CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 ottobre 2014
310.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 169

SEDE REFERENTE

  Martedì 7 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 9.10.

Decreto-legge 133/2014: Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
C. 2629 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 6 ottobre scorso.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che – come convenuto nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi – la Commissione procederà nella seduta odierna e in quella di domani, 8 ottobre, alla discussione sul complesso degli emendamenti, procedendo successivamente all'esame con votazioni degli emendamenti che potranno essere segnalati dai gruppi entro le ore 15 della giornata odierna. Al riguardo, fa presente che in sede di Ufficio di presidenza si è convenuto che sarà posto in votazione un numero massimo di emendamenti pari a 600, ripartiti in due parti uguali (300 emendamenti), una per i gruppi di maggioranza e una per i gruppi di opposizione: all'interno di ciascuna parte, gli emendamenti saranno ulteriormente ripartiti tra i gruppi per una parte in misura fissa e per la restante parte in misura proporzionale alla consistenza numerica dei gruppi medesimi.
  Aggiunge che – sempre secondo quanto concordato in Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi – la Pag. 170Commissione proseguirà l'esame degli emendamenti fino alla tarda serata di giovedì; sulla base dell'andamento dei lavori, si riserva la calendarizzazione di un'ulteriore seduta in modo da concludere comunque l'esame degli emendamenti, ai fini della trasmissione del nuovo testo alle Commissioni competenti in sede consultiva, entro la serata di lunedì 13 ottobre.
  Evidenzia altresì che attualmente il provvedimento risulta iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da martedì 14 ottobre e che è stata comunque inviata alla Presidente della Camera la richiesta unanime dell'Ufficio di presidenza di differire l'inizio dell'esame in Assemblea a lunedì 20 ottobre.
  Comunica quindi che la presidenza ritiene altresì inammissibili le seguenti proposte emendative: Busto 35.027, che demanda a un DPCM l'individuazione degli enti e dei soggetti pubblici competenti a predisporre un piano per il conseguimento di determinati obiettivi di recupero ai fini dell'eliminazione dei processi industriali che producono rifiuti non recuperabili; Mannino 35.104, che istituisce il tributo speciale per l'incenerimento ed il coincenerimento di rifiuti extraregionali; Zolezzi 35.100 e 35.102, che consentono la predisposizione di una valutazione di impatto sanitario per talune tipologie di progetti sottoposte a valutazione di impatto ambientale di competenza statale; Terzoni 36.23, e gli analoghi Daga 36.24 e De Rosa 36.28, che prevedono la modifica delle percentuali delle aliquote di prodotto della coltivazione degli idrocarburi (cosiddetta royalty); De Rosa 36.06 che prevede il divieto di nuovi progetti di coltivazione di idrocarburi liquidi nei tratti di mare con alta concentrazione di sostanze inquinanti.
