CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 dicembre 2014
361.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 18 dicembre 2014.— Presidenza del vicepresidente Michele PELILLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 13.35.

  Michele PELILLO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

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5-04304 Causi: Iniziative per la gestione dei crediti bancari in sofferenza.

  Marco CAUSI (PD) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marco CAUSI (PD) ringrazia il Sottosegretario per la risposta, che pure ha carattere interlocutorio.
  Sollecita quindi il Governo e la Commissione a compiere una riflessione sul tema del recupero dei crediti deteriorati, richiamando a tale riguardo anche la risoluzione n. 7-00541 Paglia, la cui discussione è stata avviata nella seduta di martedì 16 dicembre scorso, la quale manifesta preoccupazione per il fatto che tale recupero avvenga esclusivamente attraverso modalità privatistiche. Ritiene, infatti, riprendendo le considerazioni recentemente espresse dal Direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, che occorra contemperare l'esigenza di liberare le banche dal peso dei crediti deteriorati o in sofferenza, al fine di consentire loro di svolgere appieno il loro compito di finanziamento dell'economia, con quella di salvaguardare almeno il patrimonio aziendale delle imprese coinvolte.

5-04305 Gebhard: Problematiche relative al trattamento tributario ai fini delle imposte sui redditi dei compensi pagati ad artisti dello spettacolo per il tramite di un'agenzia.

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.), ringrazia il Sottosegretario per la risposta, di cui si dichiara soddisfatta, in quanto chiarisce la questione affrontata dall'interrogazione.

5-04306 Paglia: Numero delle dichiarazioni IMU relative agli immobili degli enti non commerciali per gli anni 2012 e 2013.

  Giovanni PAGLIA (SEL) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giovanni PAGLIA (SEL) si dichiara soddisfatto della risposta fornita, invitando peraltro tutti a compiere una riflessione sulla riduzione sensibile del numero delle dichiarazioni IMU relative agli enti non commerciali intervenuta tra il 2012 e il 2013, che appare poco comprensibile nelle sue dimensioni. Ritiene inoltre che, nel complesso, si tratti di un numero non rilevante di dichiarazioni.

5-04307 Cancelleri: Sospensione degli incarichi di direttore di segreteria di commissioni tributarie.

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) si dichiara soddisfatta della risposta, molto dettagliata, che consente di fare chiarezza sulla questione affrontata dall'interrogazione.

5-04308 Busin: Iniziative a tutela dei sottoscrittori di Buoni fruttiferi postali per i quali è stata disposta la riduzione dei tassi di interesse.

  Filippo BUSIN (LNA) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

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  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Filippo BUSIN (LNA) sottolinea in primo luogo come la risposta del Governo illustri un quadro normativo già noto, il quale ha consentito allo Stato di decurtare considerevolmente, e con effetto retroattivo, i tassi d'interesse dei buoni fruttiferi postali (BFP) che erano stati acquistati in grandi quantità dai cittadini italiani nel corso degli anni ’80. Ricorda quindi che tale massiccio acquisto è avvenuto in considerazione della supposta assoluta affidabilità dei titoli in questione, così come pubblicizzata in quegli anni dal Governo in carica e, più in generale, in virtù della fiducia dei cittadini nei confronti di uno strumento finanziario garantito dallo Stato.
  Sottolinea inoltre come tale vicenda abbia fortemente incrinato il rapporto tra Stato e cittadini, evidenziando un comportamento scorretto e non trasparente nei confronti dei contribuenti interessati, i quali si sono legittimamente sentiti traditi dallo Stato stesso. Nel rilevare come tali atteggiamenti, sebbene non abbiano apparentemente conseguenze dirette, inducano i contribuenti, i quali si ritengono truffati, a porre in essere comportamenti a loro volta scorretti, dichiara che si sarebbe atteso dal Governo un atteggiamento di maggiore apertura, al fine di risolvere in modo equo una vicenda che ha apportato un vulnus profondo nei rapporti tra le istituzioni pubbliche e i cittadini.

  Michele PELILLO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.

RISOLUZIONI

  Giovedì 18 dicembre 2014. — Presidenza del vicepresidente Michele PELILLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.10.

7-00542 Fragomeli: Modifiche al regime IMU dei terreni agricoli montani.
7-00544 Sandra Savino: Modifiche al regime IMU dei terreni agricoli montani.
7-00547 Pagano: Modifiche al regime IMU dei terreni agricoli montani.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni n. 8-00094, n. 8-00095 e n. 8-00096).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata, da ultimo, nella seduta del 16 dicembre scorso.

