CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 ottobre 2014
323.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 28 ottobre 2014.

Nell'ambito dell'esame della proposta di legge recante interventi per il sostegno della formazione e della ricerca nelle scienze geologiche (C. 1533 Mariani), audizione di rappresentanti: del settore Scienza della Terra del CUN; del Consiglio Nazionale dei geologi.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.05 alle 12.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 28 ottobre 2014. — Presidenza del vicepresidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 12.40.

Sui lavori della Commissione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che l'esame del contenuto proprio del disegni di legge di stabilità per l'anno 2015 non avrà luogo prima della giornata di giovedì. Pertanto l'inizio dell'esame in commissione di tale disegno di legge e del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 non potrà svolgersi che nella prossima settimane. Pertanto occorre adeguare il calendario dei lavori per la settimana in corso. In particolare, ritiene che possa essere valutata la possibilità di anticipare alle giornate di domani e dopodomani alcune delle attività conoscitive previste per la Pag. 53prossima settimana, anche al fine di consentire un maggiore tempo a disposizione della Commissione per l'esame dei documenti di bilancio. Rileva altresì che la seduta dell'ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi, previsto per la giornata di domani, e alla quale doveva partecipare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Giannini, segnatamente per interloquire con la Commissione in merito alle proposte di legge C. 1159 Vacca e C. 2386 Ghizzoni concernenti modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari, possa essere sostituita da una riunione del Comitato ristretto sulle medesime proposte di legge, alla quale parteciperà ugualmente il Ministro Giannini.

  Simone VALENTE (M5S) chiede di esaminare in Commissione le proposte di legge concernenti la modifica della disciplina in materia di contributi universitari in sede referente – anziché in sede di Comitato ristretto – sempre alla presenza del Ministro Giannini.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, chiarisce che spetta al Comitato ristretto stesso decidere quando far confluire i propri lavori in sede referente.

  Luigi GALLO (M5S) osserva che gli risulta che lo stesso relatore del provvedimento di cui si sta ora discutendo possa decidere di rinviare entrambe le proposte di legge all'attenzione della Commissione in sede referente, in modo tale che la stessa decida se eventualmente una delle due possa proseguire il proprio iter in sede referente, mentre l'altra continua il proprio percorso in sede di Comitato ristretto.

  Maria COSCIA (PD) rileva che quanto comunicato dal presidente Piccoli Nardelli corrisponde alle intese raggiunte in sede di ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltosi la scorsa settimana. Ricorda quindi che il cambio di sede è dovuto esclusivamente alla novità del posticipo dell'inizio della sessione di bilancio. Ritiene quindi opportuno confermare la sede procedurale del Comitato ristretto, nell'ambito della quale ciascun gruppo potrà ascoltare la posizione del Ministro e assumere le conseguenti determinazioni.

  Simone VALENTE (M5S) ricorda che in sede di ufficio di presidenza della Commissione il Movimento 5 Stelle aveva richiesto la presenza del Ministro Giannini, in sede referente, per esaminare le proposte di legge citate concernenti i contributi universitari. Osserva quindi che, considerata la disponibilità del Ministro ad assicurare la sua presenza in Commissione nella giornata di domani, non vi siano particolari motivi ostativi a lavorare in sede referente su tali progetti di legge anziché in sede di Comitato ristretto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, preso atto che la maggioranza della Commissione intende proseguire i lavori sulle proposte di legge C. 1159 e C. 2386 in sede di Comitato ristretto, come da lei precedentemente annunciato, conferma che l'esame delle predette proposte di legge proseguirà nella giornata di domani in tale sede, con la prevista presenza del Ministro.

Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014.
Atto n. 114.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 22 ottobre 2014.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

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  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI deposita agli atti della Commissione una memoria, la quale riporta le risposte del Governo in merito alle osservazioni e richieste di chiarimenti formulate dalla relatrice del provvedimento, onorevole Capua, nel corso delle sedute della Commissione del 21 e 22 ottobre 2014 (vedi allegato). Illustra quindi sinteticamente tali risposte, rimandando alla memoria depositata in virtù della estrema tecnicità delle questioni poste e delle risposte fornite.

  Ilaria CAPUA (SCpI), relatore, rileva come le risposte fornite per iscritto dal rappresentante del Governo siano molto articolate e necessitino di un necessario approfondimento, in particolare con riferimento alle modalità di calcolo della quota premiale.

