CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 novembre 2014
345.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 42

INTERROGAZIONI

  Giovedì 27 novembre 2014. — Presidenza del vicepresidente Ivan CATALANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 13.30.

  Ivan CATALANO, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

5-00985 Piazzoni: Costi relativi alla progettazione e alla costruzione della linea C della metropolitana di Roma e tempi necessari al definitivo completamento dell'opera.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta, per quanto segnali che la propria interrogazione era stata presentata da oltre un anno. Ritiene in ogni caso che la risposta fornisca importanti rassicurazioni. Evidenzia, infatti, che un'opera come la linea C della metropolitana di Roma può esplicare i propri effetti di Pag. 43miglioramento della mobilità della capitale solo quando sarà pervenuta ad una fase avanzata di realizzazione e, nel caso specifico, quando sarà completata la tratta almeno fino a piazza Lodi, dove la metropolitana potrà connettersi con altri servizi di trasporto pubblico. La linea C rappresenta, infatti, un'opera pubblica che può incidere positivamente sulla vita di un gran numero di persone che risiedono e lavorano a Roma e che può fornire un significativo contributo per migliorare il rapporto tra periferie e centro. Ritiene pertanto essenziale, da parte di tutti i soggetti pubblici responsabili, una rigorosa attenzione sia sui tempi di realizzazione dell'opera, sia sui costi. A quest'ultimo riguardo, osserva che l'enorme aumento dei costi che si è registrato è dipeso non dalle particolari difficoltà, connesse al rispetto del patrimonio archeologico, che realizzare una linea di metropolitana in una città come Roma comporta, ma ha complicazioni, inadempimenti e ritardi principalmente di natura burocratica. Ricorda la vicenda a suo giudizio scandalosa riguardante il fatto che la trivella, ovvero la cosiddetta «talpa» sia rimasta inoperosa per lungo tempo, con imputazione delle spese relative all'utilizzo di uno strumento tanto costoso. In conclusione ribadisce che è essenziale che, come dichiarato nella risposta, la linea C della metropolitana di Roma continui ad essere considerata un'opera prioritaria di interesse nazionale.

5-02999 Catalano: Verifica e manutenzione delle barriere di sicurezza autostradale da parte di Autostrade per l'Italia SpA.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI), replicando, ringrazia per la risposta, che si riserva di valutare sulla base del testo scritto.

5-03669 Rizzetto: Criteri di trasferimento del personale all'interno del Corpo delle capitanerie di porto.
5-03684 Gelli: Criteri di trasferimento del personale all'interno del Corpo delle capitanerie di porto.
5-03761 De Lorenzis: Criteri di trasferimento del personale all'interno del Corpo delle capitanerie di porto.

  Ivan CATALANO, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla medesima materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Walter RIZZETTO (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta resa dal sottosegretario, di natura squisitamente politica, e si riserva di verificarne gli elementi soprattutto in relazione a una richiesta dell'interessato di trasferimento dal servizio operativo a quello amministrativo, che non sembrerebbe coerente con le pubbliche dichiarazioni da questi rese e con il successivo ricorso al Tar, dal momento che l'ufficio cui è stato assegnato parrebbe destinato a persone in prepensionamento o a neoassunti. Non ravvisandosi, altresì, logiche meritocratiche nel trasferimento, essendo il posto lasciato libero dal comandante De Falco stato occupato da una persona con una forte anzianità lavorativa e quindi già ai vertici della carriera, giudica sospette le tempistiche di detto trasferimento, che appare a dir poco punitivo, dal momento che comportamenti analoghi a quelli da lui tenuto nella notte dell'affondamento della Costa Concordia sarebbero, in Paesi diversi dall'Italia, premiati con avanzamenti significativi di carriera. Ribadisce l'altissimo livello professionale del comandante De Falco che, in quella drammatica notte, pur non essendo in servizio si è recato immediatamente sul posto di lavoro, evitando la morte di numerose persone e ritiene che Pag. 44tale comportamento debba essere valorizzato non solo dagli onori delle cronache, ma anche nel contesto del Corpo delle capitanerie di porto. Preannuncia, infine, che continuerà a monitorare la vicenda al fine di verificare le esatte motivazioni del trasferimento, configurandosi, questa, come una battaglia sul rispetto di diritti piuttosto che la risoluzione di una questione personale.