  Michele PELILLO, presidente, avverte che la risoluzione Pagano n. 7-00547, vertendo sulla medesima materia delle risoluzioni 7-00542 e 7-00544, sarà discussa congiuntamente a queste ultime.

  Luca PASTORINO (PD), intervenendo sui lavori della Commissione, coglie l'occasione per segnalare al rappresentante del Governo di aver presentato una risoluzione con la quale si chiede all'Esecutivo di assumere urgentemente un'iniziativa normativa per prorogare almeno fino al 28 febbraio 2015 la sospensione, già disposta fino al 20 dicembre prossimo, dei termini concernenti gli adempimenti dei versamenti tributari per i contribuenti colpiti dalle gravi alluvioni che nei mesi tra settembre e novembre hanno interessato la Liguria, il Piemonte, l'Emilia Romagna, la Toscana, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
  Ritiene, infatti, che tale misura sia necessaria per venire incontro alla situazione di difficoltà in cui versano tali contribuenti a seguito dei predetti eventi calamitosi, di cui è egli stesso testimone per quanto riguarda la Liguria.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI prende atto della sollecitazione espressa dal deputato Pastorino, che si impegna a riferire in sede di Governo.Pag. 53
  Passando al contenuto delle risoluzioni in discussione, chiede di riformulare la risoluzione 7-00542 Fragomeli espungendo il primo impegno, che appare superato alla luce dell'approvazione, da parte del Governo, del decreto – legge n. 185 del 2014.
  Esprime quindi una valutazione negativa sul primo e sul secondo impegno della risoluzione n. 7-00544 Sandra Savino, mentre valuta positivamente l'ultimo impegno di tale atto di indirizzo.

  Alessandro PAGANO (AP) illustra la propria risoluzione n. 7-00547 evidenzia innanzitutto come essa sia volta a chiedere al Governo di impegnarsi concretamente a supportare il comparto produttivo agricolo, il quale attraversa una fase molto problematica e necessita quindi di essere sostenuto attraverso l'adozione di misure che rispondano ai suoi reali bisogni. In tale contesto dichiara la sua totale contrarietà alle disposizioni contenute nell'articolo 22, comma 2, del decreto-legge n. 66 del 2014, le quali, modificando il regime di esenzione IMU dei terreni agricoli comuni ubicati nei territori montani, comporteranno, in molte di tali realtà territoriali, la perdita del regime di esenzione previsto fin dal 1993.
  Nel ricordare che alcuni esponenti di Governo, segnatamente il Sottosegretario per l'economia e le finanze Baretta, si sono recentemente dichiarati favorevoli all'immediata istituzione di un «tavolo tecnico» dove affrontare compiutamente la questione in esame, sottolinea in tale prospettiva la chiara posizione assunta dal gruppo di Area Popolare, espressa nel primo impegno della sua risoluzione, che chiede la completa abrogazione dell'IMU sui terreni agricoli, anche in considerazione del fatto che tale settore produttivo svolge, nell'attuale periodo di congiuntura economica sfavorevole attraversato dal Paese, una funzione positiva in senso anti-ciclico.
  Nell'evidenziare come l'obiettivo primario dell'atto di indirizzo sia ottenere un radicale cambio di prospettiva della politica tributaria del Governo in tale settore, nel senso di anteporre la tutela e la valorizzazione del settore agricolo, in particolare nelle aree marginali, alle mere esigenze di cassa dell'Erario, ribadisce come l'Esecutivo debba assumere con la massima urgenza un'iniziativa per abrogare l'articolo 22, comma 2, del citato decreto-legge n. 66.
  In tale contesto non ritiene possibile giungere alla definizione di un testo unificato delle risoluzioni in discussione, chiedendo che la propria risoluzione sia posta in votazione per parti separate, votandone distintamente i singoli impegni.

  Michele PELILLO, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.15, è ripresa alle 14.25.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI esprime una valutazione negativa sul primo impegno della risoluzione n. 7-00547 Pagano, mentre chiede di riformulare l'alinea del secondo impegno nei seguenti termini: «ad assumere iniziative, ivi compresa l'eventuale convocazione di un «tavolo tecnico», al fine di procedere all'individuazione di modalità di tassazione dei terreni agricoli, impostata su criteri premiali quali, a titolo esemplificativo:».

