CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 aprile 2015
417.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

  Mercoledì 1o aprile 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Interviene il ministro dell'interno, Angelino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.10.

Audizione del Ministro dell'interno, Angelino Alfano, in ordine agli interventi di riorganizzazione del comparto sicurezza preannunciati dal Governo.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della Pag. 34seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il ministro Angelino ALFANO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Andrea CECCONI (M5S), Dorina BIANCHI (AP), Patrizia TERZONI (M5S), Stefano QUARANTA (SEL), Emanuele COZZOLINO (M5S), Emanuele FIANO (PD), Maurizio LUPI (AP), Cristian INVERNIZZI (LNA), Francesco SANNA (PD), Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) e Marilena FABBRI (PD).

  Intervengono, quindi, Francesco Paolo SISTO, presidente, e il deputato Emanuele COZZOLINO (M5S).

  Il ministro Angelino ALFANO risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, ringrazia il ministro Alfano per il suo intervento e dichiara, quindi, conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

RELAZIONI ALL'ASSEMBLEA

  Mercoledì 1o aprile 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO.

  La seduta comincia alle 15.20.

Su tutti gli aspetti relativi al fenomeno della decretazione d'urgenza.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 marzo 2015.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 1o aprile 2015.

Disposizioni in materia di conflitti di interessi.
C. 275 Bressa, C. 1059 Fraccaro, C. 1832 Civati, C. 1969 Tinagli, C. 2339 Dadone e C. 2652 Scotto.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.25 alle 15.40.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Mercoledì 1o aprile 2015. — Presidenza del presidente Alessandro NACCARATO.

  La seduta comincia alle 15.40.

Introduzione del delitto di tortura nell'ordinamento italiano.
Emendamenti C. 2168-A, approvata dal Senato, ed abb.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Alessandro NACCARATO, presidente e relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 3 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui Pag. 35all'articolo 117 della Costituzione e propone, pertanto, di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
Emendamenti C. 2617-A Governo ed abb.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Alessandro NACCARATO, presidente, in sostituzione del relatore, deputato Gigli, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna, formula una proposta di parere contrario sull'emendamento Lorefice 7.312 e di nulla osta sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo italiano e l'Organizzazione mondiale della Sanità – Ufficio regionale per l'Europa – concernente l'Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo, con Emendamento e con Allegati, fatto a Roma il 23 novembre 2012.
C. 2796 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Federica DIENI (M5S), relatrice, ricorda che l'Accordo tra il Governo italiano e l'Organizzazione mondiale della sanità – Ufficio regionale per l'Europa – concernente l'Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo, fatto a Roma il 23 novembre 2012, in esame, è finalizzato al rinnovo dell'Accordo istitutivo dell'Ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS o WHO World Health Organization) per gli investimenti in salute e per lo sviluppo (Ufficio OMS di Venezia).
  In particolare, esso si compone di un preambolo, 11 articoli, due Allegati ed un emendamento.
  Gli articoli 1 e 2 riguardano, rispettivamente, la struttura organizzativa dell'Ufficio OMS di Venezia e le principali aree di attività dell'Ufficio. All'articolo 3 vengono regolamentate le strutture dell'Ufficio OMS di Venezia, mentre il contributo finanziario all'OMS/EURO del Ministero della salute della Repubblica italiana e della Regione Veneto sono contemplati dall'articolo 4.
  L'articolo 5 regolamenta l'aspetto relativo al personale dell'Ufficio OMS di Venezia; l'articolo 6 dispone circa le norme e le procedure applicabili in materia di contabilità, rendicontazione, transazioni finanziarie.
  L'articolo 7 considera la collaborazione tra l'Ufficio OMS di Venezia e le istituzioni italiane con particolare riguardo al coinvolgimento dell'Ufficio in attività di livello sub-nazionale, nazionale e internazionale promosse dal Ministero della salute, in linea con il Piano sanitario nazionale e in conformità con le competenze dell'Ufficio stesso.
  All'articolo 8 vi è la previsione dei privilegi e delle immunità dell'Ufficio OMS di Venezia, per la sua gestione e le sue strutture, proprietà, finanziamenti, beni, archivi, comunicazioni e personale.
  Gli articoli 9 e 10 fanno riferimento, rispettivamente, al piano di lavoro dettagliato relativo al primo biennio di attività nell'ambito della durata dell'Accordo, nonché la valutazione, ogni due anni, delle attività dell'Ufficio di Venezia, effettuata sulla base di relazioni presentate all'OMS/EURO, in conformità con le procedure dell'OMS.
  Infine, l'articolo 11 reca le disposizioni finali.
  Per quanto concerne specificamente il disegno di legge di ratifica, fa presente che Pag. 36esso si compone di cinque articoli: i primi due contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica del Trattato e l'ordine di esecuzione dello stesso. L'articolo 3 reca la copertura degli oneri finanziari, l'articolo 4 detta disposizioni in ordine al contingente massimo di personale che può essere distaccato all'Ufficio OMS/Euro di Venezia, mentre l'articolo 5 concerne l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica.
  Sotto il profilo del rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, evidenzia che il provvedimento si inquadra nell'ambito della materia politica estera e rapporti internazionali dello Stato, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera a), della Costituzione, demandata alla competenza legislativa esclusiva dello Stato. Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

Disposizioni in materia di consegna ai lavoratori dei prospetti di paga.
Nuovo testo C. 2453 Albanella.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Marilena FABBRI (PD), relatrice, ricorda che la proposta di legge n. 2453, come modificata nel corso dell'esame in sede referente, consta di un articolo unico, che apporta alcune modifiche alla disciplina sulla corresponsione delle retribuzioni ai lavoratori a mezzo di prospetti di paga, di cui alla legge n. 4 del 1953.
  In particolare, evidenzia che, per consentire al lavoratore di ottenere nei tempi ordinari di trenta giorni dal momento del deposito del ricorso un decreto ingiuntivo per il pagamento degli emolumenti lavorativi (o, in mancanza, per la consegna del prospetto di paga), si prevede (novellando l'articolo 1 della legge n. 4 del 1953) che l'obbligo di consegna del prospetto paga operi non solo al momento della corresponsione della retribuzione al lavoratore ma, indipendentemente dall'effettiva corresponsione della retribuzione medesima, entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui è maturata la retribuzione.
  Fa presente che, secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, la necessità della proposta in esame trae origine dal fatto che la disciplina vigente non offre le dovute garanzie per i lavoratori in caso di comportamenti elusivi da parte dei datori di lavoro che non ottemperino al dovere di rilasciare il documento comprovante il credito del lavoratore. L'attuale prassi giudiziaria, infatti, sarebbe orientata nel senso di non consentire un immediato accesso allo strumento del decreto ingiuntivo senza l'allegazione dei prospetti di paga dei quali si richiede il pagamento, con evidente nocumento per il prestatore di lavoro che abbia effettivamente adempiuto alla propria prestazione lavorativa senza ottenere alcun corrispettivo.
  Rileva, altresì, che il contenuto della proposta di legge è riconducibile alla materia di potestà esclusiva statale «ordinamento civile», di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione, in quanto interviene su un profilo attinente alla disciplina civilistica del rapporto di lavoro. Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 15.50.

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