  Federico GELLI (PD), replicando, osserva che non può dichiararsi interamente soddisfatto, oltre che per i motivi già evidenziati nell'intervento del collega che l'ha preceduto, anche perché, al di là delle logiche che presiedono all'attribuzione e alla rotazione degli incarichi nell'ambito del Corpo delle Capitanerie di porto, ritiene che il Corpo stesso avrebbe dovuto dimostrare apprezzamento per un proprio ufficiale, che, in una situazione drammatica, si è distinto per capacità e lucidità di intervento. Osserva pertanto che, rispetto al numero complessivo di trasferimenti o avvicendamenti negli incarichi indicati nella risposta, a suo giudizio avrebbe dovuto essere riservata una particolare considerazione per una figura che è diventata simbolo di un'Italia migliore. Tutti, infatti, si attendevano che, a seguito del comportamento tenuto nella tragica notte dell'affondamento della Costa Concordia, il capitano di fregata De Falco ricevesse un encomio o una promozione, proprio in quanto servitore dello Stato che si era distinto nello svolgimento dei propri doveri e che pertanto meritava di essere premiato Ciò invece non è avvenuto, come attesta il fatto che, anche da contatti diretti con il capitano De Falco, ha potuto personalmente verificare che non era certamente sua aspirazione essere posto a capo dell'Ufficio Studi della direzione marittima di Livorno. Ritiene invece che le capacità di cui il capitano De Falco ha dato prova avrebbero potuto e potranno essere pienamente valorizzate in ruoli di maggior rilievo.

  Diego DE LORENZIS (M5S), replicando, nel ringraziare il sottosegretario per la risposta tempestiva, di cui si dichiara non soddisfatto ritenendola del tutto burocratica, esprime perplessità in quanto essa contiene affermazioni che si pongono in netto contrasto con il comportamento tenuto dal comandante De Falco successivamente al suo trasferimento. Nel fare preliminarmente presente di non avere avuto contatti diretti con l'interessato, osserva tuttavia che il grande rilievo mediatico avuto da tale trasferimento ha permesso di apprendere sia del ricorso al Tar mosso da questi in relazione a quello che sembra essere un demansionamento, sia della delusione e amarezza conseguenti a tale avvicendamento, che desta qualche sospetto anche in relazione alla tempistica con la quale è avvenuto. Nel sottolineare che tale risposta riprende i contenuti di analoga risposta già data dal Governo in occasione dello svolgimento di un atto di sindacato ispettivo al Senato, sottolinea che il comandante De Falco ha svolto in modo assolutamente professionale il lavoro che gli era stato affidato, in una situazione di estrema drammaticità e che tale comportamento dovrebbe, a rigor di logica, essere premiato e non punito dall'Amministrazione di appartenenza.

5-03683 Mucci: Assenza di una normativa volta a consentire l'omologazione dei veicoli riconvertiti in elettrici o ibridi.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Mirella LIUZZI (M5S), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara insoddisfatta della risposta. Osserva, infatti, che il sottosegretario ha fornito una disamina della disciplina in materia di sostituzione dei motori dei veicoli e di omologazione, ma non ha indicato, come chiedeva l'interrogazione di cui è cofirmataria, tempi certi e rapidi per assicurare l'omologazione dei veicoli, pubblici o privati, convertiti in elettrici o ibridi. Ribadisce che a tal fine è sufficiente l'adozione di un Pag. 45decreto attuativo, che, tra l'altro, dovrà basarsi su una normativa già molto articolata dettata a livello di Unione europea. Sottolinea che le imprese e, in generale, i soggetti interessati a trasformare i motori dei veicoli in elettrici o ibridi sono attualmente costretti a recarsi in Germania per l'omologazione del veicolo riconvertito. Ciò produce l'effetto, tanto più grave in una situazione di crisi come l'attuale, di compromettere le possibilità di sviluppo di un settore, come quello della progettazione, realizzazione e installazione dei sistemi e componenti che permettono di convertire i veicoli con motore termico in veicoli a trazione elettrica, che presenta significative potenzialità economiche. Ritiene che gli ostacoli che vengono posti allo sviluppo di questo specifico settore attestino, più in generale, l'incertezza e l'indecisione che contraddistinguono il Governo in carica rispetto all'esigenza di promuovere politiche che, in ogni ambito, sostengano la ricerca, l'innovazione e le attività economiche che possono derivarne.

  Ivan CATALANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.15.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI
5-03472 Crivellari: Mancato recepimento della direttiva 2005/44/CE in materia di servizi di informazione fluviale.

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