CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 dicembre 2014
349.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 3 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato alla difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.

Su una variazione nella composizione della Commissione.

  Elio VITO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta affinché delle sedute odierne sia data pubblicità anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica, quindi, che a decorrere dal 1o dicembre 2014 i deputati Andrea Cecconi, del gruppo Movimento 5 Stelle, e Gennaro Migliore, del gruppo Partito Democratico, entrano a far parte della Commissione.

Sui lavori della Commissione.

  Donatella DURANTI (SEL) fa presente che alle ore 15 si svolgerà in Assemblea una seduta di question time alla quale interverrà eccezionalmente il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi. Poiché i lavori della Commissione prevedono alla stessa ora, nell'ambito della discussione delle risoluzioni sull'impiego di aeromobili a pilotaggio remoto Predator, l'audizione informale del Capo del III Reparto dello stato maggiore dell'Aeronautica, generale Candotti, invita la presidenza a valutare l'opportunità di rinviare l'audizione, ancorché la stessa sia già programmata da tempo.

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  Elio VITO, presidente, preso atto che la Commissione condivide la proposta della deputata Duranti, avverte che l'audizione informale sarà rinviata ad altra data.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2014, relativo al programma navale per la tutela della capacità marittima della Difesa.
Atto n. 116.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del programma pluriennale in titolo, rinviato nella seduta del 26 novembre 2014.

  Elio VITO, presidente, ricorda che nella seduta del 12 novembre il relatore, onorevole Scanu, ha illustrato i contenuti del programma pluriennale in esame e che il 25 novembre scorso la Commissione ha svolto, nell'ambito dell'esame del programma, l'audizione del Capo di stato maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.
  Avverte quindi che la Commissione Bilancio ha deliberato questa mattina i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario dell'atto in esame e ricorda che gli stessi saranno comunicati alla Presidente della Camera, unitamente al parere espresso dalla Commissione, per essere trasmessi al Governo.

  Gian Piero SCANU (PD) presenta una proposta di parere favorevole con condizioni, che illustra (vedi allegato 1), sottolineando il rilievo posto su alcuni obblighi nascenti dalle stesse disposizioni di legge vigenti.
  Chiarisce, con riferimento alla prima condizione, che la richiesta dell'elenco delle navi da dismettere nel prossimo decennio non nasce dal desiderio di stilare una sorta di anagrafe delle unità navali, bensì da quella di ottenere precisi elementi di informazione relativi alle esigenze manifestate dai vertici politici e militari in più occasioni nel corso delle loro audizioni presso le Commissioni difesa della Camera e del Senato.
  Quanto alla seconda condizione, osserva che questa prende le mosse dalla necessità di fare sistema allo scopo di garantire sia la massima trasparenza, sia il mantenimento di costi contenuti.
  Sottolinea, quindi, come con la quarta condizione intenda ribadire l'esigenza che sia rispettato il principio più volte affermato in base al quale le risorse relative al bilancio della Difesa devono ripartirsi tra i settori del personale, dell'esercizio e dell'investimento secondo le percentuali del 50, 25 e 25 per cento.
  Nel rimarcare, infine, l'atteggiamento di laicità con il quale ha maturato la proposta di parere testé formulata, che ha redatto nel più assoluto e rigoroso rispetto delle norme che disciplinano la materia dei programmi d'armamento, esprime l'auspicio che il Governo possa accoglierla favorevolmente.

  Luca FRUSONE (M5S) ringrazia il relatore per aver svolto un lavoro che, sotto alcuni profili, ritiene interessante e condivisibile: si riferisce, in particolare, alla condizione con cui si chiede l'elenco delle singole unità navali da dismettere, nonché al richiamo al rispetto dei principi della legge di riforma dello strumento militare.
  Dichiara, tuttavia, che il suo gruppo non può condividere una proposta di parere favorevole, per quanto critica e corredata da condizioni molto consistenti. Infatti, ad avviso del gruppo del Movimento 5 Stelle, le criticità del programma navale in esame sono tali che su di esso non si può esprimere altrimenti che un parere contrario.
  Evidenzia, innanzitutto, che il limite del 25 per cento per gli investimenti risulta già ampiamente superato, se si prendono in considerazione anche i programmi sostenuti attraverso stanziamenti appostati sui capitoli del bilancio del Ministero dello sviluppo economico.
  In secondo luogo, manifesta contrarietà rispetto all'utilizzo strumentale che viene fatto del Libro bianco della difesa. Osserva, infatti, che mentre per il programma relativo agli F-35 si afferma che occorre aspettare una puntuale definizione Pag. 43degli indirizzi prima di procedere alle successive acquisizioni, altrettanto non viene detto per il programma navale.
  Infine, pur concordando sulla necessità di rinnovare una flotta oramai datata anche sotto il punto di vista tecnologico, esprime contrarietà sulla scelta di sostituire le unità navali ormai obsolete con navi dalla tipologia completamente differente, le cui caratteristiche tecniche, peraltro, sono state illustrate alla Commissione in maniera fumosa e parziale, e questo nonostante il fatto che vengono esposte in modo più preciso sulle riviste specializzate, anche in rete, a disposizione di tutti.
  Tutto ciò premesso, ribadisce la contrarietà del Movimento 5 Stelle alla proposta di parere del relatore e presenta una proposta alternativa di parere contrario (vedi allegato 2).

