CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 novembre 2014
333.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per il regolamento
COMUNICATO
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  Mercoledì 12 novembre 2014. — Presidenza della Presidente Laura BOLDRINI.

  La seduta comincia alle 9.10.

Esame di una questione relativa all'applicazione dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento in materia di missioni.

  Laura BOLDRINI, Presidente, precisa che la Giunta è stata convocata per esaminare una questione relativa all'applicazione del regime delle missioni. In particolare, nella seduta del 6 novembre scorso è stata sollevata dal deputato Crippa la questione degli effetti prodotti dalla partecipazione di un deputato in missione ad una votazione qualificata in Commissione (nel caso di specie una votazione segreta sul parere su una proposta di nomina). Ritenendo la questione meritevole di considerazione, la Presidenza si è riservata di sottoporla rapidamente all'attenzione della Giunta.
  Ricorda dunque che il Regolamento (all'articolo 46, comma 2) prevede che i deputati in missione sono computati come presenti per fissare il numero legale. La disciplina applicativa di questa disposizione è contenuta nella circolare della Presidente della Camera del 21 febbraio 1996.
  Ricapitola per chiarezza la disciplina vigente sulle missioni, data appunto dal concorso di diverse fonti normative: la disciplina è contenuta – come detto – nell'articolo 46, comma 2 del Regolamento, nella circolare del 21 febbraio 1996 e, da ultimo, nella delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 181 del 2012 (come modificata dalla n. 190/2012), che contiene la disciplina delle ritenute sulla diaria per le assenze dai lavori della Camera e dei suoi organi. Da questo quadro normativo discende che, in pratica, le missioni riguardano: i membri del Governo, se ne facciano richiesta; i deputati – se autorizzati dalla Presidenza – per incarico delle Commissioni o per incarico legato alla qualità di membro delle delegazioni internazionali o dell'Unione interparlamentare o per incarico legato alla qualità di membro di commissioni governative o organi assimilati istituiti per legge presso la Presidenza del Consiglio; per ragioni del loro ufficio – e se ne facciano richiesta – i membri dell'Ufficio di Presidenza, i Presidenti delle Giunte e delle Commissioni e degli organi equiparati, i membri degli organi per la tutela giurisdizionale, i Presidenti dei Gruppi; le deputate in maternità, nei periodi corrispondenti a quelli per i quali la legislazione vigente prevede l'astensione obbligatoria (su cui si veda il parere della Giunta per il Regolamento del 4 ottobre 2011). Pag. 4
  L'elenco dei deputati in missione è comunicato all'Assemblea all'inizio della seduta e, poi, alle riprese pomeridiana e notturna. Gli elenchi sono trasmessi alle Commissioni ai fini del computo nel numero legale negli organi dei quali i deputati fanno parte. Se un deputato partecipa a votazioni qualificate in Assemblea è considerato come presente e decade dalla missione. Conseguentemente l'elenco delle missioni «valide» può essere oggetto di continui aggiornamenti in corso di seduta.
  Sono inoltre considerati presenti per la seduta i deputati in missione che facciano constatare personalmente la presenza in Aula o la cui presenza sia constatata direttamente dalla Presidenza (generalmente all'inizio seduta, in concomitanza con la lettura delle missioni), anche se – va detto – quest'ultima non è fattispecie frequente, né facilmente applicabile, posto che la presenza in Aula può essere del tutto occasionale e legata al fatto, ad esempio, che la missione non è ancora in concreto iniziata ma sta per iniziare.
   Risulta invece desueta la previsione della circolare del 1996 che fa discendere la decadenza dall'aver preso la parola durante lo svolgimento della seduta: ciò per ragioni tecniche, posto che, diversamente, sarebbe necessario procedere, anche durante le votazioni, a continui aggiornamenti «manuali» (ossia non automatici) dell'impianto elettronico di voto, con conseguente rallentamento dei lavori.
  Nella circolare non si fa alcun riferimento alle conseguenze dell'avvenuta partecipazione a votazioni qualificate in Commissione, votazioni che si svolgono peraltro in numero molto limitato. Fornisce qualche dato in proposito: complessivamente, sommando cioè i dati di tutte le Commissioni, nell'intera legislatura in corso (oltre 18 mesi) si sono svolte in Commissione 105 votazioni qualificate, con una media di 7,5 per Commissione; tali votazioni hanno complessivamente interessato 57 sedute, pari ad una media di 4 sedute per Commissione (su un totale di 4.407 sedute delle Commissioni, ossia in media 314 per Commissione).
  La prassi è nel senso che la partecipazione a votazioni qualificate in Commissione non influisce sulla missione, che resta valida ai fini dell'Assemblea. A tale prassi si fa riferimento nella seduta della Camera del 1o aprile 1993, in cui era stata contestata l'avvenuta partecipazione del deputato Rodotà ad una votazione in Commissione e – ciononostante – l'avvenuto annuncio all'Assemblea della sua missione. Già in tale occasione (da parte dell'on. Elio Vito) di questa prassi è stata segnalata l'incongruenza, data dal fatto che i deputati decadono dalla missione se partecipano a votazioni qualificate in Assemblea (e tale decadenza estende i suoi effetti anche alle Commissioni), mentre non si produce lo stesso effetto in caso di partecipazione ad una votazione qualificata in Commissione.
  È ovvio che se si accedesse ora ad un'interpretazione che – sul punto specifico – innovi la prassi descritta, dovrà essere cura di ciascuna Commissione comunicare immediatamente all'Assemblea i nomi dei deputati che hanno partecipato a votazioni qualificate, in modo che l'elenco delle missioni possa essere aggiornato tempestivamente. Resterebbe fermo che, per le missioni dei titolari di cariche istituzionali, essi, ove decadano dalla missione per aver votato in Commissione, potranno chiedere di essere reintegrati in missione per la fase successiva dei lavori (antimeridiana, pomeridiana o notturna) dell'Assemblea e delle Commissioni.
  Chiede dunque ai membri della Giunta di esprimere la loro opinione al riguardo, di modo che possa essere assunto un orientamento sull'opportunità o meno di aggiornare la prassi sul punto oggetto di approfondimento.

