CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 ottobre 2014
307.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 81

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 1o ottobre 2014. — Presidenza del vicepresidente Ilaria CAPUA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Angela D'Onghia.

  La seduta comincia alle 14.

5-02840 Ghizzoni: Sugli investimenti pubblici italiani nel settore aerospaziale.

  Ilaria CAPUA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo. Dopo aver ricordato l'importanza della ricerca nel settore aerospaziale che si avvale anche dell'apporto delle università, si riserva Pag. 82la presentazione di un atto di sindacato ispettivo o di indirizzo, al termine del semestre europeo, in materia di promozione del settore aerospaziale in Italia.

5-03211 Palmieri: Sull'attuazione della risoluzione n. 7-00673 riguardante un piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici.

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Antonio PALMIERI (FI-PDL), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta resa dal sottosegretario D'Onghia. Ricorda, infatti, che la questione relativa al finanziamento con risorse pubbliche di interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, di scuole private parificate, si era già posta in occasione dell'approvazione della risoluzione n. 8-00099, approvata in data 25 novembre 2010, dalle Commissioni riunite V e VII della Camera dei deputati, cui è seguita l'approvazione della risoluzione in titolo, in data 2 agosto 2011, e la richiesta di un parere al Consiglio di Stato sulla suddetta questione. Rileva quindi che – a tutt'oggi – tale questione non è stata ancora risolta. Dopo aver ricordato che il Presidente del Consiglio Renzi ha affermato la priorità nell'azione di governo della messa in sicurezza degli edifici scolastici, senza specificare se si tratti di scuole statali o di scuole paritarie, preannuncia una sua iniziativa legislativa al fine di modificare la legge n. 23 del 1996 – citata nella risposta del Governo – concernente le norme per l'edilizia scolastica, affinché si possano finanziare anche gli interventi sulle strutture edilizie scolastiche non di proprietà pubblica.

5-03243 Luigi Gallo: Sulla tutela della salute nelle scuole, sulla formazione del personale docente e sulla formazione tecnologica degli studenti.

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Luigi GALLO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo. Rileva infatti preliminarmente che il presente atto di sindacato ispettivo era stato presentato il 17 luglio 2014 proprio al fine di dare attuazione, sin dall'inizio del corrente anno scolastico, ad alcune misure previste dal decreto-legge n. 104 del 2013 su taluni importanti aspetti concernenti il mondo della scuola, oggetto della determinante iniziativa dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Osserva, invece, che sia la corretta e sana alimentazione nelle scuole, sia la divulgazione dei testi digitali, sia la promozione del plurilinguismo nelle scuole dell'infanzia attraverso l'acquisizione dei primi elementi della lingua inglese, sia, infine, un'adeguata formazione del personale docente, tutte questioni affrontate dal predetto decreto-legge n. 104 del 2013, sono oggetto di una risposta del tutto insoddisfacente da parte del Governo. Rileva, infine, che ben 10 milioni di euro destinati alla formazione di docenti, per l'anno 2014, non saranno più spesi nel corrente anno, bensì nel prossimo esercizio finanziario.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 1o ottobre 2014. — Presidenza del vicepresidente Ilaria CAPUA.

  La seduta comincia alle 14.55.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Ilaria CAPUA, presidente, comunica che ha cessato di far parte della Commissione il deputato Paolo Tancredi.

Sull'ordine dei lavori.

  Simone VALENTE (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda che il decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, cosiddetto Pag. 83«Valore cultura», convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, all'articolo 1, comma 1, lettera f-bis), prevede che il direttore generale di progetto del sito archeologico di Pompei informi, con cadenza semestrale, il Parlamento sullo stato di avanzamento dei lavori e su eventuali aggiornamenti del crono-programma. Sollecita quindi la trasmissione di tali informazioni, chiedendo di valutare l'opportunità di ascoltare personalmente il medesimo direttore generale e il soprintendente del medesimo sito archeologico.