  Quanto invece alle richieste di riesame delle valutazioni di inammissibilità formulate nella seduta di ieri, comunica che la presidenza ritiene di confermare l'inammissibilità delle seguenti proposte emendative: 4.23 Piccone; Romele 4.01, 4.02, 4.03, 4.04; 4.17 Abrignani; 4.75 Romanini; 4.66 Carnevali; 4.54 Marchetti; 4.33 Grimoldi; Gregorio Fontana 6.17; Palmieri 6.50; Valiante 7.101; Palese 7.44 e 7.76; Distaso 7.139 e 7.140; Faenzi 7.45; Latronico 7.51; Distaso 7.137; Russo 7.49 e 7.50; Castiello 8.9; Abrignani 8.6 e 8.7; Dorina Bianchi 9.012 e 9.013; Matarrese 9.015, 9.016 e 9.017; Abrignani 9.9, 9.021, 9.08 e 9.019; Piccone 10.38 e 10.39; Tancredi 10.01; Piccone 10.02; Abrignani 15.08; Mariani 15.09; Palese 16.08 e 16.09; Abrignani 17.1 e 17.2; Castiello 17.153; De Rosa 17.48 e 17.011; Crippa 17.23; Venittelli 17.175, 17.176 e 17.177; Dorina Bianchi 17.107 e 17.108 e conseguentemente De Rosa 17.48; Morassut 17.015; Borghi 17.174; Pizzolante 17.123; Oliverio 26.5; Borghi 29.5 e 29.13; Nicchi 30.16; Palmieri 30.04; Palmieri 30.05; Palmieri 30.06; Palmieri 30.07; Palmieri 30.08; L'Abbate 30.010; Parentela 30.011; Gallinella 30.012; Borghi 30.01; Abrignani 31.4; Abrignani 31.25; Tartaglione 32.05; Boccadutri 32.014; Zolezzi 33.04; Vignali 34.03; Vignali 34.06; Distaso 35.01; Castiello 35.013; Latronico 35.021; Borghi 37.01; Manfredi 37.48; Abrignani 38.09; Liuzzi 38.41; Romele 42.34 e Abrignani 43.013.
  Infine comunica che la presidenza, rivedendo il giudizio precedentemente presentato, ritiene che possano essere riammesse le seguenti proposte emendative: Latronico 1.124; Borghi 3.34, conseguentemente Dorina Bianchi 4.28; Prataviera 3.75; Melilli 4.52; Causi 4.53; Amoddio 4.50; Baruffi 5.01; Castiello 6.11; Massa 7.32; gli identici Tidei 10.31 e Melilla 10.37; Ricciatti 15.06; Crippa 17.013; Crippa 17.40; Pellegrino 17.93; Marco Di Maio 23.03, e conseguentemente l'identico Dallai 23.01 e Abrignani 23.04; Gadda 28.1; Ricciatti 30.15; Pastorelli 30.02; Borghi 32.016 e, conseguentemente, Catalano 29.01; Pizzolante 31.7; Borghi 32.1; Zolezzi 33.66 e 33.02; Castiello 35.014; Abrignani 38.015, e conseguentemente Dorina Bianchi 38.82, Marco Donati 38.175, Galperti 38.07, e Federico Gelli 38.017; Borghi 41.1 e Garofalo 41.3; gli identici Abrignani 34.02 e Piso 34.07 e, conseguentemente, anche l'identico Bratti 34.04 e l'analogo Cera 34.01; Castiello 35.014; Borghi 39.2; Melilli 43.20.Pag. 171
  Informa che sono stati ritirati gli emendamenti Mannino 1.3 e 3.12 e che l'onorevole Carrescia ha ritirato la propria firma dagli emendamenti Realacci 35.12 e Cominelli 35.1. Comunica inoltre che: l'onorevole Gadda ha sottoscritto l'emendamento Dorina Bianchi 31.01; l'onorevole Caon ha sottoscritto l'emendamento Filippo Busin 36.11; l'onorevole Paolo Russo ha sottoscritto l'emendamento Faenzi 30.5; l'onorevole Adriana Galgano ha sottoscritto gli emendamenti Mario Catania 17.135, 17.136 e 17.137; l'onorevole Mariastella Bianchi ha sottoscritto l'emendamento Borghi 38.91.

