CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 ottobre 2014
312.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 132

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.45 alle 14.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 9 ottobre 2014. — Presidenza del vicepresidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 14.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014.
Doc. LVII, n. 2-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2014.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Dichiara quindi aperta la discussione generale sul provvedimento in esame.

  Gianluca VACCA (M5S) manifesta il netto dissenso del proprio gruppo rispetto al documento all'esame della Commissione, il quale con riferimento ai settori dell'istruzione, dell'università e della ricerca non affronta lo snodo centrale dell'insufficienza cronica delle risorse finanziarie. Nella nota di aggiornamento manca infatti un'inversione di rotta rispetto alle politiche seguite dai diversi Governi negli ultimi anni. Il Governo in carica infatti nonostante affermi il carattere strategico del settore dell'istruzione finora si è limitato ad annunci di tipo propagandistico.
  Per quanto concerne le singole questioni affrontate dal documento rileva come vi siano alcuni nodi problematici relativamente al sistema nazionale di valutazione, Pag. 133in particolare il documento delinea un meccanismo che prevede l'affidamento all'INVALSI di funzioni che non è attualmente in grado di esercitare. Inoltre non appare chiaro il peso delle attività di valutazione sui meccanismi di finanziamento. Sottolinea di essere favorevole all'introduzione di un efficace sistema di valutazione il quale però dovrebbe assumere un modello di tipo orizzontale, concordato con gli operatori e basato su reti di scuole, e non di tipo verticale, secondo criteri aziendalistici del tutto estranei all'attività della scuola.
  Per quanto riguarda il piano «la buona scuola» predisposta dal Governo sottolinea come la riforma della struttura retributiva che dovrebbe riservare gli scatti solo ad una parte dei docenti sulla base di criteri meritocratici alla fine si risolva nell'ennesimo meccanismo per risparmiare risorse nel comparto scuola.
  Analogamente il tema della formazione e dell'aggiornamento dei docenti, che ha sicuramente una natura strategica deve essere affrontato avendo la consapevolezza che attualmente l'offerta formativa non è sempre adeguata. Per quanto concerne il tema dell'università segnala come dalle indicazioni della nota di aggiornamento anche per l'anno prossimo sembrerebbe essere disattesa la richiesta avanzata dalla Commissione che la quota premiale del fondo per il funzionamento ordinario dell'università sia aggiuntiva rispetto alle risorse destinate a far fronte alle esigenze fondamentali delle università medesime. Per quanto riguarda poi la valutazione della qualità della ricerca segnala come la strumentazione oggi disponibile è ormai data perché risale a 5 o 6 anni fa. Segnala infine come sarebbe importante, come già richiesto nel parere approvato dalla Commissione dal disegno di legge di conversione del decreto n. 133 del 2014 che le risorse dello Stato destinato alle regioni per il diritto allo studio siano escluse dal meccanismo del patto di stabilità interno.
  Preannuncia la presentazione di una proposta alternativa di parere da parte del proprio gruppo.

  Milena SANTERINI (PI) ricorda come nella nota di aggiornamento vi siano alcuni passaggi di grande interesse per la Commissione, molto importanti sono ad esempio i riferimenti al sistema di valutazione delle scuole che pur essendo stato avviato sin dal 2011 deve assolutamente essere reso finalmente operativo. Si tratta di un sistema al quale concorrono diversi soggetti: l'INVALSI; l'INDIRE, i Commissari che se correttamente definito potrà fornire un contributo decisivo al miglioramento del nostro sistema scolastico. In questa prospettiva sottolinea come sia molto importante che il documento faccia riferimento sia all'attività di valutazione in senso stretto sia a quella di autovalutazione.
  Per quanto riguarda il tema della dispersione scolastica sottolinea come si tratti di un problema drammatico che deve essere affrontato con la necessaria energia. In questa prospettiva pur apprezzando le indicazioni generali contenute nel documento ritiene che sarebbe opportuno che il Governo fissasse un obiettivo di riduzione del tasso di dispersione scolastica più vicino al target europeo del 10 percento nel 2020.
  Importanti sono anche le considerazioni in merito ai processi di formazione ed in particolare al tema dell'alternanza scuola/lavoro. Sul tema, nel corso degli anni, si sono realizzate alcune significative esperienze che però rischiano di rimanere isolate. Ritiene pertanto che sia necessario aumentare il livello di attenzione sul tema cercando di mettere a sistema le diverse iniziative oggi sul terreno.