DL 133/14: Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
C. 2629 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Ilaria CAPUA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatore, ricorda che il decreto-legge n. 133 del 2014, cosiddetto «Sblocca Italia», composto di 44 articoli, contiene disposizioni urgenti in materia ambientale, nonché di infrastrutture, di edilizia e patrimonio immobiliare pubblico, di energia, di ammortizzatori sociali, e misure per gli enti territoriali e per le imprese. Precisa che alcune disposizioni di interesse per la VII Commissione sono contenute negli articoli 9, 10, 25 e 42.
   Rileva quindi che l'articolo 9 è volto a qualificare come interventi di «estrema urgenza», considerati indifferibili, in conseguenza della certificazione da parte dell'ente interessato, gli interventi – anche su impianti, arredi e dotazioni – funzionali (fra l'altro) alla messa in sicurezza degli edifici scolastici e di quelli dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), comprensivi di nuove edificazioni sostitutive di manufatti non rispondenti ai requisiti di salvaguardia della incolumità e della salute della popolazione studentesca e docente, nonché quelli funzionali alla tutela del patrimonio culturale. Precisa che per l'avvio di questi interventi sono introdotte disposizioni in deroga alle procedure di scelta del contraente e alle fasi delle procedure di affidamento dei contratti, previste nel Codice dei contratti e che le principali modifiche determinano per i lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria (attualmente fissata a 5,186 milioni di euro): la possibilità di stipulare il contratto, prima del termine di 35 giorni dall'invio dell'ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione definitiva (cosiddetto meccanismo di stand still), ed anche nel caso in cui venga proposto ricorso avverso l'aggiudicazione definitiva con contestuale domanda cautelare; la possibilità di affidare i lavori senza la richiesta di garanzia a corredo dell'offerta; la possibilità di affidare i lavori, per importi complessivi inferiori alla soglia comunitaria, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione e ricorrendo alla procedura negoziata senza bando, invitando un minimo di tre soggetti; la pubblicazione dei bandi relativi a contratti di importo pari o superiore a cinquecentomila euro solo sul sito informatico della stazione appaltante; il dimezzamento dei tempi di ricezione delle offerte nelle procedure aperte, ristrette e negoziate; l'affidamento diretto, da parte del responsabile del procedimento, dei lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici di ogni ordine e grado e di quelli delle istituzioni AFAM per importi fino a 200.000 euro, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione e con invito rivolto ad almeno cinque operatori economici. Segnala quindi, a questo proposito, che sarebbe necessario intervenire direttamente Pag. 84e organicamente su una revisione del codice degli appalti in generale, evitando così continue deroghe.
   Osserva quindi che l'articolo 10, finalizzato ad aumentare l'operatività della Cassa depositi e prestiti, allarga (fra l'altro) il perimetro delle operazioni della Cassa finanziate con la gestione ordinaria (che si finanzia sul mercato e non è assistita dalla garanzia statale) includendo – per quanto più direttamente interessa la VII Commissione – gli investimenti finalizzati, tra l'altro, a ricerca, sviluppo, innovazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, anche in funzione di promozione del turismo.
   Rileva inoltre che l'articolo 25, comma 4, fissa il termine del 31 dicembre 2014 per l'emanazione del decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, recante le linee guida finalizzate ad assicurare speditezza, efficienza ed efficacia alla procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico, previste dall'articolo 96, comma 6, del decreto legislativo n. 163 del 2006. Segnala quindi, a questo proposito, l'importanza che le linee guida rispettino quanto stabilito dalla Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico, stipulata a La Valletta, la cui ratifica è in corso di esame presso la III Commissione. Ricorda poi che la procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico si conclude con la relazione finale, o cosiddetta relazione archeologica definitiva, approvata dal soprintendente di settore territorialmente competente, che contiene una descrizione analitica delle indagini eseguite e detta le eventuali prescrizioni a seconda della rilevanza archeologica del sito.
  Osserva inoltre che i commi 2 e 3 dell'articolo 25 riguardano, invece, l'autorizzazione paesaggistica, di diretta competenza della VIII Commissione. In particolare, il comma 2 prevede l'introduzione, nel regolamento di delegificazione volto a modificare la disciplina sull'autorizzazione paesaggistica riguardante interventi di lieve entità (di cui all'articolo 12 del decreto-legge n. 83 del 2014), delle tipologie di interventi per i quali l'autorizzazione paesaggistica non è richiesta, e delle tipologie di interventi di lieve entità che possano essere regolati anche tramite accordi di collaborazione tra il Ministero, le regioni e gli enti locali. Al riguardo, segnala, per completezza, che il comma 4 dell'articolo 6 del provvedimento in esame prevede che non sia soggetta ad autorizzazione paesaggistica la installazione o la modifica di impianti di radiotelefonia mobile, da eseguire su edifici o tralicci preesistenti che comportino la realizzazione di pali di supporto per antenne di altezze non superiore a 1,5 metri e di superficie delle antenne non superiori a 0,5 metri quadrati. Precisa che vengono però mantenuti fermi gli interventi vietati sui beni culturali ai sensi degli articoli 20 e seguenti del codice dei beni culturali.
  Aggiunge che il comma 3 dell'articolo 25 interviene sul procedimento per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, sopprimendo le disposizioni (dettate dal primo e dal secondo periodo del comma 9 dell'articolo 146 del decreto legislativo n. 42 del 2004) che consentivano, in caso di mancata espressione del parere da parte del soprintendente entro 45 giorni dalla ricezione degli atti, di indire una conferenza di servizi, che doveva pronunciarsi entro 15 giorni. Il nuovo testo ora prevede che, decorsi inutilmente 60 giorni dalla ricezione degli atti da parte del soprintendente senza che questi abbia reso il prescritto parere, l'amministrazione competente provvede comunque sulla domanda di autorizzazione. Ricorda quindi che una norma identica era già stata introdotta all'articolo 12, comma 1, lettera b), del decreto-legge n. 83 del 2014 e, prima ancora, all'articolo 39, comma 1 lettera b), n. 3, del decreto-legge n. 69 del 2013, senza che venisse tuttavia convertita in legge.
