CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 luglio 2014
277.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 185

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.10.

  Luca SANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

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5-03284 Zaccagnini: Sull'attuazione della normativa europea per il contrasto al commercio illegale di legname.

  Ivan CATALANO (Misto), illustrando l'interrogazione in titolo di cui è cofirmatario, ricorda che la perdurante mancata attuazione della normativa europea per contrastare il fenomeno del commercio illegale del legname consente l'ingresso nel mercato nazionale del legno proveniente da aree in cui sono in corso conflitti a sfondo sociale o soggette a particolare tutela ambientale o nelle quali si attuano programmi illegali di deforestazione.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Ivan CATALANO (Misto), replicando, si ritiene soddisfatto della risposta, riservandosi ulteriori valutazioni con i cofirmatari dell'interrogazione.

5-03280 Caon: Misure a tutela della produzione italiana di riso.

  Roberto CAON (LNA), rinviando al contenuto dell'interrogazione in titolo, fa presente che il settore risicolo attraversa una fase di grave crisi che richiede l'adozione a breve di adeguate risposte da parte del Governo, che sinora sono mancate, benché i gravi effetti delle importazioni a dazio zero di riso dall'Asia fossero state da tempo segnalate, anche dalla sua parte politica.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Roberto CAON (LNA), replicando, invita il Governo ad assumere iniziative a livello europeo al fine di tutelare le produzioni nazionali di riso. In particolare, al pari di quanto previsto per il mais, la segale e il sorgo, occorre applicare una politica di dazi che, vista l'espansione tumultuosa delle importazioni europee di riso, anche al di là di quanto era possibile prevedere, eviti il tracollo di un settore importante dell'agricoltura europea e, in particolare, italiana. Chiede infine al Governo che, come realizzato nel corso della campagna elettorale europea con una serie di spot informativi sulla costruzione europea, dia corso ad una campagna informativa sulla superiore qualità del riso nazionale, per promuoverne il consumo.

5-03281 Taricco: Interventi per far fronte alla crisi nel mercato delle pesche, nettarine e susine.

  Mino TARICCO (PD) illustrando l'interrogazione in titolo, ricorda che recenti avversità meteorologiche e il sovrapporsi delle produzioni di frutta nel sud dell'Europa hanno influito pesantemente sulla produzione e sul raccolto in particolare delle pesche, nettarine e susine, con una grave penalizzazione dei produttori, dovuta a prezzi che coprono circa la metà dei costi di produzione.
  Segnala, al riguardo, che la situazione è drammatica e ancora più grave delle situazioni di crisi attraversate più volte dal settore in questi anni. Pertanto, tenuto conto anche dei contatti intercorsi con le autorità di altri Paesi mediterranei per attivare iniziative comuni in sede europea, chiede di conoscere in che modo il Governo intenda affrontare la grave crisi di mercato di tali prodotti.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Mino TARICCO (PD), nel dichiararsi soddisfatto della risposta, sottolinea però l'insufficienza dello strumento del ritiro dal mercato da parte delle organizzazioni di prodotto, a causa dell'insufficienza del relativo budget. Sottolinea inoltre la turbativa di mercato derivante dalla complessiva situazione, che richiederebbe almeno Pag. 187di poter ritirare la frutta di minima pezzatura. Invita pertanto il Governo a prevedere ulteriori misure sugli aspetti indicati.

5-03282 Bordo: Interventi in tema di recupero del prelievo supplementare dovuto dai produttori in base al regime delle quote latte.

