CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 ottobre 2014
320.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e XIV)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 22 ottobre 2014. — Presidenza del presidente della III Commissione Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Lapo Pistelli.

  La seduta comincia alle 15.05.

7-00402 Berlinghieri: Sulla strategia dell'Unione europea per la regione alpina (EUSALP).
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00082).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione all'ordine del giorno.

  Marina BERLINGHIERI (PD) sintetizza i contenuti della risoluzione in titolo, alla quale ha ritenuto utile apportare alcune modifiche, che illustra (vedi allegato 1).

  Il viceministro Lapo PISTELLI rileva che l'Italia, a livello sia nazionale sia regionale, attribuisce un'importanza prioritaria alla costituenda Strategia UE per la Regione Alpina, che ci vede attualmente impegnati nell'analisi della consultazione degli stakeholders. Essa ha visto coinvolti, dal 16 luglio al 15 ottobre, i soggetti interessati, sia pubblici che privati, in un processo di consultazione «bottom up» sulle priorità e le sfide nella regione. Al riguardo, sottolinea che l'Italia è stato il Paese più attivo nella fase di consultazione, elemento che non può che rafforzare gli interessi e le sensibilità dei nostri territori in seno alla costituenda Strategia. Segnala che la caratteristica principale e vero elemento innovativo della Strategia UE per la Regione Alpina – anche rispetto ad altre strategie macroregionali – è nella stretta collaborazione tra i livelli statuale, regionale e transfrontaliero. Le regioni alpine sono state infatti attive promotrici della Strategia fin dal suo esordio, con il contributo importante delle Regioni italiane (in particolare, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Val d'Aosta, Liguria e Province Autonome di Trento e di Bolzano, che hanno deciso il coordinamento da parte della Lombardia). Ritiene importante mantenere tale approccio inclusivo, in un'ottica di fattiva collaborazione tra Stato e Regioni, anche a livello Pag. 8nazionale: la Strategia potrà infatti avere successo solo se coinvolgerà nel processo tutti i soggetti interessati e con competenze in materia.
  Evidenzia che obiettivo principale della Strategia è quello di rispondere alle sfide transterritoriali in un'ottica inclusiva e di vicinanza ai nostri cittadini. Al riguardo, ritiene che la Strategia potrà tradursi in un effettivo valore aggiunto se saprà affrontare anche gli squilibri territoriali e socio-economici tra le zone montuose dell'arco alpino e i più vasti territori circostanti, sulla base di un approccio di «mutua solidarietà». L'ambizione della Strategia è infatti quello di rafforzare la cooperazione tra aree di montagna e aree rurali, tra il territorio alpino strettamente inteso e le aree prospicienti, tra territori più dinamici ed altri in relativo declino, e tra le zone che producono servizi e altri che vi fanno ricorso. Questo approccio è coerente con le indicazioni della Commissione europea, fatte proprie dal Consiglio Affari Generali del 22 ottobre 2013, sul valore aggiunto delle strategie macroregionali. Va rimarcato inoltre che il perimetro d'azione della Strategia, nella sua fase attuativa, avrà una «geometria flessibile» dal punto di vista delle singole azioni e dei progetti comuni che saranno sviluppati in seguito all'approvazione del Piano d'Azione.
  Rappresenta che nel corso della Presidenza italiana del Consiglio dell'UE, si terrà un evento di importanza centrale, che mira a valorizzare il più possibile il contributo dei soggetti interessati emerso dalla consultazione, ossia la Conferenza degli stakeholders in corso di organizzazione con la Commissione europea e la Regione Lombardia i prossimi 1 e 2 dicembre a Milano. Tale iniziativa intende rispondere all'esigenza di elaborare un efficace, futuro Piano d'Azione della Strategia stessa, nell'obiettivo di renderla visibile e concreta attraverso la definizione di progetti prioritari e di comune interesse. Ricordo che la Comunicazione sulla Strategia con annesso il Piano d'Azione sarà presentata dalla Commissione alle altre istituzioni europee entro giugno 2015, in vista della definitiva approvazione della Strategia entro la fine dell'anno.
  Sottolinea che sulla base del principio dei tre «No» della Commissione UE – no a nuovi fondi, no a nuove istituzioni, no a nuove regole –, il «focus» su tale elemento, riflesso nei diversi documenti che ne hanno scandito il lavoro preparatorio, è fondamentale per rassicurare gli altri Stati membri, nonché le stesse istituzioni comunitarie, circa l'effettivo valore aggiunto della Strategia. Ove prevalesse un orientamento favorevole ad una Strategia esclusivamente mirata alla montagna, alcuni Stati membri potrebbero suggerire di limitarsi a rafforzare l'attività della Convenzione delle Alpi.
  Conclude segnalando che la Strategia UE per la Regione Alpina, nella nostra ottica, può rappresentare uno strumento innovativo non solo per l'area coinvolta, ma anche per la stessa Unione europea, sia in termini di rilancio dello sviluppo sia in chiave di cooperazione transnazionale, mirando a far fronte a sfide e opportunità che non possono essere adeguatamente affrontate dalle strutture esistenti, anche attraverso una gestione innovativa delle risorse. Numerose sono infatti le sfide sentite nella regione, con particolare riferimento alle tematiche dello sviluppo economico sostenibile, dell'ulteriore sviluppo della connettività sia infrastrutturale che in termini di servizi di comunicazione, e alle questioni ambientali. Tali problematiche, proprio per la loro natura transterritoriale, potranno essere efficacemente affrontate in un quadro di collaborazione tra Stati, Regioni e Commissione Europea come la Strategia UE per la Regione Alpina.