  Precisa che risultano, infine, d'interesse per la VII Commissione, le disposizioni di cui all'articolo 42, comma 1, che concernono il contributo alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario Pag. 85e riguardano direttamente alcune voci di spesa regionale in materia scolastica. Ricorda quindi che l'articolo 46, commi 6 e 7, del decreto-legge n. 66 del 2014, ha fissato tale contributo a 500 milioni di euro per l'anno 2014 e a 750 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017. Precisa che la norma in esame (primo periodo) anticipa il termine, dal 31 ottobre al 30 settembre 2014, entro cui le regioni possono concordare in sede di Conferenza Stato-Regioni gli ambiti di spesa sui quali incidere per realizzare il risparmio e l'ammontare del risparmio riferito a ciascuna regione, in relazione agli anni 2015 e seguenti. La norma inserisce, inoltre, dopo l'articolo 46, comma 7, del decreto-legge n. 66 del 2014 i commi 7-bis, 7-ter e 7-quater al fine di dare attuazione all'intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni il 29 maggio 2014, in relazione al contributo alla finanza pubblica per il 2014, di 500 milioni di euro. Sottolinea che le regioni hanno infatti concordato di realizzare il concorso alla riduzione della spesa per un valore complessivo di 500 milioni per il 2014 (ai fini dell'indebitamento netto) attraverso la rinuncia a determinate deroghe al patto di stabilità previste dalla legislazione vigente. In sostanza, le regioni, con l'intesa sottoscritta il 29 maggio scorso hanno concordato – con una possibilità prevista dalla legge – una diversa modalità di attuare il risparmio richiesto attraverso la rinuncia a determinate deroghe. Osserva quindi che il citato comma 7-bis dispone che le risorse stanziate dalla legge di stabilità 2014 ed attualmente escluse dal patto di stabilità, devono essere spese dalle regioni, nei limiti dell'obiettivo programmatico già fissato (e come modificato dal successivo comma 7-quater). Si tratta di contributi che le regioni ricevono al fine di finanziare particolari settori, tra i quali alcuni di interesse della VII Commissione. Il primo settore è relativo alle scuole paritarie, per 100 milioni di euro; la deroga è stabilita dall'articolo 1, comma 260, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014). La norma esclude le spese per il sostegno alle scuole paritarie effettuate dalle regioni con le risorse ad esse attribuite dallo Stato (pari complessivamente a 220 milioni di euro) dal computo ai fini del patto di stabilità interno per il 2014, nel limite di 100 milioni di euro. Il secondo settore concerne le borse di studio universitarie, per 150 milioni di euro; il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio universitarie (articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 68 del 2012), è stato incrementato di 100 milioni di euro annui, a decorrere dal 2014, dall'articolo 2, comma 1 del decreto-legge n. 104 del 2013 e di 50 milioni di euro dall'articolo 1, comma 259 della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014); il citato articolo 2 del decreto-legge n. 104 del 2013, al comma 2, ha escluso dai limiti del patto di stabilità i pagamenti effettuati dalle regioni con le risorse statali del Fondo integrativo. Il terzo settore concerne i contributi e i benefici a favore degli studenti, anche con disabilità, per 15 milioni di euro, stanziati dall'articolo 1 del decreto-legge n. 104 del 2013; il comma 4 del medesimo articolo 1 esclude dal patto di stabilità la corrispondente spesa regionale. L'ultimo settore di interesse per la VII Commissione, infine, è relativo ai libri di testo, per 80 milioni di euro; l'articolo 23, comma 5, del decreto-legge n. 95 del 2012 ha autorizzato, a decorrere dal 2013, la spesa di 103 milioni di euro per la fornitura gratuita dei libri di testo in favore degli alunni che adempiono l'obbligo scolastico, ovvero in comodato agli studenti della scuola secondaria superiore.
  Segnala peraltro che, mentre per quanto riguarda le prime tre voci la normativa vigente effettivamente prevede espressamente l'esclusione dal patto di stabilità, nel caso della voce relativa ai libri di testo, non è chiaro il fondamento legislativo dell'esclusione dal patto di stabilità interno della corrispondente spesa regionale, presupposta dal decreto. Osserva infine che per quanto riguarda il Diritto allo studio universitario (lettera Pag. 86b), comma 7-quater) il reinserimento dei pagamenti relativi all'interno del patto di stabilità mette seriamente in forse tutto il sistema. Infatti mentre il contributo statale è stato stabilizzato in 154 milioni di euro, le due altre fonti di finanziamento del cosiddetto DSU sono la tassa regionale (pagata dagli studenti) e il contributo a carico del bilancio di ciascuna regione in misura pari almeno al 40 per cento del contributo statale. Sottolinea quindi che è evidente che se mancassero questi due cespiti i livelli di prestazione del DSU scenderebbe immediatamente sotto il livello attuale che è già il minimo assoluto in Europa. Evidenzia quindi l'urgenza di tale questione, perché la norma si riferisce già al 2014 e, quindi, concerne le borse di studio che dovranno essere pagate a decorrere dal primo novembre di quest'anno.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) chiede chiarimenti alla relatrice sui tempi di discussione del provvedimento in esame.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatore, osserva che, a quanto le risulta, nella serata di domani scade, presso la VIII Commissione Ambiente, il termine per la presentazione degli emendamenti al provvedimento all'ordine del giorno. Rileva quindi che la questione che le sembra sicuramente da affrontare è quella concernente le disposizioni, da lei descritte, di cui all'articolo 42, comma 1, concernenti le deroghe all'esclusione dal patto di stabilità interno di taluni interventi in settori di competenza della VII Commissione, con riferimento in particolare al diritto allo studio universitario. Osserva, comunque, che l'essere tali disposizioni attuazione di un'intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni, il 29 maggio 2014, rende più complicate le possibilità di intervento da parte del Parlamento.