  Paolo GRIMOLDI (LNA) richiama l'attenzione sulla necessità di apportare modifiche all'articolo 35, relativo agli impianti di recupero di energia dai rifiuti urbani e speciali. Fa quindi presente che il suo gruppo si riserva di procedere alle segnalazioni degli emendamenti subordinatamente all'acquisizione della posizione della maggioranza in ordine all'articolo richiamato; diversamente il suo gruppo chiederà che la Commissione proceda alla votazione di tutti gli emendamenti. Auspica quindi che il testo del decreto-legge in esame possa essere modificato in uno spirito collaborativo tra tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e di opposizione.

  Claudia MANNINO (M5S), associandosi alle considerazioni del collega Grimoldi, chiede che il relatore e il rappresentante del Governo chiariscano quale sia la linea che intendono seguire in ordine alle modifiche da apportare al decreto-legge in esame. Al riguardo, osserva come il rilevante numero di emendamenti presentato dai componenti della maggioranza sia espressione della mancata adesione della stessa ai contenuti del provvedimento. Allo scopo di svolgere una discussione costruttiva, manifesta infine l'opportunità che il rappresentante del Governo manifesti in qualche modo i propri orientamenti circa le possibili modifiche del decreto-legge. Ritiene pregiudiziale conoscere l'orientamento della maggioranza prima di procedere alle segnalazioni di emendamenti.

  Ermete REALACCI, presidente, nel far presente come il testo del decreto-legge in esame potrà essere modificato, in relazione a taluni punti, nel corso dell'esame delle proposte emendative, evidenzia come la linea della maggioranza possa già desumersi dal tenore degli emendamenti dalla stessa presentati, ferma restando comunque la facoltà del relatore e del Governo di presentare nuovi emendamenti al provvedimento o di proporre una riformulazione di quelli già presentati.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, segnalando che i punti sui quali ritiene maggiormente necessario intervenire sono quelli di cui agli articoli 1, 5, 17, 35 e 38, osserva come al momento non sia nelle condizioni di fornire indicazioni circa possibili modifiche o soppressioni che si intenda apportare al testo del decreto-legge. Nel preannunciare che già nella giornata di domani presenterà un primo gruppo di emendamenti, si dichiara comunque disponibile sin d'ora ad avviare un confronto con i colleghi.

  Paolo GRIMOLDI (LNA) rileva come dal cospicuo numero di emendamenti presentati dai componenti della maggioranza possa evincersi con chiarezza il fatto che la stessa metta radicalmente in discussione le scelte politiche effettuate dal Governo, soprattutto con riferimento alla gestione dei rifiuti. Esprimendo il proprio timore che il Governo possa porre in Aula la questione di fiducia, auspica infine che la Commissione sia posta nelle condizioni di risolvere i punti critici ed apportare al testo le modifiche necessarie.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.30.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 7 ottobre 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.05 alle 13.15 e dalle 13.45 alle 14.

SEDE REFERENTE

  Martedì 7 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 13.30.

Decreto-legge 133/2014: Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
C. 2629 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta antimeridiana.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che la presidenza ritiene di confermare l'inammissibilità dell'emendamento Zolezzi 35.102, per il quale è stata presentata formale richiesta di riesame.

  Paolo GRIMOLDI (LNA), intervenendo sui lavori della Commissione, richiama il contenuto dell'articolo 79, comma 10 del Regolamento, dichiarando di non condividere i criteri per la segnalazione delle proposte emendative, che, sulla base dei precedenti, sono invece stati adottati su accordo tra i gruppi. Fa presente che il suo gruppo non intende procedere ad alcuna segnalazione, giudicando necessaria la votazione di tutti gli emendamenti presentati, tenuto conto, peraltro, che, allo stato, non è emersa la volontà della maggioranza di sopprimere l'articolo 35, disposizione che giudica in termini fortemente critici.

  Ermete REALACCI, presidente, fa presente che le modalità di segnalazione degli emendamenti sono state concordate unanimemente tra i gruppi nella riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi svoltasi ieri. Fa quindi notare che le determinazioni assunte dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sono finalizzate a concentrare il dibattito su un numero più contenuto di emendamenti vertenti comunque sui punti nodali del provvedimento. Ricorda, infatti, che è stato ipotizzato un numero massimo di emendamenti pari a 600, da suddividere in parti uguali, una a disposizione della maggioranza e l'altra a disposizione dell'opposizione, all'interno delle quali una quota verrebbe ripartita in parti uguali, l'altra proporzionalmente alla consistenza dei gruppi.

  Paolo GRIMOLDI (LNA) fa notare che la modalità di segnalazione decisa nella riunione dell'ufficio di presidenza di ieri risulta applicata solo dalla Commissione Bilancio e che i precedenti registrati in altre Commissioni sembrano consentire modalità ulteriori che, a suo avviso, garantirebbero maggiormente i gruppi di opposizione.