  Manuela GHIZZONI (PD) evidenzia quanto lo schema di decreto in esame sia articolato e quanto lo siano anche le risposte del Governo in merito. Osserva intanto che, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, dello schema, il Comitato di esperti per la politica della ricerca (CEPR), che è incaricato di elaborare una proposta di ripartizione tra gli enti con riferimento al finanziamento premiale, è in realtà un organo destinato a svolgere, ordinariamente, altre finalità di consulenza e di studio sulla politica e stato della ricerca. Aggiunge che non è, in particolare, chiaro come possa tale organismo proporre la distribuzione della quota premiale tra gli enti, in base, per una quota pari al 70 per cento, alla valutazione della qualità della ricerca nel periodo 2004-2010 e, per il restante 30 per cento, sulla base di specifici programmi e progetti. Ricorda quindi che la VII Commissione della Camera, in linea con quanto sostenuto anche presso l'altro ramo del Parlamento, aveva prospettato l'attribuzione di competenze in merito ad un'ampia Commissione composta di soggetti competenti per disciplina, analogamente a quanto avvenuto in occasione del riparto del FOE per l'anno 2012.

  Gianluca VACCA (M5S) chiede ai commissari di valutare l'opportunità di sospendere la seduta in corso per dar luogo agli opportuni approfondimenti, per poi rendere nella giornata odierna il parere di competenza della Commissione sul provvedimento in oggetto.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) considera ragionevole la proposta della collega Vacca.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, sospende brevemente la seduta, per compiere i necessari approfondimenti sulle risposte rese dal rappresentante del Governo.

  La seduta, sospesa alle 13.05, è ripresa alle 13.15.

  Gianluca VACCA (M5S) osserva, dopo aver concordato con l'onorevole Ghizzoni in merito al ruolo del CEPR, come le risposte rese nella documentazione depositata dal rappresentante del Governo siano insoddisfacenti. Rileva infatti, oltre alla mancanza di risorse aggiuntive per la ricerca, un'insufficiente spiegazione delle modalità di assegnazione della quota premiale. Con riferimento, poi, alla richiesta di chiarimento in merito alle motivazioni per cui il Programma nazionale di ricerca (PNR) non sia – ad oggi – disponibile, osserva che l'aver affermato, da parte del Governo, che la prima motivazione è da attribuirsi al cambio di Esecutivo, appare singolare, in quanto son ben otto mesi che l'attuale Governo è in carica.

  Manuela GHIZZONI (PD) chiarisce che quanto da lei testé affermato in merito al ruolo del CEPR, in merito alla procedura di cui al presente schema di decreto, non è da intendere assolutamente come critica nei confronti dei suoi componenti o, tanto meno, della sua attività nelle materie di competenza. Rileva poi che, a legislazione vigente, ed in particolare in base all'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo n. 204 del 1998, è previsto che le Commissioni parlamentari competenti intervengano Pag. 55nella ripartizione della quota premiale, esprimendo i pareri di propria competenza, così come avvenuto, in data 9 aprile 2014, con riferimento al decreto di riparto della quota premiale per l'anno 2013. Aggiunge che tale previsione legislativa appare contrastare con la previsione indicata nella documentazione depositata dal Governo di un decreto direttoriale del MIUR che ripartisce le risorse, senza che sullo stesso siano stati acquisiti pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti. Ritiene quindi che sarebbe opportuno ribadire che sullo schema del decreto di riparto della quota premiale le Commissioni parlamentari debbano poter esercitare la funzione a loro attribuite in materia dalla legge.

  Ilaria CAPUA (SCpI), relatore, a seguito dell'approfondimento della documentazione depositata dal rappresentante del Governo, e del dibattito svolto in Commissione, ritiene che la stessa si debba esprimere nella prossima seduta con un parere che presenti delle condizioni sui seguenti aspetti dello schema di decreto. Specifica quindi che la prima condizione dovrebbe afferire al reperimento di risorse aggiuntive per finanziare sia il fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca sia i grandi progetti di ricerca; la seconda dovrebbe far riferimento al necessario apporto della Commissione nella determinazione dei beneficiari della quota premiale del suddetto fondo ordinario; la terza, considerato che alcuni enti beneficiari sono stati rifinanziati negli ultimi anni, altri sono «scomparsi», altri ancora sono apparsi nello schema di decreto di quest'anno, dovrebbe far riferimento alla necessaria indicazione, da parte del MIUR; dei criteri in base ai quali sono stati scelti gli enti beneficiari e l'entità dei contributi. Aggiunge che una quarta condizione dovrebbe far riferimento al fatto che il prossimo decreto di riparto, relativo all'anno 2015, debba essere emanato, entro il 30 aprile del medesimo anno, in modo che gli enti possano ricevere in tempo utile i necessari finanziamenti. Aggiunge infine che ulteriori condizioni o osservazioni potranno essere inserite nella proposta di parere che si accinge a predisporre.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.30.

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