CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 ottobre 2014
311.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 233

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 8 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 14.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di sicurezza sociale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Canada, fatto a Roma il 22 maggio 1995, con Protocollo aggiuntivo, fatto a Roma il 22 maggio 2003.
C. 2574 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione è oggi convocata, in sede consultiva per il parere alla III Commissione (Affari esteri) sul disegno di legge C. 2574: «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di sicurezza sociale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Canada, fatto a Roma il 22 maggio 1995, con Protocollo aggiuntivo, fatto a Roma il 22 maggio 2003».
  Dà, quindi, la parola, alla relatrice, on. Miotto, per lo svolgimento della relazione.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, fa presente che il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo italo-canadese sulla sicurezza sociale del 22 maggio 1995 consta di quattro articoli, i primi due dei quali contengono rispettivamente l'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo e l'ordine di esecuzione ad esso relativo. Prima di soffermarsi sull'articolo 3 che quantifica gli oneri recati dall'applicazione dell'Accordo e provvede alla relativa copertura finanziaria, ricorda che l'Accordo italo-canadese sulla sicurezza sociale è stato firmato a Roma il 22 maggio 1995 allo scopo, analogamente a numerosi altri accordi della stessa specie, di regolare alcuni aspetti previdenziali, in particolare, quello del miglioramento degli standard di protezione dei lavoratori, nonché la più sollecita erogazione delle prestazioni previdenziali.
  L'Accordo si compone di 33 articoli, che riguardano principalmente la materia previdenziale e sui quali non si sofferma, rinviando alla documentazione predisposta dal Servizio Studi della Camera.
  Passando alla parte che interessa più direttamente la XII Commissione e che è contenuta nel disegno di legge di ratifica, evidenzia come l'articolo 3, nel quantificare gli oneri derivanti dall'applicazione dell'Accordo, valutati in 313.600 euro per il 2014, 521.600 euro per il 2015 e 2.555.500 euro a decorrere dal 2016, individua la relativa copertura finanziaria nello stanziamento di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2014-2016, nell'ambito del Programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli Affari Esteri. La relazione tecnica che correda il disegno di legge di ratifica, molto analitica, nel procedere alla quantificazione degli oneri che la ratifica dell'Accordo di sicurezza sociale con il Canada comporta cita anzitutto i punti fondamentali della normativa che vengono in questione, fornendo altresì prospetti dettagliati per gli ultimi sei o sette anni del numero di pensioni in convenzione internazionale sia con il Canada che con la Pag. 234provincia del Québec, e dei relativi importi. La relazione tecnica ricorda poi che al 1o gennaio 2011 risultavano all'Istat 2.183 cittadini canadesi residenti in Italia, mentre il Ministero degli affari esteri fornisce la cifra di circa 131.000 italiani residenti in Canada. Sulla scorta di tutti questi dati, includendo nella valutazione anche la misura delle varie prestazioni e la determinazione del numero dei beneficiari, si sono stimati oneri presumibili, per il periodo 2014-2024, in un range che a da 313.600 euro nel 2014 a 2.555.500 euro nel 2024, oneri imputabili all'incirca in 85 per cento per il Canada e 15 per cento per il Québec.
  In base al comma 2, secondo quanto previsto dalla legge di contabilità generale dello Stato (articolo 17, comma 12, legge n. 196/2009), viene disposta una specifica clausola di salvaguardia a fronte di scostamenti rispetto all'onere previsto rilevati in sede di monitoraggio dall'INPS, che riferisce in proposito al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al Ministro dell'economia e delle finanze: quest'ultimo in caso di scostamenti, sentito il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, provvede con proprio decreto, nella misura necessaria alla copertura finanziaria del maggior onere risultante dal monitoraggio, alla riduzione anzitutto del Fondo nazionale per le politiche sociali previsto dall'articolo 20, comma 8 della legge 328/2000, ed eventualmente del Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a) del decreto-legge 185/2008.
  In proposito, rileva la necessità che la Commissione di merito, attesa l'incongruità della copertura individuata per gli eventuali scostamenti dall'onere stabilito, in particolare per quanto riguarda il Fondo per le politiche sociali ma anche il Fondo sociale per l'occupazione, ricorra ad altro tipo di copertura.
  Pertanto, preannuncia la presentazione di una proposta di parere che segnali alla III Commissione l'opportunità di modificare l'articolo 3, comma 2, su questo specifico punto.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) chiede alla relatrice in quale forma propone di esprimere nei pareri i rilievi da lei avanzati

