CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 aprile 2015
417.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 62

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 1o aprile 2015. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. — Interviene il Sottosegretario per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 13.35.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-05211 Capezzone: Pubblicazione dei nominativi dei dirigenti delle agenzie fiscali le cui nomine sono state annullate a seguito di una recente sentenza della Corte costituzionale e definizione delle modalità di annullamento dei provvedimenti illegittimi da essi sottoscritti.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Daniele CAPEZZONE, presidente, dopo aver premesso la propria personale stima nei confronti del Sottosegretario, il quale ha da parte sua posto con coraggio il problema affrontato dall'interrogazione, si vede tuttavia costretto a sottolineare il carattere surreale della risposta fornita, la quale evidenzia come il Governo non abbia in alcun modo compreso la gravità della questione.
  Rileva, infatti, come, al di fuori di fattispecie molto circoscritte, gli atti sottoscritti da funzionari meramente incaricati di funzioni dirigenziali risultino affetti da illegittimità. In tale ipotesi il contribuente interessato ha pertanto tutto il diritto di impugnare tali atti e, qualora non si riconoscesse tale elementare principio giuridico, risulterebbe del tutto paradossale continuare a discutere, come si fa ormai da anni, di collaborazione tra fisco e contribuenti.
  In tale contesto l'interrogazione è volta ad ottenere che il cittadino destinatario di atti impositivi sottoscritti da dirigenti le cui nomine sono state annullate sia posto nella condizione di conoscere tale circostanza; in questa prospettiva l'atto di sindacato ispettivo sollecita altresì il Governo ad adottare con urgenza misure legislative che disciplinino la predetta attività di impugnazione da parte dei contribuenti interessati. Sottolinea pertanto con forza l'esigenza che l'Esecutivo intervenga al più presto su tale scottante tematica, segnalando, come in caso contrario, l'amministrazione finanziaria rischi di essere sottoposta ad una mole imponente di contenzioso.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI, integrando la risposta già fornita, evidenzia come, rispetto alla tematica evidenziata dall'interrogazione, si pongano due distinti ordini di questioni.
  In primo luogo occorre individuare soluzioni, relativamente agli assetti organizzativi interni delle agenzie fiscali, che risultino non solo rispettose della recente sentenza della Corte costituzionale, ma che consentano anche di disegnare percorsi di carriera per i funzionari delle predette agenzie.
  Diverso è invece il profilo della legittimità degli atti sottoscritti da dirigenti le cui nomine sono state successivamente annullate: a tale proposito, al di là dell'avviso tecnico degli uffici, di cui si dà conto nella risposta, ritiene, anche sulla base della sua personale valutazione, che tali atti debbano essere considerati legittimi, pur essendo consapevole che tale vicenda determinerà comunque un aumento del contenzioso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nel riservarsi di riproporre la questione attraverso ulteriori atti di sindacato ispettivo, Pag. 63sottolinea come, su tali questioni, non si possa richiedere ai cittadini un atto di fede. Evidenzia, infatti, come il problema emerso da tale vicenda non riguardi solamente la posizione dei funzionari delle agenzie fiscali, ma, soprattutto, la tutela dei diritti dei contribuenti interessati.
  In tale prospettiva sottolinea come il Governo e le forze politiche nel loro complesso debbano farsi carico di una problematica che attiene alla natura stessa dello Stato di diritto.

5-05212 Busin: Classificazione delle stazioni filoviarie, funicolari e funiviarie nell'ambito della categoria catastale E/1.

  Filippo BUSIN (LNA) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Filippo BUSIN (LNA) si dichiara insoddisfatto della risposta fornita, evidenziando l'assoluta necessità che l'Esecutivo affronti la questione posta dalla sua interrogazione, adottando misure a sostegno degli esercenti degli impianti di risalita, i quali versano in una situazione economica insostenibile. Sottolinea infatti come gli immobili destinati a tali impianti non abbiano alcuna capacità reddituale, salvo forse per quelle limitate parti degli immobili stessi nelle quali si svolgano direttamente attività commerciali, risultando pertanto del tutto ingiustificato e irrazionale applicare su di essi l'IMU.
  Rileva quindi come i soggetti titolari dei predetti impianti di risalita vengano doppiamente penalizzati, in quanto, da un lato, essendo considerati come concessionari, non possono fruire delle agevolazioni fiscali in materia di deducibilità dalla base imponibile IRAP degli oneri per il personale a tempo indeterminato riconosciute invece alle imprese commerciali, mentre, dall'altro, tali impianti sono considerati ai fini della classificazione catastale, secondo quanto indicato nella risposta del Sottosegretario, come immobili con finalità commerciali.
  Sottolinea pertanto la gravità del problema, in quanto la maggior parte di tali soggetti non sarebbe nelle condizioni di proseguire la propria attività qualora l'Erario insistesse nel chiedere loro il versamento delle imposte arretrate relative agli anni dal 2007, anno in cui gli immobili dei suddetti impianti di risalita furono riclassificati dal catasto. Rileva infatti come solo gli esercenti degli impianti che operano nelle regioni a Statuto speciale potrebbero far fronte a tale prelievo, grazie al sostegno che ricevono dalle regioni, le quali sono intervenute a compensazione dell'onere tributario imposto agli stessi.
  Ribadisce dunque la richiesta che il Governo intervenga per riconoscere giuridicamente la funzione di pubblico trasporto dei suddetti impianti di risalita, la cui gestione è sempre in perdita ed è infatti di solito sussidiata dalle località turistiche in cui sono situati, in ragione della rilevanza strategica che essi rivestono per lo svolgimento dell'attività turistica.

