CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 gennaio 2015
370.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 108

INTERROGAZIONI

  Giovedì 15 gennaio 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.10.

5-03456 Tripiedi: Situazioni di crisi nelle imprese del settore metalmeccanico del territorio della provincia di Monza e Brianza.

  Il sottosegretario Franca BIONDELLI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Davide TRIPIEDI (M5S) si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, facendo notare che la sua interrogazione recava numerosi quesiti, rispetto ai quali non è stata fornita alcuna indicazione da parte dell'Esecutivo. Evidenzia, inoltre, che le dichiarazioni del Ministro Poletti in ordine ad una presunta ripresa dell'occupazione non trovano alcun riscontro nella realtà, come è testimoniato, peraltro, dalla situazione particolarmente critica del territorio della provincia di Monza e Brianza, area della Lombardia nota da sempre per la sua produttività. Evidenzia, quindi, come i dati drammatici sull'occupazione e sulla produttività di quell'area confermino che la crisi sia ancora pienamente in atto, sottolineando l'inutilità di provvedimenti adottati di recente dal Governo sia in materia di lavoro sia in materia fiscale, tra cui cita le disposizioni contenute nei decreti attuativi del Jobs Act e le misure sull'IRAP. Richiamata, piuttosto, la necessità di elaborare un vero e proprio piano industriale di rilancio della produttività e Pag. 109dell'occupazione, sottolinea come nelle zone territoriali indicate si registri un disarmante incremento della disoccupazione nonché una diminuzione della produzione nel settore metalmeccanico pari – dal 2007 al 2013 – al 30 per cento. In conclusione, invita il Governo, a confrontarsi con i problemi del Paese reale, auspicando la realizzazione di iniziative serie che affrontino in modo efficace le problematiche occupazionali presenti sul territorio nazionale.

5-03758 Incerti: Iniziative per consentire il regolare svolgimento delle funzioni delle consigliere di parità.