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, precisa che a suo avviso dovrebbero essere espressi come condizioni.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) preannuncia di condividere tale impostazione.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e il Giappone sulla sicurezza sociale, fatto a Roma il 6 febbraio 2009.
C. 2576 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, fa presente che il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo italo-giapponese sulla sicurezza sociale del 6 febbraio 2009 consta di quattro articoli, i primi due dei quali contengono rispettivamente l'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo e l'ordine di esecuzione ad esso relativo. L'Accordo italo-giapponese è stato firmato a Roma il 6 febbraio 2009 allo scopo, analogamente all'Accordo testé esaminato, di regolare alcuni aspetti previdenziali, tutelando i lavoratori al seguito delle imprese di un Paese distaccati nel territorio dell'altro, nonché la trasferibilità delle prestazioni previdenziali. La relazione ricorda altresì come da parte nipponica sia stata fatta presente più volte la necessità della ratifica dell'Accordo da parte dell'Italia – il Giappone aveva provveduto Pag. 235prontamente a farlo –, anche alla luce del fatto che il nostro Paese è l'unico tra quelli appartenenti al G8 a non intrattenere con il governo giapponese un accordo di sicurezza sociale.
  Similmente a quanto rilevato a proposito dell'analogo Accordo Italia-Canada, anche in questo caso la copertura finanziaria di eventuali ulteriori oneri è individuata nel Fondo per le politiche sociali e nel Fondo sociale per l'occupazione.
  L'articolo 3, dopo aver quantificato gli oneri derivanti dall'applicazione dell'Accordo, valutandoli in 9.685.000 euro per il 2014, 9.862.000 euro per il 2015 e 10.740.000 euro a decorrere dal 2016, stabilisce che la relativa copertura sia reperita a valere sullo stanziamento di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2014-2016, nell'ambito del Programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri. La relazione tecnica che correda il disegno di legge di ratifica rileva un consistente onere a carico dell'INPS a seguito dell'entrata in vigore dell'Accordo, in ragione del numero quasi doppio di lavoratori giapponesi impiegati in Italia da imprese nipponiche rispetto ai lavoratori italiani attivi in Giappone per conto di imprese italiane. Tale onere è peraltro leggermente temperato dalla considerazione che, in caso di entrata in vigore dell'Accordo, cesserebbe la contribuzione dei lavoratori giapponesi all'INPS – in quanto rientrerebbero esclusivamente sotto la legislazione nipponica –, e dunque l'incremento della prestazione contributiva loro spettante in base alla legislazione italiana (legge 189/2002, c.d. legge Bossi-Fini) al momento del pensionamento e del rientro in Giappone. Sulla base di tutto ciò, l'onere netto per l'INPS, nel periodo 2014-2023, avrebbe un andamento crescente da 9,685 milioni di euro nel 2014 a 10,24 milioni di euro nel 2023.
  Venendo quindi al punto di interesse per la XII Commissione, ricorda che il comma 2 del medesimo articolo 3, secondo quanto previsto dalla legge di contabilità generale dello Stato, dispone una specifica clausola di salvaguardia a fronte di scostamenti rispetto all'onere previsto rilevati in sede di monitoraggio dall'INPS, che riferisce in proposito al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al Ministro dell'economia e delle finanze: quest'ultimo in caso di scostamenti, sentito il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, provvede con proprio decreto, nella misura necessaria alla copertura finanziaria del maggior onere risultante dal monitoraggio, alla riduzione anzitutto del Fondo nazionale per le politiche sociali previsto dall'articolo 20, comma 8 della legge 328/2000, ed eventualmente del Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a) del decreto-legge 185/2008. Sulle cause degli scostamenti e l'attuazione delle misure previste nel comma 2 il Ministro dell'economia e delle finanze riferisce senza ritardo con apposita relazione alle Camere (comma 3).
  Richiamando le considerazioni già espresse a proposito dell'Accordo Italia-Canada sulla sicurezza sociale, preannuncia anche per questo disegno di legge una proposta di parere favorevole, subordinato alla condizione che venga individuata una formulazione della clausola di salvaguardia che escluda la riduzione del Fondo nazionale per le politiche sociali, di cui all'articolo 20, comma 8, della legge 8 novembre 2000, n. 328, e del Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 8 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/158/CE relativa alle norme di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni in provenienza dai Paesi terzi di pollame e uova da cova.
Atto n. 107.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato il 24 settembre 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione, nella seduta odierna, prosegue l'esame, per il parere al Governo, dello schema di decreto legislativo recante «Attuazione della direttiva 2009/158/CE relativa alle norme di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni in provenienza dai Paesi terzi di pollame e uova da cova».
  Ricorda, altresì, che la V Commissione ha trasmesso i propri rilievi favorevoli sulle conseguenze di carattere finanziario. Pertanto, la Commissione può procedere all'espressione del parere sullo schema di decreto legislativo in esame.