  Alessandro PAGANO (AP) accoglie la richiesta del Sottosegretario di riformulare il secondo impegno della sua risoluzione, mentre sottolinea come il suo gruppo ritenga imprescindibile il mantenimento, nella sua originaria formulazione, del primo impegno dell'atto d'indirizzo, relativo all'abrogazione dell'articolo 22, comma 2, del decreto – legge n. 66 del 2014 e dunque all'eliminazione del prelievo IMU sui terreni agricoli montani, che deve costituire, a suo giudizio, il punto di caduta del dibattito su questi temi.
  Ribadisce quindi la richiesta che la sua risoluzione sia posta in votazione per parti separate, votando distintamente ciascun impegno.

  Francesco RIBAUDO (PD), nel rilevare innanzitutto come il dibattito verta su Pag. 54una questione di grande rilevanza, attualmente oggetto di discussione anche nell'ambito dell'esame del disegno di legge di stabilità 2015, ricorda che su tematiche tanto delicate come quella in discussione la Commissione è sempre addivenuta, attraverso il confronto tra tutte le forze politiche, all'adozione di posizioni condivise, che costituivano il punto di mediazione tra le diverse posizioni. A tale riguardo ritiene che tale tematica debba essere affrontata con il medesimo approccio, rinunciando a prove di forza e scegliendo la strada di una mediazione responsabile.
  Sottolinea quindi l'opportunità di istituire un «tavolo tecnico» con il Governo, attraverso il quale affrontare nel loro complesso le problematiche connesse alla disciplina dell'IMU e individuarne modalità applicative più eque, anche prevedendo una distinzione di aliquote diverse tra le varie tipologie di territorio, nonché tenendo conto di talune situazioni specifiche, quali, ad esempio, quella dei terreni delle cooperative agricole. In tale spirito auspica che le forze politiche, in questa fase, anziché tentare fughe in avanti, contribuiscano, con il loro voto, al raggiungimento di un risultato comune.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) accoglie l'invito del Sottosegretario a espungere dal testo della sua risoluzione il primo impegno, ritenendo inoltre opportuno integrare la risoluzione stessa nel senso di impegnare il Governo anche a valutare l'opportunità di integrare i criteri relativi all'applicazione dell'IMU ai terreni agricoli montani, prevedendo indicatori maggiormente espressivi della redditività delle diverse aree, nonché la revisione della franchigia vigente per i terreni agricoli, con innalzamento della soglia esente.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI esprime una valutazione positiva sul nuovo impegno inserito nel testo della risoluzione n. 7-00542 Fragomeli.

  Monica FAENZI (FI-PdL), nel manifestare il proprio disaccordo rispetto alle valutazioni svolte dalle altre forze politiche e dal Governo, non ritiene possibile giungere a un punto di mediazione condiviso che porti alla definizione di un testo unificato delle risoluzioni.
  A tale proposito, ribadisce quanto richiesto dal secondo impegno della risoluzione Sandra Savino n. 7-00544, di cui è cofirmataria, che chiede di abrogare l'articolo 22, comma 2, del decreto-legge n. 66 del 2014, il quale, modificando il regime di esenzione IMU per i terreni agricoli ubicati nei comuni montani, comporterà, per molti degli oltre 3.000 comuni montani e dei 652 comuni ubicati in una quota altimetrica compresa tra i 280 e i 600 metri, la perdita del regime di esenzione previsto fin dal 1993, per di più attraverso un meccanismo retroattivo.
  Non comprende infatti come, nell'attuale fase di crisi economica, si ritenga accettabile aggravare ulteriormente il carico tributario sui terreni agricoli. Ritiene quindi indispensabile compiere ogni sforzo per rivedere in modo radicale la normativa introdotta dal decreto-legge n. 66, anche in quanto l'attività agricola effettuata nelle zone marginali, quali quelle montane, svolge un ruolo fondamentale per la tutela del territorio, individuando risorse alternative per la copertura di parte degli oneri determinati dal cosiddetto «bonus degli 80 euro», ed evitando di colpire una realtà, quella dell'agricoltura di montagna e collinare, che già si trova in una condizione di estrema fragilità.
  Chiede quindi che la risoluzione n. 7-00544, di cui è cofirmataria, sia posta in votazione per parti separate, votandone i singoli impegni.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), al fine di dare maggiore chiarezza al dibattito in corso, considera necessario sottolineare come l'IMU sui terreni agricoli non sia stata reintrodotta ex novo dal decreto-legge n. 66 del 2014, ma come tale intervento legislativo abbia, all'articolo 22, comma 2, operato una rimodulazione dell'imposta applicabile ai terreni agricoli montani, fermo restando che i terreni Pag. 55agricoli sono da lungo tempo sottoposti, in linea generale, alla tassazione immobiliare locale. Pertanto la discussione deve, a suo giudizio, riguardare i correttivi da apportare al nuovo regime IMU dei terreni agricoli montani, anche in considerazione del fatto che la normativa in materia coinvolge un numero particolarmente elevato di comuni.