  Umberto D'OTTAVIO (PD) sottolinea l'ottimo lavoro svolto dalla relatrice che è riuscita a riassumere efficacemente tutti i temi di interesse della Commissione presenti nella nota di aggiornamento. Ritiene che sia impossibile non riconoscere al Governo di aver messo la scuola al «centro» dell'attenzione. Naturalmente occorre essere consapevoli che un processo di riforma della scuola non si può improvvisare, richiede tempo e deve essere collocato all'interno di una strategia complessiva. Pag. 134In ogni caso il Governo e la sua maggioranza sono consapevoli che il rilancio del sistema di istruzione sia una precondizione per uscire dalla crisi. In questa prospettiva ritiene che l'obiettivo della riduzione del precariato nella scuola abbia una valenza strategia perché risponde non solo ad una esigenza di giustizia ma anche alla necessità di una maggiore stabilità del corpo docente.
  Per quanto riguarda il documento sulla «buona scuola» predisposta dal Governo ritiene che sarebbe opportuno che anche il Parlamento avvii le necessarie attività conoscitive e istruttorie per poter partecipare alla definizione di tale importante strategia. Sul tema della pulizia delle scuole ritiene che sia opportuno avviare una attenta verifica sull'efficacia dell'attuale quadro normativo perché ha l'impressione che la soluzione trovata non sia la migliore. In questo senso la maggioranza pur sostenendo lealmente il Governo potrebbe invitarlo su alcune questioni a correggere il tiro. In ogni caso il documento del Governo dimostra con chiarezza che i temi della formazione e dell'istruzione sono al «centro» della sua strategia.

  Maria MARZANA (M5S) rileva come in seduta non sia presente alcun rappresentante del Governo e che viceversa, considerata l'importanza del documento in discussione, sarebbe opportuno che vi fosse almeno un sottosegretario.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), presidente, concorda con l'onorevole Marzana circa l'opportunità della presenza del Governo alla seduta della Commissione, segnalando peraltro come la variabilità degli orari di lavoro delle Commissioni rendano talvolta problematico per il Governo assicurare la presenza di propri rappresentanti. In ogni caso, ricorda, come la presenza del Governo non sia necessaria dal punto di vista parlamentare.

  Ilaria CAPUA (SCpI) esprime il proprio parere favorevole sul documento all'esame della Commissione. Con riferimento al settore della ricerca e dell'università ritiene che nell'ambito del finanziamento del sistema università la quota premiale debba essere aggiuntiva rispetto alla dotazione del fondo per il finanziamento ordinario. Importante sarebbe anche concentrare la propria attenzione sui meccanismi per la diffusione della cultura scientifica. Ritiene di grande interesse l'iniziativa del Governo relativa al progetto «PHD ITalents» che rappresenta un primo strumento per favorire l'inserimento di giovani dottori di ricerca in imprese orientate all'innovazione. Naturalmente auspica che lo stanziamento di 11 milioni di euro per l'anno in corso possa essere aumentato in futuro.

  Luigi GALLO (M5S) sottolinea come a suo avviso finora il Governo e la maggioranza sul tema scuola si siano limitati ad annunci di tipo propagandistico. Durante la campagna elettorale il programma del PD prevedeva la destinazione al settore della scuola di otto miliardi di euro. Naturalmente tale promessa è rimasta sulla carta. Viceversa il M5S ha sin dall'inizio della propria presenza in Parlamento avanzato con forza la richiesta di reintegrare le risorse finanziarie tagliate nel corso degli anni alla scuola. Per quanto riguarda l'offerta formativa ritiene che sarebbe fondamentale rafforzare il settore della cittadinanza e della Costituzione poiché ritiene che l'obiettivo della scuola sia in primo luogo quello di favorire la formazione di nuovi cittadini responsabili e partecipativi. Le iniziative sul tema dell'alternanza scuola/lavoro potrebbero essere importanti ma occorre uno sforzo per renderle sistematiche ed anche per migliorare la qualità dell'organizzazione delle imprese che devono accogliere gli studenti perché è evidente che non è sufficiente aumentare l'orario delle attività formative in impresa se poi quest'ultima non è preparata a svolgere tale funzione. A tal fine sarebbe utile introdurre misure di incentivazione fiscale per aziende che decidono di attrezzarsi.

  Maria Grazia ROCCHI (PD) esprime apprezzamento per le parti del documento Pag. 135dedicate al tema dell'alternanza scuola/lavoro. Il documento contiene alcune parole chiave di grande importanza. Il riferimento alle competenze assume un valore quasi simbolico verso un nuovo modello pedagogico e formativo. E le competenze trasversali di cittadinanza maturano soprattutto durante l'età scolare. Le esperienze registratesi sul tema dell'alternanza scuola/lavoro devono essere valorizzate e portate a sistema, così come occorre un riallineamento delle esperienze formative con un monitoraggio, un registro di qualità ed una revisione del repertorio. La revisione del repertorio formativo deve essere necessariamente frequente poiché nell'attuale contesto socio-economico i mestieri e le professioni sono soggetti ad un continuo processo di evoluzione.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD) sottolinea come il documento all'esame della Commissione contenga alcuni elementi che indicano quel cambio diverso annunciato dal Governo. Naturalmente nella valutazione occorre farsi carico dei problemi di compatibilità sul piano delle risorse finanziarie e della necessaria composizione tra le tante priorità che il Governo deve affrontare. Per quanto riguarda il tema dell'alternanza scuola/lavoro ricorda come già il Ministro Carrozza avesse adottato importanti iniziative al riguardo. Si tratta di un tema fondamentale che costituisce il vero terreno sul quale contrastare la piaga della dispersione scolastica. Non c’è dubbio che solo riconciliando la sfera del lavoro con quella della cultura potranno essere raggiunti tassi di partecipazione al sistema dell'istruzione maggiori di quelli attuali. Sul punto ritiene anche che la cultura di sinistra dovrebbe ripensare alcune sue convinzioni che la hanno portata negli anni a privilegiare unicamente il modello liceale della scuola.

