CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 dicembre 2014
349.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 3 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 14.25.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, comunica che il deputato Fabio Lavagno ha cessato di far parte della Commissione.

7-00424 Lodolini: Interventi sul regime tributario delle aziende di autotrasporto e cabotaggio estere operanti in Italia.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Emanuele LODOLINI (PD) illustra la propria risoluzione, la quale si fonda su alcuni elementi di fatto incontrovertibili, di cui ritiene necessario acquisire piena consapevolezza.
  In primo luogo l'atto di indirizzo evidenzia la fondamentale importanza per l'economia del Paese del settore dell'autotrasporto, la durissima crisi che il settore stesso sta attraversando dal 2008, essenzialmente a causa dello sfavorevole andamento dell'economia globale, nonché le particolari difficoltà con cui devono confrontarsi le imprese di autotrasporto italiane, costrette a sostenere maggiori costi di carburante e di personale rispetto a molte imprese straniere, soprattutto dell'est Europa. A questo riguardo la risoluzione sottolinea come tale divario competitivo favorisca l'ingresso nel mercato dell'autotrasporto nazionale di vettori esteri, i quali utilizzano a volte vere proprie forme di dumping sociale nei confronti delle imprese di autotrasporto italiane, attraverso il sempre più diffuso superamento dei limiti dell'orario settimanale di lavoro, il ricorso a turni irregolari di cabotaggio internazionale, l'uso illegale del cabotaggio e del distacco transnazionale di autisti, sottraendo in tal modo opportunità di lavoro e risorse al nostro Paese. Pag. 65
  In considerazione di tali gravi ed evidenti distorsioni di mercato, considera evidente l'esigenza di promuovere le condizioni affinché la competitività e la sicurezza nel settore dell'autotrasporto e del cabotaggio siano garantite dal rispetto delle regole, come previsto dal Regolamento 1072/2009, che fissa norme comuni per l'accesso al mercato internazionale del trasporto di merci su strada.
  In proposito rileva come una prima risposta a tali questioni possa essere individuata dando attuazione all'articolo 9, comma 1, lettera i), della legge n. 23 del 2014, recante delega per la riforma del sistema fiscale, la quale prevede l'introduzione, in linea con le raccomandazioni degli organismi internazionali e con le eventuali decisioni in sede europea, tenendo anche conto delle esperienze internazionali, di sistemi di tassazione delle attività transnazionali, basati su adeguati meccanismi di stima delle quote di attività imputabili alla competenza fiscale nazionale.
  In tale contesto la risoluzione impegna il Governo ad assumere iniziative per estendere le norme in materia di determinazione del reddito d'impresa e di tracciabilità dei pagamenti di cui all'articolo 1, commi 177 e 178, della legge n. 147 del 2013, anche alle aziende di autotrasporto e cabotaggio.
  Inoltre la risoluzione impegna l'Esecutivo a valutare l'opportunità di individuare, in via presuntiva, gli elementi che indichino la creazione di una stabile organizzazione in Italia in relazione all'attività di trasporto merci esercitata da parte di imprese estere che operano continuamente in Italia entro un determinato periodo di tempo, nonché a prevedere l'indeducibilità, da parte del committente, delle fatture emesse dai vettori qualora quest'ultimi non rispettino le condizioni normative di cui al citato Regolamento 1072/2009.
  Rileva, peraltro, come, al momento della presentazione dell'atto di indirizzo non fosse stato ancora approvato il decreto-legge n. 133 del 2014, il quale, all'articolo 32-bis, comma 4, reca una previsione in materia di tracciabilità dei pagamenti effettuati nei confronti delle imprese di autotrasporto e cabotaggio che risolve, almeno in parte, una delle questioni oggetto della risoluzione.

