CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 febbraio 2015
386.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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  Giovedì 12 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta inizia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Sulla richiesta di audizione del direttore generale della Rai.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), dopo aver ringraziato tutti i gruppi per la disponibilità manifestata a mantenere la seduta odierna, chiede che il direttore generale della Rai sia audito quanto prima per chiarire alcune sue dichiarazioni contenute nell'intervista rilasciata oggi ad un quotidiano.

  Il senatore Enrico BUEMI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), nell'associarsi alla richiesta del collega Peluffo, domanda che nell'audizione del direttore generale sia trattato anche il tema delle presunte malversazioni all'interno della Rai.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FI-PdL XVII) concorda con la richiesta formulata dal collega Peluffo, non condividendo i toni usati dal direttore generale nella citata intervista.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI), nel dichiararsi d'accordo con la richiesta del collega Peluffo, ritiene utile sentire il direttore generale che potrebbe riferire anche sulla definitiva sottoscrizione del Contratto di servizio.

Esame di una risoluzione sul progetto di riposizionamento dell'offerta informativa della Rai nel nuovo mercato digitale.
(Seguito dell'esame e approvazione).

  Roberto FICO, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame Pag. 11di una risoluzione sul progetto di riposizionamento dell'offerta informativa della RAI nel nuovo mercato digitale.
  Ricorda altresì che nelle riunioni dell'8 e del 20 gennaio 2015 si è svolta la discussione generale e che nella seduta odierna il relatore, sulla base di quanto emerso nel corso di tale discussione, ha presentato una riformulazione del testo della risoluzione.
  Fa, infine, presente che entro il termine fissato alle ore 14 di mercoledì 11 febbraio sono pervenute dai colleghi varie proposte di modifica al testo del relatore.
  Dà quindi la parola al relatore Pisicchio.

  Il deputato Pino PISICCHIO (Misto), relatore, ringrazia tutti i colleghi per aver consentito di mantenere l'impegno odierno. Invita i presentatori a ritirare le proprie proposte di modifica, ancorché meritevoli di esser prese in considerazione, in quanto il gruppo di maggioranza relativa, ritenendo che il testo della risoluzione in esame costituisca un ragionevole punto di equilibrio, ha rinunciato a presentarle.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) ringrazia il relatore Pisicchio per il lavoro di sintesi svolto sul testo della risoluzione in esame. Esprime apprezzamento in particolare per il fatto che la Commissione non si sia, da un lato, sostituita alla responsabilità manageriale della Rai nell'organizzazione dell'attività informativa, e, dall'altro, non si sia sottratta alla responsabilità di dare indirizzi precisi all'azienda nell'ambito delle sue competenze. Sottolinea poi come la risoluzione garantisca il massimo della differenziazione dell'offerta informativa nel quadro di una razionalizzazione dei costi.
  Per queste ragioni accoglie l'invito del relatore a ritirare le proprie proposte di modifica 1.1, 1.2 e 1.6.

  Il senatore Lello CIAMPOLILLO (M5S) ritira la propria proposta di modifica 1.8.

  Il senatore Enrico BUEMI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) osserva come nell'attuale fase storica siano sempre più forti i tentativi di arrivare ad una omologazione politica. Teme perciò che dietro al progetto di razionalizzazione, motivato con l'esigenza di ridurre i costi, si celi in realtà il rischio di una omologazione completa dell'informazione della Rai con conseguente riduzione del pluralismo dell'offerta informativa.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FI-PdL XVII) esprime apprezzamento per il paziente lavoro svolto dal relatore, ma, pur essendo favorevole a ritirare le poche proposte emendative da lui presentate, ritiene necessario che si pervenga a una posizione chiara e comprensibile. Il problema fondamentale è rappresentato a suo avviso dall'autonomia delle testate che nel documento si dà quasi per scontata, come si evince dalla premessa in cui si fa riferimento alla «dimensione identitaria delle diverse testate della Rai... ricostruita attorno a profili moderni», o alla «sinergia tra le attuali testate giornalistiche»: infatti un conto è la sinergia, un conto è la fusione delle testate, che impedisca loro di esprimere le informazioni in modo autonomo. In altra parte della risoluzione poi si richiama l'esigenza di «garantire il pluralismo e l'identità editoriale delle singole testate giornalistiche». Auspica pertanto che tali frasi siano state scritte in modo consapevole e convinto, tanto più che al punto 3 degli impegni, si elencano nominativamente le stesse testate – Tg1, Tg2, Tg3, TGR, Rainews24 e Rai Parlamento –, ancorché avrebbe preferito che fosse tolta la parola «marchi», in quanto «testate» costituisce un concetto più ampio.
  Ritiene che la risoluzione che la Commissione si appresta ad approvare si debba fondare sul presupposto che la riorganizzazione dell'offerta informativa debba avvenire nell'ambito della pluralità e dell'autonomia delle singole testate, e a tale condizione subordina il ritiro delle proprie proposte di modifica.

