CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 aprile 2015
421.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 123

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 9 aprile 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 14.20.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che l'onorevole Tommaso Currò cessa di far parte della Commissione.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo italiano e l'Organizzazione mondiale della sanità – Pag. 124Ufficio regionale per l'Europa – concernente l'Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo, con Emendamento e con Allegati, fatto a Roma il 23 novembre 2012.
C. 2796 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Bruno CENSORE (PD), relatore, fa presente che il disegno di legge autorizza la ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo italiano e l'Organizzazione mondiale della sanità – Ufficio regionale per l'Europa – concernente l'Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo, con Emendamento e con Allegati, fatto a Roma il 23 novembre 2012 e che il testo del provvedimento è corredato di relazione tecnica.
  Passando all'esame delle disposizioni che presentano profili di carattere finanziario, segnala, in merito ai profili di quantificazione, che andrebbero preliminarmente chiariti alcuni profili applicativi attinenti alla vigenza dell'Accordo. La sua entrata in vigore, infatti, viene fissata in corrispondenza della data di notifica finale delle prescritte formalità e della ratifica parlamentare. Si prevede, inoltre, che l'effettiva attuazione dell'Accordo sia subordinata all'adozione, da parte della regione Veneto, degli atti amministrativi connessi ai necessari impegni finanziari. Poiché l'articolo 11, comma 3, prevede che l'Accordo resti in vigore per cinque anni, prorogabili per ulteriori cinque anni, al fine di precisare il periodo di effettiva vigenza dell'Accordo ritiene che andrebbe chiarito quali siano i presumibili termini di entrata in vigore e di effettiva attuazione dell'Accordo, considerato che da essi dipendono la decorrenza degli oneri – sia per il Ministero della salute sia per la regione Veneto – e la relativa copertura finanziaria, e se nel periodo successivo alla scadenza (31 maggio 2013) della validità del precedente Accordo del 2003, istitutivo dell'Ufficio europeo OMS per gli investimenti, l'Ufficio abbia continuato ad operare. In tal caso ritiene che andrebbe chiarito con quali fondi, sia ministeriali sia regionali, tale funzionamento sia stato finanziato e che analoghi chiarimenti andrebbero forniti con riferimento al periodo che intercorrerà tra la ratifica e l'entrata in vigore del nuovo accordo in esame.
  Ritiene che andrebbe infine confermato se l'eventuale proroga prevista dal testo, per ulteriori cinque anni dopo il 2018, richieda un nuovo atto negoziale fra Italia e OMS e, quindi, un'ulteriore legge di ratifica, anche per la copertura dei relativi oneri.
  In ordine alle norme dell'Accordo considerate dalla relazione tecnica, ritiene che andrebbe chiarito se gli oneri posti a carico della regione Veneto – e iscritti, come affermato dalla relazione tecnica, nel bilancio di previsione approvato nell'aprile 2013 – rientrino nell'ambito dei vincoli del patto di stabilità interno. In caso contrario, infatti, l'onere indicato dal testo e dalla relazione tecnica risulterebbe non compensato nell'ambito delle risorse regionali e quindi richiederebbe un'idonea copertura finanziaria.
  Reputa che andrebbe inoltre chiarito, con riferimento alla disponibilità della sede dell'Ufficio, se le relative spese siano limitate – come indicato dalla relazione tecnica – alla sola corresponsione di un canone di locazione e, quindi, a quali soggetti dovranno essere imputate le spese di manutenzione dell'immobile interessato.
  Riguardo alla possibilità di utilizzare personale comandato, ai sensi dell'articolo 4 del disegno di legge di ratifica e dell'articolo 5, comma 3, dell'Accordo, rileva che andrebbe confermata, nel caso del personale inquadrato in amministrazioni italiane, la compatibilità della previsione in esame rispetto alla funzionalità amministrativa degli enti di provenienza, considerato che – come precisato dalla relazione tecnica – le relative spese resteranno a carico delle amministrazioni di appartenenza.
  Quanto alle categorie di personale non stabile di cui l'Accordo prevede l'eventuale Pag. 125utilizzo ai sensi dell'articolo 5, quali borsisti, collaboratori e tirocinanti, ritiene che andrebbe chiarito con quali risorse si ipotizza di finanziare le relative spese. In particolare, andrebbe precisato se tali oneri dovranno essere sostenuti mediante i «finanziamenti supplementari» indicati dall'articolo 6, comma 5, dell'Accordo e provenienti da fonti diverse rispetto al Ministero della salute e alla regione Veneto. Ricorda, infatti, che per le fonti ordinarie di finanziamento la relazione tecnica già indica le unità di personale cui tali risorse sono destinate.
