CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 dicembre 2014
361.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 119

INTERROGAZIONI

  Giovedì 18 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 14.05.

5-03959 Cominardi: Condizioni dei lavoratori della FIAT occupati nel polo logistico di Nola.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Claudio COMINARDI (M5S) si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta del rappresentate del Governo, sottolineando come appaia incontrovertibile come il polo logistico di eccellenza a Nola sia stato realizzato proprio con l'intento di penalizzare taluni lavoratori militanti sindacali o con ridotte capacità lavorative trasferiti in quella sede dallo stabilimento di Pomigliano d'Arco. L'inutilità del polo logistico di Nola e le sue finalità di «segregazione» dei lavoratori più scomodi sarebbe confermata, a suo avviso, anche dal fatto che tali lavoratori sono di fatto inutilizzati e risultano in cassa integrazione da circa sei anni. Rilevato che sono ormai troppo frequenti i casi di suicidio o di tentato suicidio dei dipendenti impiegati in quella sede, ritiene necessario un intervento del Governo teso ad impedire forme di discriminazione dei diritti e della dignità dei lavoratori. Ritiene inaccettabile che un gruppo come la FIAT – la cui gestione manageriale, a suo avviso, si è contraddistinta, oltre che per gli stipendi elevati percepiti dall'amministratore delegato, Marchionne, per gli evidenti sprechi di risorse, anche pubbliche, e per le strategie di delocalizzazione portate avanti a scapito del mercato italiano – ponga in essere comportamenti antisindacali, lesivi dei diritti dei lavoratori. Ricorda, peraltro, che Pag. 120proprio sul tema degli stipendi troppo elevati dei manager è stata presentata dal suo gruppo una proposta di legge tesa all'istituzione di una Commissione d'inchiesta, che auspica possa essere discussa quanto prima. In conclusione, ricordando come la stessa Costituzione, all'articolo 41 stabilisca che la libera iniziativa economica privata non possa svolgersi in contrasto con l'utilità sociale, auspica che il Governo assuma ogni iniziativa utile a porre fine ogni forma di discriminazione nei confronti dei lavoratori, impedendo che la logica del profitto ad ogni costo si traduca in violazioni ripetute della dignità delle persone.

5-04059 Ghizzoni: Iniziative relative al pensionamento del personale della scuola della cosiddetta «quota 96».

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Manuela GHIZZONI (PD) evidenzia come la riforma pensionistica, introdotta dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, risulti viziata da un errore essenziale, peraltro ammesso dallo stesso ex Ministro Fornero, riguardante i lavoratori del comparto scuola. Ricorda, infatti, come tale riforma non abbia tenuto conto della specificità del comparto, nel quale l'accesso al pensionamento è concesso un solo giorno all'anno, il 1o settembre, in considerazione della continuità didattica che deve essere garantita agli studenti. Dopo aver ricordato come sulla questione il Parlamento abbia più volte cercato, senza fortuna, di individuare una soluzione, da ultimo in occasione dell'esame del decreto-legge n. 90 del 2014, osserva come le pronunce che stanno intervenendo in sede giurisdizionale stiano determinando l'insorgere di situazioni di irragionevole disparità di trattamento. Si sofferma, in particolare, sulla pronuncia del tribunale di Salerno cui si riferisce l'atto di sindacato ispettivo da lei presentato, che ha accolto il ricorso di quarantadue docenti appartenenti alla platea dei cosiddetti lavoratori della «quota 96», accertando e dichiarando il diritto dei ricorrenti a essere collocati in quiescenza alla data del 1o settembre 2012. Richiamando anche il pronunciamento in materia del Tribunale di Roma, evidenzia come si registri, allo stato, una differenza di trattamento tra i pochi ai quali il diritto è stato legittimamente riconosciuto in sede giurisdizionale e tutti gli altri appartenenti alla platea, al momento esclusi dalla possibilità di beneficiare dei requisiti previdenziali previgenti. Ritiene necessario, pertanto, che il Governo intervenga per sanare la disparità di trattamento attualmente esistente, al fine di non creare ulteriore pregiudizio al principio di uguaglianza nel diritto nonché alla dignità umana e professionale dei lavoratori coinvolti.
  Nel rilevare che, nella sua risposta, la rappresentante del Governo non ha fornito indicazioni puntuali circa la vicenda giudiziaria segnalata, prende atto della disponibilità dell'Esecutivo, manifestata dal Vice Ministro Morando in occasione dell'esame presso la Camera del disegno di legge di stabilità per il 2015, e confermata in questa sede, in ordine all'adozione di un intervento strutturale in materia nell'ambito del più complessivo piano di riforma della scuola. A tale proposito, fa notare, tuttavia, che in occasione dell'esame del disegno di legge di stabilità presso l'altro ramo del Parlamento sono state respinte le proposte emendative presentate al riguardo, in contraddizione con la disponibilità espressa dal Vice Ministro Morando, poiché il rinvio della soluzione al futuro provvedimento sulla scuola avrebbe comunque richiesto un riferimento al comma 1 dell'articolo 3 della legge di stabilità, che finalizza le risorse accantonate dal piano «La Buona scuola». Segnala, quindi, la necessità che il Governo si pronunci chiaramente e definitivamente sulla questione, senza aleatori rinvii a futuri provvedimenti. Si riserva, quindi, di presentare ulteriori atti di sindacato ispettivo sulla materia – anche sui costi economici Pag. 121e sociali derivanti dal trattenimento in servizio di personale ultrasessantenne – al fine di conseguire, finalmente, il superamento delle disparità che si stanno determinando e consentire ai lavoratori di accedere al pensionamento il prossimo 1o settembre 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 18 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni in materia di ricongiunzione pensionistica.
Testo unificato C. 225 Fedriga e C. 929 Gnecchi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 dicembre 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta del 10 settembre 2014 si era evidenziata l'esigenza di vagliare, in un nuovo incontro con gli uffici tecnici del Dicastero competente, ulteriori ipotesi alternative di intervento, anche al fine di effettuare un raffronto tra le implicazioni finanziarie delle diverse soluzioni prospettabili ed individuare il possibile contenuto di un intervento normativo finanziariamente sostenibile. Anche alla luce di tale incontro di natura tecnica, svoltosi in data 18 settembre presso la Commissione XI, si era quindi ritenuto opportuno fare il punto della situazione, al fine di valutare le modalità di prosecuzione dell’iter. In particolare, era emersa l'esigenza di acquisire dall'INPS i dati ufficiali degli studi attuariali svolti sulla proposta, avanzata in via informale, di eliminare il requisito dei venti anni di contributi, ai fini del cumulo dei periodi assicurativi di cui alla legge n. 228 del 2012, nell'ottica dell'erogazione della pensione di vecchiaia.