  Maria COSCIA (PD) propone, alla luce di quanto sinora emerso, di continuare la discussione sul provvedimento nella giornata odierna, in modo tale da esprimere, nella giornata di domani, in tempo utile prima della scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti presso la Commissione di merito, il parere di competenza della VII Commissione.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) osserva che la probabile apposizione della questione di fiducia, da parte del Governo, nella giornata odierna, sul decreto-legge n. 119 del 2014, recante disposizioni urgenti in materia di contrasto a fenomeni di illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive, di riconoscimento della protezione internazionale, nonché per assicurare la funzionalità del Ministero dell'interno, potrebbe comportare difficoltà di esame del provvedimento – da parte della VII Commissione – nel corso della medesima giornata di domani.

  Ilaria CAPUA, presidente, acquisito l'assenso dei gruppi, dà la parola ai deputati che intendono intervenire nella discussione generale sul provvedimento, riservandosi di decidere al termine della seduta odierna sul prosieguo dell'esame dello stesso.

  Manuela GHIZZONI (PD) ringrazia la relatrice per il prezioso lavoro svolto. Ricorda che il deputato Guerra sta approfondendo presso la V Commissione gli aspetti, che destano preoccupazione, evidenziati dalla relatrice, concernenti le disposizioni di cui all'articolo 42, comma 1, in materia di patto di stabilità interno, le quali rischiano di determinare una grave incertezza nella erogazione delle borse di studio da parte delle Regioni, proprio alla vigilia della scadenza del termine. Rileva che sembrano sussistere anche problemi di coordinamento normativo concernenti le stesse. Osserva inoltre, con riferimento alle disposizioni concernenti l'archeologia preventiva, di cui all'articolo 25, comma 4, che sarebbe opportuno coordinare l'emanazione delle linee guida, ivi indicate, con le disposizioni della citata Convenzione de La Valletta.

