CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 agosto 2014
286.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 6 agosto 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

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5-03424 Airaudo e Placido: Conseguenze occupazione del nuovo piano industriale per la società Acciai Speciali Terni.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) illustrando la sua interrogazione, chiede quali iniziative il Ministro del lavoro e delle politiche sociali abbia intrapreso o intenda intraprendere al fine di scongiurare la perdita di posti di lavoro, diretti e nell'indotto, presso la AST di Terni. Nell'interrogarsi circa la reale effettività dell'annunciata sospensione della procedura di mobilità a cui sono stati sottoposti i lavoratori, paventa il rischio che la ThyssenKrupp miri ad una svendita del patrimonio aziendale, che sarebbe attuata, a suo avviso, sulla pelle dei lavoratori.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giorgio AIRAUDO (SEL), replicando, fa presente di non potersi dichiarare soddisfatto, facendo notare che, oltre alla costituzione di un tavolo, il Governo dovrebbe agire presso la ThyssenKrupp al fine di favorire la presentazione di un piano di rilancio industriale dell'AST di Terni nonché una effettiva sospensione dei termini di decorrenza della procedura di mobilità dei lavoratori coinvolti, garantendo la sopravvivenza di uno strategico settore della siderurgia, nel quale, anche di recente, si è investito in innovazione e sviluppo. Paventa il rischio che la volontà della ThyssenKrupp, che già in passato non è riuscita a cedere ad altri acquirenti, sia quella di preparare ad una «svendita» dell'azienda in questione, che passa attraverso la messa in campo di procedure di licenziamento unilaterali, attraverso le quali ritiene si metta in discussione uno dei settori più vitali della nostra economica. Auspica, pertanto che il Governo possa intraprendere al più presto tutte le iniziative necessarie alla salvaguardia dei livelli produttivi e occupazionali dell'azienda in oggetto.

5-03425 Baruffi ed altri: Procedure di mobilità per i lavoratori dell'area commerciale di Coca Cola Hbc.

  Davide BARUFFI (PD) illustra la sua interrogazione, chiedendo quali iniziative intenda assumere al fine di verificare le condizioni per una possibile riconsiderazione dei tagli annunciati, salvaguardando i livelli occupazionali tanto della sede di Campogalliano quanto dell'intera rete commerciale di Coca Cola presente in Italia.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Davide BARUFFI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. Chiede in ogni caso all'Esecutivo di continuare a svolgere un ruolo attivo nella vicenda, a fronte di un'assoluta indisponibilità della multinazionale a ricorrere a strumenti di sostegno al reddito, che rischia di lasciare senza tutela i tanti soggetti coinvolti, tra i quali vi sono anche numerose donne in maternità.

5-03426 Prataviera e Fedriga: Tutela dei lavoratori della ACC Compressors S.p.A. di Mel (Belluno).

  Emanuele PRATAVIERA (LNA) illustra la sua interrogazione, chiedendo al Governo di intervenire in ordine alla salvaguardia dei lavoratori dell'azienda ACC Compressors S.p.A di Mel, in provincia di Belluno, di recente acquistata dalla Wanbao Group Compressors. Chiede, inoltre, quali iniziative l'Esecutivo intenda adottare per garantire il rispetto delle conquiste sindacali e delle regole di sicurezza da parte della nuova proprietà cinese.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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  Emanuele PRATAVIERA (LNA), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto, facendo notare che l'annunciata soluzione delle vertenza, che effettivamente garantirebbe la sopravvivenza dell'azienda in questione, avviene tuttavia a scapito della dignità dei lavoratori, per i quali si prospetta un percorso di involuzione professionale ed economica. Chiede, pertanto, al Governo di continuare a monitorare la situazione, agendo sulla nuova proprietà affinché presenti un piano industriale che valorizzi l'alta qualificazione dei lavoratori coinvolti, impedendo che si determini lo svilimento di un importante settore del patrimonio aziendale nazionale.

5-03427 Tripiedi ed altri: Attuazione delle disposizioni in materia di sostegno al reddito di cui all'articolo 12, commi 5 e 5-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 122 del 2010.

