CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 dicembre 2014
361.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 11

SEDE REFERENTE

  Giovedì 18 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 13.40.

Divieto di concessione dei benefìci ai condannati per il delitto di cui all'articolo 416-ter del codice penale.
C. 2719, approvata dal Senato.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'17 dicembre 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, comunica che tutti i gruppi hanno rinunciato alla fissazione del termine per la presentazione di emendamenti, per cui è stato chiesto alle Commissioni competenti il parere sul testo trasmesso del Senato. Per quanto attiene alla richiesta del trasferimento in sede legislativa formulata dal Movimento 5 Stelle nella seduta di ieri, il gruppo Area Popolare (NCD-UDC) ha comunicato di non essere d'accordo con il trasferimento di sede, ritenendo che la materia oggetto del provvedimento debba essere esaminata, sia pure in tempi celeri, dall'Assemblea. Rimane pertanto da verificare se vi sia l'assenso al trasferimento di sede da parte di almeno quattro quinti dei Pag. 12componenti la Commissione e, quindi, del Governo. Rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Introduzione del delitto di tortura nell'ordinamento italiano.
C. 2168, approvata dal Senato, C. 189 Pisicchio, C. 276 Bressa, C. 588 Migliore, C. 979 Gozi, C. 1499 Marazziti e C. 2769 Farina.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 16 dicembre 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che sono stati presentati subemendamenti all'emendamento del relatore 1.11 (nuova formulazione) (vedi allegato 1)

  Vittorio FERRARESI (M5S), alla luce del contenuto dell'emendamento del relatore, ritiene che sarebbe quanto meno opportuno rinviare la votazione degli emendamenti al fine di consentire una ulteriore riflessione sui medesimi evitando così di commettere errori che potrebbero pregiudicare l'approvazione finale di un testo, che comunque dovrà essere corretto in maniera adeguata.

  Daniele FARINA (SEL) si associa alla richiesta del deputato Ferraresi, ritenendo che l'emendamento del relatore non risolva quei problemi che effettivamente sono rinvenibili nel testo del Senato, ma ne determini ulteriori, che potrebbero mettere in pericolo addirittura l'esito del successivo esame da parte del Senato.

  Walter VERINI (PD) dichiara di essere d'accordo ad un ulteriore approfondimento, purché non si traduca in uno slittamento eccessivo dell'esame del provvedimento.

  Nicola MOLTENI (LNA), essendo d'accordo con il rinviare l'esame degli emendamenti, invita il relatore a meglio valutare il mantenimento della istigazione del pubblico ufficiale alla tortura, trattandosi di un nuovo reato che suscita fortissime perplessità.

  Antonio MAROTTA (FI-PdL) dichiara di condividere la richiesta del deputato Ferraresi.

  Franco VAZIO (PD), relatore, prende atto della richiesta, che, non avendo fini dilatori, non è irragionevole, considerato peraltro che il provvedimento non è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea. Tiene a far presente che il suo emendamento è stato formulato sulla base di significative audizioni, tra le quali ricorda quelle di emeriti professori universitari, di rappresentanti della magistratura e dell'avvocatura nonché del professore Mauro Palma, Presidente del Consiglio europeo per la cooperazione nell'esecuzione penale, che ha una profonda esperienza in materia.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ritiene che il relatore abbia elaborato l'emendamento combinando tra loro diversi suggerimenti degli auditi, risultando alla fine un testo del tutto nuovo che non corrisponde ai diversi testi che gli auditi hanno prefigurato.

  Il Sottosegretario di Stato Cosimo Maria FERRI dichiara che il Governo, preso atto che il rinvio non ha alcun intento dilatorio, non si oppone a che gli emendamenti siano discussi in altra seduta.

  Donatella FERRANTI, presidente, dichiara che non le rimane che prendere atto di una unanime volontà dei gruppi di differire in un momento successivo l'esame degli emendamenti, per cui avverte che le proposte di legge in esame saranno rimesse all'ordine del giorno della Commissione nella prima settimana di ripresa dei lavori dopo la pausa per le festività di Natale. Rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Pag. 13

Modifiche al codice penale in materia di prescrizione dei reati.
C. 1174 Colletti, C. 1528 Mazziotti Di Celso, C. 2150 Ferranti e C. 2767 Pagano.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 17 dicembre 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che nell'ultima seduta il deputato Colletti ha chiesto di mettere immediatamente in votazione la proposta di testo base dei relatori. A questo proposito comunica di aver verificato presso la Presidenza del Consiglio che il più volte preannunciato disegno di legge del Governo, che tratta anche delle materie della prescrizione e dei reati contro la pubblica amministrazione, si trova alla cosiddetta bollinatura da parte della Ragioneria dello Stato e che pertanto è di imminente presentazione alle camere e, in particolare, alla Camera dei deputati. Considerato che si sta perfezionando il procedimento di presentazione del testo, ritiene che prima di procedere alla adozione del testo base sia opportuno aspettare l'assegnazione alla Commissione Giustizia del disegno di legge del governo. Tiene a precisare che in tal modo non si rallenta in alcun modo l’iter legislativo, in quanto le proposte di legge in materia di prescrizione non sono inserite nel programma dei lavori dell'Assemblea.

