CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 marzo 2015
403.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 52

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 10 marzo 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 13.05.

Decreto-legge 7/2015: Misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
C. 2893 Governo.

(Alle Commissioni II e IV).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Giovanna SANNA, relatrice, comunica che la Commissione è chiamata a esprimere il parere alle Commissioni riunite II e IV sul disegno di conversione in legge del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione. Al riguardo, fa presente che il decreto-legge è composto da 21 articoli e suddiviso in cinque capi.
  Il Capo I, composto dai primi 8 articoli, detta disposizioni di contrasto del terrorismo internazionale, intervenendo in particolare sulle disposizioni del codice penale relative ai delitti di terrorismo (articolo 1), introducendo misure per il contrasto alle attività di proselitismo Pag. 53attraverso Internet del cosiddetti foreign fighters (articolo 2), ed inserendo nel codice penale due nuove contravvenzioni, relative alla detenzione abusiva di precursori di esplosivi (articolo 678-bis) e alla mancata segnalazione all'autorità di furti o sparizioni degli stessi (articolo 679-bis) (articolo 3). Si interviene, inoltre, sul Codice antimafia per introdurre modifiche alla disciplina delle misure di prevenzione e in materia di espulsione dallo Stato (articolo 4), nonché sull'impiego del personale delle forze armate nelle attività di controllo del territorio, di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, e di prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e ambientale nella regione Campania, anche in relazione alle straordinarie esigenze di sicurezza connesse alla realizzazione dell'Expo 2015 (articolo 5). Sono altresì introdotte modifiche al decreto-legge 144 del 2005, concernente misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale, estendendo la possibilità di rilasciare a stranieri permessi di soggiorno a fini investigativi (articolo 6), e al Codice della privacy per estendere l'ambito dei trattamenti con finalità di polizia (articolo 7). Sono, infine, introdotte disposizioni volte alla tutela funzionale e processuale del personale dei servizi di informazione e sicurezza interna ed esterna (articolo 8).
  Il Capo II reca disposizioni in materia di coordinamento nazionale delle indagini nei procedimenti per i delitti di terrorismo, anche internazionale, prevedendo l'attribuzione al Procuratore nazionale antimafia anche delle funzioni in materia di antiterrorismo (articolo 9) e disciplinando i relativi adeguamenti organizzativi (articolo 10).
  Il Capo III, composto dagli articoli da 11 a 16, reca disposizioni in materia di missioni internazionali delle Forze armate e di polizia. Nello specifico gli articoli 11, 12 e 13 recano le autorizzazioni di spesa per il periodo 1o gennaio-30 settembre 2015, necessarie alla proroga del termine per la partecipazione italiana a diverse missioni internazionali raggruppate sulla base di criteri geografici; l'articolo 14 reca disposizioni attinenti a esigenze generali connesse con le missioni internazionali; l'articolo 15 reca disposizioni concernenti la normativa applicabile al personale impiegato nelle missioni internazionali disciplinate dal decreto in esame, con particolare riferimento alla disciplina penalistica e, infine, l'articolo 16 reca disposizioni in materia contabile.
  Il Capo IV del decreto-legge in esame, reca, invece, iniziative di cooperazione allo sviluppo (articolo 17) e al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (articolo 18) e il regime degli interventi (articolo 19).
  Da ultimo, l'articolo 20, ricompreso nel Capo V (disposizioni finali), reca disposizioni transitorie sulla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo nonché la copertura finanziaria del provvedimento e la sua entrata in vigore; l'articolo 21, infine, contiene la clausola di entrata in vigore del decreto-legge.
  Per quanto attiene più propriamente agli ambiti di competenza della VIII Commissione, segnala anzitutto l'articolo 5, che reca una serie di disposizioni concernenti il potenziamento e la proroga dell'impiego del personale militare appartenente alle Forze armate. Nello specifico, il comma 1, al fine di assicurare un maggior impiego di personale delle forze di polizia per il contrasto della criminalità e la prosecuzione degli interventi delle forze armate nelle attività di controllo del territorio, di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, di prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e ambientale nella regione Campania, anche in relazione alle straordinarie esigenze di sicurezza connesse alla realizzazione dell'Expo 2015, proroga, fino al 30 giugno 2015, l'operatività del piano di impiego operativo di cui al comma 1 dell'articolo 7-bis del decreto legge n. 92 del 2008, concernente l'utilizzo di un contingente massimo di 3.000 unità di personale militare appartenente alle Forze armate per il controllo del territorio in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia. Esso, inoltre, incrementa di 1.800 unità il sopra richiamato contingente in Pag. 54relazione alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto del terrorismo e consente di prorogare ulteriormente, fino al 31 dicembre 2015, un contingente non superiore a 200 unità di personale militare posto a disposizione dei Prefetti delle province della regione Campania, nell'ambito delle operazioni di sicurezza e di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale (operazione cosiddetta «terra dei fuochi»).
  Per quanto concerne, poi, le disposizioni di carattere ordinamentale concernenti l'utilizzo dei militari impiegati nel richiamato piano di impiego, rileva che il comma 1 dell'articolo 5 fa salve le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 7-bis del decreto legge n. 92 del 2008 in base alle quali il personale militare è posto a disposizione dei prefetti interessati. Il comma 2 stabilisce che il piano di impiego del personale delle Forze armate è adottato con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della difesa, sentito il Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica integrato dal Capo di stato maggiore della difesa e previa informazione al Presidente del Consiglio dei ministri. Il comma 3 prevede che nel corso delle operazioni i militari delle Forze armate agiscono con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza.
  Rileva inoltre che, relativamente al periodo 15 aprile-1° novembre 2015, il comma 3 autorizza, infine, l'impiego di un ulteriore contingente di personale militare, pari a 600 unità, per l'espletamento dei servizi di sicurezza del sito Expo 2015 e con le modalità in precedenza descritte.
  Evidenzia altresì che di stretto interesse della Commissione risultano le disposizioni dell'articolo 14, che prevedono le autorizzazioni di spesa relative ad esigenze generali connesse alle missioni internazionali. Il comma 1, più dettagliatamente, autorizza per l'anno 2015 la spesa di euro 73.457.600 per la stipulazione dei contratti di assicurazione e di trasporto e per la realizzazione di infrastrutture, relativi alle missioni internazionali previste nel provvedimento d'urgenza. Il comma 3, inoltre, autorizza per l'anno 2015 la spesa complessiva di 2.060.000 euro per interventi urgenti o acquisti e lavori da eseguire in economia, anche in deroga alle disposizioni di contabilità generale dello Stato, disposti, nei casi di necessità ed urgenza, dai comandanti dei contingenti militari che partecipano alle missioni internazionali in Afghanistan, Libano, Balcani, Corno d'Africa, Libia.
  Ciò premesso, nell'evidenziare la rilevanza e l'urgenza del provvedimento in esame, si riserva di presentare una proposta di parere, per quanto attiene agli ambiti di competenza della VIII Commissione, all'esito dei rilievi e delle osservazioni che dovessero essere eventualmente formulati nel corso del dibattito.