  Ermete REALACCI, presidente, fa notare che la decisione assunta dall'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi appare largamente suffragata dalla prassi registrata sia presso la V Commissione Bilancio sia in altre Commissioni.

  Paolo GRIMOLDI (LNA) ribadisce la posizione del suo gruppo volta a votare tutte le proposte emendative da esso presentate.

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  Ermete REALACCI, presidente, esprime perplessità in ordine al fatto che il gruppo della Lega ponga tale questione in questa fase procedurale.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), nel giudicare fondata la richiesta testé formulata dal deputato Grimoldi, chiede che siano discussi e posti in votazione anche tutti gli emendamenti presentati dal gruppo del M5S, che potrebbe eventualmente segnalarne informalmente un numero ridotto alla relatrice al fine di avviare un confronto sui contenuti degli stessi.

  Ermete REALACCI, presidente, fa notare che le modalità di segnalazione degli emendamenti concordate nell'ambito dell'Ufficio di presidenza garantiscono in misura maggiore rispetto a quanto avverrebbe sulla base dell'applicazione del metodo di segnalazione richiamato dall'articolo 79, comma 10.

  Paolo GRIMOLDI (LNA), giudica opportuno che l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi torni a discutere della modalità di segnalazione delle proposte emendative, al fine di individuare un diverso metodo di calcolo degli emendamenti segnalabili da parte di ciascun gruppo che tenga comunque conto della rappresentatività e del numero di emendamenti complessivo comunque presentati.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) fa presente che la dichiarazione del Governo in ordine alla soppressione dell'articolo 35 risolverebbe, a suo avviso, tutte le questioni regolamentari, assicurando un esame più rapido del provvedimento.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che provvederà a convocare l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, al termine della seduta in corso, al fine di discutere nuovamente la questione delle modalità di segnalazione degli emendamenti.

  La Commissione prende atto.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), intervenendo sul complesso degli emendamenti, fa notare che, per sbloccare davvero l'Italia e la situazione di stallo in cui si trova il Parlamento, occorre che il Governo ritiri il decreto-legge in esame, che, a suo avviso, reca scelte strategiche sbagliate in materia di multi-utility, di impianti di incenerimento, di misure per l'approvvigionamento e il trasporto del gas naturale, di trivellazioni. Fa presente, peraltro, che tale provvedimento, sul quale la stessa maggioranza appare divisa, lede gravemente le prerogative degli enti locali, che si sono pronunciati su di esso in termini fortemente critici.

  Filiberto ZARATTI (SEL) auspica che il Governo ritiri il provvedimento in esame, che, a suo avviso, oltre a non sbloccare la realizzazione di opere infrastrutturali e a non rilanciare l'economia del Paese, introduce una grave deregolamentazione in materia ambientale. Esprime, in particolare, forti perplessità sull'articolo 17, ritenendo che le semplificazioni introdotte in materia edilizia non contribuiscano a rilanciare un settore che appare in crisi per ragioni di carattere strutturale. Nel far notare che il provvedimento in esame si pone in contraddizione con gli indirizzi fino ad oggi seguiti dalla Commissione Ambiente, ad esempio nell'esame del «collegato ambientale», in sede di documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla green economy e in sede di deliberazione su taluni atti di indirizzo in materia di trivellazioni, invita il Governo a definire con chiarezza la sua posizione strategica in materia ambientale, che appare, allo stato, confusa ed ambigua. Rilevato che la stessa maggioranza appare in difficoltà, considerati i numerosi emendamenti presentati dai gruppi che la compongono, auspica che venga adottato ogni mezzo procedurale per impedire l'approvazione di un provvedimento che, oltre a stanziare Pag. 174risorse irrisorie, va contro gli interessi del Paese.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

ERRATA CORRIGE

  Nell'allegato al Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 309 del 6 ottobre 2014, gli emendamenti 38.37 e 38.39 devono intendersi a prima firma dell'onorevole Liuzzi.