  Andrea COLLETTI (M5S) ritiene assolutamente non convincente l'argomentazione della «bollinatura» per giustificare un evidente intento dilatorio del Governo. Ribadisce di considerare inaccettabili i continui ritardi nell'iter di esame dei provvedimenti sulla prescrizione, soprattutto se si considera che il Governo ha comunque la possibilità di presentare emendamenti al testo della Commissione.

  Walter VERINI (PD) si dichiara meravigliato dei toni polemici assunti dai colleghi del M5S, essendo un fatto ben noto che questa Commissione ha lavorato con impegno e senza alcuna perdita di tempo per esaminare una questione tanto delicata come quella della prescrizione, fino a giungere alla presentazione di una proposta di testo base da parte dei relatori nel termine stabilito. Evidenzia come, d'altra parte, l'iter di presentazione del disegno di legge governativo sia in uno stato avanzato e come sia ragionevole attendere l'assegnazione del testo del Governo per poi valutare il testo base da adottare. Ritiene comunque evidente che non vi sia alcuna intenzione di perdere tempo.

  Nicola MOLTENI (LNA) sottolinea come l'opposizione non sia in grado di svolgere adeguatamente il proprio lavoro in quanto la maggioranza ed il Governo non manifestano un univoco intendimento e non indicano un chiaro percorso in merito alla riforma della disciplina della prescrizione. Ritiene che ciò sia anche dovuto al fatto che all'interno della maggioranza vi siano sensibilità diverse sul tema. Sarà comunque di fondamentale importanza comprendere se si darà prevalenza al testo della Commissione ovvero al testo del Governo che, a quanto risulta, dovrebbe contenere interventi ulteriori che si estendono ben oltre il tema della prescrizione.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) ribadisce di ritenere inaccettabile che il Governo su un tema delicato come quello della prescrizione sbandieri più volte l'intenzione di intervenire, giungendo quasi ad una forma di «sciacallaggio» mediatico, mentre nei fatti rallentai lavori della Commissione che ha già un testo pronto. Non comprende per quale motivo il Governo non possa limitarsi a presentare un emendamento al testo della Commissione, preferendo invece calpestare le prerogative del Parlamento.
  Dal momento che proprio il Presidente del Consiglio ha chiesto ai gruppi di accelerare sul tema della prescrizione, propone di chiudere in tempi rapidi l'esame del testo della Commissione e di andare quanto prima in Aula.

Pag. 14

  Il Sottosegretario di Stato Cosimo Maria FERRI tiene ad assicurare il deputato Bonafede che il Governo ha le sue stesse premure affinché le materie oggetto della proposta di testo base in esame siano oggetto di un intervento normativo che migliori l'attuale disciplina con gli stessi intenti di tale proposta. Proprio per questa ragione è di prossima presentazione un disegno di legge, sul quale il Governo ha già preannunciato l'apposizione della questione di fiducia qualora dovesse configurarsi la necessità per approvare celermente il testo. Come ha già chiarito il Presidente, onorevole Donatella Ferranti, il testo si trova ora alla cosiddetta bollinatura, per cui la presentazione è imminente. Si tratta di un provvedimento organico che tocca più materie, quali il processo penale, la prescrizione, alcuni reati contro la pubblica amministrazione e l'ordinamento penitenziario. Non si tratta di meri annunci, considerato che un testo esiste e si trova all'esame della ragioneria dello Stato.

