CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 settembre 2014
306.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 30 settembre 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 13.25.

Indagine conoscitiva sui rapporti di lavoro presso i call center presenti sul territorio italiano.
Sulla pubblicità dei lavori.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Audizione del Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.
(Svolgimento e conclusione).

  Cesare DAMIANO, presidente, introduce l'audizione.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Cesare DAMIANO, presidente, interviene per formulare quesiti e osservazioni, ai quali replica il sottosegretario Teresa BELLANOVA.

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  Cesare DAMIANO, presidente, dopo aver svolto alcune considerazioni conclusive, ringrazia il sottosegretario per l'importante contributo fornito all'indagine conoscitiva e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 settembre 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 13.55.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013-bis.
C. 1864-B Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Cesare DAMIANO, presidente, fa presente che la Commissione procede all'esame, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, del disegno di legge europea 2013-bis, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato. Rileva, preliminarmente, che il disegno di legge n. 1863, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea (Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre) – che rappresenta l'altro strumento legislativo, previsto dalla legge n. 234 del 2012, con il quale l'Italia provvede ad attuare gli obblighi imposti dall'Unione europea – è stato approvato in via definitiva dal Senato lo scorso 17 settembre 2014. Avverte che l'esame del disegno di legge n. 1864-B avrà luogo ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, per cui la Camera potrà esaminare esclusivamente le modifiche apportate dal Senato e gli emendamenti ad esse conseguenti. Ricorda, altresì, che la Commissione esamina le parti di sua competenza del predetto disegno di legge, assegnato in sede referente alla XIV Commissione, e conclude tale esame con l'approvazione di una relazione e con la nomina di un relatore, che può partecipare alle sedute della XIV Commissione; gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione sono trasmessi, unitamente alla relazione stessa, alla XIV Commissione, che dovrà a sua volta approvarli, potendo respingerli esclusivamente per motivi di compatibilità comunitaria o di coordinamento generale: a tal fine, gli emendamenti presentati in Commissione saranno sottoposti al vaglio preventivo della presidenza della Commissione, sulla base delle specifiche regole di ammissibilità. In ogni caso, segnala che l'unico articolo riferibile alle competenze della Commissione è l'articolo 14, il quale – nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento – è stato modificato solo al fine di incrementare da sei a dodici mesi il termine a decorrere dal quale ha efficacia l'abrogazione del comma 13 dell'articolo 41 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e del comma 6-bis dell'articolo 17 del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66.
  Avverte, pertanto, che, al fine di consentire la conclusione dell'esame del provvedimento in esame entro la giornata di mercoledì 1o ottobre, il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al disegno di legge in esame sarà fissato per le ore 19 della giornata odierna.

  La Commissione prende atto.

  Anna GIACOBBE (PD), relatore, ricorda preliminarmente che con il disegno di legge europea 2013-bis si recano norme di diretta attuazione volte a garantire l'adeguamento dell'ordinamento nazionale all'ordinamento europeo, con particolare riguardo Pag. 63ai casi di non corretto recepimento della normativa europea. Quanto ai profili di competenza della Commissione, fa notare che l'unica modifica apportata dal Senato riguarda il comma 1 dell'articolo 14, recante disposizioni in materia di orario di lavoro del personale delle aree dirigenziali e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale. Nel far presente che tale comma dispone l'abrogazione delle norme che escludono l'applicazione, per il personale delle aree dirigenziali degli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, della disciplina generale relativa al riposo giornaliero e, per il solo personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale, di quella in materia di durata media massima dell'orario di lavoro settimanale, stabilite rispettivamente dagli articoli 7 e 4 del decreto legislativo n. 66 del 2003, osserva che l'intervento di modifica realizzato al Senato si limita ampliare da sei a dodici mesi il termine di decorrenza dalla data di entrata in vigore della legge, scaduto il quale ha effetto la predetta abrogazione. Fa notare che, poiché le norme di cui si dispone l'abrogazione rinviano, per la definizione della normativa sull'orario di lavoro e sui riposi giornalieri, anche alla disciplina contrattuale, si prevede, conseguentemente, la cessazione dell'applicazione di tale disciplina a decorrere dal dodicesimo mese successivo all'entrata in vigore della legge. Nel segnalare che l'abrogazione in esame è connessa alla procedura di infrazione n. 2011/4185 aperta dalla Commissione europea, fa presente che, in relazione a tale abrogazione, i commi 2 e 3 dell'articolo 14 – non modificati dal Senato – rimettono alle regioni ed alle province autonome l'attuazione, prima del termine di decorrenza della medesima abrogazione, di processi di riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture e dei servizi degli enti ed aziende del proprio Servizio sanitario volti a garantire la continuità nell'erogazione dei servizi sanitari e l'ottimale funzionamento delle strutture, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. I contratti collettivi nazionali di lavoro del comparto sanità dovranno, invece, definire la disciplina delle deroghe alle disposizioni in materia di riposo giornaliero del personale del Servizio sanitario nazionale preposto ai servizi relativi all'accettazione, al trattamento o alle cure, prevedendo equivalenti periodi di riposo compensativo, immediatamente successivi al periodo di lavoro da compensare, ovvero, in casi eccezionali in cui la concessione di tali periodi equivalenti non sia possibile per ragioni oggettive, adeguate misure di protezione del personale stesso. Si ricorda che il personale preposto nelle strutture sanitarie ai suddetti servizi rientra tra quelli per i quali la normativa dell'Unione europea consente deroghe alle norme in materia di riposo giornaliero, fermo restando il rispetto delle prescrizioni in materia di riposo compensativo o di protezione appropriata. In conclusione, preso atto del limitato ambito delle modifiche apportate presso l'altro ramo del Parlamento e considerata l'opportunità di completare il processo di adeguamento della normativa interna all'ordinamento europeo, ritiene che si possa senz'altro esprimere una valutazione favorevole alla XIV Commissione. Si riserva, comunque, di valutare eventuali proposte che verranno formulate nel dibattito.