5-05213 Causi: Ridefinizione del quadro regolatorio relativo alle reti di raccolta di scommesse.

  Marco CAUSI (PD) illustra brevemente la propria interrogazione, richiamandone il presupposto, costituito dalla circostanza che esiste un operatore attivo nel settore della raccolta delle scommesse il quale opera in Italia senza disporre di alcuna concessione, ma solo in forza del principio di libertà di stabilimento.
  In tale contesto ricorda che un'interrogazione presentata qualche tempo fa dal gruppo M5S aveva evidenziato come tale soggetto utilizzi strumenti giuridici molto aggressivi nei confronti dei funzionari pubblici italiani che svolgono attività di controllo su di esso; a tale proposito considera positiva la notizia della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea che ha confermato la legittimità dell'assetto regolatorio e organizzativo delle Pag. 64reti italiane di raccolta del gioco, basato sul rilascio di una concessione e sul conseguimento di titoli abilitativi.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marco CAUSI (PD) ringrazia innanzitutto il Sottosegretario per l'esaustività della risposta, la quale consente di fare chiarezza su una materia particolarmente complessa anche dal punto di vista del giuridico.
  Invita quindi il Governo a difendere con la massima energia e determinazione i funzionari dell'amministrazione finanziaria e il personale delle Forze di Polizia che li coadiuva, oggetto di una vigliacca aggressione da parte di un operatore del settore della raccolta delle scommesse che opera in Italia senza disporre di alcuna concessione.
  Sollecita inoltre il Governo a sostenere, anche in ambito comunitario, la validità e la legittimità del modello concessorio di regolazione e gestione del comparto dei giochi vigente in Italia, il quale appare l'unico sistema capace di garantire la tutela, nell'ambito di tale settore, dell'ordine pubblico, nonché della sicurezza e della salute pubblica, e che dovrà pertanto costituire il criterio su cui modellare il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici previsto, nell'ambito della delega per la riforma del sistema fiscale, dall'articolo 14 della legge n. 23 del 2014.

5-05214 Sottanelli: Emanazione del decreto ministeriale per l'attuazione del credito d'imposta in favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo di cui all'articolo 3 del decreto-legge n. 145 del 2013.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI) si dichiara sostanzialmente soddisfatto della risposta, segnalando come, a suo giudizio, l'attuazione della normativa sul credito d'imposta in favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo non presenti aspetti particolarmente problematici.
  Prende quindi favorevolmente atto della recente accelerazione nell’iter di emanazione del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze con il quale saranno definite le disposizioni attuative di tale disciplina.

5-05215 Cancelleri: Adeguamento alla normativa europea del regime tributario nazionale relativo allo scambio di partecipazioni mediante conferimento.

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo, la quale fornisce molte informazioni utili alla comprensione della tematica, sottesa alla sua interrogazione, della disciplina fiscale applicabile allo scambio di partecipazioni mediante conferimento.
  Si dichiara invece non soddisfatta per il fatto che la risposta stessa eluda sostanzialmente la questione principale posta dall'interrogazione, relativa alla valutazione della compatibilità della normativa italiana prevista dall'articolo 177 del TUIR, che si basa sul principio del cosiddetto «realizzo contabile», con la normativa comunitaria, la quale appare invece improntata al principio di neutralità fiscale.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI, integrando la risposta fornita, ritiene che essa non intenda eludere il quesito posto dall'interrogazione, ma ribadisce come non si possa compiere una valutazione Pag. 65circa la conformità della disciplina prevista dall'articolo 177 del TUIR rispetto alla normativa europea in materia di regime di neutralità fiscale, in quanto la portata applicativa di quest'ultima non coincide con quella delle richiamate disposizioni del TUIR.

5-05216 Paglia: Inserimento nell'ambito di patti di sindacato di clausole concernenti l'obbligo di coordinamento nella vendita delle azioni possedute dai soci contraenti del patto.

