministero dell'economia) ha dichiarato l'intenzione del Governo di ampliare il numero dei componenti del consiglio di amministrazione fino al numero massimo statutariamente previsto (cioè cinque), individuando anche il nuovo amministratore delegato.
  Ritiene pertanto opportuno che il rappresentante del Governo fornisca elementi di informazione alla Commissione sugli sviluppi del processo di privatizzazione della società, nonché sulle modifiche intervenute nella sua governance e sui tempi entro i quali si intende integrare la composizione del consiglio di amministrazione e individuare l'amministratore delegato.
  Passando ad una breve disamina del contenuto degli schemi di contratto di programma, fa presente che entrambi gli schemi si compongono di 21 articoli e di numerosi allegati, che costituiscono parte integrante del contratto di programma in base all'articolo 1. In particolare il contratto di programma 2013-2015 reca nove allegati che riguardano, in particolare, il piano italiano di performance dei servizi di navigazione aerea; il piano di investimenti; la mappa degli spazi aerei di pertinenza italiana; le aree di manovra degli aeroporti italiani e i centri di controllo area; la configurazione hardware dei sistemi CNS/Meteo; le tariffe; le specifiche tecniche per la determinazione della tariffa CTT di terminale, relativa al servizio svolto al momento del decollo e dell'atterraggio. Il contenuto dei due atti risulta in ampia misura analogo. Avverte in ogni caso che nella sua relazione si soffermerà in modo particolare sullo schema di contratto di programma relativo al triennio 2013-2015. I principali contenuti di entrambi gli schemi attengono, tra le altre cose, ai compiti dell'ENAV; ai rapporti con gli altri enti titolari di competenze connesse; alle relazioni internazionali; agli standard di sicurezza e qualità; alle tariffe applicate; agli investimenti; alle sanzioni per inadempienze; alla durata del contratto.
  Per quanto concerne i compiti dell'ENAV, questi sono individuati in maniera dettagliata nell'articolo 3, con riferimento ai servizi della navigazione aerea, sia negli spazi aerei di pertinenza italiana che negli aeroporti rispettivamente indicati negli allegati C e D allo schema. L'articolo definisce Pag. 124in particolare le modalità attraverso le quali possono essere autorizzate variazioni delle capacità, dei livelli e degli orari dei servizi aeroportuali o modifiche dell'elenco degli aeroporti che rientrano nell'ambito applicativo del contratto di programma. La novità principale è costituita dal transito dall'Aeronautica militare all'ENAV dei servizi di navigazione aerea negli aeroporti già militari, divenuti civili sulla base di specifici decreti interministeriali. Il testo in esame prevede in particolare il transito ad ENAV dei servizi negli aeroporti di Ciampino e Verona, entro il 1o giugno 2014; fa presente che il transito è effettivamente avvenuto per Ciampino, mentre è ancora in corso di perfezionamento per Verona. Prevede altresì il trasferimento dall'aeronautica militare all'ENAV dei servizi di navigazione aerea negli aeroporti di Brindisi, Treviso e Rimini, indicando, in questo caso, il termine di due anni dalla firma del contratto. Al riguardo, ritiene opportuno che venga precisato se tale termine fa riferimento alla sottoscrizione iniziale del contratto, avvenuta nel 2013, ovvero alla sua stipula definitiva, che avverrà all'atto del perfezionamento dell'atto, dopo l'acquisizione del parere del CIPE (già espresso con la delibera n. 29/2014) e delle Commissioni parlamentari. Più in generale giudica opportuno che il rappresentante del Governo fornisca, a titolo informativo, un quadro completo degli aeroporti interessati dal trasferimento dei servizi di navigazione dall'aeronautica militare all'ENAV, indicando i tempi in cui il trasferimento ha avuto luogo o se ne prevede l'attuazione. Per quanto riguarda l'aeroporto di Brescia Montichiari, l'articolo specifica che esso già è entrato nella lista degli aeroporti gestiti da ENAV ed è perciò incluso nell'allegato D al contratto.
  L'articolo 4 prevede la possibilità che ENAV fornisca, dietro corrispettivo, servizi a titolo privatistico – diversi da quelli indicati nell'articolo 3 – ad imprese, enti ed istituzioni, organismi nazionali ed internazionali e persone fisiche, nell'ambito delle attività coerenti con l'oggetto sociale, anche al di fuori degli spazi aerei di competenza nazionale.
