CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 luglio 2014
278.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 24 luglio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 9.

5-03302 Marcolin: Sulle ragioni della ritardata deliberazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto-legge per la proroga del finanziamento delle missioni internazionali.

  Elio VITO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

  Marco MARCOLIN (LNA) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando che l'esigenza di evitare ritardi nella deliberazione dei decreti-legge che dispongono la proroga del finanziamento delle missioni internazionali era stata già evidenziata in occasione dell'esame del decreto-legge relativo al primo semestre del 2014.
  Nel richiamare, quindi, le numerose problematiche che da tale situazione discendono per i nostri militari impegnati nei vari teatri operativi, esprime preoccupazione per la possibilità che il citato ritardo possa essere stato originato da motivi inerenti il reperimento di adeguati fondi ed auspica che si possano creare i necessari presupposti affinché, in futuro, non si ripeta tale sconveniente circostanza.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato), ringraziando il presentatore per aver posto un tema cui anche il Dicastero della difesa pone grande attenzione.
  Osserva, quindi, con riferimento alle problematiche conseguenti alla vacatio determinata dalla ritardata proroga delle disposizioni legislative, che in nessun modo si pone un problema di tutela giuridica dei nostri militari dal momento che, una volta entrato in vigore il decreto-legge, verrebbero comunque assoggettati alle disposizioni Pag. 57già da tempo specificatamente vigenti per le missioni internazionali, come peraltro previsto anche nei precedenti decreti deliberati in ritardo.
  Nell'evidenziare, infine, come per la predisposizione del decreto sia richiesta la partecipazione di vari dicasteri, circostanza che rallenta l’iter di formazione del provvedimento, assicura l'interrogante che si farà personalmente carico affinché l'esigenza di rispettare i termini possa, in futuro, essere salvaguardata.

  Marco MARCOLIN (LNA) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario Alfano, sottolineando come la possibilità di sanare retroattivamente le problematiche di carattere giuridico che dovessero verificarsi durante la vacatio non debba comunque costituire una regola.
  Occorre, invece, che il Governo fornisca un segnale forte di vicinanza ai nostri militari lontani dall'Italia, assicurando loro la massima copertura e dando, in tal modo, dignità alle relazioni sviluppate nell'ambito delle Organizzazioni internazionali di cui il nostro Paese fa parte.

  Elio VITO, presidente, nel ringraziare il sottosegretario Alfano per aver fornito importanti anticipazioni, sottolinea come il ritardo nella deliberazione del decreto non impedirà comunque alla Commissione di esaminare con la dovuta scrupolosità il provvedimento prima dell'interruzione dei lavori parlamentari per la pausa estiva.
  Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.10.

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Giovedì 24 luglio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 9.15.

Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2014-2016.
(Seguito esame ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del documento programmatico, rinviato nella seduta del 16 luglio 2014.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone, pertanto, l'attivazione.

  Massimo ARTINI (M5S), alla luce della complessità dell'atto in titolo, chiede al relatore, onorevole Scanu, fino a quale livello di dettaglio possano spingersi eventuali proposte o segnalazioni da parte dei gruppi. Evidenzia, infatti, che si pone una questione di metodo in considerazione dell'impostazione data dal collega Scanu alla relazione introduttiva, che ha posto in evidenza profili per lo più connessi al rapporto Parlamento-Governo senza entrare nel merito dei singoli programmi d'arma o in una valutazione approfondita sulle cifre riportare nel Documento. A tal proposito porta ad esempio il drastico calo dei fondi relativi alle bonifiche che si pone in controtendenza con quanto proprio ieri la proposta di documento conclusivo dell'indagine conoscitiva in materia di servitù militari ha sottolineato.
  In generale, ritiene che il Documento in titolo non rappresenti più una novità e che si rende opportuno entrare più in profondità sulle singole questioni, come ad esempio per quanto concerne la necessità di una visione consolidata sulle spese di investimento nella difesa, che includa le voci appostate sul bilancio del MISE. Peraltro, i profili di carattere contabile hanno rappresentato una parte significativa del rilevante lavoro svolto dalla Commissione in occasione dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla difesa in vista del Consiglio europeo del dicembre 2013.

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  Elio VITO, presidente, fa presente che la Commissione potrà prevedibilmente concludere l'esame sul Documento in titolo entro la prossima settimana, tenendo nel giusto conto che ieri il Consiglio dei ministri ha deliberato il decreto-legge di proroga del finanziamento delle missioni internazionali che sarà prevedibilmente trasmesso alla Camera e assegnato alle Commissioni riunite affari esteri e difesa per l'esame in sede referente.

  Gian Piero SCANU (PD), relatore, concorda con l'analisi fatta dal collega Artini circa il taglio dato all'esposizione iniziale sul Documento in titolo, finalizzata non già a riferire sulle cifre, per quanto rilevanti, ma ad offrire il più possibile una visione valutativa e critica.
  Ribadisce, dunque, la propria disponibilità a tener conto delle indicazioni provenienti dal dibattito, ovviamente in misura tale da non costituire un elemento fuorviante rispetto a quanto già evidenziato nella relazione svolta la precedente seduta ed auspica che i gruppi facciano pervenire al più presto proprie proposte che potranno integrare un testo finale, ricognitivo delle diverse questioni. In tal senso riterrebbe significativo, ai fini del rafforzamento del ruolo di controllo del Parlamento, che le proposte dei gruppi fossero riferite proprio a tale specifico ambito, su cui sarebbe opportuna la massima condivisione.
  Coglie, quindi, l'occasione per segnalare al rappresentante del Governo il permanere di una resistenza da parte dell'Amministrazione della difesa rispetto a misure di trasparenza e di diffusione delle informazioni, come avviene ormai in altri settori della Pubblica Amministrazione, non potendosi invocare a difesa di tale linea di condotta le procedure esistenti, in quanto queste, se sussiste la opportuna volontà politica, sono esposte a continui cambiamenti.