  Franco BORDO (SEL), illustrando l'interrogazione in titolo nel quale sono indicate in dettaglio le censure mosse dalle istituzioni europee sull'andamento delle procedure di recupero dei prelievi supplementari in Italia, sottolinea che il problema riguarda, a fronte dei trentotto mila allevatori che si sono messi in regola, circa duemila soggetti che con il loro comportamento producono concorrenza sleale e distorsioni delle regole del mercato.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Franco BORDO (SEL), replicando, ringrazia il Governo per aver voluto ricostruire la complessa vicenda e anche per la puntualizzazione circa i rischi di natura finanziaria che corre l'Italia. Deve in ogni caso rilevare che l'attività messa in atto è ancora insufficiente rispetto al risultato da conseguire, visto che ancora è enorme la massa dei mancati pagamenti. Invita pertanto il Governo a provvedere alla riscossione anche con procedure straordinarie, per tutelare gli interessi finanziari dell'agricoltura italiana e anche per scongiurare il pericolo di subire una condanna in sede di Corte europea di giustizia.

5-03283 Benedetti: Sui controlli relativi agli attrezzi da pesca illegali e sulle misure connesse alla proposta di divieto delle reti da posta derivanti lunghe.

  Silvia BENEDETTI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, che ripropone l'annosa questione degli attrezzi da pesca vietati da anni in Europa. Al riguardo, nel ricordare che in Italia sono state applicate deroghe che hanno reso più difficile l'attività di controllo, sottolinea che la procedura di infrazione mossa contro l'Italia per i mancati controlli è stata di recente chiusa. Tuttavia, risulta che alcune marinerie, in Calabria e in Sicilia, continuano a far uso di attrezzi vietati. Chiede pertanto al Governo se intenda impegnarsi a continuare i necessari controlli e come intenda orientarsi a fronte della proposta della Commissione europea di vietare definitivamente dal 2015 le reti da posta derivanti.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Silvia BENEDETTI (M5S), replicando, ritiene che il Governo non abbia risposto alla domanda relativa agli orientamenti che intende seguire in merito alla proposta di vietare totalmente le reti da posta derivanti. In particolare, poiché tali attrezzi sono utilizzati anche dalla piccola pesca costiera, che va tutelata, ritiene che il Governo dovrebbe adottare in favore di questa tipologia di pesca una programmazione intelligente, che preveda strumenti adeguati, oppure richiedere all'Unione europea di consentire l'uso di alcuni attrezzi.

  Luca SANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.40.

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Sulla pubblicità dei lavori.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

7-00191 L'Abbate: Interventi a tutela della produzione italiana di riso.
7-00425 Oliverio: Interventi a tutela della produzione italiana di riso.
7-00428 Faenzi: Interventi a tutela della produzione italiana di riso.
(Discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00069).

  La Commissione inizia la discussione delle risoluzioni in oggetto.