  Marco CAUSI (PD) ritiene opportuno ribadire alcune considerazioni già espresse nel corso del dibattito su tali tematiche svolto dalla Commissione Finanze.
  In primo luogo sottolinea come l'imposizione locale sui terreni agricoli fosse già prevista in precedenza e come essa riguardi, per tale categoria di immobili, non il valore catastale ma il reddito dominicale. In questo quadro normativo la modifica apportata dall'articolo 22, comma 2, del decreto-legge n. 66 del 2014, ha innovato il regime di esenzione previsto per i terreni agricoli montani: tale modifica ha determinato un maggior gettito, quantificato in 350 milioni di euro annui a decorrere dal 2014, destinati a parziale copertura del cosiddetto «bonus degli 80 euro» previsto dal medesimo decreto-legge n. 66. Pertanto, la rimodulazione dell'esenzione IMU per i terreni agricoli montani si inserisce nell'ambito di una complessiva strategia del Governo che ha comportato la restituzione ai contribuenti italiani di circa 10 miliardi di euro nel 2014, attraverso una misura che sarà resa strutturale attraverso la legge di stabilità 2015 attualmente all'esame del Senato.
  Ritiene quindi, facendo a tal fine appello anche ai numerosi deputati della Commissione Agricoltura intervenuti per la discussione sulle risoluzioni, che tale tematica specifica debba essere affrontata tenendo presente l'ambito più generale delle decisioni di politica tributaria assunte dal Governo e dalla maggioranza.
  Sottolinea inoltre come l'esigenza di intervenire ulteriormente sulla disciplina in materia di esenzione IMU dei terreni agricoli montani, sia stata sollevata per primo dal Gruppo del PD, che ha a tal fine presentato la risoluzione n. 7-00542 Fragomeli. Anche grazie a tale iniziativa parlamentare, cui si sono aggiunte anche due ulteriori risoluzioni di altri gruppi, è stato possibile sollevare la questione, inducendo il Governo, innanzitutto, a prorogare dal 16 dicembre 2014 al 26 gennaio 2015 la scadenza per il versamento dell'IMU dovuta sui terreni agricoli montani non più esenti.
  In secondo luogo la risoluzione Fragomeli ha consentito di aprire un dibattito con l'Esecutivo circa la ridefinizione dei criteri di individuazione dei comuni montani, segnalando come il riferimento, a tal fine, al solo criterio ISTAT concernente la quota altimetrica della casa comunale, potrebbe determinare distorsioni e comportamenti opportunistici. Infatti, sebbene tale criterio risulti più semplice di altri utilizzati in passato, esso potrebbe costituire un ostacolo rispetto al processo, in corso, di unificazione di molti piccoli comuni, nonché indurre molte amministrazioni a collocare la casa comunale nella porzione più elevata del territorio, al solo fine di ottenere la qualifica di comune montano.
  Considera altresì necessario integrare i criteri di determinazione dell'imposta sui terreni agricoli, sviluppando a tal fine un'interlocuzione con il Governo sui temi, più generali, della tassazione agricola, ritenendo, peraltro, che tale dibattito non possa risolversi nell'attuale sede, ma debba svilupparsi alla ripresa dei lavori parlamentari dopo l'aggiornamento per le festività di fine anno.
  Reputa, invece, che nell'attuale fase debba essere accolta con soddisfazione la disponibilità del Governo ad accettare larga parte delle risoluzioni presentate, nonché ad approfondire con il Parlamento tale problematica. In questo spirito evidenzia l'opportunità di evitare ogni prova di forza o fuga in avanti che divida le forze di maggioranza, preannunciando, coerentemente, che il Gruppo del PD voterà a favore di tutte le parti delle risoluzioni in discussione sulle quali il Governo ha espresso una valutazione positiva, Pag. 56a prescindere dal colore politico dei singoli atti di indirizzo, e invitando gli altri gruppi di maggioranza a seguire il medesimo atteggiamento.

