CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 21 novembre 2014
341.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 67

SEDE REFERENTE

  Venerdì 21 novembre 2014. — Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 11.20.

Decreto-legge 165/2014 recante: Disposizioni urgenti di correzione a recenti norme in materia di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati e misure finanziarie relative ad enti territoriali.
C. 2715 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Chiara BRAGA, relatore, comunica che la Commissione è chiamata a esaminare il decreto-legge n.165 del 2014, il quale si compone di quattro articoli, recanti norme volte a correggere le disposizioni contenute nel decreto-legge 133 del 2014 (cosiddetto Sblocca Italia) in materia di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati e di misure destinate ai territori della regione Abruzzo colpiti dal sisma del 2009, al fine di neutralizzare gli effetti conseguenti alle modifiche apportate nel corso dell'esame parlamentare del decreto-legge n. 133 prima della loro entrata in vigore, nonché norme contenute nel decreto Pag. 68legge n. 90 del 2014 in materia di centralizzazione degli acquisti di beni e servizi.
  In particolare, l'articolo 1 modifica il comma 7 dell'articolo 34 del decreto-legge 133/2014, al fine di ripristinare sostanzialmente la formulazione iniziale della norma nel testo licenziato dal Consiglio dei Ministri. In conseguenza dell'intervento correttivo, il comma 7 dell'articolo 34 è pertanto nuovamente volto a consentire l'effettuazione di interventi di vario genere (interventi/opere richiesti dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; manutenzioni di impianti e infrastrutture, inclusi adeguamenti alle prescrizioni autorizzative; opere lineari necessarie per l'esercizio di impianti e forniture di servizi e, più in generale, altre opere lineari di pubblico interesse) nei siti inquinati in cui sono in corso o non sono ancora state avviate attività di messa in sicurezza e bonifica. Nel corso dell'esame parlamentare del decreto legge n. 133 del 2014 tale comma era stato modificato al fine di: circoscriverne l'applicazione ai siti inquinati di proprietà di enti territoriali; prevedere, per tali siti, l'esclusione dal patto di stabilità interno per le spese connesse alla realizzazione degli interventi ed opere succitati ai quali – nel corso dell'esame parlamentare – erano stati aggiunti gli interventi e le opere di bonifica.
  Le motivazioni della modifica sono esplicitate nella relazione di accompagnamento e più sinteticamente nel preambolo del decreto in cui si sottolinea che «l'esclusione dal patto di stabilità interno, per le spese relative agli interventi su siti inquinati di proprietà degli enti territoriali, determinerebbe oneri non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria» contrastando, quindi, con l'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.
  Fa notare che l'inclusione degli interventi e delle opere di bonifica nel comma 7 sembrava configurare per tali interventi una nuova procedura semplificata per le operazioni di bonifica, ulteriore a quella semplificata recentemente introdotta dal decreto-legge 91/2014 (nuovo articolo 242- bis del codice dell'ambiente), potendo determinare incertezze in ordine all'applicazione della norma. I commi 8, 9 e 10 dell'articolo 34 del decreto-legge 133/2014, infatti, dettano una disciplina semplificata per le procedure di caratterizzazione e per le attività di scavo ed il riutilizzo dei materiali scavati, che si applicano agli interventi contemplati dal comma 7.
  L'articolo 2 del decreto-legge chiarisce che la norma di copertura prevista dal comma 8-quater dell'articolo 4 del decreto-legge 133/2014 non fa riferimento all'intero articolo 4, rubricato misure di semplificazione per le opere incompiute segnalate dagli enti locali e misure finanziarie a favore degli enti territoriali, ma solamente alla proroga dei contratti di locazione, in favore della popolazione colpita dal sisma in Abruzzo dell'aprile 2009, disposta dal precedente comma 8-ter.
  Anche nel caso di tale disposizione, l'effetto correttivo è quello di neutralizzare gli effetti conseguenti alle modifiche inserite nel corso dell'esame parlamentare del decreto legge n. 133 del 2014 prima della loro entrata in vigore. Le motivazioni alla base della modifica sono esplicitate nelle relazioni di accompagnamento del decreto e fanno riferimento all'esigenza di specificare a quale disposizione dell'articolo 4 del decreto medesimo fa riferimento la norma di copertura prevista dal comma 8-quater, considerato peraltro che le altre disposizioni previste in differenti commi del medesimo articolo 4 sono dotate di autonoma copertura.
  L'articolo 3 interviene sull'individuazione dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 e del 2012 che sono esentati dall'applicazione delle misure per la centralizzazione degli acquisti, come previsto dall'articolo 23-ter, comma 2, del decreto-legge 90/2014, al fine di ricomprendere in tali territori anche quelli delle regioni Lombardia e Veneto colpiti dal sisma del 2012.
  L'articolo 4 dispone l'entrata in vigore del provvedimento il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, che coincide con la data di entrata in vigore della legge n. 164/2014 di conversione del decreto-legge n. 133/Pag. 692014, determinando pertanto un'entrata in vigore contestuale delle disposizioni del decreto legge modificate in conseguenza delle correzioni apportate dagli articoli 1 e 2 del decreto in esame.