  Filippo BUSIN (LNA) sottolinea come i problemi dell'autotrasporto e del cabotaggio siano sentiti non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi europei, dove tuttavia sono state introdotte alcune disposizioni in materia che dovrebbero, a suo giudizio, essere adottate anche nel nostro Paese. Cita, al riguardo, l'intelligente previsione introdotta in Francia, volta ad arginare la concorrenza, spesso sleale, portata dai vettori esteri nei confronti degli autotrasportatori nazionali. In particolare, la norma stabilisce che gli autotrasportatori provenienti da altri Paesi i quali permangano sul territorio francese per più di quarantotto ore devono obbligatoriamente sostare presso aree attrezzate o altre strutture ricettive francesi, imponendo pertanto a tali soggetti di effettuare spese nel Paese in cui si trovano a transitare, risarcendo in tal modo, almeno in parte, il consumo di territorio, di infrastrutture e di servizi pubblici da essi provocato.
  Sottolinea come la medesima esigenza si ponga ancor più in Italia, dove molto spesso gli organi di Polizia rinunciano addirittura a contestare agli autotrasportatori esteri le violazioni da essi commesse, in considerazione dell'estrema difficoltà ad esigere da parte loro il pagamento delle connesse sanzioni. A questo proposito ritiene che tale problematica potrebbe essere risolta prevedendo, come già fanno altri Stati europei, il fermo del veicolo fino a che non sia stata versata la sanzione dovuta.
  Sotto un ulteriore profilo reputa che, per contrastare il vantaggio concorrenziale di cui godono gli autotrasportatori esteri, i quali si avvalgono di un regime fiscale sui carburanti molto più favorevole di quello italiano, si dovrebbe applicare una sorta di dazio sul gasolio da autotrazione introdotto nel territorio nazionale dai vettori esteri oltre un determinato quantitativo. Rileva, Pag. 66infatti, come molti autotrasportatori stranieri abbiano fatto installare sui loro veicoli serbatoi aggiuntivi, che consentono loro di attraversare il territorio italiano senza doversi approvvigionare di carburante.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ritiene che nella seduta odierna sia opportuno acquisire i contributi di tutti i deputati che intendano intervenire sulla problematica affrontata dalla risoluzione, la quale potrebbe essere posta in votazione nella prossima settimana.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) sottoscrive la risoluzione, di cui condivide pienamente l'impostazione, evidenziando l'opportunità di affrontare anche un'altra questione molto grave per il settore dell'autotrasporto italiano, rappresentata dall'utilizzo di personale di provenienza estera reperito attraverso società di lavoro interinale.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI, come già anticipato dal presentatore dell'atto di indirizzo, rileva come una parte delle problematiche affrontate dalla risoluzione sia già stata risolta dall'articolo 32-bis, comma 4, del decreto-legge n. 133 del 2014.
  Per quanto riguarda gli altri impegni contenuti nella risoluzione, evidenzia come il Governo stia approfondendo tali temi, anche attraverso un'analisi comparata di alcuni ordinamenti esteri, al fine di individuare gli strumenti idonei a risolvere le questioni in discussione.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito della discussione.

7-00422 Pesco: Eliminazione dell'aumento dell'accisa sulla birra previsto a decorrere dal 1o gennaio 2015.
7-00525 Pagano: Eliminazione dell'aumento dell'accisa sull'alcol etilico e sui prodotti alcolici intermedi previsto a decorrere dal 1o gennaio 2015.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che le risoluzioni 7-00422 Pesco e 7-00525 Pagano, vertendo su materia analoga, saranno discussione congiuntamente.
  Nel segnalare l'importanza delle problematiche affrontate dalle risoluzioni, rileva come il tema degli incrementi di accisa sulla birra sia già stato affrontato dalla Commissione Finanze, la quale, in occasione dell'esame, in congiunta con la Commissione Attività produttive, del disegno di legge C. 1920, di conversione del decreto-legge n. 145 del 2013 (cosiddetto decreto «destinazione Italia»), ha introdotto, nell'ambito dell'articolo 12, grazie all'approvazione di un emendamento a sua prima firma, il comma 7-ter, con il quale si è scongiurato l'incremento dell'accisa sulla birra decorrente dal 1o marzo 2014.
  Sottolinea, tuttavia, come non si sia ancora riusciti a evitare il prossimo aumento dell'accisa su tale prodotto, previsto a decorrere dal 1o gennaio 2015, in quanto un emendamento in tal senso, da lui stesso presentato e condiviso anche da altre forze politiche, è stato respinto dalla maggioranza in occasione dell'esame alla Camera del disegno di legge di stabilità. Evidenzia quindi la necessità di compiere un ulteriore sforzo su tale tema, preannunciando a tal fine la presentazione del medesimo emendamento nel corso dell'esame al Senato del predetto disegno di legge di stabilità.