  Sebastiano BARBANTI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, chiedendo quale sia la tempistica di emanazione dei decreti ministeriali per l'attribuzione del sostegno al reddito ai lavoratori interessati e se sia intenzione del Governo considerare un'iniziativa normativa che autorizzi l'attribuzione delle risorse già stanziate nel Fondo sociale per occupazione e formazione in favore di tali soggetti, per porre fine a situazioni di disagio, incertezza e diseguaglianza sociale determinate dai tempi di attesa conseguenti all'emanazione dei decreti interministeriali attuativi.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Sebastiano BARBANTI (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, facendo notare che nella sua interrogazione aveva posto quesiti specifici in ordine alla tempistica di emanazione dei decreti ministeriali per l'attribuzione del sostegno al reddito ai lavoratori interessati, nonché in ordine all'assunzione di eventuali iniziative normative al riguardo, rispetto ai quali ritiene non sia stata fornita alcuna risposta. Nell'esprimere forte preoccupazione per la sorte di tali lavoratori, auspica che il Governo possa quanto prima intraprendere iniziative concrete che pongano fine all'incertezza a cui tali soggetti sono costretti da tempo.

5-03428 Calabria e Laffranco: Applicazione della normativa in materia di iscrizione alla gestione assicurativa degli esercenti attività commerciali.

  Pietro LAFFRANCO (FI-PdL), illustrando l'interrogazione, di cui è cofirmatario, evidenzia la problematica dell'iscrizione d'ufficio nella gestione assicurativa degli esercenti delle attività commerciali dei soci delle società che gestiscono immobili propri, anche laddove non ricorrano i requisiti soggettivi richiesti dalla normativa vigente.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Pietro LAFFRANCO (FI-PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, che giudica esaustiva e puntuale.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 agosto 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.55.

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DL 90/2014: Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.
C. 2486-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Cesare DAMIANO, presidente, fa presente che la Commissione inizia oggi l'esame in sede consultiva del provvedimento, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, ai fini dell'espressione del parere di competenza alla I Commissione. Per quanto riguarda le modalità di organizzazione dei lavori, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere nella seduta odierna, tenuto conto della tempistica particolarmente stringente prevista per consentire l'approvazione definitiva del decreto-legge entro il suo termine di scadenza.

  Giovanna MARTELLI (PD), relatore, osserva che, a seguito delle modifiche introdotte nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, torna all'esame della Commissione, ai fini dell'espressione del parere alla I Commissione, il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 90 del 2014, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.
  Fa presente che le modifiche introdotte nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento sono essenzialmente volte a recepire i rilievi formulati dal Ministero dell'economia e delle finanze in sede di verifica della relazione tecnica sul provvedimento, aggiornata al momento del passaggio tra i due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009.
  Rileva che le disposizioni oggetto di rilievo e modificate o soppresse in sede di esame presso l'altro ramo del Parlamento interessano materie di competenza della Commissione, in quanto si riferiscono, da un lato, a interventi che incidono sulla materia della risoluzione unilaterale dei rapporti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni e, dall'altro, a interventi di carattere previdenziale relativi alle penalizzazioni per i pensionamenti anticipati, al pensionamento del personale della scuola che aveva raggiunto «quota 96» nell'anno scolastico 2011-2012 e a benefici di carattere previdenziale per le vittime del terrorismo.
  Più in dettaglio, segnala che il Senato ha modificato l'articolo 1, comma 5, del decreto, che reca norme in materia di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, prevedendo l'esclusione dell'applicazione dell'istituto ai professori universitari e ai responsabili di struttura complessa del Servizio sanitario nazionale. Rileva che il testo approvato dalla Camera prevedeva che la risoluzione potesse applicarsi ai responsabili di struttura complessa al compimento del sessantottesimo anno di età, mentre per i professori universitari l'applicabilità della disposizione era subordinata ad una verifica delle compatibilità finanziarie da parte dell'INPS e a una decisione del senato accademico, senza pregiudizio per la continuità dei corsi di studio e comunque non prima del termine dell'anno accademico nel quale l'interessato avesse compiuto il sessantottesimo anno di età. In sede di verifica della relazione tecnica il Ministero dell'economia e delle finanze ha evidenziato che la norma comporterebbe oneri in termini di anticipazione del trattamento pensionistico e di fine servizio per i quali non era prevista copertura.
  Fa presente che il Senato ha inoltre soppresso i commi 6-bis er e 6-quater dell'articolo 1, introdotti nel corso dell'esame presso la Camera, recanti disposizioni in materia di pensionamento anticipato. In particolare, le norme soppresse disponevano la non applicazione delle riduzioni percentuali dei trattamenti nel caso di accesso al pensionamento anticipato per i soggetti che maturassero il solo requisito di anzianità contributiva previsto, Pag. 236entro il 31 dicembre 2017. In sede di verifica della relazione tecnica predisposta dalle amministrazioni competenti, il Ministero dell'economia e delle finanze ha evidenziato che gli oneri derivanti dalle disposizioni sarebbero superiori a quelli indicati nella norma e ammonterebbero a 5 milioni di euro per l'anno 2014, a 15 milioni di euro per l'anno 2015, a 35 milioni di euro per l'anno 2016, a 50 milioni di euro per l'anno 2017 e a 60 milioni di euro per l'anno 2018.
  Segnala, altresì, che è stato inoltre soppresso l'articolo 1-bis, introdotto dalla Camera, il quale prevedeva che le disposizioni previgenti alla riforma pensionistica del 2011 in materia di requisiti di accesso al sistema previdenziale continuassero ad applicarsi, nel limite massimo di 4.000 soggetti, anche al personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011-2012.
  Rileva che all'articolo 8 è stato ripristinato il comma 3, soppresso nel corso dell'esame presso la Camera, che – rispetto alla disposizione del comma 1, che, per l'assunzione di incarichi presso istituzioni, organi ed enti pubblici, nazionali ed internazionali in posizioni apicali o semiapicali, compresi quelli, comunque denominati, negli uffici di diretta collaborazione, vietava il ricorso all'aspettativa – fa salve le aspettative già concesse alla data di entrata in vigore del decreto-legge.
  Fa presente, infine, che sono stati, inoltre, soppressi i commi da 5-bis a 5-quinquies dell'articolo 25, introdotti dalla Camera, che recavano disposizioni di carattere previdenziale in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice In proposito, il Ministero dell'economia e delle finanze evidenzia che la quantificazione degli oneri in misura non superiore a un milione di euro a decorrere dall'anno 2014 deve considerarsi sottostimata, in quanto le valutazioni dell'INPS quantificano gli oneri in 13 milioni di euro per l'anno 2014 e oneri per gli anni successivi che partono dai 6 milioni di euro per l'anno 2015 per arrivare a 12 milioni di euro a regime, che non possono essere contenuti entro un limite massimo di spesa.
  Presenta, quindi, una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 6), di cui dà lettura.