  Rammenta che con riferimento all'articolo 8 dell'Accordo, concernente privilegi e immunità, la relazione tecnica fa presente che ai funzionari dell'OMS in Italia è riconosciuta un'esenzione fiscale con riferimento alla tassa di immatricolazione dei veicoli e alla tassazione sulle masserizie. Sul punto non formula osservazioni, tenuto conto della presumibile esiguità delle somme interessate, tuttavia reputa comunque utile una conferma.
  In ordine alle risorse utilizzate per il finanziamento delle spese indicate dalla relazione tecnica, rileva che andrebbe chiarito se, a fronte di una dotazione stabilita in misura fissa e in euro, la previsione che le spese dell'Ufficio siano sostenute in dollari possa comportare problemi di compatibilità finanziaria tenuto conto, da un lato, della dinamica dei tassi di cambio e, dall'altro, della natura di alcune spese sostenute dalla struttura, quali quelle di personale, che appaiono di carattere fisso e non comprimibile. Considera tale chiarimento opportuno al fine di escludere eventuali esigenze di ridefinizione dei contributi a carico dello Stato e della regione – contributi che, peraltro, la norma e la relazione tecnica sembrerebbero determinare come limiti di spesa.
  Riguardo, infine, ad alcune figure di personale previste dall'articolo 1 dell'Accordo e non considerate dalla relazione tecnica (Capo dell'Ufficio di Venezia; Liaison Board composto da tre membri), ritiene che andrebbe chiarito se la mancata indicazione di spese connesse a tali componenti sia da imputare alla circostanza che ai relativi emolumenti si provvederà a valere sulle risorse proprie dell'OMS.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, evidenzia che le risorse di cui è previsto l'utilizzo ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del disegno di legge, nella misura di 540 mila euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2018, sono relative al capitolo 4393 dello stato di previsione del Ministero della salute (Spese per l'attività ed il funzionamento del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie), che reca le necessarie disponibilità. In particolare, da un'interrogazione effettuata al sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato, risulta che il predetto capitolo reca un accantonamento per nuove leggi per un importo pari a 1.080.000 euro, corrispondente a due annualità di oneri di funzionamento dell'Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo.
  Ciò posto, segnala, in primo luogo, la necessità che il Governo assicuri che l'utilizzo delle citate risorse non pregiudichi la realizzazione degli interventi già previsti a legislazione vigente a valere sulle risorse stesse. In secondo luogo, considerato che l'esercizio finanziario 2014 è ormai concluso, rileva la necessità di modificare la decorrenza dell'onere, previsto dal disegno di legge in esame a partire dall'anno 2014, sulla base dei chiarimenti che saranno forniti dal Governo con riferimento all'entrata in vigore dell'Accordo in oggetto.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici Pag. 126dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni.
Testo unificato Doc. XXII, n. 9 e Doc. XXII, n. 39.
(Parere alla IV Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Bruno CENSORE (PD), relatore, comunica che la Commissione difesa ha trasmesso il testo unificato delle proposte di inchiesta parlamentare della Camera dei deputati Doc. XXII, n. 9 e n. 39, recante l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni.
  In proposito, osserva che il testo, composto da sei articoli, prevede in particolare che la Commissione concluda i propri lavori entro ventiquattro mesi dalla sua costituzione e che, alla scadenza del primo anno di attività, riferisca alla Camera dei deputati, con una relazione intermedia, in ordine ai risultati della propria attività, formulando osservazioni e proposte sulla materia dell'indagine. Al termine dei propri lavori la Commissione presenta alla Camera dei deputati una relazione finale avente il medesimo oggetto.
  Rileva, inoltre, che la Commissione ha il compito di indagare, in particolare, sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni; sui vaccini somministrati al personale militare, anche con riferimento alle modalità di somministrazione, e sull'adeguatezza degli istituti di indennizzo previsti dall'ordinamento in favore dei soggetti colpiti da patologie correlate alle situazioni oggetto dell'indagine.
  Ai sensi del comma 2 dell'articolo 1, la Commissione dovrà fondare la sua attività sulle conclusioni e promuovere l'attuazione delle proposte contenute nelle relazioni finali delle due Commissioni di inchiesta, aventi analogo oggetto, che hanno operato al Senato nella XV (Doc. XXII, n. 3) e XVI legislatura (Doc. XXII, n. 7 e n. 10).