  Federica DIENI si dichiara soddisfatta dalle indicazioni contenute nelle comunicazioni della Presidente, evidenziando, in linea generale, l'esigenza di un maggiore coordinamento e allineamento tra i lavori delle Commissioni e quelli dell'Assemblea.

  Laura BOLDRINI, Presidente, ricorda di aver convenuto da subito con il deputato Pag. 5Crippa sulla sussistenza di un'aporia nel regime delle missioni, aporia per il cui superamento ha inteso proprio convocare l'odierna riunione della Giunta.

  Giancarlo GIORGETTI osserva come, a suo avviso, a maggior ragione dopo l'introduzione del sistema elettronico di rilevazione delle presenze ai lavori delle Commissione, si debba riconoscere che la partecipazione alle votazioni in Commissione produca sulla sorte della missione gli stessi effetti della partecipazione alle votazioni in Assemblea.

  Andrea GIORGIS giudica assolutamente ragionevole estendere le conseguenze previste per il caso in cui si prenda parte alle votazioni in Assemblea in caso di missione anche alla partecipazione alle votazioni qualificate in Commissione.

  Donata LENZI ravvisa un possibile profilo problematico della prospettata assimilazione in relazione alle missioni riguardanti segnatamente i Presidenti delle Commissioni, per i quali suggerirebbe dunque l'opportunità di indicare con quanta più precisione possibile il momento di decorrenza delle missioni.

  Laura BOLDRINI, Presidente, precisa che l'impatto della prefigurata estensione risulterebbe comunque più ridotto in relazione al numero davvero limitato di votazioni qualificate che si svolgono in Commissione, i cui dati ha poc'anzi richiamato.

  Pino PISICCHIO si dichiara favorevole alla omogeneizzazione della disciplina profilata dalla Presidente.

  Laura BOLDRINI, Presidente, prende atto dell'esito del dibattito, che si conclude dunque nel senso della conferma della prassi vigente in materia di decadenza dei deputati dalla missione, che si determina dunque quando il deputato in missione partecipa ad una votazione qualificata in Assemblea e quando il deputato stesso fa risultare personalmente la presenza o tale presenza è constatata direttamente dal Presidente di turno, che lo nomina. A tali ipotesi si aggiunge ora quella che il deputato in missione abbia partecipato a votazioni qualificate in Commissione. Alla luce di tale integrazione, sarà cura di ciascuna Commissione comunicare immediatamente all'Assemblea i nomi dei deputati in missione che hanno partecipato a votazioni qualificate svoltesi presso la stessa Commissione.

Sui lavori della Giunta.

  Simone BALDELLI, Vicepresidente della Camera, prende la parola per dare voce ad un'esigenza del suo Gruppo, rappresentato in Giunta dall'on. Vito, che non ha potuto tuttavia prendere parte ai lavori odierni della Giunta per concomitanti impegni istituzionali. Chiede quindi alla Presidente di valutare un possibile slittamento del termine di presentazione dei subemendamenti relativo alle riforme regolamentari già fissato per il prossimo 15 novembre.

  Laura BOLDRINI, Presidente, si riserva di valutare la richiesta.

  La seduta termina alle 9.30.