CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 4 agosto 2014
284.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

  Lunedì 4 agosto 2014.

DL 91/2014: Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea.
C. 2568-A Governo, approvato dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 17.15 alle 18.

SEDE REFERENTE

  Lunedì 4 agosto 2014. – Presidenza del presidente della X Commissione Ettore Guglielmo EPIFANI. – Intervengono il viceministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti e il sottosegretario per le riforme costituzionali e rapporti con il Parlamento Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 19.45.

DL 91/2014: Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea.
C. 2568-A Governo, approvato dal Senato.

(Esame e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che nella seduta odierna l'Assemblea ha deliberato il rinvio del provvedimento in Commissione, con un mandato limitato all'esame dell'emendamento 26.200 predisposto dalle Commissioni, e volto ad apportare una modifica di carattere essenzialmente tecnico al comma 3 dell'articolo 26, nonché a recepire le condizioni poste nel parere della V Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione). Avverte che i relatori hanno presentato a tal fine gli emendamenti 22-quinquies.100 e 30.100. Invita, quindi, il relatore e il Governo ad esprimere i rispettivi pareri su queste ultime proposte emendative.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, illustra, anche a nome del collega Lorenzo Basso, relatore per la X Commissione, le finalità dell'emendamento 26.200, e raccomanda l'approvazione degli emendamenti 22-quinquies.100 e 30.100, che recepiscono due condizioni poste dalla Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione (vedi allegato).

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme ai relatori.

  Stefano ALLASIA (LNA), si permette di dissentire dal Presidente insistendo sull'opportunità che la Commissione, con il rinvio deliberato, si soffermi ad affrontare anche altre questioni di rilievo emerse durante l'esame del provvedimento. Si riferisce in particolare all'articolo 30-quinquies, introdotto nell'esame presso il Senato, che con intervento improvvido, modificando la normativa di cui alla legge n. 99 del 2009, sul cosiddetto bonus idrocarburi, di fatto esclude la regione Veneto dalla ripartizione delle royalties.
  Ritiene che le Commissioni possano esaminare legittimamente altre questioni di merito, dal momento che a breve il Governo porrà la questione di fiducia sul decreto-legge in esame e quindi non sarà più possibile esaminare gli emendamenti ripresentati anche in Assemblea dalle opposizioni.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ribadisce che il rinvio in Commissione votato in Aula contiene un mandato preciso finalizzato all'esame degli argomenti già indicati. Pertanto la problematica sollevata dal collega Allasia, pur meritevole del dovuto approfondimento, è estranea all'esame della presente seduta.

  Marco DA VILLA (M5S) ritiene che la richiesta avanzata dal collega Allasia di esaminare anche altre questioni di merito e segnatamente quella relativa all'articolo 30-quinquies sia assolutamente legittima. Stigmatizza la prassi dei decreti-legge omnibus dal contenuto estremamente eterogeneo, presentati dal Governo a poche settimane dalla sospensione dei lavori parlamentari, circostanza che ha impedito un esame approfondito nel merito.
  In particolare critica la modalità di lavoro scelta nell'esame del provvedimento che ha visto un dibattito limitato nel merito e giudica una garanzia il fatto che esistano ancora due rami del Parlamento, cosa che ha consentito alla Camera dei deputati di cancellare numerose norme introdotte al Senato e giudicate del tutto estranee al provvedimento.

