CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 aprile 2015
421.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.50.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 9 aprile 2015. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 15.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

5-02841 De Lorenzis: Interventi infrastrutturali finalizzati al riassetto del cosiddetto «nodo di Bari».

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Diego DE LORENZIS (M5S), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la puntuale e precisa risposta, che tuttavia non fuga alcune preoccupazioni riguardo all'intervento previsto per il nodo di Bari, relativamente al versante nord. Osserva che entrambi gli interventi, quello relativo al versante nord di Bari nord e quello relativo al versante sud, sono inseriti nella legge obiettivo e, nel ricordare le recenti dichiarazioni del Ministro Delrio riguardo alla necessità di ridurre drasticamente il numero degli interventi in essa presenti, esprime preoccupazione riguardo agli interventi del nodo Bari nord, che non sono stati ancora avviati e che potrebbero rischiare di essere eliminati dall'elenco delle opere previste dalla citata legge. Invita quindi il Governo ad avviare il più tempestivamente possibile la realizzazione di tali interventi, ricordando che si pongono al servizio di un'area ad altissima densità abitativa, che vede la presenza di un importante aeroporto, anche al fine di sollevare la viabilità stradale dalla ingente mole di traffico che la caratterizza.

5-04277 Gallinella: Problematiche tecniche e inefficienze gestionali nel servizio ferroviario nella tratta Perugia-Orte-Roma.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Filippo GALLINELLA (M5S), replicando, ringrazia il sottosegretario per aver chiarito alcuni aspetti della vicenda oggetto della propria interrogazione, che era stata presentata in relazione alla protesta sollevata dai pendolari per la soppressione della fermata di Orte da parte di alcuni treni regionali veloci. Nel preannunciare che verificherà quanto riportato nella risposta riguardo alla adeguatezza della lunghezza dei marciapiedi delle stazioni della tratta Orte – Roma, osserva che l'aggiunta di un'ulteriore carrozza, finalizzata ad evitare il sovraffollamento dei treni, pone problemi in ordine alla velocità dei convogli, soprattutto nei tratti di salita e discesa del percorso, alcuni dei quali registrano una pendenza severa. Ritiene, in conclusione, che il problema del trasporto ferroviario umbro debba essere affrontato in modo più sistematico, avendo riguardo, oltre che all'efficienza del servizio, anche alla dotazione infrastrutturale e che debba essere posta una soluzione tempestiva ai problemi di trasporto dell'utenza pendolare, dal momento che la decisione di aggiungere una ulteriore carrozza è stata superata in ragione delle problematiche sopra evidenziate.

5-04281 Impegno: Modalità di prosecuzione dei lavori di completamento della tratta ferroviaria Aversa Centro – Capodichino/Di Vittorio.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Leonardo IMPEGNO (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario per l'articolata ricostruzione dei fatti riportata nella risposta, ribadisce anche a nome della collega cofirmataria Carloni, l'importanza della richiesta, posta dell'atto di sindacato ispettivo, di procedere alla realizzazione della tratta Aversa centro – Capodichino/Di Vittorio, volta a rendere completa ed efficiente la linea 1 della metropolitana di Napoli. Osserva, infatti, che la realizzazione di tale tratta consentirebbe alla metropolitana di Napoli di servire un territorio ad altissima densità abitativa e stigmatizza, riguardo a questa vicenda come ad altre aventi ad oggetto altre opere pubbliche di grande rilievo per la Campania, le scelte inappropriate e le carenze della regione Campania, che hanno portato al blocco di numerosi cantieri e all'apertura di un contenzioso di proporzioni assai rilevanti. Invita, quindi, il Governo a sollecitare la regione affinché renda i chiarimenti che sono stati richiesti al momento dell'approfondimento dell'iter approvativo del progetto, a procedere all'apertura tempestiva delle opere già realizzate e ad attivarsi per il completamento Pag. 190della stazione di Melito. Infine, esprime forti preoccupazioni per il rischio di un definanziamento dell'opera, anche in ragione della richiesta, avanzata dalla regione Campania, di trasferirne l'onere dai Fondi strutturali relativi al periodo 2007-2013 ai Fondi strutturali relativi agli anni 2014-2020. Invita in conclusione il rappresentante del Governo a tenere informato il Parlamento riguardo alle risposte e ai chiarimenti che dovessero pervenire dalla regione Campania e riguardo ai tempi di completamento dell'opera di cui all'atto di sindacato ispettivo.

5-04759 Tino Iannuzzi: Ritardi nella sottoscrizione del decreto interministeriale recante la concessione della gestione totale dell'Aeroporto di Salerno Pontecagnano.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4). Precisa inoltre che è stato formato ed è in via di registrazione presso la Corte dei conti il decreto di attuazione di cui all'articolo 3 del decreto-legge 133 del 2014, recante il finanziamento di 40 milioni d euro dell'aeroporto di Salerno Pontecagnano.