  Fa altresì presente che la Commissione, composta da venti deputati nominati dal Presidente della Camera dei deputati in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, al fine di svolgere l'attività di inchiesta per cui è istituita può, tra l'altro, acquisire copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso o conclusi presso l'autorità giudiziaria o altri organi inquirenti, nonché relativi a indagini e inchieste parlamentari.
  Rileva che, in base a quanto previsto dall'articolo 5, comma 4, la Commissione può avvalersi dell'opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e di ulteriori collaborazioni che ritenga necessarie.
  Con riferimento ai profili di interesse della Commissione bilancio, segnala che l'articolo 6 prevede che le spese per il funzionamento della Commissione – pari a 100 mila euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016 – siano poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati. Evidenzia, pertanto, l'assenza di effetti diretti del testo unificato in esame sulla finanza pubblica, dal momento che gli oneri da esso derivanti sono posti a carico degli stanziamenti della Camera dei deputati.
  Ritiene, tuttavia, che dovrebbe essere valutata l'opportunità di rimodulare l'ammontare annuale degli oneri in funzione dei tempi necessari all'approvazione del provvedimento nonché della durata massima Pag. 127delle attività della Commissione da esso istituita (24 mesi). In particolare, dovrebbe essere valutata l'opportunità di ridurre proporzionalmente l'ammontare degli oneri relativi all'anno 2015 e di istituire un corrispondente stanziamento per l'anno 2017.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con le valutazioni espresse dal relatore in merito alle implicazioni di carattere finanziario del provvedimento.

  Bruno CENSORE (PD), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il testo unificato dei progetti di legge Doc. XXII, n. 9 e Doc. XXII, n. 39, recante Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni;
   premesso che il provvedimento non determina effetti diretti sulla finanza pubblica, giacché gli oneri da esso derivanti, ai sensi dell'articolo 6, sono posti a carico degli stanziamenti della Camera dei deputati;
   considerato che dovrebbe essere valutata l'opportunità di rimodulare l'ammontare annuale degli oneri, pari a 100 mila euro annui per ciascuno degli anni 2015 e 2016, in funzione dei tempi necessari all'approvazione del provvedimento nonché della durata massima delle attività della Commissione da esso istituita (24 mesi), riducendo proporzionalmente l'ammontare degli oneri relativi all'anno 2015 e istituendo un corrispondente stanziamento per l'anno 2017;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di rimodulare, all'articolo 6, l'ammontare annuale degli oneri in funzione dei tempi necessari all'approvazione del provvedimento nonché della durata massima delle attività della Commissione da esso istituita, riducendo proporzionalmente l'ammontare degli oneri relativi all'anno 2015 e istituendo un corrispondente stanziamento per l'anno 2017».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Nuove disposizioni in materia di indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da talidomide.
Nuovo testo unificato C. 263 e abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 aprile 2015.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che nella precedente seduta la rappresentante del Governo si era riservata di presentare alla Commissione la relazione tecnica sul provvedimento in titolo, in conformità a quanto deliberato nella seduta dello scorso 12 marzo.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI deposita agli atti della Commissione la relazione tecnica sul provvedimento predisposta dal competente Ministero della Pag. 128salute (vedi allegato 1) e una nota della Ragioneria generale dello Stato (vedi allegato 2), con la quale, all'esito di una prima valutazione della predetta relazione tecnica, si rappresenta la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti in ordine a talune specifiche problematiche tuttora irrisolte, concernenti tanto i profili di quantificazione e di copertura degli oneri quanto la questione attinente al riconoscimento in via di diritto degli arretrati in favore dei soggetti ammessi all'indennizzo. In considerazione della richiamata esigenza di procedere ad una più attenta verifica degli elementi contenuti nella relazione tecnica, chiede un ulteriore breve rinvio dell'esame del provvedimento.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, nell'auspicio che si possa comunque pervenire, già entro la prossima settimana, all'espressione del parere di competenza.

  La seduta termina alle 14.35.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 9 aprile 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 14.35.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti – Un piano di investimenti per l'Europa (COM(2014) 903 final).
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici e che modifica i regolamenti (UE) nn. 1291/2013 e 1316/2013 (COM(2015) 10 final), corredata del relativo allegato (COM(2015) 10 final – Annex 1).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 aprile 2015.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore, avverte preliminarmente che, essendo i due atti dell'Unione europea in esame strettamente connessi tra di loro, ha provveduto a predisporre una proposta unitaria di documento finale (vedi allegato 3), che illustra.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI si riserva di intervenire nel corso della prossima seduta.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

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