  Donatella FERRANTI, presidente, replica al deputato Bonafede che la Presidenza della Commissione, quando è necessario, tutela le prerogative della Commissione senza che vi sia bisogno di particolari sollecitazioni. Nel caso in esame, attendere la presentazione del disegno di legge del Governo non significa subordinare il Parlamento al Governo, quanto piuttosto rispettare i principi di correttezza nei rapporti istituzionali e di economia procedurale. Ritiene di aver ampiamente tutelato le prerogative della Commissione fissando un termine di quindici giorni ai relatori per la presentazione di una proposta di testo base, in quanto in tal modo in realtà si è sostanzialmente fissato un termine al Governo per rendere chiara la volontà della Commissione di non attendere oltre un disegno di legge preannunciato dalla fine di agosto. Per quanto oggi il disegno di legge non sia stato presentato, non si può non essere d'accordo che la situazione è cambiata rispetto a quando da parte del Governo ci si limitava a preannunciare la presentazione di un disegno di legge, considerato che il testo si trova all'esame della Ragioneria dello Stato, cioè nella fase del procedimento di presentazione immediatamente antecedente rispetto alla sottoscrizione da parte del Presidente della Repubblica.
  Appurato che il disegno di legge sarà a breve presentato alla Camera dei Deputati e, quindi, assegnato alla Commissione giustizia, sarebbe alquanto prematura l'adozione di un testo base che ha per oggetto materie trattate da tale disegno di legge. Diverso sarebbe il caso in cui le proposte di legge in esame fossero state già inserite nel calendario dell'Assemblea, in quanto in tal caso vi sarebbe una sorta di obbligo ad andare avanti senza alcuna pausa. Ricorda inoltre che il calendario dei lavori dell'Assemblea, oltre a prevedere la manovra finanziaria per il mese di dicembre, prevede le riforme costituzionali per la ripresa dopo la pausa legata alle festività di Natale. Tutto ciò sta a significare che l'adozione del testo base nella giornata odierna non avrebbe l'effetto di accelerare l'approvazione finale del testo in Commissione, ma determinerebbe un successivo fisiologico rallentamento dell'esame quando comunque dovrà essere abbinato il disegno di legge del Governo nel frattempo presentato. Rileva che non sempre rinviare una deliberazione significa avere intenti dilatori, come testimonia, ad esempio, quanto avvenuto oggi in tema di tortura, quando un deputato del Movimento 5 Stelle ha chiesto tempo per approfondire ulteriormente gli emendamenti presentati.
  L'opportunità di attendere la presentazione del disegno di legge dipende anche dalla circostanza che il contenuto del disegno di legge del Governo non si limita alla sola prescrizione ed ai reati contro la pubblica amministrazione, ma contiene norme che riguardano la ragionevole durata del processo, che, come è costantemente emerso nel corso delle audizioni, costituisce un principio del quale non si può non tener conto quando si affronta il tema della prescrizione.

Pag. 15

  Andrea COLLETTI (M5S), facendo riferimento al precedente intervento del rappresentante del Governo, chiede allo stesso se le disposizioni sulla prescrizione già si trovavano nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 dicembre scorso, considerato che il relativo comunicato stampa del Governo si riferiva unicamente all'aumento di pena di alcuni reati contro la pubblica amministrazione e, quindi, al conseguente aumento della prescrizione.

  Il Sottosegretario di Stato Cosimo Maria FERRI replica al deputato Colletti che il disegno di legge in corso di presentazione è il risultato di due diversi consigli dei Ministri, tenutisi rispettivamente il 29 agosto ed il 12 dicembre. Le disposizioni sulla prescrizione, insieme ad altre, sono state approvate il 29 agosto, mentre quelle sui reati contro la pubblica amministrazione sono state approvate il 12 dicembre.

  Donatella FERRANTI, presidente, ribadisce che la novità di oggi è la comunicazione ufficiale da parte sua alla Commissione che si trova alla «bollinatura» un testo organico del Governo, che tratta anche delle materie oggetto della proposta di testo base.

  Giulia SARTI (M5S) ricorda che la medesima notizia era stata data già il mese scorso e che poi non è accaduto nulla.

  Donatella FERRANTI, presidente, ribadisce che oggi è la prima volta che la Presidenza della Commissione Giustizia comunica che il testo del Governo si trova alla «bollinatura».

  Alfonso BONAFEDE (M5S) chiede al rappresentante del Governo ed al rappresentante del PD quale sia la reale intenzione della maggioranza, visto che se ci fosse stata la reale volontà di affrontare il tema della prescrizione il Governo avrebbe almeno presentato il disegno di legge approvato il 29 agosto scorso. Ricorda che addirittura nel Documento di Economia e Finanza il Governo si era preso l'impegno chiaro e preciso di «affrontare definitivamente il problema dei tempi di prescrizione entro giugno 2014». Ritiene, pertanto, normale che, di fronte all'ennesimo annuncio da parte del Governo, ci sia una forte diffidenza da parte del suo gruppo.
  Vorrebbe anche capire se è vero quello che si legge nei giornali e, in particolare, su Repubblica, che ci sarebbe un PD della Commissione Giustizia ed un PD del Governo, considerato che il testo della Commissione sarebbe più rigoroso di quello del Governo, che tiene conto degli accordi con il Nuovo Centro Destra.