  Il sottosegretario Franca BIONDELLI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Antonella INCERTI (PD) si dichiara non pienamente soddisfatta della risposta fornita dalla rappresentante del Governo, facendo notare che, pur essendo consapevole delle esigenze di risparmio imposte dalla spending review, la riduzione delle risorse per il fondo nazionale destinato all'attività delle consigliere di parità rischia di comprometterne l'effettiva funzionalità. Ricorda, in proposito, che le consigliere di parità rivestono la qualifica di pubbliche ufficiali ed esercitano un ruolo essenziale ai fini del contrasto e della rimozione delle discriminazioni di genere in ambito lavorativo, che appaiono particolarmente diffuse in una fase di crisi come quella attuale. Auspica, pertanto, una riflessione seria del Governo su tale argomento, affinché siano assicurate le condizioni materiali e finanziarie per consentire il regolare svolgimento delle funzioni delle consigliere di parità, scongiurando il rischio che si determini l'interruzione di un importante servizio pubblico svolto in favore delle donne.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 15 gennaio 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni concernenti lo svolgimento dei servizi ausiliari e di pulizia presso le scuole nonché la stabilizzazione dei lavoratori impegnati in lavori socialmente utili per lo svolgimento di mansioni amministrative, tecniche o ausiliarie nel settore scolastico.
C. 2194 Marzana.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Titti DI SALVO (PD), relatore, osserva che la proposta di legge della quale oggi si avvia l'esame intende perseguire la continuità occupazionale dei lavoratori che svolgono servizi di pulizie negli istituti scolastici e porre fine al sistema di esternalizzazione delle attività in tale settore. L'obiettivo dichiarato dei presentatori è di far cessare il processo di precarizzazione dei lavoratori medesimi, poiché l'attuale modalità di svolgimento dei servizi avrebbe favorito principalmente le imprese aggiudicatarie delle gare, percettrici di agevolazioni previste dalla legge, a scapito dei lavoratori coinvolti. Fa notare che la relazione illustrativa del provvedimento evidenzia che, a oggi, le persone che svolgono il servizio di igiene ambientale e di ausiliariato in circa 4.000 scuole italiane sono oltre 24.000: di queste, circa 11.500 sono ex lavoratori socialmente utili, soprattutto nelle regioni meridionali, mentre i restanti operatori, presenti su tutto il territorio nazionale, fanno parte dei cosiddetti «appalti storici».
  Fa notare, più nello specifico, che la questione del mantenimento dei livelli occupazionali dei lavoratori addetti ai servizi Pag. 110di pulizie nelle scuole si è posta con forza a seguito della scelta operata dal Governo Monti di affidare i bandi per i servizi di pulizia alla CONSIP Spa in qualità di centrale di committenza. In linea con tale scelta, il cosiddetto decreto «del fare» (decreto-legge n. 69 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 98 del 2013), al comma 5 dell'articolo 58, ha fissato, a decorrere dall'anno scolastico 2013/2014, un limite alla spesa sostenuta dalle istituzioni scolastiche ed educative statali per l'acquisto di servizi esternalizzati per le funzioni corrispondenti a quelle assicurate dai collaboratori scolastici. Il limite è individuato nella spesa che si sosterrebbe per coprire i posti di collaboratore scolastico accantonati ai sensi dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 119 del 2009, che a decorrere dallo stesso anno scolastico non devono essere inferiori a quelli accantonati nell'anno scolastico 2012/2013. Secondo quanto indicato nella relazione di quel provvedimento l'importo posto a base di gara per la convenzione CONSIP deve essere pari alla spesa sostenuta per l'assunzione di un numero di collaboratori pari ai posti accantonati. Il limite di spesa è quindi pari a circa 280 milioni di euro, a fronte dei 390 milioni di euro annui spesi prima della riduzione delle risorse. Ricorda altresì che per far fronte ai problemi di gestione dei servizi a seguito del passaggio alle imprese vincitrici delle gare CONSIP, che non sono state tutte attivate, e per assicurare una migliore gestione dei gravi problemi occupazionali connessi a questo passaggio, la legge di stabilità per il 2014, all'articolo 1, comma 748, stanziando ulteriori 34 milioni di euro, ha concesso una proroga «tampone» di due mesi, fino al 28 febbraio 2014, del termine per la prosecuzione dei contratti stipulati dalle istituzioni scolastiche per l'acquisto di servizi di pulizia e di servizi ausiliari, termine poi ulteriormente prorogato fino al 31 marzo del medesimo anno dall'articolo 19, comma 1, del decreto-legge n. 16 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 68 del 2014. Inoltre, il medesimo comma 748 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2014 ha disposto l'attivazione da parte del Governo di un tavolo di confronto tra le amministrazioni interessate, gli enti locali e le organizzazioni rappresentative dei lavoratori interessati proprio per affrontare tale delicata problematica occupazionale. All'esito di tale tavolo, in data 28 marzo 2014, è stato quindi sottoscritto un verbale di accordo tra le parti istituzionali e sociali interessate, in base al quale, al fine di avviare a definitiva soluzione la problematica occupazionale dei lavoratori ex LSU e appartenenti ai cosiddetti appalti storici, è stato concordato un vero e proprio piano industriale funzionale alle prospettive occupazionali ed economiche di tale importante settore, che ha previsto lo stanziamento di risorse complessive pari a 450 milioni di euro, a decorrere dal 1o luglio 2014 e sino al 30 marzo 2016. In tale ottica, in quella sede, è stata quindi concordata la definizione di percorsi di formazione, riqualificazione professionale e sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti, nonché di accompagnamento alla pensione del personale in possesso dei requisiti per il trattamento di quiescenza.