  Gli articoli da 11 a 13 riguardano i rapporti con gli altri enti titolari di competenze connesse a quelle dell'ENAV. Tra questi richiamo l'ENAC (Ente Nazionale dell'Aviazione Civile), che esercita la vigilanza sui servizi di navigazione aerea forniti dall'ENAV, l'Aeronautica Militare che deve comunicare annualmente al MEF e per conoscenza all'ENAV i costi sostenuti per il servizio di navigazione aerea a favore del traffico civile, e l'Agenzia Nazionale Sicurezza al Volo (ANSV), per il rispetto delle disposizioni del regolamento (UE) 1035/2011, concernente la disciplina della fornitura di servizi di navigazione aerea; in proposito, ENAV è chiamato a coordinarsi con l'ENAC per assicurare il rispetto delle raccomandazioni formulate dall'Agenzia.
  L'articolo 14 disciplina le relazioni internazionali e la partecipazione di ENAV a programmi e progetti internazionali. Per quanto concerne gli standard di sicurezza e qualità, l'articolo 5 definisce i criteri tecnico-operativi necessari per l'erogazione dei servizi di navigazione aerea negli spazi aerei indicati nell'allegato C e negli aeroporti dell'allegato D. Gli articoli 6 e 7 fissano gli obiettivi di sicurezza e di qualità che l'ENAV si impegna a garantire, che sono parametrati ai più elevati standard europei sia recepiti nell'ordinamento italiano e individuati in sede sopranazionale e che dal 2012 sono definiti nel Piano nazionale di performance, riportato nell'Allegato A.
  Osserva che una significativa novità nel contratto di programma 2013-2015 si ha nella definizione dei livelli tariffari, per tenere conto dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni comunitarie in materia di performance e di tariffazione per il terminale. La nuova normativa europea (Regolamenti (UE) n. 691/2010 e n. 1191/2010) in materia di tariffazione si colloca nel contesto del processo di coordinamento in corso, a livello di Unione europea, dei vari operatori del traffico aereo per la realizzazione del cielo unico europeo, Pag. 125nell'ambito del quale sono definiti comuni parametri e obiettivi tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali. In particolare, i regolamenti citati prevedono, per la determinazione della tariffa relativa ai servizi svolti durante il sorvolo, una differenziazione per fasce di traffico, individuate sulla base dei movimenti di trasporto aereo realizzati negli aeroporti nazionali. Le fasce di traffico sono tre: la prima fa riferimento a movimenti superiori alle 225 mila unità; la seconda include gli aeroporti con traffico compreso tra le 70 mila e le 225 mila unità; la terza comprende i movimenti inferiori alle 70 mila unità. Tale differenziazione viene recepita nello schema di contratto e con decorrenza anticipata al 2014 (anziché nel 2015 come previsto dalla normativa comunitaria) a seguito di una decisione dei soggetti competenti all'adozione del regime tariffario. La relazione di accompagnamento dello schema evidenzia in proposito che l'effetto del nuovo meccanismo tariffario è la sensibile riduzione delle tariffe per gli aeroporti di fascia 1 (Roma), una buona riduzione per quelli di fascia 2 (Milano, Venezia e, dal 2015, Bergamo), mentre per la terza fascia, nella quale rientrano la quasi totalità degli aeroporti nazionali, si avrà un'invarianza di tariffa, rispetto a quella applicata nel 2013, grazie all'utilizzo del fondo di stabilizzazione già autorizzato dal Ministero dell'economia.
  L'articolo 9 riguarda il piano di investimenti che l'ENAV si impegna a realizzare e le sue eventuali rimodulazioni. I piani di intervento infrastrutturale sono redatti in coerenza con le linee d'indirizzo contenute nella programmazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il relativo allegato prevede per il periodo 2013-2015 investimenti per oltre 135.255.000 euro nel 2013, 124.470.000 euro nel 2014 e 124.138.000 euro nel 2015. Il piano di investimenti 2013-2015 contiene anche le proiezioni per gli anni 2016 e 2017; in particolare si prevedono 101.082.000 euro nel 2016 e 100.470.000 euro nel 2017. Ricorda che il bilancio ENAV relativo all'esercizio 2013 registra ricavi per 799,6 milioni di euro, con un utile netto di 50,5 milioni di euro. L'utile netto è aumentato del 9,4 per cento rispetto all'anno precedente. L'articolo 10 prevede che le infrastrutture di competenza di ENAV debbano essere progettate e realizzate secondo criteri di compatibilità ambientale, di concerto con gli enti territoriali interessati. L'articolo 19 riguarda le sanzioni da applicare alla Società in caso di inadempimento degli obblighi contrattuali e l'articolo 20 individua nel foro di Roma il foro competente per la soluzione di controversie insorte fra le parti contraenti e disciplina le eventuali procedure di arbitrato.
  Segnala infine che, in entrambi gli schemi, l'articolo 2 definisce l'oggetto e la validità temporale dei contratti di programma con riguardo alla regolazione dei rapporti tra ENAV e Stato, stabilendone la durata rispettivamente dal 1o gennaio 2010 al 31 dicembre 2012 e dal 1o gennaio 2013 al 31 dicembre 2015.