  Donatella FERRANTI, presidente, invita il deputato Bonafede ad attenersi all'oggetto dell'esame piuttosto che a quanto scritto sui giornali, in quanto altrimenti sarà costretta a togliergli la parola.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) non crede che spetti alla Presidenza della Commissione censurare le opinioni politiche di un deputato. Rileva che in realtà in Commissione giustizia non si è abituati ad avere una vera e propria opposizione che si contrapponga con forza a scelte inaccettabili. Molto probabilmente fino all'avvento del Movimento 5 Stelle tra deputati di maggioranza ed opposizione ci si limitava a «scambiarsi dolcetti» in vista delle festività.

  Donatella FERRANTI, presidente, considerato il tenore offensivo dell'intervento, toglie la parola al deputato Bonafede, sottolineando come non sia a nessuno acconsentito offendere deputati e gruppi parlamentari.
(Proteste del deputato Alfonso Bonafede).

  Andrea COLLETTI (M5S) ritiene che sia di estrema gravità l'atteggiamento del Presidente che viola il Regolamento e le prerogative di un deputato.

  Walter VERINI (PD) interviene sull'ordine dei lavori per rilevare come da qualche minuto il dibattito sia degenerato nella Pag. 16mera propaganda politica, sia insultando parte dei componenti della Commissione che assumendo un atteggiamento intimidatorio.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) ritiene che anche l'intervento del deputato Verini sia offensivo nel momento in cui dichiara che deputati del Movimento 5 Stelle hanno un atteggiamento intimidatorio.

  Sofia AMODDIO (PD), relatore, stigmatizza qualsiasi riferimento ad atteggiamenti dilatori da parte della Commissione, come se questa si sia fermata ad aspettare il Governo, considerato che si è svolto un approfondito ciclo di audizioni e che i relatori hanno preso solo quindici giorni per formulare una proposta di testo che tenesse conto di tali audizioni e di tutte le implicazioni ordinamentali derivanti da interventi sulla disciplina generale della prescrizione. Ricorda che per provvedimenti che incidevano su questioni di minor complessità, sono stati dati termini maggiori per la presentazione di una proposta di testo base. Dichiara di essere indignata per le accuse di ritardare la riforma della prescrizione rivolte al Governo ed alla maggioranza. Ritiene che per un elementare principio di economia del lavoro occorra rinviare l'adozione del testo base in attesa che sia presentato il disegno di legge del Governo che in queste ore si trova all'esame dei tecnici della Ragioneria dello Stato.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di responsabilità civile dei magistrati.
C. 2738, approvata dal Senato, C. 1735 Leva, C. 1850 Brunetta, C. 990 Gozi e C. 2140 Cirielli.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 dicembre 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli della I Commissione e della XIV Commissione ed il nulla osta della V Commissione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Danilo Leva, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Andrea COLLETTI (M5S), preannuncia la presentazione di una relazione di minoranza.

  Donatella FERRANTI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 18 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante riordino della disciplina della difesa d'ufficio.
Atto n. 123.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 17 dicembre 2014.

   Donatella FERRANTI, presidente, avverte che il relatore ha presentato una Pag. 17proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 2).

  Andrea COLLETTI (M5S), ribadisce la necessità di ridurre da 5 a 2 gli anni di iscrizione all'albo degli avvocati che consentono l'inserimento nell'elenco dei difensori d'ufficio. Ritiene inoltre che prevedere che l'esperienza nella materia penale sia comprovata dalla produzione di «idonea documentazione» attribuisca una eccessiva discrezionalità al Consiglio nazionale forense.
  All'articolo 3, comma 2, capoverso, occorre prevedere che l'Autorità giudiziaria debba obbligatoriamente segnalare l'avvocato in caso di assenza ingiustificata.
  Ritiene altresì necessario realizzare una maggiore apertura della lista degli avvocati d'ufficio e al contempo garantire una libera scelta dell'avvocato nella consapevolezza dell'elevato significato etico della funzione. Anche sulla scorta di quanto previsto alla disposizione transitoria di cui all'articolo 2, ritiene inoltre opportuno prevedere che, all'articolo 1, lettera b), capoverso «1-sexies», il periodo di obbligatoria permanenza nell'elenco nazionale sia portato da due anni ad un anno.

  David ERMINI (PD), relatore, accogliendo in parte i rilievi del collega Colletti riformula la proposta di parere aggiungendo una osservazione (vedi allegato 3).

  Andrea COLLETTI (M5S) valuta favorevolmente la condizione apposta alla proposta di parere ma ritiene che l'osservazione debba essere trasformata in un'ulteriore condizione. Preannuncia il voto di astensione del proprio gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore come riformulata.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.

Pag. 18