  Claudio COMINARDI (M5S) chiede al relatore chiarimenti in ordine alle disposizioni dell'articolo 14, soprattutto per quanto concerne la definizione delle deroghe alle norme sul riposo settimanale per il personale sanitario, sottolineando come tale personale spesso sia chiamato a svolgere mansioni delicate nell'ambito di un orario di lavoro stressante e prolungato, che non consente un adeguato riposo. Fatto presente che la stessa Commissione europea, al riguardo, ha posto vincoli piuttosto stringenti all'Italia, avviando una procedura d'infrazione per violazione delle norme in tema di riposo giornaliero e durata massima dell'orario di lavoro settimanale, si chiede se il provvedimento in esame, così come formulato, tenga effettivamente conto dei rilievi formulati a livello europeo.

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  Anna GIACOBBE (PD), relatore, osservato che il tema in questione è stato già ampiamente discusso nel corso della prima lettura alla Camera del provvedimento, fa notare che il comma 1 dell'articolo 14 mira proprio a risolvere la procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia, disponendo l'abrogazione delle norme che escludono l'applicazione, per il personale delle aree dirigenziali degli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, della disciplina generale relativa al riposo giornaliero e, per il solo personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale, di quella in materia di durata media massima dell'orario di lavoro settimanale Rilevato, quindi, che tale abrogazione va nella direzione della salvaguardia della salute dei lavoratori, riconoscendone i diritti sanciti a livello europeo in materia di orario di lavoro e di riposo giornaliero, fa notare che anche i commi 2 e 3 del richiamato articolo 14 offrono adeguate garanzie in tal senso. Infatti, rileva che tali commi, oltre ad assicurare la continuità dei servizi sanitari essenziali rimettendo alle regioni e alle province autonome il compito di attuare i necessari processi di riorganizzazione, rinviano per la definizione delle deroghe alle norme in materia di riposo giornaliero alla contrattazione collettiva nazionale, peraltro assicurando il rispetto delle prescrizioni in materia di riposo compensativo o di protezione appropriata, così come previsto a livello europeo. In ogni caso, ricorda che l'oggetto dell'esame odierno è circoscritto alla modifica apportata dal Senato, che si limita ad ampliare da sei a dodici mesi il termine di decorrenza dalla data di entrata in vigore della legge ai fini della produzione degli effetti abrogativi contemplati dalla medesima norma.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare, ricordando che il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge n. 1864-B è fissato alle ore 19 della giornata odierna. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame alla seduta convocata nella giornata di domani.

  La seduta termina alle 14.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 30 settembre 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.20.

Indagine conoscitiva sulla gestione dei servizi per il mercato del lavoro e sul ruolo degli operatori pubblici e privati.
Sulla pubblicità dei lavori.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti di Unioncamere.
(Svolgimento e conclusione).

  Cesare DAMIANO, presidente, introduce l'audizione, avvertendo che i rappresentanti di Unioncamere hanno depositato agli atti della Commissione un documento, del quale autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.

  Claudio GAGLIARDI, Segretario generale di Unioncamere, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Dopo un intervento del deputato Carlo DELL'ARINGA (PD), che formula alcune considerazioni sulla relazione svolta, Pag. 65Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia gli ospiti per il contributo fornito all'indagine conoscitiva e dichiara conclusa l'audizione.

Audizione di esperti della materia.
(Svolgimento e conclusione).

  Cesare DAMIANO, presidente, introduce l'audizione, avvertendo che gli esperti della materia hanno depositato agli atti della Commissione documenti, dei quali autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.

  Tito BOERI, professore di economia presso l'Università commerciale «Luigi Bocconi», Roberto CICCIOMESSERE, ricercatore a contratto ed esperto di valutazione dei centri per l'impiego, e Michele COLASANTO, professore di sociologia economica presso l'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano e presidente dell'Agenzia del lavoro della provincia di Trento, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Davide TRIPIEDI (M5S), Carlo DELL'ARINGA (PD), Irene TINAGLI (SCpI) e Claudio COMINARDI (M5S).

  Roberto CICCIOMESSERE, ricercatore a contratto ed esperto di valutazione dei centri per l'impiego, Tito BOERI, professore di economia presso l'Università commerciale «Luigi Bocconi» e Michele COLASANTO, professore di sociologia economica presso l'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano e presidente dell'Agenzia del lavoro della provincia di Trento, replicando, rendono precisazioni rispetto ai quesiti posti.

  Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia gli ospiti per il contributo fornito all'indagine conoscitiva e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.10.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.