  Andrea MARTELLA (PD) ritiene che l'articolo 30-quinquies debba essere ulteriormente approfondito. Ricorda che il Senato ha deciso di escludere dai benefici del bonus carburante le regioni che ospitano impianti di rigassificazione fissi. Rileva che dal 2009 al 2013 non è stato attribuito nessun bonus perché è stato sollevato un contenzioso dalla regione Veneto che si è risolto con una sentenza del Consiglio di Stato la quale ha riconosciuto una compensazione sotto forma di minor costo del carburante a tutti i residenti nelle regioni che sopportano la presenza di impianti ad elevato impatto ambientale. Il contenzioso giuridico è stato pertanto risolto ma il bonus idrocarburi non è stato mai assegnato perché non sono stati adottati i provvedimenti attuativi. Ricorda che lo stesso Ministero dello sviluppo economico, in una propria nota, ha ritenuto che non si sarebbe potuto procedere al riconoscimento Pag. 5del bonus in assenza di una regola generale che potesse determinare le modalità e le somme spettanti a ciascuna regione interessata, in relazione allo svantaggio sopportato nell'ospitare impianti estrattivi di rigassificazione. Pur comprendendo che nell'attuale fase procedurale non si può presentare un emendamento soppressivo dell'articolo 30-quinquies, sollecita tuttavia ad una riflessione sulla materia al fine di prevedere un’ organica revisione del sistema degli incentivi riconosciuti sia per l'estrazione degli idrocarburi sia per i rigassificatori.

  Davide CRIPPA (M5S), ricordando che, nell'intervento svolto in Aula, il collega Rosato ha affermato la possibilità che le Commissioni affrontassero altri argomenti di merito, chiede alle Presidenze quale sia l'articolo del regolamento che limita il dibattito in questa fase.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, precisa che si tratta di una prassi costante, da ultimo adottata in sede di esame del decreto-legge sulla pubblica amministrazione, e non di uno specifico articolo del regolamento.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), ritiene che la discussione limitata agli emendamenti di recepimento delle condizioni della V Commissione e all'emendamento già esaminato dal Comitato dei nove sia da considerarsi una forzatura, evidenziato che in Aula, in sede di dichiarazione di voto sul rinvio in Commissione, il rappresentante del gruppo PD ha mostrato un'apertura al confronto sul merito.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dissente dalle valutazioni espresse dal collega Fedriga, ritenendo che nel voto dell'Aula è stato correttamente precisato l'ambito del mandato delle Commissioni; peraltro, riconosce l'importanza nel merito delle questioni poste dal gruppo della Lega che però fa notare non sono state sufficientemente sottolineate nel corso del dibattito già svolto dalle Commissioni e che in questa fase non possono essere riaperte.

  Davide CRIPPA (M5S), chiede al Presidente di indicare i tempi per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 22-quinquies.100.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, non ritiene possibile presentare in questa fase subemendamenti alle condizioni poste dalla Commissione bilancio.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) insiste sul fatto che si tratta di una forzatura politica, criticando l'atteggiamento della maggioranza di mancata apertura a un confronto con le opposizioni su temi diversi da quelli oggetto degli emendamenti.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI osserva che la norma risale al 2009 e prevede un aumento dal 7 al 10 per cento dell'aliquota di prodotto che il titolare di ciascuna concessione di coltivazione è tenuto a corrispondere annualmente. L'incremento del 3 per cento va a costituire un apposito capitolo delle entrate al bilancio dello Stato e tali somme sono assegnate al fondo istituito per la riduzione del prezzo dei carburanti per i residenti delle regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi e dalla rigassificazione di impianti fissi offshore. Il fondo è alimentato con l'aumento delle aliquote di prodotto dovuto dai concessionari delle attività di coltivazione e estrazione di idrocarburi. Quindi dell'aumento delle royalties usufruiscono anche le regioni in cui vi sono rigassificatori. Il Senato ha ritenuto di dover modificare questa norma nel senso di escludere gli impianti fissi offshore da quelli la cui presenza consente ai residenti di beneficiare della riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti. Prende atto che i deputati Martella e Allasia hanno argomentato che parte delle entrate derivanti dalle royalties dovrebbero essere riconosciute anche alle regioni in cui non si svolgono attività di estrazione, ma in cui sono presenti rigassificatori. Sottolinea che il Governo ritiene che la norma del 2009 sia mal costruita e che sia necessario un generale ripensamento che favorisca sia le regioni in cui si praticano attività di estrazione, Pag. 6sia regioni in cui vi sono rigassificatori. In altri termini, ritiene debba essere riordinata tutta la materia evitando trasferimenti di risorse da una regione ad un'altra. Propone quindi la presentazione di un ordine del giorno con cui il Parlamento impegna il Governo ad una revisione complessiva della legge del 2009.