  Luigi GALLO (M5S) osserva che, se il Governo Letta era il Governo «del rinvio», Pag. 87il Governo Renzi si può qualificare come il Governo «del gambero», in quanto, sia per quanto concerne le procedure di affidamento dei contratti, di cui all'articolo 9 del provvedimento, che non assicurano la libera concorrenza e la trasparenza dei procedimenti, sia in riferimento alle norme in materia di deroga al patto di stabilità interno, di cui all'articolo 42, comma 1, vi è una discutibile riconsiderazione di quanto sinora previsto a legislazione vigente. Concorda, infine, con quanto testé affermato dalla collega Ghizzoni, con particolare riferimento al diritto allo studio universitario.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), concordando con quanto affermato dalle colleghe Malpezzi e Ghizzoni, reputa imbarazzante la situazione che si è creata, per la quale, all'interno di un importante e prezioso provvedimento d'urgenza destinato a sbloccare i cantieri in Italia, sono state inserite delle disposizioni concernenti il patto di stabilità interno di indubbia delicatezza, in quanto queste appaiono sacrificare molti interventi che concernono le scuole. Ritiene quindi necessario che la Commissione chieda chiarimenti proprio su questo aspetto, ritenendo che il provvedimento in esame sia strettamente collegato con la prossima legge di stabilità. Dopo aver ricordato che il tema dell'edilizia scolastica è una priorità del Governo Renzi, ricorda che i cantieri dei fondi INAIL destinati a tale scopo non sono potuti partire proprio a causa dei vincoli del patto di stabilità interno. Ricorda, infine, che la Francia ha appena annunciato che, quest'anno, raggiungerà il 4,4 per cento del rapporto deficit/PIL, per le sue esigenze di bilancio, mentre l'Italia continua a voler rispettare il limite del 3 per cento di tale rapporto.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), dopo aver constatato che le preoccupazioni emerse sono condivise, attende che le stesse siano trasfuse in condizioni predisposte dalla relatrice, nella proposta di parere che la stessa presenterà alla Commissione. Osserva comunque che sembra emergere una carenza, da parte del Governo, nella capacità di redazione dei provvedimenti legislativi.

  Gianna MALISANI (PD) apprezza il delicato e complicato lavoro svolto dalla relatrice. Rileva preliminarmente come le conseguenze delle disposizioni di cui all'articolo 42, comma 1, forse sono state sinora sottovalutate. Concorda quindi con la relatrice sul fatto che, con riferimento all'articolo 9, sarebbe necessario intervenire organicamente con una revisione del Codice degli appalti, evitando in tal modo continue deroghe nell'affidamento dei lavori. Esprime poi preoccupazione con riferimento alle deroghe sulla necessità di rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per taluni interventi, di cui all'articolo 25, segnalando inoltre il comma 4 dell'articolo 6, il quale prevede che non sia soggetta ad autorizzazione paesaggistica l'installazione o la modifica di impianti di radiotelefonia mobile con determinate caratteristiche. Segnala, infine, le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 4, concernenti i poteri del commissario straordinario per la realizzazione delle opere relative alla tratta ferroviaria Napoli-Bari, che disciplina la procedura in caso di motivato dissenso espresso da una amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità.

  Roberto RAMPI (PD) concorda con il collega D'Ottavio. Chiede, inoltre, ai commissari di valutare l'opportunità di inserire, nel parere che la Commissione si accinge ad esprimere, un'osservazione che inviti la Commissione di merito a prevedere, all'interno del provvedimento in esame, norme di semplificazione burocratica con riferimento alle attività concernenti lo spettacolo dal vivo.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatore, annuncia la sua intenzione di esprimere una condizione nella proposta di parere che presenterà prossimamente concernente Pag. 88le disposizioni in materia di deroghe al patto di stabilità interno di cui all'articolo 42, comma 1, del testo in esame.

  Ilaria CAPUA, presidente, dopo aver annunciato che la Commissione si riunirà nella giornata di domani, al fine di poter esprimere, in tempo utile, il parere di competenza sul provvedimento in esame, rinvia a tale seduta il seguito della discussione.

  La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.55.

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