  Daniele PESCO (M5S) illustra la propria risoluzione, evidenziando in primo luogo come la tematica affrontata dall'atto di indirizzo risulti condivisa anche da molti colleghi appartenenti ad altre Commissioni.
  Passando al merito della questione, evidenzia come nel corso degli ultimi ventiquattro mesi si sia assistito a una vera e propria escalation di aumenti dell'accisa gravante sulla birra, che ha colpito in termini molto pesanti un settore produttivo in grande crescita, caratterizzato da un numero molto ampio di piccoli produttori Pag. 67artigianali sorti negli ultimi anni, ponendo in tal modo a rischio le possibilità di crescita e di redditività del settore stesso.
  Ritiene quindi che l'ulteriore aumento dell'accisa sulla birra previsto a partire dal 1o gennaio prossimo risulterebbe completamente sbagliato sotto il profilo della logica economica, e debba pertanto essere scongiurato, anche in ragione del limitato onere finanziario per l'Erario che sarebbe determinato dall'eliminazione di tale incremento, ricordando a tale proposito le numerose proposte emendative in tal senso presentate nell'ambito dell'esame di legge di stabilità.
  Ritiene quindi che la risoluzione costituisca l'occasione per indurre tutte le forze politiche a compiere un lavoro congiunto, al fine di individuare le risorse necessarie a risolvere tale problematica, auspicando pertanto che l'atto di indirizzo possa essere approvato a larga maggioranza.

  Alessandro PAGANO (NCD) illustra la propria risoluzione, la quale evidenzia come anche il settore dei prodotti alcolici abbia subito negli ultimissimi anni una continua serie di incrementi dell'accisa, i quali hanno comportato una diminuzione dei consumi e una riduzione delle stesse entrate erariali, come sempre avviene nei casi in cui il carico fiscale risulta sproporzionato rispetto al valore del bene tassato.
  Sottolinea, quindi, come tale politica di inasprimenti fiscali abbia determinato gravi danni su un settore importante dell'economia nazionale, ponendo a rischio la stessa sopravvivenza di alcune eccellenze del Made in Italy, nonché determinando seri problemi occupazionali.
  In tale contesto la risoluzione intende innanzitutto sollecitare il Governo a prendere piena consapevolezza del problema, evitando di distruggere interi comparti del tessuto produttivo nazionale.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) evidenzia come le questioni opportunamente segnalate dalle risoluzioni risultino ulteriormente aggravate dal fatto che il nostro Paese confina con altri Stati, nei quali vige un regime di tassazione più favorevole su tali prodotti. Cita, in particolare, il caso della regione Friuli Venezia Giulia, confinante con la Slovenia e con l'Austria, in cui l'incremento del carico fiscale, oltre a determinare una diminuzione del consumo di tali beni, incentiva altresì gli abitanti a compiere acquisti nei predetti Stati, con ulteriori ricadute negative su tali settori, analogamente a quanto avviene del resto in altri comparti.

  Giovanni PAGLIA (SEL), pur dichiarandosi non favorevole ad aumenti indiscriminati della tassazione sui prodotti alcolici, non ritiene tuttavia sostenibile affermare che il calo nel consumo di tali beni, così come dei tabacchi da fumo, sia determinato esclusivamente dall'incremento del carico fiscale su di essi. Evidenzia, infatti, come questa diminuzione sia anche legata ad una generale politica volta a disincentivare tali consumi, che hanno, come è noto, anche alcune ricadute negative, ad esempio sotto il profilo della salute pubblica.

  Il sottosegretario Paola DE MICHELI sottolinea come il Governo stia dedicando specifica attenzione alle tematiche oggetto delle risoluzioni in discussione, ai fini dell'esame in seconda lettura al Senato del disegno di legge di stabilità.
  Ritiene pertanto opportuno rinviare alla prossima settimana il seguito della discussione dei predetti atti di indirizzo, al fine di completare una serie di approfondimenti in materia.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito della discussione congiunta.

  La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.