CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 luglio 2014
280.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 29 luglio 2014. — Presidenza del vicepresidente Eugenia ROCCELLA. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 12.05.

  Eugenia ROCCELLA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03304 Binetti: Formazione di base e competenze specifiche del personale addetto all'assistenza dei soggetti autistici.

  Paola BINETTI (PI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Paola BINETTI (PI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta ricevuta e nello stesso tempo insoddisfatta della situazione di fatto che emerge nel Paese. Ritiene infatti che il disegno complessivo prospettato sarebbe di per sé soddisfacente ma purtroppo non sembra corrispondente alla realtà.
  Rileva che non viene fornita alcuna risposta circa il caso specifico oggetto dell'interrogazione, pur osservando che esso è stato sollevato anche a titolo esemplificativo. Auspica che sia trasmessa alla Commissione la mappa dinamica delle strutture esistenti citata dal rappresentante del Governo nella sua risposta, per meglio verificare la situazione a livello nazionale.
  Ricorda che le linee di indirizzo ministeriali relative ai soggetti autistici si riferiscono quasi esclusivamente ai primi anni dell'infanzia, sicuramente importanti dal punto di vista formativo, ma trascurano i successivi periodi della vita. Sottolinea in conclusione la necessità di una struttura di controllo per la verifica delle diverse situazioni sul territorio relative all'assistenza ai soggetti autistici.

5-03305 Lenzi: Criteri per l'utilizzo del farmaco per l'epatite C Sofosbuvir per uso compassionevole e dati sul numero dei pazienti sottoposti a tale trattamento.

  Donata LENZI (PD) illustra l'interrogazione in titolo ricordando che in data odierna si ricorda la giornata mondiale per la lotta all'epatite. Sottolinea che le giornate mondiali dedicate a singole malattie sono in un numero esiguo e che pertanto ciò testimonia l'attenzione globale a questa patologia e la necessità di cure appropriate.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Donata LENZI (PD), replicando, dichiara che la risposta, interessante e completa, conferma le preoccupazioni sul fatto che l'intervento al momento prospettato dall'AIFA si limita a fornire il farmaco solo ai soggetti in attesa di trapianto. Pur comprendendo le motivazioni di tale scelta, osserva che sarebbe preferibile una risposta non emergenziale, affinché il farmaco sia disponibile in tutto il territorio nazionale anche al fine di prevenire l'insorgenza di più gravi patologie in un numero più ampio di soggetti.

5-03306 Rondini: Controlli sanitari per tutelare la salute dei consumatori che acquistano il riso importato dall'estero.

  Marco RONDINI (LNA) illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marco RONDINI (LNA), replicando, osserva che il Ministero della salute non sembra intenzionato ad intervenire al di fuori delle procedure di controllo previste a livello europeo. Invita ad una maggiore attenzione al fenomeno oggetto dell'interrogazione, sottolineando che in un periodo di crisi è più frequente l'acquisto di prodotti alimentari a basso costo con conseguente aumento dei rischi per la salute. Ritiene che un opportuno regime di dazi permetterebbe sia una prevenzione di tipo sanitario che una tutela dei livelli occupazionali nel settore della risicoltura.

5-03307 Fucci: Ipotesi di un nuovo modello organizzativo del Servizio sanitario della regione Friuli Venezia Giulia.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Sandra SAVINO (FI-PdL), replicando, si dichiara dispiaciuta ed insoddisfatta per i pochi elementi forniti con la risposta. Pur comprendendo le ragioni di una riforma del servizio sanitario della regione Friuli Venezia Giulia, compresa la possibilità di realizzare una singola azienda territoriale ed una singola azienda sanitaria, si rammarica tuttavia che la risposta non fornisca elementi circa la necessità di modificare i decreti legislativi n. 502 del 1992 e n. 517 del 1999, presupposto a suo avviso doveroso per poter unificare i due tipi di aziende ed operare quella che appare non una modifica organizzativa ma istituzionale. Rileva che in ogni caso si tratta di un tema che riguarda l'insieme del Servizio sanitario nazionale.

5-03308 Silvia Giordano: Indagine epidemiologica per valutare il rapporto tra lo stato di salute della popolazione e l'inquinamento del Fiume Sarno.