  Simone VALENTE (M5S), dopo aver ricordato che la politica è scelta di priorità, giudica non positivamente l'approccio illustrato dalla Nota con riferimento alla politica governativa in ambito culturale. Rileva, in particolare, che il credito d'imposta derivante dall'articolo 1 del decreto-legge n. 83 del 2014, cosiddetto «Art-bonus», essendo solo triennale non permette una efficace programmazione degli interventi e la valorizzazione in maniera strutturale dei beni culturali. Dopo aver evidenziato la limitatezza delle risorse stanziate a favore del settore della cultura, osserva che l'iniziativa del Fondo «Mille giovani per la cultura», non permetterà invero di attivare mille tirocini formativi e che il decreto ministeriale 9 luglio 2014, attuativo di tale iniziativa, prevede l'attivazione di soli 150 tirocini, a dispetto di quanto annunciato dal Ministro Franceschini.

  Roberto SIMONETTI (LNA) reputa positivamente il contenuto della relazione della collega Coscia. Reputa tuttavia che il vero problema sia la grave situazione in cui si trovano i conti pubblici del Paese, con una contrazione del PIL e con minori entrate per le casse pubbliche. Attende poi di vedere se l'attività di cosiddetta spending review sarà efficiente, consentendo in tal modo di recuperare importanti risorse finanziarie. Ricorda inoltre come un'apposita clausola di salvaguardia prevede, nel caso in cui non si raggiungano gli obiettivi di finanza pubblica, l'aumento delle aliquote IVA, con l'aggravio per i cittadini di diversi miliardi di euro. Ritiene quindi che, al di là di quanto viene asserito, nella Nota di aggiornamento del DEF, oggi in esame, anche considerando i 3 miliardi di euro necessari per assumere i circa 150.000 precari della scuola, sarà il prossimo disegno di legge di stabilità, di imminente presentazione, che ci dirà quali saranno le reali possibilità di intervento dell'Esecutivo.

  Francesco D'UVA (M5S) ritiene che non si debbano fare «slogan», ricordando, in particolare, che, a parole tutti sono d'accordo nel chiedere che la cosiddetta quota premiale destinata alla promozione e al sostegno dell'incremento qualitativo delle attività delle università sia aggiuntiva rispetto alle risorse del Fondo di finanziamento ordinario delle università, ma, poi, Pag. 136quando si palesa che tale quota non è altro che una parte di tale Fondo non ci si indigna per questo.

  Maria COSCIA (PD), relatore, ritiene che, alla luce del dibattito svolto, possa predisporre una proposta di parere sul provvedimento in esame, che sarà in grado di illustrare alla Commissione al termine dell'audizione informale di rappresentanti dell'Istituto per le tecnologie didattiche, che sta per avere inizio.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, acquisito l'assenso dei gruppi, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.55 è ripresa alle 15.20.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, annuncia che la relatrice ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato 1). Avverte altresì che i deputati Simone Valente, Vacca, Marzana, Gallo, Brescia, D'Uva e Di Benedetto hanno presentato una proposta alternativa di parere contrario sul medesimo provvedimento (vedi allegato 2).

  Maria COSCIA (PD), relatore, illustra la sua proposta di parere, segnalando come la proposta alternativa di parere contrario presentata dai colleghi del Movimento 5 Stelle sia stata predisposta prima ancora di prendere visione della sua proposta. Ricorda quindi che la Nota di aggiornamento del DEF, oggi in esame, deve essere letta insieme ai dati di base del Documento di economia e finanza 2014, già esaminato dal Parlamento. Sottolinea quindi l'impegno del Governo a raggiungere il pareggio di bilancio in termini strutturali nel 2017, con un anno di ritardo rispetto a quanto prima previsto, a causa della nota congiuntura negativa economico-finanziaria.

  Gianluca VACCA (M5S) precisa che la proposta di parere alternativo presentata dai componenti del suo gruppo è stata redatta dopo aver preso visione della proposta della relatrice.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, acquisito l'assenso dei gruppi, nessun altro chiedendo di intervenire, mette in votazione la proposta di parere favorevole con osservazioni della relatrice, specificando che in caso di sua approvazione risulta preclusa la votazione della proposta alternativa di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 15.35.

Pag. 137