  Ai fini di una più esauriente valutazione del presente provvedimento, ritiene opportuno inoltre ricordare che il Governo, dando seguito al predetto accordo, ha dapprima disposto, con l'articolo 2 del decreto-legge 7 aprile 2014, n. 58, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 87 del 2014, una ulteriore proroga per la prosecuzione dei contratti stipulati dalle istituzioni scolastiche per l'acquisto di servizi di pulizia e di servizi ausiliari, al fine di consentire la regolare conclusione delle attività didattiche nell'anno scolastico 2013/2014, fino a non oltre il 31 dicembre 2014, per poi introdurre nella legge di stabilità per il 2015, oltre a un'estensione della proroga fino al 31 luglio 2015, misure più strutturali relative alla prosecuzione in tutte le Regioni del progetto «scuole belle», da completarsi nel marzo 2016, con la previsione di uno stanziamento di 130 milioni euro per dare copertura a tali attività fino al mese di Pag. 111giugno 2015, ai fini della realizzazione di interventi di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili adibiti a sede di istituzioni scolastiche ed educative statali.
  Nello specifico, infatti, ricorda che il comma 353 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2015, modificando l'articolo 2 del decreto-legge n. 58 del 2014, proroga dal 31 dicembre 2014 fino a non oltre il 31 luglio 2015 il termine entro il quale le scuole situate nelle regioni ove ancora non è attiva la convenzione-quadro CONSIP per l'affidamento dei servizi di pulizia e ausiliari acquistano i medesimi servizi dagli stessi raggruppamenti e dalle stesse imprese che li assicuravano alla data del 31 marzo 2014. Inoltre, la disposizione autorizza la spesa di 130 milioni di euro nel 2015 per la realizzazione di interventi di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili adibiti a sede di istituzioni scolastiche ed educative statali, prevedendo che nei territori ove è stata attivata la convenzione-quadro CONSIP gli interventi in questione sono effettuati ricorrendo alla stessa convenzione, mentre resta fermo che, nei territori in cui la convenzione-quadro non è stata ancora attivata, le istituzioni scolastiche ed educative statali acquistano il relativo servizio dagli stessi raggruppamenti e dalle stesse imprese che assicuravano i servizi di pulizia e gli altri servizi ausiliari alla data del 30 aprile 2014. Il comma 354 prevede che alla copertura dell'onere si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica.
  Passando a esaminare più nello specifico il contenuto del provvedimento in esame, osserva preliminarmente che esso, essendo stato presentato nel marzo 2014, contiene riferimenti temporali inevitabilmente superati e deve essere valutato anche alla luce della richiamata evoluzione del quadro normativo. Segnala, in primo luogo, che l'articolo 1 – muovendo dal presupposto di un maggiore costo nell'affidamento all'esterno dei servizi rispetto all'assunzione a tempo indeterminato del personale e dei collaboratori scolastici necessari per farli funzionare – pone fine al sistema delle esternalizzazioni dei servizi di pulizia e di vigilanza corrispondenti alle mansioni spettanti ai collaboratori scolastici, disponendo che le convenzioni in corso, già stipulate per lo svolgimento di tali servizi, conservino efficacia fino alla loro scadenza e non possano essere rinnovate né prorogate. Inoltre, si prevede che il personale ex LSU impiegato in tali mansioni da almeno tre anni – assunto anche con contratti di collaborazione – sia inserito, a domanda, nella relativa graduatoria provinciale del settore scolastico, con una modalità di inserimento che attribuisce la metà del punteggio di servizio rispetto al personale ATA già presente in tale graduatoria. L'inserimento opera in espressa deroga all'articolo 45, comma 8, della legge n. 144 del 1999, che prevedeva una riserva del 30 per cento dei posti da coprire mediante avviamenti a selezione, e non reca riferimenti a forme di selezione o procedure concorsuali per l'accesso alla pubblica amministrazione. A suo avviso, dovrà quindi valutarsi attentamente la conformità del meccanismo previsto alla costante giurisprudenza costituzionale in materia di attuazione dell'articolo 97 della Costituzione. Segnala, ad esempio, che nella sentenza n. 150 del 2010 la Consulta ha ricordato come al concorso pubblico deve riconoscersi un ambito di applicazione ampio, tale da non includere soltanto le ipotesi di assunzione di soggetti precedentemente estranei alle pubbliche amministrazioni. Il concorso è necessario anche nei casi di nuovo inquadramento di dipendenti già in servizio, che comunque costituisce una «forma di reclutamento» (sentenza n. 1 del 1999), e in quelli di trasformazione di rapporti non di ruolo, e non instaurati ab origine mediante concorso, in rapporti di ruolo (sentenza n. 205 del 2004). Sotto quest'ultimo profilo, infine, la