  Silvia GIORDANO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Silvia GIORDANO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta che conferma l'impostazione secondo cui alcuni gravi problemi sanitari che si verificano nella regione Campania non sarebbero correlati ad emergenze ambientali quali la Terra dei fuochi, le emissioni delle Fonderie Pisano di Salerno o l'inquinamento del fiume Sarno, ma connessi semplicemente agli stili di vita della popolazione residente in tali territori, come la scarsa attività fisica o le cattive abitudini alimentari.
  Rileva che, come in altri casi, l'istituzione della figura del commissario non ha portato, in quasi vent'anni, ad alcun risultato concreto ma è stata solo un occasione per favoritismi e clientele. Sottolinea quindi che il grave problema sanitario oggetto dell'interrogazione rappresenta un fatto concreto come confermato anche dalle indagini dell'ARPA e dai lavori della Commissione di inchiesta istituita nel 2003 dal Senato.

5-03309 Nicchi: Ispezione dei Nas presso la clinica milanese Matris dove è stata eseguita una tecnica di inseminazione eterologa.

  Marisa NICCHI (SEL) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato, ricordando che il tema sarà affrontato in maniera più complessiva nell'imminente audizione del Ministro Lorenzin (vedi allegato 6).

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  Marisa NICCHI (SEL), replicando, ricorda che la sua interrogazione è stata presentata prima della calendarizzazione nella giornata odierna dell'audizione del Ministro Lorenzin sullo stesso tema e dichiara che la risposta ricevuta conferma le preoccupazioni circa le informazioni poco chiare che vengono fornite in relazione alla recente sentenza della Corte costituzionale, che esplicitamente esclude la presenza di un vuoto normativo. Sottolinea in proposito che la Conferenza Stato-regioni già nel 2012 ha regolato le procedure autorizzatorie e che nella giornata di ieri la regione Toscana ha deliberato sulla materia.
  Nell'osservare che l'inseminazione eterologa rappresenta un tema delicato che coinvolge diversi soggetti, invita a trattarlo in modo non spettacolare e senza criminalizzazioni. Sottolinea poi che occorrono procedure che garantiscano salute e sicurezza, evitando una logica ideologica poco pragmatica che renda di difficile applicazione l'inseminazione eterologa.

  Eugenia ROCCELLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 29 luglio 2014. — Presidenza del vicepresidente Eugenia ROCCELLA.

  La seduta comincia alle 13.

Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
Nuovo testo unificato C. 731 Velo e abb.

(Parere alla IX Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Eugenia ROCCELLA, presidente, ricorda che la Commissione è oggi convocata, in sede consultiva, sul nuovo testo unificato C. 731 Velo e abb., recante «Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285», per il parere alla IX Commissione (Trasporti). Il provvedimento è calendarizzato in Aula per il mese di settembre e la Commissione di merito ha espresso l'auspicio di poter ricevere i pareri prima della pausa estiva.