  Donatella DURANTI (SEL) manifesta preliminarmente apprezzamento per le parole del relatore, riconoscendone l'onestà intellettuale e la coerenza con l'atteggiamento assunto sin dall'inizio della legislatura a favore di una battaglia per il rigore, la chiarezza, la trasparenza e il rispetto delle prerogative del Parlamento.
  Sottolinea quindi positivamente come le motivazioni alla base della proposta del parere del relatore siano frutto del dibattito parlamentare che è stato svolto sul tema dei programmi d'armamento e delle prerogative delle Camere. Tuttavia, preannuncia che non voterà a favore della proposta di parere del relatore, in ragione della contrarietà del suo gruppo al programma navale.
  Ricorda, infatti, che il proprio gruppo aveva a suo tempo, in occasione dell'esame della legge di stabilità per il 2014, aveva votato in dissenso rispetto alle norme che istituivano i contributi ventennali per il programma navale e ribadisce la forte contrarietà del gruppo al finanziamento di ulteriori programmi pluriennali che vanno a sommarsi a quelli già in corso, impegnando risorse pubbliche che dovrebbero, a suo giudizio, andare a beneficio di altri settori dell'attività pubblica.
  Esprime, peraltro, preoccupazione per la tipologia di navi che verranno costruite, la cui grandezza fa presupporre che serviranno più alle ambizioni di una grande potenza militare che al soccorso dei migranti ed alla salvaguardia delle vite umane.
  Conclude auspicando di poter al più presto discutere con il Ministro della difesa, in merito agli obiettivi da individuare nell'ambito del Libro bianco della difesa, e di non dover invece ancora discutere delle esigenze di rafforzamento militare manifestate dagli Stati maggiori della Difesa e delle diverse Forze armate.

  Marco MARCOLIN (LNA) rileva che la proposta di parere del relatore è per certi versi assai dura e si oppone a quella che rischia di configurarsi come una richiesta di autorizzazione in bianco da parte del Governo. Apprezza, in particolare, la condizione riferita all'elenco delle unità navali da dismettere, anche se lamenta la mancanza di un riferimento alla tempistica sull'immissione in esercizio delle nuove unità.
  Ritiene che sarebbe stato preferibile sottoporre al parere del Parlamento un programma così vasto e importante solo dopo l'approvazione del Libro bianco della difesa e preannuncia che il suo gruppo appoggerà la proposta di parere favorevole del relatore, evidenziando in ogni caso che la finalità delle navi militari non può essere quella di servire per il trasbordo dei migranti.

  Andrea CAUSIN (SCpI) manifesta, a sua volta, un orientamento favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore, sottolineando come il programma navale rappresenti una risposta alla scelta politica della NATO, preannunciata nelle dichiarazioni dello scorso anno, di procedere progressivamente in direzione di un mutamento dello scenario operativo navale, spostandolo dal Mediterraneo all'Oceano Indiano.
  Ritiene condivisibile l'obiettivo di sostituire le 51 unità navali non più efficienti con le nuove unità previste nel programma, Pag. 44dichiarandosi interessato all'apertura di una discussione sugli aspetti tecnici, anche in ragione del fatto che il Parlamento dovrebbe avere il diritto ed il dovere di essere adeguatamente informato sulla effettiva destinazione finale della spesa pubblica.
  Conclude sottolineando come le schede illustrative allegate al programma siano estremamente laconiche riguardo alle possibilità che le nuove unità navali possano opportunamente interfacciarsi e interoperare con i sistemi d'armamento degli altri Paesi alleati e chiede al relatore se sia disponibile a introdurre nella proposta di parere un riferimento specifico su tale punto.