  Ermete REALACCI, presidente, invita la Commissione a valutare se esprimere il parere di competenza sul testo originario del decreto-legge in titolo o, invece, su quello eventualmente modificato dalle Commissioni di merito al termine dell'esame degli emendamenti.

  Serena PELLEGRINO (SEL) rileva l'opportunità che il parere della Commissione abbia ad oggetto il testo del decreto-legge come eventualmente modificato dalle Commissioni di merito, presso le quali, peraltro, è in corso di svolgimento un ciclo di audizioni.

  Tino IANNUZZI (PD) propone che l'esame del provvedimento in sede consultiva si concluda prima della scadenza, presso le Commissioni di merito, del termine per la presentazione degli emendamenti.

  Ermete REALACCI, presidente, nell'associarsi alle considerazioni dell'onorevole Iannuzzi, osserva che potrebbe essere più opportuno, al fine di incidere sulla definizione di un nuovo testo del decreto-legge, l'espressione del parere di competenza prima della scadenza del termine di presentazione delle proposte emendative presso le Commissioni di settore.Pag. 55
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

  Ermete REALACCI, presidente, con riferimento ai provvedimenti all'esame della Commissione, invita a monitorare lo sviluppo dell'esame delle proposte di legge riguardanti la valorizzazione dei «piccoli comuni».

  Enrico BORGHI (PD), nel ricordare che si era convenuto di far confluire il contenuto della proposta di legge Tino Iannuzzi C. 345, recante disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei centri storici, nella proposta di legge Realacci C. 35 in materia di valorizzazione dei piccoli comuni, richiama l'attenzione sull'opportunità di riprendere, congiuntamente alla V Commissione, l'esame di tale ultimo provvedimento, sul quale si è delineato un ampio consenso da parte di tutti i gruppi parlamentari, anche di minoranza, presso la VIII Commissione.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che sarà sua cura sottoporre all'attenzione del prossimo Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la questione testé rappresentata dall'onorevole Borghi.
  Sottolinea altresì la necessità di una riflessione in merito alla disposizione recentemente approvate dal Senato nell'ambito del disegno di legge S. 1345 relativo ai delitti contro l'ambiente, che dispone il divieto, penalmente sanzionato, di impiegare la tecnica dell’air gun o altre tecniche esplosive per le attività di ricerca e di ispezione dei fondali marini. Osserva, infatti, come tale tecnica sia largamente utilizzata, oltre che dagli operatori del settore, anche dal CNR per finalità di studio e ricerca.

  La seduta termina alle 13.15.

RISOLUZIONI

  Martedì 10 marzo 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 13.15.

7-00596 Terzoni: Sulle attività di estrazione e coltivazione di idrocarburi nel mare Adriatico.
  (Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Patrizia TERZONI (M5S), nel richiamare le finalità della risoluzione a sua firma n. 7-00596, si riserva di presentare una riformulazione del predetto atto di indirizzo, che contempli espressamente tra gli impegni del Governo anche la previsione che l'Italia, come la Croazia, effettui la valutazione ambientale strategica dei grandi atti di programmazione. Invita, inoltre, la Commissione a valutare l'opportunità di svolgere sui temi oggetto della risoluzione uno specifico ciclo di audizioni.

  La sottosegretaria Silvia VELO, nel far presente come il Governo valuti favorevolmente il testo della risoluzione in esame, si riserva comunque di prendere visione della riformulazione che la presentatrice intende proporre. Concorda, in ogni caso, sulla necessità che la valutazione ambientale strategica sia estesa ai grandi atti di programmazione e pianificazione, che rappresentano una priorità per il Paese.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.