  Filippo FOSSATI (PD), relatore, fa presente che la XII Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza sul testo unificato delle proposte di legge in titolo, quale risultante dagli emendamenti approvati dalla IX Commissione.
  La proposta origina da un identico testo giunto nella scorsa legislatura, dopo ampia istruttoria e indagine conoscitiva, all'approvazione da parte della IX Commissione della Camera.
  L'esigenza che ha ispirato l'elaborazione del testo è stata quella di conferire al Governo una delega per operare un intervento di complessiva «manutenzione normativa» del Codice della Strada, anche alla luce dei numerosi interventi legislativi succedutisi, nel tempo, sulla materia, come ad esempio le numerose modifiche al Codice operate dalla legge n. 120 del 2010.
  Osserva, poi, che gli interventi normativi sulla circolazione stradale hanno bisogno di monitoraggio e aggiornamento costante, come dimostrano i numeri e l'evoluzione del fenomeno.
  Oggi l'Italia è attraversata da circa 37 milioni di autovetture (28 milioni nel ’91), fra cui modelli gpl ed elettrici, 14 milioni di biciclette, quasi 7.000 km di rete autostradale, posteggi di car e bike sharing, piste ciclabili a sede protetta, zone a 30 km/h, sistemi altamente tecnologici per il controllo delle infrazioni. Insomma un mondo nuovo e in continuo sviluppo, che richiede una rivoluzione dei princìpi stessi che regolavano la mobilità fino ad oggi basata sulla separazione dei flussi di traffico: la parola chiave diventa oggi, al Pag. 180contrario, l'europea «condivisione», sia di mezzi di trasporto che di spazi cittadini.
  Fa presente, che in questo nuovo contesto i principi e criteri direttivi contenuti nella delega si fondano innanzitutto sul concetto della «garanzia della sicurezza di tutti gli utenti della strada, in particolare di quelli maggiormente vulnerabili» (articolo 2, comma 1), comprendendosi nel concetto di vulnerabilità le condizioni dell'utilizzo della rete oltre alle caratteristiche soggettive dell'utenza «debole» ed includendo tale concetto fra gli aspetti da tutelare con nuove e innovative misure di sicurezza.
  La delega si basa poi sui concetti di «semplificazione delle procedure» e di «razionalizzazione, proporzionalità ed efficacia degli istituti sanzionatori», insistendo su metodi e tecniche e attori dell'accertamento dei comportamenti pericolosi e illegali, sulla elaborazione e la conservazione dei dati, sulla semplificazione dei ricorsi e dei contenziosi, sulla definizione delle caratteristiche dei veicoli in rapporto alle condizioni della circolazione. Basilare appare anche la definizione di un quadro sanzionatorio che si fondi su «principi di ragionevolezza, proporzionalità, effettività e non discriminazione» (articolo 2, comma 1, lettera l)).
  Fa presente, poi, che compare nel testo anche il principio della revisione e rafforzamento delle misure finalizzate allo sviluppo della mobilità sostenibile e al miglioramento della sicurezza stradale in ambito urbano, con particolare riferimento all'utenza vulnerabile, quali bambini, disabili, anziani, pedoni, ciclisti, utenti di ciclomotore e motociclo e tutti coloro che meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulla strada, prevedendo: 1) misure per la tutela dell'utenza vulnerabile, idonee a limitare, attraverso prescrizioni comportamentali e relative sanzioni, nonché attraverso regole di progettazione stradale, comportamenti pericolosi verso terzi, in particolare nelle aree urbane e ovunque vi siano condizioni di promiscuità delle diverse tipologie di utenza, anche attraverso la riduzione dei limiti di velocità; (articolo 2, comma 1, lettera d), punto 1).
  Tale criterio innovativo, che propone la necessità di superare la progettazione della viabilità misurata sulle necessità dei singoli diversi mezzi di trasporto, incontra la sensibilità più volte espressa dalla XII Commissione nel chiedere che in tutte le politiche pubbliche abbia spazio, non come problema, ma come risorsa ed opportunità, il punto di vista e la soggettività di tutte le persone, a partire dai più vulnerabili.
  Osserva poi che questo principio è precisato al punto 6 dello stessa lettera d), che prevede l'introduzione di una specifica disciplina per l'ambito urbano, che recepisca le principali innovazioni introdotte in altri Paesi europei per la sicurezza dell'utenza vulnerabile, con particolare riferimento ai concetti di «spazio condiviso», «zona d'incontro» e «principio di prudenza», che assegnano la precedenza agli utenti vulnerabili e assicurano la convivenza delle funzioni residenziali e commerciali con quelle di mobilità, prevedendo altresì disposizioni che favoriscano l'accesso delle biciclette, dei ciclomotori e dei motocicli alle corsie riservate ai mezzi pubblici.
  Fa presente che, in relazione a questa nuova impostazione, la delega si esprime sulla graduazione delle sanzioni, stabilendo al punto 3 della già citata lettera i) del comma 1 dell'articolo 2 che: «l'inasprimento delle sanzioni per comportamenti direttamente o indirettamente pericolosi e lesivi dell'incolumità e della sicurezza degli utenti della strada, in ragione anche del loro grado di vulnerabilità, stimato sia distinguendo la categoria di utenza motorizzata da quella non motorizzata, sia con riferimento al livello di esposizione al rischio dei soggetti afferenti a ciascuna delle due categorie;».
  Il testo poi, al punto 2 bis della stessa lettera annuncia la necessità di una nuova definizione delle «condizioni del conducente...» «...in presenza delle quali saranno previste le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e Pag. 181dell'inibizione alla guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato» in caso di morte cagionata da violazioni del codice in coerenza con l'introduzione, tuttora eventuale, del reato di omicidio stradale nel codice penale. A questo proposito sarà importante analizzare i decreti legislativi per apprezzare le modifiche che riguardino i quadri di alterazione dovuti ad abuso di sostanze.
  Sul tema della semplificazione, la proposta di legge delega incontra i temi oggetto di interesse per la XII Commissione all'articolo 2, comma 1, lettere o) e p) dove si stabilisce l'attribuzione al Ministero della salute del compito di adottare linee guida cogenti in relazione alle attività di accertamento dei requisiti psicofisici per il conseguimento e il rinnovo della patente, con riferimento sia a quelle svolte dalle commissioni mediche locali, sia a quelle svolte dai medici monocratici e previsione, a fini di sicurezza, che il rinnovo di validità della patente dei conducenti con età superiore a ottanta anni abbia la durata di un anno e sia effettuato senza oneri aggiuntivi per i conducenti stessi. Qualora il conducente con età superiore a ottanta anni non si sottoponga al rinnovo annuale, la patente è rinnovata ogni due anni e abilita alla guida dei veicoli indicati per la categoria AM, limitatamente ai ciclomotori a tre ruote e ai quadricicli leggeri; si stabilisce inoltre la «revisione dei soggetti abilitati all'accertamento dei requisiti psicofisici per il conseguimento della patente, prevedendo l'esclusione dei medici in quiescenza».
  Inoltre, alla lettera s) dello stesso comma si prevede l'adozione di una nuova disciplina generale delle modalità di sosta e di transito dei veicoli adibiti al servizio di invalidi, con un inasprimento delle sanzioni conseguenti all'utilizzo improprio del contrassegno o all'occupazione impropria delle strutture volte ad agevolare la mobilità delle persone disabili. Necessità questa su cui è possibile esprimere un accordo, salvo poter valutare attentamente la declinazione concreta nei decreti al fine di assicurare la necessaria tutela delle esigenze personali relative alle condizioni di disabilità e l'ampliamento delle possibilità di transito, sosta, accessibilità in sicurezza degli spazi urbani per tali utenze, particolarmente vulnerabili.
  Infine, alla lettera t), il testo dispone di «regolare le specifiche condizioni di circolazione dei veicoli adibiti al soccorso stradale, anche nella condizione di servizio medico, con particolare riferimento all'esenzione dal pagamento delle tariffe autostradali e alla possibilità di trasportare familiari della persona soccorsa». Tale norma è particolarmente attesa dal volontariato socio sanitario, e chiuderebbe con chiarezza il contenzioso sull'interpretazione del concetto di soccorso, ad oggi esclusivo parametro per accedere alle facilitazioni tariffarie e interpretato assai riduttivamente dal concessionario autostradale, con effetto di penalizzazione insostenibile della gran parte del servizio sanitario con mezzo dedicato.
  Infine, esprime il suo apprezzamento per i contenuti del testo della proposta di legge delega, per quanto di competenza della XII Commissione, riservandosi di formulare una proposta più compiuta di parere al termine del dibattito.