  Elio Massimo PALMIZIO (FI-PdL) condivide la proposta di parere del relatore, pur ritenendo che le condizioni in essa contenute rappresentino il minimo che era possibile fare. Appoggia, inoltre, la richiesta del collega Causin, ritenendo senz'altro necessario che le nuove unità navali – in quanto navi da guerra, e non mezzi da adibire al trasbordo di migranti – possano interoperare con i sistemi d'armamento degli altri Paesi dell'Unione europea e della NATO.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, riservandosi di intervenire successivamente, sviluppa alcune riflessioni che ritiene possano essere utili al prosieguo del dibattito. Premesso che non intende intervenire sul merito del provvedimento, ricorda che l'altro ramo del Parlamento si è già espresso sul programma in senso favorevole, e in maniera tale da non rendere necessario un ulteriore passaggio parlamentare. Dichiara quindi che si impegnerà affinché alle condizioni poste nel parere della Commissione Difesa della Camera sia data la necessaria attenzione, nonostante il parere favorevole espresso dal Senato.

  Gian Piero SCANU (PD), relatore, ringrazia il sottosegretario Alfano per aver fatto presente, con estrema schiettezza, la possibilità che si sviluppino elementi di criticità a seguito del diverso tenore dei pareri espressi dalle Commissioni Difesa della Camera e del Senato. Nel ricordare quindi che l'autonomia dei due rami del Parlamento è tale da rendere assolutamente paritarie le rispettive deliberazioni, ribadisce che le condizioni che ha ritenuto di introdurre nella sua proposta di parere non recano nessuna innovazione riguardo a quanto già previsto dalla disciplina vigente in materia di programmi d'armamento. Si dichiara, dunque, tranquillizzato dalle parole del rappresentante del Governo che scongiurano l'eventualità che deliberazioni difformi tra i due rami del Parlamento possano essere prese a pretesto per evitare il confronto con la Camera e l'applicazione delle nuove procedure previste dalla legge di riforma Di Paola.
  Nel manifestare, quindi, la propria disponibilità ad integrare la proposta di parere nel senso indicato dall'onorevole Causin, assicura che leggerà con attenzione la proposta di parere alternativa presentata dal Movimento 5 Stelle, precisando che le informazioni acquisite dalla Commissione nel corso delle audizioni svolte e riportate nella sua proposta di parere sono state rese dai soggetti auditi in piena consapevolezza.
  Invita, infine, a prendere in considerazione il significato effettivo del vincolo della percentuale del 25 per cento per gli investimenti, il quale potrà essere rispettato soltanto se le risorse assegnate al programma in esame oppure ad altri programmi d'armamento saranno debitamente ridimensionate.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 3 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato alla difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.45.

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Autorizzazione di spesa per la prosecuzione dell'impiego di personale militare per la prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale in Campania.
C. 2679-quater Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 26 novembre 2014.