  Michele Pompeo META, presidente, in considerazione della fissazione del termine per l'espressione del parere da parte della Commissione al prossimo 25 aprile, chiede al sottosegretario di assicurare che il Governo non proceda all'approvazione definitiva e alla stipula dei contratti di programma in esame prima che la Commissione esprima il proprio parere.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO assicura, a nome del Governo, che non si procederà all'approvazione definitiva e alla stipula dei contratti di programma in esame prima che la Commissione renda il parere di competenza su di essi.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 22 aprile 2015. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 14.15.

In ordine alla proposta di legge C. 3029 Schullian ed altri recante «Modifica all'articolo 201 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'adozione di criteri e limiti per la determinazione delle spese di accertamento e di notificazione delle violazioni in materia di circolazione stradale».

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che la Commissione, nella seduta del 1o aprile scorso, ha concluso l'esame in sede referente del testo unificato delle proposte di legge C. 1512 Meta e abbinate, recanti «Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285», conferendo al relatore il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea. Fa presente che in data 16 aprile 2015 è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 3029 Schullian ed altri recante «Modifica all'articolo 201 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'adozione di criteri e limiti per la determinazione delle spese di accertamento e di notificazione delle violazioni in materia di circolazione stradale». In conformità ai costanti precedenti sulla materia, propone pertanto che la nuova proposta di legge C. 3029 Schullian sia considerata ricompresa nella relazione per l'Assemblea.

  Michele DELL'ORCO (M5S) non condivide la pratica dell'abbinamento tardivo delle proposte di legge, osservando che comunque il presentatore ha la facoltà di intervenire mediante emendamenti presso l'Assemblea.

  Michele Pompeo META, presidente, ribadisce che l'abbinamento di proposte di legge assegnate alla Commissione successivamente alla votazione del mandato al relatore trova riscontro in numerosi e costanti precedenti. Propone pertanto che la Commissione proceda all'abbinamento della proposta di legge C. 3029 Schullian.

  La Commissione concorda.

  La seduta termine alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2014.
C. 2977 Governo.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2013.
Doc. LXXXVII, n. 2.

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