Corte ha precisato i limiti entro i quali può consentirsi al legislatore di disporre procedure di stabilizzazione di personale precario che derogano al principio del concorso. Secondo l'orientamento progressivamente consolidatosi nella Pag. 112giurisprudenza costituzionale, infatti, «l'area delle eccezioni» al concorso deve essere «delimitata in modo rigoroso» (sentenza n. 363 del 2006). Le deroghe sono pertanto legittime solo in presenza di «peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico» idonee a giustificarle (sentenza n. 81 del 2006). Non è in particolare sufficiente, a tal fine, la semplice circostanza che determinate categorie di dipendenti abbiano prestato attività a tempo determinato presso l'amministrazione (sentenza n. 205 del 2006), né basta la «personale aspettativa degli aspiranti» ad una misura di stabilizzazione (sentenza n. 81 del 2006)
  Osserva, poi, che il comma 2, stabilisce che per l'attuazione delle misure di politiche attive del lavoro finalizzate alla definitiva stabilizzazione occupazionale, a partire dall'anno scolastico 2014/2015, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca preveda un piano triennale di assunzione graduale in concomitanza con lo scadere di tutte le convenzioni, per la copertura dei posti accantonati per le esternalizzazioni dei servizi corrispondenti alle mansioni spettanti al medesimo personale ATA. Al comma 3 si stabilisce la corrispondente riduzione delle risorse destinate ai servizi esternalizzati, mentre il comma 4 è volto a escludere che gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative possano esternalizzare la produzione di servizi, originariamente prodotti al proprio interno.
  Fa presente, infine, che l'articolo 2, prevede analoghe modalità di inserimento nelle graduatorie provinciali del settore scolastico e di assunzione a tempo indeterminato per i lavoratori impiegati in lavori socialmente utili occupati, alla data di entrata in vigore della presente legge, da almeno tre anni in attività di collaborazione coordinata e continuativa per funzioni di assistente amministrativo o tecnico. Come evidenziato nella relazione di accompagnamento del provvedimento, si tratta di circa mille ex LSU, utilizzati nelle segreterie scolastiche di centinaia di scuole in tutta Italia. La relazione evidenza che tali lavoratori, pur risultando formalmente parasubordinati, di fatto, svolgono attività di tipo subordinato ricoprendo posti carenti in organico e necessari al funzionamento dei servizi a supporto della didattica. In particolare, osserva che il comma 1 dell'articolo 2, al fine di favorire la migliore offerta formativa del servizio scolastico, dispone che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sia autorizzato, a decorrere dall'anno scolastico 2014/2015, nei limiti della consistenza numerica dei posti in organico accantonati ai sensi dell'articolo 4, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, nel rispetto dei programmati saldi di finanza pubblica e nell'ambito delle risorse disponibili, ad assumere a tempo indeterminato personale con funzione di assistente amministrativo o tecnico. In relazione a quanto previsto dal presente comma, sono corrispondentemente ridotte le risorse stanziate dal decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 66 del 20 aprile 2001, relative al finanziamento dei contratti di collaborazione in questione, nei limiti delle somme utilizzate per il corrispondente contingente stabilizzato. Fa notare che il successivo comma 2 stabilisce che i lavoratori impegnati in lavori socialmente utili, riconducibili a funzioni di assistente amministrativo o tecnico nelle istituzioni scolastiche statali, occupati, alla data di entrata in vigore del provvedimento, da almeno tre anni in attività di collaborazione coordinata e continuativa nelle medesime istituzioni scolastiche statali ai sensi del decreto del Ministro della pubblica istruzione 20 aprile 2001, n. 66, siano inseriti, a domanda, nelle corrispondenti graduatorie in ambito provinciale e con modalità di inserimento da calcolare in base alla metà del punteggio di servizio rispetto a quello del personale ATA già inserito nelle graduatorie.

  Maria MARZANA (M5S) osserva che la proposta di legge in oggetto si propone di porre fine al sistema di esternalizzazione nel settore dei servizi di pulizie negli istituti scolasti, perseguendo altresì la finalità Pag. 113di contrastare la condizione di precarietà nella quale versano i lavoratori interessati. Fa notare, in proposito, che il testo prevede che personale ex LSU coinvolto sia inserito, a domanda, nella relativa graduatoria provinciale del settore scolastico, con una modalità di inserimento che mira a salvaguardare la posizione del personale ATA già presente in tale graduatoria, i cui diritti saranno pienamente garantiti nella fase della elaborazione del piano triennale di assunzione da parte Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Sottolineata la necessità di un intervento in tale comparto, a fronte delle evidenti criticità registrate nell'ambito delle esternalizzazioni, si dichiara disponibile ad un confronto con i gruppi in vista della elaborazione di un testo condiviso, che, nel pieno rispetto della Costituzione, possa garantire una risposta efficace alle problematiche evidenziate.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 15 gennaio 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 15.05.

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