  Paolo GRIMOLDI (LNA) esprime un giudizio fortemente negativo sull'operato del Governo il quale, dopo soltanto pochi giorni dall'approvazione da parte del Senato del decreto-legge 133/2014, ha ravvisato la necessità di apportare correzioni allo stesso attraverso il decreto-legge in esame.

  Patrizia TERZONI (M5S) si associa alle considerazioni del collega Grimoldi, aggiungendo che le disposizioni che il decreto-legge in esame intende modificare erano già state oggetto di discussione presso la VIII Commissione, dove erano state segnalate le relative criticità.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) segnala che ieri presso la V Commissione, nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità 2015, il relatore ha presentato un emendamento che modifica il comma 7 dell’ articolo 34 del decreto-legge n. 133 del 2014.

  Tino IANNUZZI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.25.

ATTI DEL GOVERNO

  Venerdì 21 novembre 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 11.25.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno 2014, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 112.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), relatore, comunica che la Commissione è chiamata a esaminare lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno 2014, relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (atto n. 112).
  Ricorda che la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di riparto in titolo è formulata ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ha disposto l'iscrizione in un unico capitolo – nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato – degli importi dei contributi dello Stato in favore di enti ed istituti vari; il citato comma 40 prevede che il riparto dei contributi tra gli enti interessati venga annualmente effettuato, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, con decreto di ciascun Ministro, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, alle quali vengono altresì inviati i rendiconti annuali dell'attività svolta dai suddetti enti.
  Ricorda altresì che lo schema di decreto ministeriale provvede a ripartire annualmente le risorse del capitolo 1551 del bilancio di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in favore di Enti, Istituti, Associazioni, Fondazioni ed altri organismi. Lo stanziamento da ripartire per il 2014 è pari a 4,93 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 5,87 milioni di euro ripartiti nel 2013. La diminuzione dello stanziamento relativo al 2014 è conseguenza dell'accantonamento Pag. 70di 896.597 euro, intervenuto sullo stanziamento iniziale di 5.826.000 euro per il 2014, per effetto del decreto legge 8 aprile 2013 n. 35, del decreto legge 28 gennaio 2014, n. 4, e del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66. A parziale integrazione della riduzione del fondo operata dalle citate norme è stata richiesta una variazione in assestato del fondo pari ad euro 450.000. Le risorse ripartite nel 2012 erano pari a 5,61 milioni di euro, mentre quelle del 2011 erano pari a 6,16 milioni di euro.
  Segnala che la procedura per il riparto della quota destinata agli Enti Parco nazionali, ammontante ad euro 2.410.000 oltre a 300.000 euro previsti in assestato di bilancio, riconducibile al nuovo criterio della complessità territoriale-amministrativa delle aree protette, secondo quanto risulta dalla relazione illustrativa, è stata elaborata sulla base di tre distinti parametri: la superficie occupata da ciascun Parco (rilevata dal 6o aggiornamento dell'Elenco Ufficiale delle aree naturali protette, approvato con decreto ministeriale Ambiente 27 aprile 2010); le superfici delle zone naturali di riserva integrale; il numero dei Comuni insistenti in tutto o in parte sul territorio di ciascun Parco, quale indicatore del grado di difficoltà nella gestione delle relazioni istituzionali che l'Ente Parco deve affrontare. Si tratta dei medesimi criteri adottati dallo schema di riparto riferito all'esercizio 2013. Secondo quanto risulta dalla relazione e dalla tabella allegata allo schema sono state assegnate quote fisse pari a 90.000 euro, 110.000 euro e 130.000 euro (nel riparto 2013, tali quote erano pari a 105.000 euro, 125.000 euro o 145.000 euro), sulla base dei valori assunti dai parametri suddetti ai quali sono stati applicati appositi coefficienti di ponderazione, che tengono conto del livello di importanza assegnato a ciascun parametro in rapporto con gli altri. L'allegato 1 incluso nella relazione reca una tabella esplicativa dei criteri per il riparto 2014 con l'indicazione dei coefficienti di ponderazione e dei valori assegnati a ciascun parametro.
