CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 settembre 2014
289.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 2 settembre 2014. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 13.35.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Corea per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito, e relativo Protocollo, del 10 gennaio 1989, fatto a Seoul il 3 aprile 2012.
C. 2419 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 24 giugno scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio e Finanze, assegnatarie del provvedimento in sede consultiva.

  Carlo SIBILIA (M5S), dopo aver espresso l'auspicio di una proficua ripresa dei lavori della Commissione dopo la pausa estiva interviene per dichiarare il voto di astensione del proprio gruppo sul provvedimento in esame. Gli accordi bilaterali italo-coreani oggetto di ratifica, infatti, pur prevedendo il superamento del segreto bancario, contemplano una vasta casistica che consente il rifiuto di ottemperare a richieste di osservazioni come ad esempio nel caso di divulgazioni, di informazioni contrarie all'ordine pubblico o per la rivelazione di segreti industriali, commerciali o professionali.
  Svolge altresì un'ulteriore considerazione a carattere generale riguardante la Pag. 47ratifica di accordi bilaterali con paesi caratterizzati da un vasto interscambio commerciale con il nostro Paese. In questi casi ritiene sia opportuno arrivare alla negoziazione di accordi che non tengano conto soltanto delle esigenze di trasparenza fiscale e tributaria, ma anche del rispetto delle garanzie e dei diritti dei lavoratori. È infatti proprio la mancata osservanza di tali standard che ha portato alle gravissime crisi economico-finanziarie degli ultimi anni a livello globale.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Regione amministrativa speciale di Hong Kong della Repubblica popolare cinese per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo, fatto a Hong Kong il 14 gennaio 2013.
C. 2515 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 31 luglio scorso.

   Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che nella seduta del 31 luglio scorso il relatore, onorevole Rabino, ha presentato ed illustrato un emendamento a sua firma riguardante un aggiornamento della quantificazione della copertura finanziaria prevista dall'articolo 3 del provvedimento; su tale emendamento il rappresentante del Governo ha espresso parere favorevole.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore (vedi allegato).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri, nel testo risultante dall'emendamento approvato.

  La seduta termina alle 13.45.

RISOLUZIONI

  Martedì 2 settembre 2014. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 13.45.

7-00446 Marazziti: Sull'accettazione della giurisdizione obbligatoria della Corte internazionale di giustizia.
(Discussione e conclusione).

  Mario MARAZZITI (PI) nell'illustrare la risoluzione in titolo, richiama in particolare l'esigenza che il nostro Paese, forte della sua tradizione giuridica nel campo della protezione e della promozione dei diritti umani, possa aggiungersi ai venti Stati membri dell'Unione europea che hanno già accettato la giurisdizione obbligatoria della Corte internazionale di giustizia, adempiendo ad un impegno assunto nel dibattito di apertura della 67ma sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del settembre 2012.

  Il sottosegretario Mario GIRO nel dichiarare il consenso del Governo sulla risoluzione sottolinea come l'impegno ad accettare la giurisdizione obbligatoria della Corte Internazionale di Giustizia, concorra a mantenere il costante interesse della Repubblica italiana in campo internazionale per il rispetto dei principi dello Stato di diritto.
  Richiama altresì il fatto che settori sempre più vasti della comunità degli Stati e della società civile abbiano accettato la giurisdizione obbligatoria della Corte internazionale di Giustizia menzionando, oltre Pag. 48a 20 dei 28 Paesi dell'UE, altri Stati come l'Australia, il Canada, il Giappone e la Svizzera.
  Auspica che l'Italia possa portare queste rinnovate e sempre consolidate istanze a favore dello Stato di diritto durante la 69ma sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a settembre 2014, e in concomitanza con la Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, a dimostrazione del ruolo di primo piano del nostro Paese nella tutela dei diritti umani e dello Stato di diritto in campo internazionale.
  Rileva da ultimo che l'accettazione della giurisdizione obbligatoria della Corte internazionale di Giustizia, prevista peraltro in diverse Convenzioni in vigore per il nostro Paese, farà sì che l'Italia entri nel novero degli Stati (ad oggi 70) che si sono obbligati a sottoporre alla Corte le proprie controversie giuridiche riguardanti l'interpretazione di un trattato, questioni di diritto internazionale, l'esistenza di fatti che, se accertati, costituirebbero la violazione di un obbligo internazionale, ovvero la natura o la misura della riparazione dovuta per la violazione di un obbligo internazionale.

  Vincenzo AMENDOLA (PD) nel dichiarare il voto favorevole del proprio gruppo sottolinea come la risoluzione si ricolleghi ad una tendenza del nostro sistema democratico ad accettare la cessione di quote di sovranità in vista della creazione di un ordine giuridico internazionale che tuteli i diritti umani e le libertà fondamenti.

  Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo richiamando la duplice funzione svolta dalla Corte internazionale di Giustizia, sia in materia contenziosa che in materia consultiva. Auspica che l'Italia possa ricorrere al ruolo consultivo svolto dalla Corte per trovare una soluzione in merito alla vicenda dei due fucilieri di Marina.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S) pur condividendo gli intendimenti sottesi alla risoluzione, dichiara il voto di astensione del proprio gruppo, sottolineando come le potenze titolari del diritto di veto in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si siano rifiutate fino ad oggi di accettare tale giurisdizione obbligatoria.

  Mario MARAZZITI (PI) fa presente, replicando alle considerazioni svolte dall'onorevole Scagliusi, che attraverso l'accettazione della giurisdizione obbligatoria della Corte internazionale di Giustizia l'Italia non sia più in contraddizione con sé stessa ma, al contrario, torni a ricollegarsi ad una tradizione giuridico-internazionale, favorevole al ruolo delle giurisdizioni internazionali, che la caratterizza storicamente dal secondo dopoguerra in poi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione in titolo.

  La seduta termina alle 13.55.

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