  Marialuisa GNECCHI (PD) fa notare che l'ipotesi presentata in via informale agli uffici tecnici competenti, che prevede di eliminare il requisito dei 20 anni di contributi, ai fini del cumulo dei periodi assicurativi di cui alla legge n. 228 del 2012, in prospettiva dell'erogazione della pensione di vecchiaia, seppur di portata ridotta rispetto alla proposta originaria, è stata elaborata nell'ottica di realizzare un intervento finanziariamente sostenibile, in vista di una positiva conclusione dell’iter del provvedimento. Rilevato che l'obiettivo finale è quello di realizzare un intervento il più possibile efficace che riconosca il valore di ogni contributo versato, ritiene che tale proposta possa rappresentare la base per una discussione ampia con gli altri gruppi, non precludendo l'individuazione di interventi più estesi, per la cui copertura ritiene sia possibile ragionare con gli organismi competenti. Al riguardo, evidenzia l'opportunità di attingere da quelle risorse che si sarebbero rese disponibili, a suo avviso, in conseguenza di misure analoghe a quelle introdotte nell'ambito del disegno di legge di stabilità dal Governo, con una formulazione che lascia alcuni dubbi interpretativi, volte a limitare i trattamenti pensionistici più elevati in caso di versamenti con il sistema contributivo effettuati dopo il 1o gennaio 2012. Sottolinea come l'emendamento approvato alla Camera, pur non recando alcuna quantificazione dei maggiori risparmi derivanti dalla limitazione dei trattamenti, ne prevede il mantenimento all'interno del sistema previdenziale. Fa presente che il suo gruppo continuerà a battersi affinché sia riconosciuto l'accesso alla pensione nel caso di contribuzioni versate presso diverse gestioni, sottolineando l'assoluta incongruenza della disciplina vigente, che giunge a penalizzare i lavoratori anche laddove si tratti di ricongiungere i contributi in vista dell'erogazione Pag. 122di trattamenti pensionistici calcolati con il sistema contributivo puro. Cita, ad esempio, il caso di quelle lavoratrici con 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 intenzionate ad esercitare la cosiddetta «opzione donna», che si sono viste richiedere somme anche ingenti per procedere alla ricongiunzione dei contributi. Fa presente che, con riferimento a tali gravi distorsioni, il suo gruppo si riserva di presentare atti di sindacato ispettivo e di assumere ogni iniziativa parlamentare utile.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA evidenzia l'opportunità di rinviare la discussione in oggetto ad una data successiva alla pausa natalizia dei lavori della Camera, a fronte dell'esigenza di svolgere ulteriori accertamenti in vista di una compiuta quantificazione degli oneri derivanti dall'intervento indicato dall'onorevole Gnecchi.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 18 dicembre 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 15.05.

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