CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 gennaio 2015
366.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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  Giovedì 8 gennaio 2015. — Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Roberto FICO, presidente, comunica che in data 19 dicembre 2014 il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione la senatrice Laura Cantini, in sostituzione del senatore Salvatore Margiotta. Nell'esprimere il personale ringraziamento, anche a nome degli altri componenti della Commissione, al senatore Margiotta per il suo contributo, dà il benvenuto, con l'augurio di buon lavoro, alla collega Cantini.

Risoluzione sul progetto di riposizionamento dell'offerta informativa della Rai nel nuovo mercato digitale.
(Esame e rinvio).

  Roberto FICO, presidente, dichiara aperta la discussione sullo schema di risoluzione e dà la parola al presidente Pisicchio per l'illustrazione del documento.

  Il deputato Pino PISICCHIO, relatore, sottolinea in premessa come da parte di tutti i componenti della Commissione vi sia piena consapevolezza della delicatezza dei problemi che il piano sul riposizionamento dell'offerta informativa della Rai, presentato lo scorso settembre dal direttore generale Gubitosi, comporta, dal momento che esso va ad incidere sull'informazione e quindi sulle basi stesse della democrazia, che, come insegna l’agorà ateniese, si fonda sull'attingimento delle informazioni Pag. 101il più possibile complete e obbiettive per poter assumere scelte politiche consapevoli.
  Ritiene che la Commissione nell'esame del piano non debba recepire né restituire suggestioni, ma possa esprimere, con piena legittimazione e conformemente ai compiti ad essa assegnati dall'ordinamento, direttive al consiglio di amministrazione della società concessionaria.
  Ricorda che i principi che presiedono all'offerta informativa della Rai sono quelli espressamente richiamati all'articolo 2, comma 3, lettera a), del vigente Contratto nazionale di servizio, come interpretati e articolati da numerose sentenze della Corte costituzionale. Poiché è questo l'ambito all'interno del quale la Commissione deve indirizzarsi, la risoluzione deve necessariamente conformarsi a tali principi, che trovano fondamento nell'articolo 21 della Costituzione, del cui adempimento il Parlamento attraverso la Commissione di vigilanza è garante.
  L'offerta informativa della Rai, in particolare grazie ai telegiornali delle reti generaliste, primeggia attualmente negli ascolti, con share che arrivano, secondo dati dell'Agcom, al 40 per cento, rispetto, ad esempio, a quelli della BBC, che si attestano al 30 per cento. Si tratta di un patrimonio straordinario, caratterizzato da un pubblico vasto e fidelizzato, grazie al forte profilo identitario delle reti, in cui si armonizzano, come emerso dalle audizioni svolte, i rispettivi telegiornali. Occorre dunque preservare tale patrimonio all'interno di una forte spinta innovativa, soprattutto in senso tecnologico. Il quadro di riferimento attuale delle reti è dunque ben diverso da quello originario scaturito dalla riforma del 1975, ancorché vi sia stata negli anni una forte capacità di reinventare e ricostruire, pur nel mutamento del quadro politico originario, i profili identitari, che peraltro occorre rafforzare e innovare.
  Di tutto ciò la Commissione, nella piena consapevolezza di chi rappresenta la sovranità popolare, deve tenere conto nella proposta di risoluzione, contenente sedici impegni diretti alla società concessionaria, che recepiscono molte delle esigenze emerse nel corso dell'approfondita istruttoria.
  Il documento in esame è volto dunque ad impegnare la Rai sui temi del pluralismo dell'informazione e dell'evoluzione tecnologica. Ad essi si devono accompagnare: il contenimento dei costi, evitando duplicazioni e sovrapposizioni; la trasparenza nelle procedure anche per la nomina dei direttori di testata; l'attenzione per il territorio e la valorizzazione delle testate regionali, emersa anche a seguito della visita della Commissione presso la sede di Saxa Rubra; il rispetto delle raccomandazioni contenute nel progetto EBU «Vision 2020, connected to a networked society»; la valorizzazione del ruolo del web come fonte e come strumento per la realizzazione del prodotto; un maggiore utilizzo delle risorse e delle produzioni interne limitando l'acquisto di format esterni.
  Precisa di avere ritenuto di non utilizzare il termine newsroom per non penalizzare la ricchezza dei profili identitari di ciascuna realtà.

  Roberto FICO, presidente, nel ringraziare il relatore, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

Sulla programmazione della Rai in merito all'attentato di Parigi del 7 gennaio 2015.