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  Il senatore Alberto AIROLA (M5S), nell'illustrare la propria proposta di modifica 1.7, sottolinea come essa sia diretta a vincolare tutte le professionalità giornalistiche al rispetto delle norme di legge e deontologiche che le riguardano. Per questo motivo non ritiene di accogliere l'invito del relatore, perché vicende anche recenti evidenziano come spesso vi siano state mancanze deontologiche.
  Quanto alla proposta di modifica 1.10, anche da lui sottoscritta, lascia che siano gli altri firmatari a decidere se ritirarla o meno.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), nel rinviare alle considerazioni già svolte sul tema dai parlamentari del proprio gruppo nel corso della discussione generale, sottolinea di essere favorevole a tutti quegli sforzi che vanno nella direzione di una razionalizzazione dell'area informativa, purché rispettosi del pluralismo.
  Evidenzia altresì come nel testo della risoluzione riformulato dal relatore siano state accolte molte delle osservazioni formulate dal proprio gruppo. Così con riferimento al penultimo «valutato inoltre», esprime apprezzamento per la riformulazione nella quale si menziona l'esigenza di rivedere il progetto di riposizionamento dell'offerta informativa della Rai, al fine di garantire il pluralismo e l'identità editoriale delle singole testate giornalistiche.
  Valuta positivamente che il testo in esame riporti il fatto che il Parlamento potrà essere chiamato nei prossimi mesi ad esprimersi sulla governance e sul canone della Rai.
  Di particolare rilievo è anche il punto 6 degli impegni nel quale si richiede che la Rai trasmetta alla Commissione un documento dettagliato recante le informazioni necessarie a monitorare i risparmi che saranno effettivamente realizzati con l'attuazione del progetto.
  Sottolinea infine come altre ipotesi di modifica non siano state formalizzate dal proprio gruppo, prevalendo l'esigenza di pervenire ad una risoluzione che venga approvata con la più ampia maggioranza.

  Il senatore Enrico BUEMI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), pur concordando sulla necessità di uno sforzo unitario per l'approvazione del documento, chiede tuttavia che la proposta di modifica 1.10 sia posta in votazione perché ritiene che contenga utili elementi di chiarimento.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PdL XVII), nell'illustrare il proprio emendamento, evidenzia che il dato connaturato al servizio pubblico radiotelevisivo è costituito dal pluralismo che giustifica sia il pagamento del canone sia il numero attuale dei canali della Rai. Ritiene che occorra chiarire se l'azienda debba essere espressione del Governo, nel qual caso sarebbe giustificato lo schema proprio della BBC o se, al contrario, debba essere espressione del Parlamento e della società nel suo complesso, nel qual caso lo schema dovrebbe essere necessariamente diverso.
  A suo giudizio la Rai deve rispecchiare la realtà politico-sociale italiana e la storia del Paese, cosa che attualmente non si verifica, in quanto ad esempio la visione rappresentata dal Movimento 5 Stelle non trova spazio adeguato.

  Roberto FICO, presidente, è dell'avviso che la Rai debba raccontare le vicende dell'Italia e del mondo, al di là dei partiti e delle istituzioni.

  Il deputato Pino PISICCHIO (Misto), relatore, chiede nuovamente al senatore Airola di ritirare la propria proposta di modifica, in quanto già adesso le norme giuridiche e deontologiche vincolano tutti i giornalisti, professionisti o meno, con un idoneo apparato sanzionatorio. Occorre poi altresì tener conto che certe vicende non rientrano nello schema delineato nella proposta di modifica, come nel caso dei conduttori non giornalisti. Fa presente che qualora il senatore Airola non ritiri la propria proposta 1.7, il suo parere sarebbe contrario.
  Circa i contenuti della proposta 1.10 presentata dal senatore Minzolini, precisa che in vari punti della bozza di risoluzione l'autonomia dei direttori delle singole testate Pag. 13circa l'individuazione delle scelte editoriali ai fini della garanzia del pluralismo e dell'autonomia informativa è chiaramente espressa. Invita pertanto il senatore Minzolini a ritirarla, perché in caso contrario, il suo parere non sarebbe favorevole.

  Roberto FICO, presidente, ritiene che su questi aspetti si possa fare un apposito approfondimento in altra sede.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) ritira la propria proposta 1.7 e auspica che la Commissione si impegni nei prossimi mesi a lavorare sul tema da lui sollevato.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FI-PdL XVII) chiede al relatore se intenda ribadire l'esigenza dell'autonomia delle singole testate.

  Il deputato Pino PISICCHIO (Misto), relatore, fa presente che nella risoluzione sono state indicate una per una le singole testate. Ritiene inoltre che tale questione vada collegata all'osservazione espressa in altra seduta dal senatore Ranucci circa le percentuali di ascolto raggiunte dall'informazione televisiva della Rai, che costituiscono altresì un traino commerciale da preservare e accrescere.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FI-PdL XVII), anche a nome dell'altro firmatario, ritira le proposte di modifica 1.3, 1.4, 1.5 e 1.9.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PdL XVII) si chiede a chi risponderanno i direttori dei telegiornali della linea editoriale prescelta all'interno della gerarchia predisposta nella nuova struttura.

  Roberto FICO, presidente, ritiene la domanda impropria perché ciò potrà essere riscontrato solo quando il progetto verrà implementato.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) intende conoscere l'orientamento dei gruppi sulle proposte di modifica rimaste, al fine di comprendere se permanga quell'orientamento unitario da lui auspicato.

  Il senatore Enrico BUEMI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) è favorevole al ritiro della proposta 1.10, purché sul suo contenuto ci sia una convergenza di opinioni da parte della Commissione.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) è dell'avviso che la proposta 1.10 debba essere ritirata, in quanto il suo contenuto è già presente nella risoluzione in esame.

  Il deputato Pino PISICCHIO (Misto), relatore, precisa che già nella risoluzione si evidenzia che il progetto di cui si discute non si configura come momento meramente organizzatorio, bensì come un intervento che si riverbera sull'articolazione stessa dell'informazione. Per questo motivo la Commissione è pienamente legittimata a pronunciarsi su di esso e ad ottenere un riscontro sulle scelte adottate dal consiglio di amministrazione.

  Augusto MINZOLINI (FI-PdL XVII), anche a nome degli altri firmatari, ritira la proposta di modifica 1.10.

  Roberto FICO, presidente, pone in votazione la risoluzione sul progetto di riposizionamento dell'offerta informativa della Rai nel nuovo mercato digitale.

  La Commissione approva all'unanimità.

  La seduta termina alle 14.50.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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