  Per il riparto della quota destinata alle 27 aree marine nazionali, pari a 1.380.000 euro, i criteri adottati, definiti nel corso del 2012, tengono conto della tutela dell'area marina, dell'impatto antropico e dell'efficienza gestionale; la relazione precisa che dall'esercizio 2012 tutte le aree sono state dotate di un modello di programmazione standardizzato, che consente di assicurare uniformità degli standard gestionali.
  Relativamente all'importo assegnato per l'assolvimento degli obblighi derivanti dall'adesione dello Stato alle Convenzioni internazionali, pari a complessivi 465.000 euro, 260.000 euro sono destinati alla Convenzione di Bonn sulla tutela delle specie migratorie ratificata con la legge 25 gennaio 1975, n. 874 e 205.000 euro alla Convenzione sul commercio internazionale di flora e fauna minacciate da estinzione (CITES), ratificata con la legge 19 dicembre 1983, n. 42.
  Per la voce Azioni di rilevanza nazionale, la relazione sottolinea che la quota ripartita, pari ad euro 154.403, verrà compensata con eventuali ulteriori accantonamenti operati sul capitolo 1551. Le risorse imputate a questa categoria, nello specifico, saranno destinate a programmi e attività di rilevanza nazionale anche con riferimento ad EXPO 2015.
  La relazione illustrativa evidenzia, infine, in merito alla quota assegnata ai tre parchi minerari, che al Parco tecnologico ed archeologico delle colline metallifere grossetane, al Parco museo delle miniere dell'Amiata ed al Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche sono state destinate risorse pari, rispettivamente, ad euro 250.000, 250.000 e 170.000. La medesima relazione sottolinea che tali Parchi, sorti per effetto di un'apposita disposizione normativa che ne ha previsto l'istituzione con decreto ministeriale, non hanno flussi stabilizzati di risorse finanziarie, ma poiché esistono ed hanno messo in campo interventi di tutela, al fine di garantire la continuità della loro azione a partire dall'esercizio 2004, compatibilmente con le necessità riferite agli Enti parco nazionali e alle marine protette, Pag. 71sono state individuate le quote finanziabili. Il trasferimento di detti fondi avverrà rispettivamente per 200.000 euro, 200.000 euro e 120.000 euro sui fondi al momento disponibili e per ulteriori 50.000 euro ciascuno, sui fondi previsti con variazione integrativa in assestato.

  Tiziano ARLOTTI (PD), nel sottolineare l'esigenza di provvedere alla tutela dei parchi minerari che hanno specifiche peculiarità, sollecita la discussione di una proposta di legge a propria firma riferita in particolare ai parchi delle regioni Marche ed Emilia-Romagna, nonché della risoluzione Dallai n. 7-00444, presentata il 30 luglio scorso.

  Tino IANNUZZI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.30.

SEDE CONSULTIVA

  Venerdì 21 novembre 2014. — Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 11.30.

Modifica all'articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi, in materia di riconoscimento della detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante attribuzione di certificati di credito fiscale.
Nuovo testo C. 1899 Pisano.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 18 novembre scorso.

  Tino IANNUZZI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
Nuovo testo della proposta di legge C. 348 Cenni e C. 1162 Verini.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 18 novembre scorso.

  Tino IANNUZZI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Venerdì 21 novembre 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.35 alle 11.40.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 340 del 20 novembre 2014:
   a pagina 80, seconda colonna, dalla terza alla settima riga, l'intero periodo deve intendersi sostituito con il seguente: «Ermete REALACCI, presidente, avverte che l'interrogazione 5-03645, presentata dal deputato Mariani, è stata ritirata».