  Paolo ALLI (NCD) richiama di avere partecipato al processo finalizzato alla Strategia UE per la Regione Alpina ed evidenzia che il relativo dibattito oscilla tra il limitarne l'applicazione ai soli territori di montagna o anche ai territori pianeggianti contigui. Si associa alle considerazioni svolte dal Viceministro a tal proposito, ritenendo essenziale un approccio Pag. 9estensivo, che includa porzioni più ampie di popolazione. Ritiene pertanto che il testo della risoluzione possa essere ulteriormente migliorato.

  Paola CARINELLI (M5S) preannuncia l'orientamento favorevole del suo gruppo sulla risoluzione illustrata dalla relatrice. Riterrebbe tuttavia opportuno richiamare il tema del divario digitale, ovvero dei problemi di connettività che affliggono le aree alpine. Propone quindi di indicare tra gli impegni, alla lettera b), l'opportunità di adoperarsi per il superamento del digital divide nelle aree montuose e periferiche.

  Enrico BORGHI (PD) interviene in qualità di firmatario della risoluzione, sottolineando il rilievo del tema della perimetrazione geografica rispetto alla strategia che si intende attuare. Ritiene in proposito come il testo attuale della risoluzione sia correttamente formulato, in termini di flessibilità, al fine di contemperare le esigenze di sostegno delle regioni di montagna e quelle delle regioni circostanti. Occorre infatti evitare gli errori del passato, che hanno determinato una scarsa efficienza degli interventi operati.

  Valentino VALENTINI (FI-PdL) rileva una sostanziale convergenza negli interventi dei colleghi e ritiene che le esigenze emerse potrebbero trovare un punto di mediazione nella riformulazione della lettera c) della Risoluzione.

   Fabrizio CICCHITTO, presidente, ritiene opportuna una breve sospensione della seduta, al fine di consentire la riformulazione della risoluzione.

  Le Commissioni concordano.

  La seduta, sospesa alle 15.20, è ripresa alle 15.45.

  Marina BERLINGHIERI (PD) alla luce del dibattito svoltosi, presenta una nuova formulazione del testo della risoluzione, che tiene conto delle osservazioni avanzate dai colleghi. In particolare, la lettera b) è stata integrata richiamando i temi del sostegno allo sviluppo delle infrastrutture e delle intermodalità, del superamento del digital divide anche attraverso lo sviluppo della banda larga e ultralarga, dello sviluppo del turismo come strumento di valorizzazione del territorio, dello sviluppo di reti di aziende su scala macroregionale e della tutela dell'ambiente e della difesa idrogeologica del territorio. È stata inoltre introdotto un ulteriore impegno, di cui alla lettera e), che prevede che il Governo si adoperi affinché la Strategia dell'Unione europea per la regione alpina sia attuata dalle regioni e dagli enti locali interessati secondo tali indicazioni.

  Il Viceministro Lapo PISTELLI concorda con tale riformulazione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la risoluzione in titolo, come riformulata, che assume il n. 8-00082 (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 15.55.

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