  Marco DA VILLA (M5S), chiede l'attivazione del circuito chiuso.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dispone l'attivazione del circuito ed informa le Commissioni che non risultano precedenti, in questa fase dell'esame delle Commissioni, di presentazione di subemendamenti riferiti al recepimento delle condizioni poste ex articolo 81, quarto comma, dalla Commissione bilancio. Ritiene pertanto inopportuno innovare a tale prassi costante.

  Carlo SIBILIA (M5S), ritiene che dovrebbe essere indicato esplicitamente a quale articolo del regolamento si faccia riferimento; in caso contrario ritiene che le Presidenze si stiano assumendo una evidente responsabilità nel limitare i lavori delle Commissioni in sede referente.

  Enrico BORGHI (PD) sottolinea che le Commissioni di merito sono riunite con un mandato circoscritto e limitato e che non è possibile riaprire in tale sede la discussione su questioni di merito già affrontate. Nell'evidenziare peraltro l'atteggiamento costruttivo mostrato dai gruppi nel corso dell'esame in sede referente, pur nei tempi ristretti già rilevati, non ricorda che tale argomento sia stato effettivamente sollevato e ritiene comunque inattaccabile la decisione assunta dalla presidenza delle Commissioni.

  Roberto SIMONETTI (LNA), condivide il rilievo del Presidente sul fatto che in Aula sia stato chiaramente indicato il limite del mandato delle Commissioni in questa fase, ma fa notare che sia il Viceministro De Vincenti che lo stesso Presidente hanno riconosciuto la rilevanza del tema posto dal suo gruppo e chiede quindi che le Commissioni ne possano discutere senza eccezioni procedurali.

  Davide CRIPPA (M5S), fa notare che l'emendamento 26.200 non è di mero recepimento delle condizioni della V Commissione e ritiene quindi che su di esso debbano essere dati i tempi per la presentazione dei subemendamenti. Non possono esistere eccezioni, se ce ne sono allora occorre trattare anche i temi posti dalle opposizioni.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, fa notare che la proposta emendativa citata è stata da tutti condivisa in sede di comitato dei nove e su di essa i gruppi hanno esplicitamente rinunciato alla presentazione dei subemendamenti. Rileva altresì che l'emendamento è di natura estremamente tecnica e corregge un'inesattezza formale che avrebbe potuto pregiudicare la corretta applicazione della norma. Ritiene comunque che, ove la votazione di tale emendamento dovesse costituire un problema insormontabile, possono essere individuate soluzioni alternative. Ritiene opportuno, anche in considerazione dei tempi dell'esame in Assemblea, che si proceda alle votazioni.

  Davide CRIPPA (M5S) manifesta indignazione perché la maggioranza non ha rispettato i patti con l'opposizione vista la trattativa alla base della materia soppressa dall'emendamento 30.100.

  Stefano ALLASIA (LNA) preannucia che il suo gruppo abbandonerà i lavori delle Commissioni in segno di protesta e si riserva di decidere l'atteggiamento da assumere nel corso del prosieguo dei lavori in Assemblea.

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, gli emendamenti 22-quinquies.100 e 30.100 dei relatori e 26.200 delle Commissioni.

   Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del regolamento, Pag. 7propone le seguenti correzioni di forma:
   a seguito dell'emendamento 9.42 del Governo, approvato dalle Commissioni nella seduta del 1o agosto 2014, che ha soppresso il comma 10-bis dell'articolo 9 del decreto-legge, alla rubrica del medesimo articolo 9 sono soppresse le parole: «e della segnaletica luminosa stradale»;
   in relazione ad un mero errore materiale, nell'allegato concernente le modificazioni apportate al decreto-legge, all'articolo 29, comma 3, deve intendersi soppressa la parola «transfrontaliero».

  Le Commissioni approvano la proposta di coordinamento del testo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni deliberano di conferire il mandato ai relatori di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente. Comunica inoltre che i deputati Allasia e Grimoldi e Crippa e Terzoni hanno richiesto di svolgere le funzioni di relatori di minoranza nell'esame in Assemblea.

  La seduta termina alle 20.50.

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