  Marco MARCOLIN (LNA) preannuncia una presa di posizione del suo gruppo rispetto ai temi sollevati dalla relazione illustrata dal collega Scanu nella precedente seduta.
  Coglie, poi, l'occasione di segnalare fin da ora l'esigenza di valutare che, ad esempio, il tema della «legge navale» reca con sé molteplici aspetti, tra i quali non secondari quelli occupazionali connessi alle attività di Fincantieri. Analoghe considerazioni valgono per il programma F-35.
  In generale, a suo avviso, finché non sarà elaborato il Libro Bianco sulla difesa e non saranno quindi definite le priorità strategiche del nostro strumento militare, non possono razionalmente essere assunte decisioni finalizzate a bloccare programmi d'arma in corso di realizzazione.

  Elio VITO, presidente, richiamando la norma di cui all'articolo 124 del Regolamento della Camera, ritiene che la volontà del relatore proceda nel senso della presentazione di una relazione da allegare al dibattito in corso.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO ricorda alla Commissione che il Ministro del difesa non si è limitata a trasmettere il Documento, ma è personalmente venuta in Parlamento ad illustrarlo. Ciò a dimostrazione di un rinnovato rapporto collaborativo tra Governo e Parlamento, di cui la trasparenza costituisce uno dei pilastri.
  Richiamando, quindi, la risposta fornita questa mattina all'onorevole Marcolin rispetto alla sua interrogazione a risposta immediata, osserva che il lavoro del Governo migliora quando il Parlamento è in grado di esprimere in modo costante e coerente le proprie posizioni, come ad esempio con riferimento all'impegno del presidente Vito e della Commissione sul caso dei due marò, che divengono un punto di riferimento certo per l'attività dell'Esecutivo.
  Quanto alla rigidità dell'Amministrazione della difesa, lamentata dall'onorevole Scanu, ritiene che essa sia il frutto di decisioni prese dalla politica in passato, le cui ragioni non sono a lui note. Quel che è certo è che occorre una riforma culturale della Difesa poiché quella rigidità oggi non ha più ragione di esistere essendo funzionale a specifici interessi, ma non al Paese nel suo complesso.

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  Elio VITO, presidente, con riferimento al quesito dell'onorevole Marcolin, trattato questa mattina durante la seduta dedicata al question-time, ribadisce che la ritardata presentazione del decreto-legge sulle missioni internazionali non può compromettere la buona qualità dell'esame parlamentare, e ciò anche in considerazione delle circostanze sacrificate in cui questo ramo del Parlamento si è ritrovato ad esaminare tale provvedimento nel corso della legislatura. Né l'imminente pausa estiva dei lavori parlamentari può tradursi in una compressione dei tempi che il Regolamento assicura alle Commissioni per l'esame del decreto-legge. Peraltro, il decreto-legge offrirà nuovamente occasione per un approfondimento del caso dei due marò anche in considerazione degli ordini del giorno approvati in passato.

  Gian Piero SCANU (PD), relatore, rivolgendosi al collega Marcolin, auspica un qualificato contributo dal gruppo della Lega, come pure da parte degli altri gruppi sul Documento in titolo. Ritiene, infatti, che sarebbe auspicabile poter svolgere il compito di relatore sul Documento in esame senza filtrare i suggerimenti proposti dai vari gruppi.
  Fa presente, quindi, che nella relazione illustrata nella precedente seduta sono già tracciate considerazioni e valutazioni riguardanti argomenti che hanno un diretto impatto sull'industria nazionale. Quanto, poi, alla mozione calendarizzata in Assemblea sul tema degli F-35, auspica che il Governo non comprometta il buon rapporto guadagnato con il Parlamento tenendo una linea di rigida contrapposizione. Infine, in merito al Libro Bianco e al Comitato permanente, da istituire ai sensi dell'articolo 22, comma 4, del Regolamento congiuntamente alla Commissione affari esteri, ringrazia il collega Artini per l'iniziativa assunta e precisa che il suo gruppo valuta tale strumento essenziale per lo sviluppo di dialogo tra Governo e Parlamento e, più in dettaglio, quale sorta di «cinghia di trasmissione» tra le Commissioni e il Governo.

  Massimo ARTINI (M5S) ringrazia in modo non formale il sottosegretario Alfano per la riflessione costruttiva che ha svolto analizzando lo stato dei rapporti tra Governo e Parlamento nella materia di competenza di questa Commissione. La dinamica descritta include il ruolo dell'opposizione, il cui contributo si deve muovere in un'ottica di innalzamento della qualità complessiva del lavoro che l'istituzione parlamentare svolge nell'interesse dei cittadini.
  Auspica, infine, una rapida costituzione del citato Comitato permanente sul Libro Bianco.

  Elio VITO, presidente, associandosi con convinzione alle parole di ringraziamento del collega Artini rivolte al rappresentante del Governo, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.45.

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