  Tino IANNUZZI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per aver riportato la risposta del Ministero dell'economia, della quale, tuttavia, anche a nome del collega cofirmatario Bonavitacola, si dichiara insoddisfatto. Innanzitutto ricorda come a favore della concessione totale in capo alla Società di gestione «Aeroporto di Salerno – Costa d'Amalfi SpA» si siano già pronunciati, e con adeguata motivazione, sia l'ENAC sia il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In ordine al profilo temporale del 31 dicembre 2012, indicato dal Ministero dell'economia e delle finanze quale termine finale per l'affidamento della concessione totale, rileva che la società di gestione dell'Aeroporto di Salerno – Pontecagnano fin dall'anno 2000 ha avanzato regolare istanza di affidamento nei termini di legge. Osserva quindi che il termine del 31 dicembre 2012, richiamato nella risposta, non ha alcun valore preclusivo nei confronti di istanze prodotte anteriormente, come nel caso oggetto dell'interrogazione, ed il cui procedimento di esame si è incredibilmente dilungato, unicamente per cause riferibili ai competenti organi ministeriali e i cui effetti non possono ricadere negativamente sulla istante società. Esprime sorpresa per il richiamo, che non condivide, ai limiti per la Camera di Commercio di procedere ad operazioni di ricapitalizzazione, dal momento che ogni istituto camerale, nell'ambito della propria autonomia gestionale, agisce e decide l'impiego delle proprie risorse e gli investimenti da sostenere, come quelli in oggetto, che reputa assai rilevanti per il territorio salernitano. Giudica mal posta l'obiezione riguardante la non opportunità della partecipazione di enti pubblici in società ritenute non indispensabili per il perseguimento delle finalità istituzionali. Ritiene, invero, che si confonda la fase transitoria e propedeutica alle scelte di gestione finale, che attualmente è in corso, con l'assetto proprietario definitivo ed a regime della società. Sottolinea, infatti, come è ben noto, che la società di gestione «Aeroporto di Salerno-Costa di Amalfi SpA» persegue l'obiettivo della privatizzazione ed ha a tal fine espletato diverse procedure, con esito infruttuoso, anche in ragione della mancata titolarità di una concessione totale di gestione dello scalo aeroportuale. Evidenzia pertanto che il rilascio della concessione, che anche in questa sede sollecita nuovamente e con forza, è finalizzato ad accelerare ed a rendere possibile la privatizzazione, incentivando partner qualificati di settore a rilevare quote della medesima società. Per quanto attiene, infine, ai rilievi relativi al piano industriale, ai volumi di traffico preventivati ed agli investimenti in programma, non condivide l'impostazione negativa ed ingiustificata del Ministero dell'economia e finanze, che dovrebbe a suo giudizio farsi carico – in una leale collaborazione istituzionale e in un pieno confronto di merito con la società di gestione istante – di approfondire e chiarire direttamente ogni questione, al fine di individuare le soluzioni più idonee e consentire Pag. 191così, dopo tanti ritardi, la positiva conclusione del procedimento di rilascio della concessione di gestione totale per la durata di venti anni dell'Aeroporto Salerno – Pontecagnano – Costa di Amalfi. Ribadisce, come anche ricordato nella risposta che il finanziamento di 40 milioni di euro per l'aeroporto è stato disposto dall'articolo 3 del decreto-legge n. 133 del 2014 e, quindi, ritiene incomprensibili le considerazioni riportate al riguardo nella risposta stessa. Ritiene che ogni altro dato contestato dal Ministero, a suo giudizio riportato in maniera generica ed apodittica, andrebbe, invece, doverosamente e finalmente vagliato e ponderato in un dialogo diretto fra Ministero interrogato e società di gestione, evitando così nuovi e gravi rinvii e dannosissimi ritardi, che ricadono pesantemente sulle comunità interessate. Preannuncia, in conclusione, che, insieme al collega Bonavitacola, continuerà ad adoperarsi per la soluzione positiva e rapida della vicenda oggetto dell'atto ispettivo.

5-04928 Zanin: Danni per le imprese del settore agroalimentare conseguenti al divieto di trasporto di merce altrui con i propri mezzi.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Giorgio ZANIN (PD), replicando, rileva che la risposta resa dal sottosegretario mostra da parte del Governo un orientamento favorevole rispetto alla questione sollevata con la propria interrogazione e un'attenzione alle esigenze delle imprese dell'agroalimentare che stipulano contratti di rete. Auspica quindi che si individuino soluzioni idonee a favorire l'aggregazione delle imprese mediante questo strumento, tenendo conto in particolare delle attività imprenditoriali che sono esercitate in territori svantaggiati sotto il profilo geografico, per le quali i costi di trasporto incidono in misura rilevante. Ritiene dunque che il proprio atto di sindacato ispettivo possa svolgere un'utile funzione di stimolo per un'azione del Governo nel senso indicato e si riserva, se necessario, di intervenire di nuovo sulla questione.

5-05044 Ottobre: Esclusione di accessori e attrezzature di bordo ai fini del calcolo della massa limite degli autocarri.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Mauro OTTOBRE (Misto-Min.Ling.), replicando, esprime forti perplessità sugli argomenti addotti nella risposta del rappresentante del Governo, di cui si dichiara insoddisfatto. Ritiene che il problema evidenziato nella propria interrogazione, relativo alle più opportune modalità di calcolo della massa limite per gli autocarri, dovrebbe essere affrontato con ragionevolezza e buonsenso. Anche rispetto a tale questione si dimostra come normative eccessivamente dettagliate e vincolanti mettano in gravissime difficoltà gli imprenditori e di fatto li costringano a rinunciare alla propria attività. Richiama in proposito quanto è accaduto per il trasporto di merci su gomma, che ha portato al trasferimento all'estero di attività imprenditoriali valutabili complessivamente in non meno di dieci miliardi di euro. Evidenzia che soltanto se si permette agli imprenditori di svolgere la propria attività, si potranno creare lavoro e ricchezza nel Paese, tra l'altro producendo effetti positivi anche per la finanza pubblica. Ribadisce che la normativa nazionale ed europea è invece spesso definita in modo da ostacolare e impedire l'attività delle imprese italiane e, sotto questo profilo, lamenta la scarsissima influenza che l'Italia, a differenza di altri Paesi, come la Germania, esercita nell'ambito dell'Unione europea.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.

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