  Giovanni PAGLIA (SEL) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Giovanni PAGLIA (SEL) si dichiara assolutamente soddisfatto della risposta, la quale fornisce un chiarimento limpido e inequivocabile sulla questione posta dal suo atto di sindacato ispettivo.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 1o aprile 2015. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. — Interviene il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/138/CE in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (solvibilità II).
Atto n. 146.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 marzo scorso.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI), relatore, formula una proposta di parere favorevole con numerose osservazioni (vedi allegato 7), la quale tiene conto degli elementi emersi nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione.
  In merito considera opportuno consentire a tutti i componenti della Commissione di approfondire adeguatamente il testo della proposta di parere, che affronta una serie di problematiche complesse, rinviando pertanto il seguito dell'esame alla prossima settimana.

  Daniele PESCO (M5S) sottolinea la necessità di poter disporre di un raffronto tra il testo dello schema di decreto e il testo della direttiva 2009/138/CE.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema di decreto legislativo ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2013/36/UE che modifica la direttiva 2002/87/CE e abroga le direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE per quanto concerne l'accesso all'attività degli enti creditizi e la vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento. Modifiche al decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, e al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Atto n. 147.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 marzo scorso.

  Gregorio GITTI (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole con una condizione e numerose osservazioni (vedi allegato 8), che affronta in modo costruttivo le problematiche affrontate dallo Pag. 66schema di decreto. In tale contesto rileva come anche nell'ambito dell'esame presso la competente Commissione del Senato sia in corso di predisposizione una proposta di parere sostanzialmente analoga a quella da lui formulata.

  Sebastiano BARBANTI (Misto-AL), prima ancora di aver valutato il contenuto della proposta di parere, sottolinea al relatore l'opportunità di tener conto di tre aspetti, a suo giudizio particolarmente rilevanti.
  In primo luogo occorre segnalare al Governo l'opportunità di rivedere la formulazione dell'articolo 51 del Testo unico bancario, come integrato dallo schema di decreto, laddove si estendono anche ai soggetti ai quali gli istituti creditizi esternalizzano proprie attività gli obblighi di segnalazione periodica di taluni elementi informativi previsti dallo stesso articolo 51, al fine di eliminare ogni duplicazione in merito.
  In secondo luogo sottolinea l'esigenza di valutare se mantenere le previsioni, recate dall'articolo 144 del Testo unico bancario, come modificato dallo schema di decreto, che introducono sanzioni a carico dei predetti soggetti ai quali le banche esternalizzano alcune attività, considerando come tale previsione non trovi corrispondenza nel testo della direttiva 2013/36/UE.
  Sottolinea quindi l'esigenza di esplicitare meglio il richiamo al principio di proporzionalità, nell'ambito delle previsioni dell'articolo 144-quater del Testo unico bancario, introdotto dallo schema di decreto, relative ai criteri per la determinazione delle sanzioni amministrative pecuniarie o delle sanzioni accessorie.

  Giovanni PAGLIA (SEL) sottolinea preliminarmente come, a suo giudizio, lo schema di decreto legislativo in esame non presenti nessi particolarmente stretti con il contenuto della direttiva 2013/36/UE.

  Gregorio GITTI (PD), relatore, rileva come, nella predisposizione della sua proposta di parere, abbia cercato di tener conto di tutti i contributi emersi nel corso del dibattito in Commissione, nonché durante le audizioni svolte, non solo per quanto riguarda la congruità tra lo schema di decreto e la relativa normativa di delega, ma anche con riferimento alla congruità dello stesso schema in rapporto alla direttiva 2013/36/UE. Evidenzia, inoltre, come, per un aspetto specifico, si sia anche utilizzato un criterio di comparazione.
  Con riferimento ai tre aspetti segnalati dal deputato Barbanti, sottolinea come questi siano stati debitamente considerati nella proposta di parere, formulando specifiche osservazioni in merito.
  Segnala inoltre come la proposta di parere contenga una condizione, la quale affronta il tema della presenza italiana nel Comitato per le risoluzioni delle crisi bancarie istituito presso l'Autorità bancaria europea, identificando nella Banca d'Italia l'autorità italiana competente in materia.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, pur comprendendo l'esigenza sottesa alla condizione contenuta nella proposta di parere del relatore, sottolinea l'esigenza di valutare la congruenza di tale previsione rispetto ai contenuti della delega legislativa, che risulta, a suo giudizio, quanto meno dubbia.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema di decreto legislativo ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2015.
Atto n. 150.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale, rinviato nella seduta del 31 marzo scorso.

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  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che il relatore, Ribaudo, nella precedente seduta di esame aveva illustrato il contenuto del provvedimento.
  Segnala quindi che lo stesso relatore ha formulato una proposta di parere favorevole con alcune premesse (vede allegato 9), la quale è stata trasmessa via e-mail a tutti i componenti della Commissione già nel pomeriggio di ieri.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.

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