  Elio VITO, presidente, dopo aver avvertito che sostituirà per la seduta la relatrice, on. Scopelliti, che è impossibilitata a prendere parte ai lavori odierni della Commissione, ricorda che lunedì scorso è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti e comunica che sono stati presentati due emendamenti: l'emendamento della relatrice 17.2 e l'emendamento Basilio 17.1 (vedi allegato 3).
  Prima di passare all'espressione dei pareri sugli emendamenti, ricorda che nella precedente seduta ha segnalato come presso la Commissione Bilancio fosse stato presentato al disegno di legge di stabilità l'emendamento del Governo 32.54, che prevedeva, tra l'altro, l'inserimento nella Tabella A della voce «Ministero della difesa», con un importo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2015-2017, da destinare alla copertura finanziaria della prosecuzione del concorso delle Forze armate alle operazioni di controllo del territorio nella terra dei fuochi.
  Nella seduta del 26 novembre scorso tale emendamento è stato approvato dalla Commissione Bilancio insieme all'emendamento 17.498 del relatore, con il quale è stata inserita nel disegno di legge di stabilità una nuova disposizione: si tratta dell'articolo 1, comma 139, del testo trasmesso al Senato.
  La nuova disposizione istituisce nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un fondo per il finanziamento, tra l'altro, della prosecuzione nel triennio 2015-2017 del concorso delle Forze armate alle operazioni di sicurezza e di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale nelle province della regione Campania.
  Per tale finalità viene previsto un finanziamento di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio, vale a dire lo stesso importo previsto nel disegno di legge in esame, che – come noto – risulta dallo stralcio dell'articolo 17, comma 20, del disegno di legge di stabilità presentato dal Governo.
  La disposizione introdotta nel disegno di legge di stabilità dalla Commissione bilancio non reca tuttavia una nuova disciplina sostanziale per l'utilizzo dei militari nella terra dei fuochi e neanche fa espressamente rinvio all'articolo 3, comma 2, del decreto-legge n. 136 del 2013, limitandosi a demandare a un decreto del presidente del Consiglio dei ministri – da adottare di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge di stabilità – il compito di ripartire il fondo anzidetto tra le varie finalità indicate dalla legge di stabilità, compresa quella oggetto del disegno di legge in titolo.
  Ciò premesso, chiarisce che, per portare avanti il disegno di legge in titolo, in modo da individuare espressamente a livello legislativo la disciplina da applicarsi per l'utilizzo dei militari nella terra dei fuochi, occorre che la Commissione individui una nuova copertura finanziaria, a legislazione vigente, diversa da quella inizialmente prevista nel complesso delle risorse della legge di stabilità, che ormai non è più disponibile.
  A questo fine, la relatrice ha presentato il suo emendamento 17.2, che prevede una possibile copertura finanziaria – che dovrà naturalmente essere verificata dalla Commissione bilancio – e che si riferisce al solo anno 2015.
  Alla luce di questa copertura, l'emendamento della relatrice riformula il disegno di legge in esame riferendolo al solo anno 2015; con l'occasione viene eliminato dal testo del provvedimento in esame il riferimento al comma 2-ter dell'articolo 3 del decreto-legge n. 136 del 2013, il quale comma contiene una disposizione superata, Pag. 46vale a dire che il personale militare sia «posto a disposizione dei prefetti interessati fino al 31 dicembre 2014».

  Tatiana BASILIO (M5S), dopo aver confermato come il suo gruppo ritenga utile utilizzare i droni per la vigilanza nella terra dei fuochi, ritira il suo emendamento 17.1, riservandosi di ripresentarlo in Assemblea, eventualmente con altra formulazione, dopo aver ascoltato il generale Candotti, che la Commissione ha programmato audire in qualità di esperto nell'ambito della discussione delle risoluzioni sull'impiego di Predator nei territori della Campania interessati dal fenomeno dei roghi di rifiuti.

  Elio VITO, presidente e relatore, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 17.2 della relatrice Scopelliti.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO esprime parere favorevole sull'emendamento 17.2 della relatrice Scopelliti, a condizione che sia riformulato in modo da aggiungervi un periodo inteso a precisare che «Il personale di cui al comma 2 del medesimo articolo 3 del decreto-legge n. 136 del 2013 è posto a disposizione dei prefetti interessati fino al 31 dicembre 2015». In tale modo si recupera, aggiornandolo, anche il contenuto del comma 2-ter dell'articolo 3 citato.

  Elio VITO, presidente e relatore, certo di interpretare anche gli intendimenti della relatrice, on. Scopelliti, riformula il suo emendamento nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Tatiana BASILIO (M5S) dichiara il voto favorevole del suo gruppo, anche alla luce di quanto emerso nel corso della missione svolta dalla Commissione stessa nella terra dei fuochi e del giudizio favorevole espresso nel corso della sua audizione informale dal dottor Cafagna, incaricato del Governo per il fenomeno dei roghi in Campania, in merito all'esperienza dell'utilizzo dei militari in questa operazione.

  Marco MARCOLIN (LNA) dichiara il voto favorevole del suo gruppo, auspicando che l'utilizzo dei militari sia esteso anche ad altri ambiti, compresa l'assistenza alle popolazioni in caso di calamità naturali.

  Gian Piero SCANU (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento della relatrice 17.2, come riformulato.

  Elio Massimo PALMIZIO (FI-PdL) dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

  Donatella DURANTI (SEL) dichiara il voto contrario del suo gruppo, motivato dalla contrarietà rispetto all'utilizzo di militari per il controllo del territorio nazionale, a presidio dell'ordine pubblico.

  La Commissione approva l'emendamento della relatrice 17.2, come riformulato.

  Elio VITO, presidente, avverte che il testo risultante dall'emendamento approvato sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva, per l'acquisizione dei rispettivi pareri. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.

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