  Giovanni PAGLIA (SEL), pur dichiarandosi contrario a una generale esenzione dall'IMU dei terreni agricoli montani, ritiene che il criterio di esenzione previsto in materia sia semplicemente sbagliato, in quanto non si può far riferimento solo alla quota altimetrica per quantificare il pregio dei singoli terreni.
  Sottolinea quindi come, dopo aver adottato la scelta, erronea, di non introdurre un'imposta patrimoniale personale, ma di prevedere invece imposte a carattere patrimoniale che incidono sulle aziende e sui beni produttivi, il Governo abbia compiuto un ulteriore errore con la revisione del regime di esenzione IMU dei terreni agricoli montani operata dall'articolo 22, comma 2, del decreto-legge n. 66 del 2014, che ha imposto un ulteriore carico fiscale su soggetti, quali i proprietari dei predetti terreni, che in precedenza non erano abituati a dover corrispondere il tributo su tali cespiti.
  In tale contesto ritiene opportuno verificare l'effettiva disponibilità del Governo, non tanto a ristabilire l'esenzione integrale di tali terreni, quanto a individuare una soluzione normativa non troppo complicata ed accettabile sul piano dell'equità tributaria. A tal fine reputa necessario considerare il fatto che di solito i terreni agricoli acquistano un valore maggiore in ragione della loro vicinanza ai centri urbani, a prescindere dal fatto che essi siano o meno coltivati o dalla loro quota altimetrica, in quanto la prossimità al centro urbano costituisce d solito un indice della loro successiva edificabilità.
  Preannuncia quindi il proprio voto contrario sulle parti delle risoluzioni in discussione che intendano ripristinare l'esenzione integrale dall'IMU per i terreni agricoli.

  Daniele PESCO (M5S), nel dichiarare la posizione politica del MoVimento 5 Stelle, fortemente critica nei confronti dell'IMU sui terreni agricoli nel suo complesso, ritiene che debbano essere contrastate tutte le misure volte a tassare gli operatori di settori produttivi i quali, anche a causa della ridotta dimensione delle imprese che vi operano, si trovano in una condizione di estrema difficoltà economica. Sottolinea invece come il comparto produttivo agricolo debba essere maggiormente sostenuto e come l'eventuale scelta del Governo di perpetuare a tassarne i beni strumentali avrebbe conseguenze dannose per l'intero Paese.
  Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulle parti delle risoluzioni in discussione che chiedono l'abrogazione delle modifiche al regime di esenzione IMU sui terreni agricoli montani recate dal decreto – legge n. 66 del 2014.

  Michele PELILLO, presidente, da conto delle sostituzioni pervenute alla presidenza.

  La Commissione approva la risoluzione 7-00542 Fragomeli, come riformulata, che assume il numero 8-00094 (vedi allegato 6).

  Michele PELILLO, presidente, avverte che, su richiesta dei presentatori, le risoluzioni 7-00544 Sandra Savino e 7-00547 Pagano saranno votate per parti separate, ponendo in votazione distintamente i singoli impegni.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, il primo e il secondo impegno della risoluzione 7-00544 Sandra Savino, approvando quindi le premesse e il terzo impegno della medesima risoluzione, che assume il numero 8-00095 (vedi allegato 7).
  La Commissione respinge il primo impegno della risoluzione 7-00547 Pagano, approvando quindi le premesse e il secondo impegno, come riformulato dal presentatore, della medesima risoluzione, che assume il numero 8-00096 (vedi allegato 8).

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7-00422 Pesco: Eliminazione dell'aumento dell'accisa sulla birra previsto a decorrere dal 1o gennaio 2015.
7-00525 Pagano: Eliminazione dell'aumento dell'accisa sull'alcol etilico e sui prodotti alcolici intermedi previsto a decorrere dal 1o gennaio 2015.
(Rinvio del seguito della discussione congiunta).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 16 dicembre scorso.

  Michele PELILLO, presidente, avverte che il Governo ha chiesto di rinviare ulteriormente il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni.

  Daniele PESCO (M5S) auspica che la questione sollevata dalla sua risoluzione possa essere risolta a breve nell'ambito del disegno di legge di stabilità, attualmente all'esame del Senato. Prende quindi atto della richiesta del Governo.

  Michele PELILLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

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