  Walter RIZZETTO (M5S) ritiene che il Governo abbia fatto una pessima figura, modificando al Senato un testo sul quale alla Camera dei deputati, in prima lettura, aveva posto la fiducia. Prende atto con dispiacere dello svilimento del ruolo del Parlamento, le cui decisioni possono essere messe in discussione in qualsiasi momento dalla Ragioneria generale dello Stato, alla quale è rimessa, in ultima istanza, qualsiasi determinazione. Esprime il proprio disappunto per la soppressione, avvenuta al Senato, di norme importanti, peraltro di diretto interesse della Commissione, tra le quali cita quelle riguardanti i lavoratori della scuola rientranti nella cosiddetta «quota 96», per i quali ritiene si fosse finalmente giunti ad una soluzione condivisa, peraltro accolta con toni trionfali anche da autorevoli esponenti della maggioranza. Preannuncia, infine, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, dal momento che essa si limita ad invitare a riprendere i contenuti delle disposizioni modificate dal Senato della Repubblica nel quadro di provvedimenti futuri, sui quali, tuttavia, allo stato, non si ha alcuna certezza.

  Titti DI SALVO (Misto-LED) preannuncia che voterà a favore della proposta di parere formulata dalla relatrice, dal momento che essa si muove nell'ottica della reintroduzione delle importanti norme espunte durante l'esame del Senato, richiamate nell'intervento introduttivo della relatrice. Preannuncia altresì che, durante l'esame in Assemblea, si asterrà nel voto sul provvedimento nel suo complesso, proprio alla luce delle modifiche approvate al Senato, che, a suo avviso, hanno peggiorato l'impianto del decreto-legge. Fa riferimento, in particolare, alla soppressione delle disposizioni che favorivano un ricambio Pag. 237generazionale all'interno della pubblica amministrazione, tema che giudica cruciale nell'ambito di un'azione riformatrice che si proponga realmente la realizzazione di un piano di innovazione nel settore pubblico, alla stregua di quanto avviene negli altri Paesi europei.