  Maria AMATO (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 8 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 14.35

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014.
Doc. LVII, n. 2-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 7 ottobre 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione è convocata in sede consultiva, per il parere alla V Commissione (Bilancio), sulla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014.
  Ricorda, altresì, che l'esame è iniziato nella seduta di ieri con la relazione dell'onorevole Miotto.
  Dà, quindi, la parola ai colleghi che intendono intervenire e poi alla relatrice, on Miotto, per l'illustrazione della proposta di parere.

  Paola BINETTI (PI) si interroga preliminarmente sulla possibilità di valutare con sicurezza le politiche attuate in materia sanitaria in ragione del fatto che sono stati ipotizzati come imminenti alcuni interventi legislativi. Considerato il fatto che la nota in esame richiama esplicitamente il Patto per la salute approvato nello scorso luglio, ritiene che il documento possa rappresentare un occasione per meglio analizzare anche le politiche del farmaco in relazione alla sperimentazione e all'impiego per nuove patologie. Richiama, inoltre, il tema, sinora affrontato in modo generico, del rapporto tra l'assistenza ospedaliera e quella domiciliare, auspicando in ogni caso passi aventi nella digitalizzazione in campo sanitario.
  In relazione alle politiche sociali, ricorda che la carta acquisti appare non facilmente utilizzabile da alcuni soggetti e in ogni caso dotata di risorse non adeguate allo scopo. Sottolinea, inoltre, l'assenza del tema del sostegno alle persone non autosufficienti.Pag. 237
  Complessivamente, invita a non accontentarsi del lieve incremento di risorse per il prossimo triennio indicato nel Patto per la salute, ribadendo la necessità di un maggiore slancio per poter dare risposte positive all'intero sistema sanitario.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, ricorda che la Nota all'esame della Commissione è stata predisposta per aggiornare il DEF rispetto ai nuovi dati economici più negativi e che pertanto non è da sottovalutare l'assenza di tagli ulteriori riguardanti il sistema socio-sanitario. Ritiene, pertanto, che non sia opportuno affrontare in questa sede temi che esulano dalle raccomandazioni avanzate in sede europea, che potranno eventualmente essere presi in considerazione nel corso dell'esame della legge di stabilità.
  Illustra, quindi, una proposta di parere favorevole con un'osservazione, volta ad impegnare il Governo ad adottare misure di sostegno alle famiglie, in particolare a favore dei nuclei familiari a basso reddito con figli, come indicato nella raccomandazione n. 5 del Consiglio europeo (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Sui lavori della Commissione.

  Silvia GIORDANO (M5S) invita il presidente ad un maggiore confronto con i rappresentanti dei gruppi prima di inserire nel calendario dei lavori della Commissione argomenti non richiamati in sede di ufficio di presidenza. Sottolinea, infatti, che in mancanza di un tempo congruo per esaminare i provvedimenti si rischia di non poter approfondire i temi trattati.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) condivide i rilievi espressi dalla collega Giordano, sottolineando la delicatezza del tema sollevato.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nel manifestare disponibilità a venire incontro alla richiesta della collega Giordano, ricorda che in alcune occasioni, come nel caso della Nota di aggiornamento al DEF, i lavori della Commissione sono purtroppo condizionati dal calendario dell'Aula e soprattutto dai tempi di presentazione dei documenti alle Camere da parte del Governo, da cui dipendono quelli di assegnazione alle Commissioni.

  La seduta termina alle 14.50.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 8 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU, indi del vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.50.

5-02558 Grillo: Dati riguardanti i contratti di locazione degli immobili sede degli enti vigilati dal Ministero della salute.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giulia GRILLO (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta articolata, che ha fornito ulteriori elementi rispetto ai dati dai lei raccolti attraverso un esame del sito Internet del Ministero della salute. Si riserva di seguire gli sviluppi della locazione dell'immobile sede dell'AIFA, anche in ragione del fatto che la stessa Agenzia sembrerebbe auspicare un trasferimento in una sede meno onerosa sita in una posizione meno centrale.