  Eugenia ROCCELLA, presidente, dopo aver fatto presente che il concetto di vulnerabilità applicato all'utenza stradale appare riferito sia ai soggetti anziani, disabili e bambini, sia ai mezzi di trasporto, quali biciclette, ciclomotori o motocicli, auspica che tale aspetto possa essere approfondito nel corso del dibattito.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 29 luglio 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 13.45.

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Indagine conoscitiva sul ruolo, l'assetto organizzativo e le prospettive di riforma dell'Istituto superiore di sanità (ISS), dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.NA.S.).
Audizione del direttore generale dell'AIFA, Luca Pani.
(Svolgimento e conclusione).

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Il dottor Luca PANI, direttore generale dell'AIFA, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi, per formulare quesiti ed osservazioni, i deputati Anna Margherita MIOTTO (PD), Silvia GIORDANO (M5S), Pierpaolo VARGIU, presidente, Eugenia ROCCELLA (NCD) ed Elena CARNEVALI (PD).

  Il dottor Luca PANI, direttore generale dell'AIFA, interviene in replica.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ringrazia il direttore generale dell'AIFA e dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI

  Martedì 29 luglio 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. — Interviene il ministro della salute, Beatrice Lorenzin.

  La seduta comincia alle 14.35.

Audizione del Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, sulle iniziative del Governo a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 162 del 2014, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 40 del 2004 sul divieto del ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Pierpaolo VARGIU presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il ministro Beatrice LORENZIN svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per formulare quesiti ed osservazioni, Pierpaolo VARGIU, presidente, e i deputati Donata LENZI (PD), Paola BINETTI (PI), Eugenia ROCCELLA (NCD), Michela MARZANO (PD), Marisa NICCHI (SEL) e Barbara POLLASTRINI (PD).

  Il ministro Beatrice LORENZIN interviene in replica.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ringrazia il ministro per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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