  Emanuele PRATAVIERA (LNA) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, sia per motivi politici generali, che attengono anche allo svilimento del ruolo del Parlamento realizzatosi nell'esame del provvedimento, sia per motivi più specifici riguardanti il contenuto della medesima proposta di parere. Ritiene, infatti, paradossale che essa, nell'ambito dell'esame di un provvedimento d'urgenza, richiami l'esigenza di rinviare a provvedimenti successivi il superamento di problemi così delicati, per i quali si sarebbe potuto individuare una soluzione da subito.

  Antonio PLACIDO (SEL) ritiene che nell'esame del presente provvedimento non sia del tutto corretto evocare conflitti tra Parlamento e Ragioneria generale dello Stato, dal momento che il Governo, quando vuole, non si appiattisce sulle indicazioni della Ragioneria. Si è invece in presenza, a suo avviso, di scelte operate per ragioni di convenienza politica, che dimostrano quanto siano complesse le dinamiche operanti all'interno della maggioranza, soprattutto nell'ambito del rapporto tra i due rami del Parlamento, in quanto sembrerebbe che al Senato prevalgano logiche di schieramento diverse da quelle che si realizzano alla Camera, nella strenua ricerca di un equilibrio politico. Pur apprezzando lo sforzo compiuto dal relatore, ritiene che la sua proposta di parere, che richiama l'esigenza di trovare una soluzione alle problematiche che affliggono i tanti lavoratori coinvolti, non dia alcuna garanzia al riguardo, utilizzando formule che rischiano di apparire meri bizantinismi. Preannuncia, in conclusione, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