5-03693 Binetti: Misure a favore dei malati già autorizzati dalla magistratura in attesa di ricevere il trattamento «Stamina».

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato, precisando che è imminente l'adozione del decreto ministeriale Pag. 238che recepirà le conclusioni del Comitato scientifico (vedi allegato 4).

  Paola BINETTI (PI), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta puntuale, ma si pone ulteriori interrogativi circa le future implicazioni delle comunicazioni ricevute. In primo luogo, chiede se vi sia la necessità di un intervento normativo per abrogare alcune disposizioni recate dal cd. decreto Balduzzi. Si interroga, inoltre, se la soluzione prospettata dal Governo possa impedire l'adozione di provvedimenti in materia da parte dei magistrati del lavoro. In conclusione, partendo dalla convinzione diffusa dell'inefficacia del metodo Stamina, invita a riflettere sulle risposte che l'insieme del sistema sanitario può dare alle famiglie che si trovano oggettivamente in una situazione di estrema difficoltà.

  Daniela SBROLLINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 8 ottobre 2014. — Presidenza del vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 15.10.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03725 Lenzi: Collocazione dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) nell'ambito delle strutture dell'Unione europea.

  Donata LENZI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato, ricordando che nel senso indicato dall'interrogazione si sono attivate numerose organizzazioni attive a livello europeo e che il tema è stato sollevato in un recente Consiglio dei Ministri europei della Salute, in particolare dal rappresentante del Belgio (vedi allegato 5).

  Donata LENZI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta, in quanto avrebbe preferito un maggiore impegno ed una presa di posizione più netta da parte del Governo italiano in sede europea, non facendosi eventualmente condizionare dalla presunta necessità di mantenere una sorta di imparzialità nel corso del semestre di presidenza dell'Unione.
  Invita in ogni caso i colleghi a ragionare sulla predisposizione, il più possibile condivisa, di una lettera per sensibilizzare su questo tema tutti i membri italiani del Parlamento europeo.

5-03726 Piazzoni: Ridefinizione delle tariffe di registrazione dei farmaci omeopatici.

  Ileana Cathia PIAZZONI (Misto-LED) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Ileana Cathia PIAZZONI (Misto-LED), replicando, si dichiara soddisfatta delle risposta, ribadendo che occorre rispettare le esigenze di alcune importanti realtà produttive a livello nazionale. Ricorda infatti che un aspetto caratterizzante dei farmaci omeopatici è costituito dalla loro specificità che comporta necessariamente la produzione su scala limitata e che pertanto, se non adeguatamente tutelati, tali produttori rischiano di venire in qualche modo schiacciati dalle grandi imprese Pag. 239multinazionali, con danno anche per la salute dei cittadini.

5-03727 Nicchi: Controlli sulla conformità dei pacemaker.
5-03728 Grillo: Conflitto di interesse nelle procedure di controllo sulla conformità dei pacemaker.

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che le interrogazioni 5-03727 Nicchi e 5-03728 Grillo, in quanto vertenti sulla stessa materia, su richiesta del rappresentante del Governo e d'intesa con gli interroganti, saranno svolte congiuntamente.

  Marisa NICCHI (SEL) illustra l'interrogazione in titolo.

  Silvia GIORDANO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Marisa NICCHI (SEL), replicando, auspica che al termine dell'indagine amministrativa annunciata dal rappresentante del Governo vi possa essere un ulteriore confronto parlamentare su un tema fondamentale per la salute dei cittadini. Ritiene che il punto critico sia rappresentato dalla procedura mista sinora adottata, che non garantisce il necessario rigore. Sottolinea, inoltre, la non accettabilità dello stato in cui si trovano i laboratori dell'Istituto superiore di sanità che dovrebbero effettuare i controlli.

  Silvia GIORDANO (M5S), replicando, trova inconcepibile che il Ministero della salute venga a conoscenza della gravità della situazione solo attraverso un inchiesta televisiva. Chiede pertanto di individuare i responsabili di tale situazione e di adottare una soluzione forte, considerando anche il tema del conflitto di interesse sollevato nell'interrogazione. In conclusione, osserva che l'adozione di un nuovo manuale testimonia le carenze dell'attuale procedura di certificazione.

  Daniela SBROLLINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.55.

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