  Luca SANI, presidente, avverte che se non vi sono obiezioni, le risoluzioni all'ordine del giorno, vertendo sulla medesima materia, saranno discusse congiuntamente.
  Così rimane stabilito.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) ricorda la gravissima situazione in cui versa il settore del riso, da cui dipendono 10 mila famiglie tra lavoratori dipendenti e imprenditori impegnati nella filiera. In particolare, numerose manifestazioni degli agricoltori hanno richiamato l'attenzione, nelle ultime settimane, sui problemi derivanti dalle importanti a dazio zero dai Paesi meno avanzati.
  Sottolinea quindi che l'Italia rappresenta il principale produttore europeo di riso, con un peso sul totale dell’export europeo di settore di circa il 40 per cento, e contribuisce a soddisfare la domanda europea non solo grazie alla propria produzione, ma anche con la trasformazione di prodotto importato.
  La coltivazione è concentrata principalmente nelle regioni Piemonte e Lombardia, nel triangolo Vercelli, Novara, Pavia; il riso viene inoltre coltivato nei pressi di Mantova e in Emilia-Romagna, in particolare nel basso ferrarese, in Veneto, soprattutto nella bassa veronese, in Sardegna nella valle del Tirso e in Calabria nella piana di Sibari.
  La produzione italiana di riso rischia però di subire i pesanti contraccolpi del regime doganale previsto dal Sistema di preferenze generalizzate (SPG) di cui al regolamento (CE) n. 978/2012, in favore dei Paesi meno avanzati. Infatti, per citare alcuni dati, la risicoltura interessa un territorio di 216 mila ettari, ma nel 2014 è stata stimata in un solo anno una riduzione del 22 per cento, per oltre 15 mila ettari, delle risaie destinate alla coltivazione di riso varietà indica, che viene importata dalla Cambogia. In Italia le importazioni di riso da questo paese sono aumentate del 360 per cento nel primo trimestre e arrivano in Italia ad un prezzo pari a circa la metà di quanto costa produrlo ai risicoltori italiani nel rispetto delle norme sulla salute, sulla sicurezza alimentare e ambientale e dei diritti dei lavoratori.
  Ricorda poi che il Sistema di preferenze generalizzate, e in particolare il regime Everything but Arms (EBA), è stato introdotto dall'Europa per sostenere le economie dei Paesi meno sviluppati, mediante la concessione di una tariffa preferenziale dei dazi applicabili all'atto dell'importazione. Tale sistema, pur condivisibile nei suoi obiettivi, ha tuttavia determinato un progressivo e consistente incremento delle importazioni di riso dai Paesi asiatici a prezzi estremamente competitivi, con i quali le produzioni europee non hanno alcuna possibilità di competere. Infatti, i principali Paesi acquirenti del riso importato sono proprio quelli dove si sono registrate le riduzioni più consistenti delle consegne italiane: Francia, Polonia, Paesi Bassi e Belgio. Inoltre, si è di fatto favorito l'insediamento di multinazionali nei Paesi meno avanzati dove si coltiva riso senza adeguate tutele Pag. 189del lavoro e con l'utilizzo di prodotti chimici vietati da decenni nelle campagne italiane ed europee.
  Rammenta quindi che i Ministri delle politiche agricole e dello sviluppo economico si sono già attivati in sede europea per richiedere l'applicazione della clausola di salvaguardia prevista dal regolamento (CE) n. 978/2012, al fine di ottenere il ripristino immediato del dazio ordinario sul riso lavorato importato dalla Cambogia, tenuto conto delle gravi difficoltà che le importazioni da questo Paese stanno determinando per i produttori nazionali.
  Per questi motivi, il suo gruppo intende sostenere e rafforzare, con la risoluzione presentata, l'azione del Governo, prevedendo anche ulteriori interventi a sostegno del settore del riso e a tutela dei consumatori, relativi in particolare all'etichettatura di origine e al contrasto a pratiche commerciali scorrette, ingannevoli o fraudolente. Si dichiara altresì favorevole a prevedere ulteriori interventi per valorizzare l'attività dell'Ente risi.
  Fa quindi presente che, insieme con gli altri presentatori delle risoluzioni in discussione, è stata presentata una risoluzione unitaria, che raccoglie le diverse proposte avanzate (vedi allegato 6).

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) sottolinea che il suo gruppo ha presentato la risoluzione n. 7-00191 già nel novembre dello scorso anno, per segnalare la grave situazione della risicoltura italiana determinata dalle ingenti importazioni di riso a basso prezzo dai Paesi asiatici, grazie all'eliminazione dei dazi prevista in favore dei Paesi che beneficiano del regime EBA. Apprezza quindi che l'argomento, seppure in ritardo e dopo che gli agricoltori hanno già sofferto un lungo periodo di crisi, sia stato posto ora all'ordine del giorno della Commissione.
  Dichiara quindi che il suo gruppo aderisce al testo unitario predisposto con i colleghi presentatori delle altre risoluzioni.

  Franco BORDO (SEL), nel giudicare positivamente l'urgente calendarizzazione delle risoluzioni, ricorda che la Commissione, insieme con la Commissione Agricoltura del Senato, ha svolto una visita di studio presso l'Ente risi, nello scorso settembre. In quella occasione, i rappresentanti dei produttori e dell'Ente avevano già manifestato allarme per lo scenario che si stava profilando, ma non sono stati adeguatamente ascoltati. Manifesta perciò apprezzamento per lo sforzo unitario dei gruppi e per l'impegno oggi condiviso dal Governo, che chiede tuttavia di sviluppare attraverso iniziative concrete, decise e coraggiose da condurre in sede europea, a tutela di un segmento importante della filiera agroalimentare italiana.