  Il senatore Paolo BONAIUTI (NCD) evidenzia come, in riferimento all'esame del piano sul riposizionamento dell'offerta informativa della Rai, la Commissione sia chiamata a valutare il contemperamento dell'esigenza di contenere i costi con quella di fornire un'adeguata informazione. Riallacciandosi a una dichiarazione del collega Anzaldi, ritiene grave quanto accaduto nella giornata di ieri, in cui la Rai non ha trasmesso alcun programma di approfondimento in prima serata dedicato ai fatti di Parigi. È dell'avviso che tale scelta sia contraria ai principi del giornalismo, secondo cui, oltre a dare le notizie, occorrono specifici approfondimenti. Si Pag. 102chiede quale sia stata la ratio che ha guidato gli organi dirigenti della Rai a tenere tale comportamento.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), nel ringraziare il relatore Pisicchio per aver elaborato un testo complesso dal punto di vista normativo, delle scelte aziendali e degli spunti emersi dalle numerose audizioni, è del parere che il documento debba essere discusso con la dovuta attenzione in altra seduta.
  Associandosi alle osservazioni del senatore Bonaiuti, si dice molto stupito che la Rai non abbia dedicato, nella fascia di maggiore ascolto, uno spazio di approfondimento alle tragiche vicende parigine. Mentre Rainews24 e alcune finestre dei telegiornali hanno seguito la cronaca, non è stata invece offerta, almeno in una delle tre reti generaliste, alcuna chiave interpretativa dell'accaduto, differentemente, ad esempio, da quanto fatto da La7. Ritiene che con tale scelta l'azienda sia venuta meno ai propri compiti di servizio pubblico.

  La deputata Lorenza BONACCORSI (PD), unendosi alle osservazioni dei colleghi, si domanda perché il direttore generale, anche in riferimento alla sua proposta di riposizionamento dell'offerta informativa, non abbia in questa circostanza inteso dare un segnale di attenzione alla qualità dell'informazione pubblica; si chiede altresì se corrisponda al vero che alcuni giornalisti avevano richiesto di modificare i palinsesti, ricevendo però una risposta negativa dalla dirigenza.

  Il senatore Paolo BONAIUTI (NCD) stigmatizza che tale scelta sia servita per aumentare la percentuale di ascolti di Rainews24, che è salita da 0,30 a 1,5 per cento, andando però in questo modo a detrimento delle esigenze del servizio pubblico.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FI-PdL XVII), nel ricordare come su Linea Notte e nel programma di Bruno Vespa siano stati forniti alcuni approfondimenti sui fatti di Parigi, si associa alle considerazioni dei colleghi circa la responsabilità del direttore generale per non aver modificato la programmazione in prima serata. Non vorrebbe che nella circostanza la sindrome del presunto risparmio abbia prevalso sull'esigenza di informare i cittadini.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PdL XVII) ritiene che il taglio delle fonti informative con l'alibi del risparmio rappresenti un passo indietro nella qualità dell'informazione del servizio pubblico, anche perché il rinnovamento tecnologico apporta di per sé più risorse e anzi consente di aumentare le informazioni a costi più bassi.

  Il deputato Nicola FRATOIANNI (SEL) sostiene che sia necessario indirizzare uno specifico quesito della Commissione alla dirigenza della Rai sul perché sia stato tenuto nella circostanza un simile comportamento da parte dell'Azienda.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) si complimenta con il relatore Pisicchio per l'ottimo lavoro svolto con la proposta di risoluzione presentata.
  Quanto alla questione sollevata dai colleghi ritiene che si sia trattato di una grande occasione mancata da parte del servizio pubblico. A suo avviso un giornalismo di qualità dovrebbe in tali circostanze avere dei riflessi automatici. In questo caso però non c'entrano i risparmi, bensì una scarsa agilità nel ripensare i palinsesti, anche perché in passato la Rai ha dimostrato di avere riflessi prontissimi.

  Il deputato Giorgio LAINATI (PdL), nel suo ruolo di vicepresidente, ringrazia il presidente Pisicchio per la corposa relazione presentata. Data la complessità degli argomenti affrontati ritiene che sia difficile trovare punti di dissenso con la sua relazione introduttiva, in quanto sono state fotografate necessità non più rinviabili.
  Circa il mancato approfondimento informativo da parte della Rai sugli eventi Pag. 103parigini sollevato dai colleghi, evidenzia come il direttore del TG1 abbia inviato senza indugio un collega a Parigi per coadiuvare i giornalisti ivi presenti, in modo da coprire tutte le esigenze informative concernenti le indagini, i fatti e le opinioni.

  Roberto FICO, presidente, constatato il consenso unanime dei gruppi circa il mancato approfondimento informativo da parte di Rai delle tragiche vicende di Parigi, chiede ai colleghi se intendano indirizzare sul tema una lettera al direttore generale ovvero convocarlo in audizione.

  Il senatore Paolo BONAIUTI (NCD) ritiene che una regola fondamentale del giornalismo imponga di agire prontamente.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) è dell'avviso di inviare oggi stesso una lettera al direttore generale e di renderla pubblica.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) suggerisce di formulare la lettera in modo che il direttore generale non indichi nella risposta di aver assolto agli obblighi informativi con la diretta trasmessa su Rainews24.

  Il deputato Michele ANZALDI (PD) precisa che i canali all news hanno un ruolo diverso da quello dei canali generalisti cui spetta fornire gli approfondimenti. Auspica che la risposta del direttore generale sia tempestiva e indirizzata soprattutto ai telespettatori.

  Il senatore Paolo BONAIUTI (NCD), associandosi alle considerazioni del collega Anzaldi, concorda sull'opportunità che il direttore generale della Rai debba rispondere anzitutto agli italiani che pagano il canone.

  Roberto FICO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire dichiara conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.

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