DL 109/2014: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero.
C. 2598 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, intervenendo in sostituzione del relatore, osserva che il disegno di legge in esame, recante conversione del decreto-legge n. 109 del 2014, prevede la consueta proroga del finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali, che, in questo caso, viene prevista per il secondo semestre del 2014, ovvero fino al 31 dicembre 2014, in continuità con il precedente decreto-legge n. 2 del 2014, che aveva dato copertura ai primi sei mesi del 2014.
  In particolare, fa presente che il provvedimento in esame intende garantire la partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali, nonché la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
  Rileva che il decreto in oggetto disciplina, altresì, i profili normativi connessi alle missioni e prevede, per specifici aspetti, quali il trattamento giuridico, economico e previdenziale, la disciplina contabile e penale, una normativa strumentale Pag. 238al loro svolgimento individuata essenzialmente mediante un rinvio all'ordinamento vigente.
  Fa notare che il capo I, composto dai primi 7 articoli, reca le autorizzazioni di spesa dal 1o luglio al 31 dicembre 2014 necessarie alla proroga del termine per la partecipazione italiana a diverse missioni internazionali delle Forze armate e delle forze di polizia e a talune esigenze connesse alle richiamate missioni, classificando le autorizzazioni di spesa secondo un criterio geografico, facendo riferimento, rispettivamente, all'Europa, all'Asia e all'Africa, le norme sul personale, nonché quelle in materia penale e contabile. Fa presente che il capo II disciplina, all'articolo 8, le iniziative di cooperazione allo sviluppo e, all'articolo 9, le iniziative finalizzate al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione. Ricorda, poi, che l'articolo 10 disciplina il regime degli interventi e le elezioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero. Da ultimo, fa presente che gli articoli 11 e 12, ricompresi nel capo III, relativo alle disposizioni finali, recano disposizioni concernenti la copertura finanziaria del provvedimento e la sua entrata in vigore.
  Tra gli elementi di novità, rispetto ai precedenti provvedimenti di proroga, segnala le disposizioni dei commi 3 e 4 dell'articolo 10, relative al rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero, che modificano l'articolo 1 del decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2012, n. 118. In particolare, sono previste disposizioni volte a permettere la tenuta di elezioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero, evitando ulteriori rinvii, entro il limite temporale previsto dal citato decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2012, n. 118, ovvero il 31 dicembre 2014, nell'attesa che si concluda l’iter di approvazione del nuovo regolamento, che prevede il voto informatico per le elezioni dei Comitati degli italiani all'estero. Tali disposizioni nel disciplinare le modalità di espressione del voto, prevedono l'ammissione al voto degli elettori che abbiano fatto pervenire all'ufficio consolare di riferimento domanda di iscrizione nell'elenco elettorale almeno cinquanta giorni prima della data stabilita per le votazioni.
  Per quanto concerne le norme di diretto interesse della Commissione, segnala, in primo luogo, l'articolo 5, che reca talune disposizioni in materia di personale impiegato nelle missioni internazionali disciplinate dal decreto. Fa presente che l'articolo in esame, al comma 1, detta disposizioni che sostanzialmente richiamano quelle attualmente vigenti, riprendendo le norme contenute nei precedenti provvedimenti di proroga, in particolare in materia di indennità di missione, calcolo della diaria, trattamento assicurativo e pensionistico.
  Rileva poi che il comma 2 del medesimo articolo 5 stabilisce che l'indennità di missione sia corrisposta nella misura del 98 per cento o nella misura intera, incrementata del 30 per cento se il personale non usufruisce a qualsiasi titolo di vitto e alloggio gratuiti, della diaria prevista per il Paese di destinazione dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 13 gennaio 2003. Per il personale che partecipa a talune specifiche missioni, segnala che il comma 3 dell'articolo 5 individua basi di riferimento per il calcolo della diaria diverse da quanto previsto dal richiamato decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 13 gennaio 2003. Fa presente che il comma 4 disciplina, in deroga ai limiti, anche orari, previsti dalla normativa vigente, il trattamento economico accessorio del personale che partecipa alla missione Active Endeavour nel Mediterraneo, alle operazioni militari per il contrasto della pirateria (Atalanta dell'Unione europea e Ocean Shield della NATO al largo delle coste della Somalia), all'operazione di scorta navale di cui all'articolo 4, comma 5, e ai nuclei militari di protezione della marina in funzione antipirateria.
  Da ultimo, segnala che il comma 5 dell'articolo 5 proroga fino al 31 dicembre 2014 le disposizioni di cui all'articolo 5, comma 5, del decreto-legge n. 107 del Pag. 2392011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 130 del 2011, in base alle quali possono essere imbarcate a bordo delle navi predisposte per la difesa da atti di pirateria anche guardie giurate che non abbiano ancora frequentato gli appositi corsi teorico-pratici, a condizione che abbiano partecipato per un periodo di almeno sei mesi, quali appartenenti alle Forze armate, alle missioni internazionali in incarichi operativi e che tale condizione sia attestata dal Ministero della difesa. La proroga si rende necessaria al fine di consentire, anche dopo la scadenza del 30 giugno 2014, l'invio del personale suddetto che viene imbarcato in funzione antipirateria sulle navi battenti bandiera italiana.
  Tra le iniziative di cooperazione allo sviluppo, all'articolo 8, segnala lo stanziamento di 34.800.000 di euro finalizzato a migliorare le condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati, nonché a sostenere la ricostruzione civile in favore di Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Pakistan, Repubblica centrafricana, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e, in relazione all'assistenza dei rifugiati, dei Paesi ad essi limitrofi. In particolare, sottolinea come lo stanziamento miri, in particolare, a promuovere interventi finalizzati alla prevenzione e al contrasto alla violenza sulle donne, alla tutela dei loro diritti, al lavoro femminile, nonché alla tutela e alla promozione dei diritti dei minori.
  Evidenzia che il comma 7 dell'articolo 9 stanzia 906.036 euro per il periodo 1o luglio-31 dicembre 2014 per l'invio in missione o in viaggio di congedo del personale del Ministero degli affari esteri presente in aree di crisi, ovvero per la partecipazione del suddetto personale ad operazioni internazionali di gestione delle crisi. Il medesimo stanziamento fa fronte anche alle spese di funzionamento e per il reclutamento di personale locale, a supporto di personale del medesimo ministero inviato in località ove non operi una rappresentanza diplomatica o consolare. La relazione tecnica cita in particolare il Kurdistan e Gaziantep. Il trattamento economico e le spese di vitto, alloggio e viaggio del personale di cui al presente comma sono resi pubblici nei modi previsti, assicurando anche il rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali.
  Segnala, quindi, l'articolo 10, che prevede alcune disposizioni derogatorie, già presenti nei precedenti provvedimenti di proroga, riferite, tra l'altro, al conferimento di incarichi di consulenza a enti e organismi specializzati, nonché a personale estraneo alla pubblica amministrazione in possesso di specifiche professionalità, indispensabile per la realizzazione degli interventi nei Paesi indicati nel provvedimento, destinatari dell'attività di cooperazione e di sostegno ai processi di stabilizzazione.
  In conclusione, preso atto del contenuto del disegno di legge in esame, che, per le parti di competenza della XI Commissione, riprende quello di precedenti provvedimenti di proroga, ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo da parte della Commissione. Si riserva, in ogni caso, di valutare eventuali considerazioni che dovessero emergere nell'ambito della discussione.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 15.25.

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