  Roberto CAON (LNA) invita il Governo a dare concreta attuazione agli impegni previsti nella risoluzione unitaria, che dichiara di sottoscrivere.
  Ricorda quindi che la sua parte politica già da tempo, e anche prima della missione all'Ente risi, aveva segnalato le difficoltà del comparto. Da allora, giudica che si sia perso tempo prezioso, mentre altri Paesi hanno già ottenuto di recente l'introduzione di dazi per il mais, la segale e il sorgo.
  Invita pertanto il Governo a difendere in Europa la produzione italiana di riso, con ogni mezzo, per ottenere risultati concreti.

  Monica FAENZI (PdL) non intende aggiungere altre considerazioni a quelle sviluppate dai colleghi, raccomandando l'approvazione della risoluzione unitaria, nella quale è recepita anche la sua proposta di ulteriori interventi per migliorare l'attività dell'Ente risi a sostegno della crescita e della competitività dell'agricoltura risicola italiana.

  Paolo COVA (PD) giudica positivamente la risoluzione unitaria, che affronta l'emergenza, ma ritiene opportuna una riflessione più approfondita sui reali problemi della risicoltura italiana, che non dipendono solo dalle importazioni di riso a basso prezzo.
  In particolare, sottolinea che nel mercato del riso si registra la presenza di Pag. 190grandi operatori della trasformazione, che si comportano sostanzialmente come un cartello, concentrando gli acquisti di riso in alcuni periodi dell'anno, facendo precipitarne il prezzo, e immagazzinandolo per mesi. IN questo quadro, non sono certo le piccole aziende di trasformazione che possono determinare il mantenimento di prezzi adeguati.
  Altro problema strutturale emerge dalla constatazione che la difficoltà a reggere la concorrenza del riso importato non riguarda gli agricoltori che si sono concentrati sulle varietà italiane di maggior pregio, ma quelli che non hanno produzioni di qualità. In particolare, i risicoltori che hanno sfruttato i terreni con la monocoltura, senza praticare la rotazione e senza investire, non riescono più a produrre alcuni tipi di riso pregiato e si devono dedicare alla coltivazione di varietà di riso che entrano in diretta competizione con il riso asiatico.
  Per questi motivi, condivide la risoluzione e anche l'impegno a promuovere l'etichettatura di origine, fermo restando che l'agricoltura italiana si dovrebbe dedicare alla produzione di riso di qualità e non alle varietà che possono essere coltivate in altre aree del mondo.

  Mino TARICCO (PD), nel manifestare apprezzamento per il lavoro svolto dai colleghi, osserva che ancora una volta di pone la questione di tutelare le produzioni italiane, affermandone e rivendicandone l'origine. Infatti, è vero che l'Italia si distingue per alcune varietà di riso di qualità superiore, ma è anche vero che tali produzioni sono ridotte rispetto alla massa di prodotto offerto sul mercato. Pertanto, se vanno migliorate le produzioni, si rende sempre necessario condurre una battaglia in sede europea e nell'ambito dei negoziati commerciali internazionali per garantire la più ampia informazione dei consumatori circa l'origine dei prodotti alimentari.

  Gian Pietro DAL MORO (PD) invita a riflettere sulla differente posizione tra le imprese che hanno investito sulla qualità delle produzioni e sugli impianti e sulla logistica necessari alla loro commercializzazione, e che quindi sono meglio in grado di affermarsi sul mercato, e le imprese che, mancando tali condizioni, finiscono per subire l'azione di cartelli in grado di imporre condizioni più pesanti. Si tratta di un tema che il Governo dovrà affrontare nel suo complesso, cominciando, per esempio, con il prevedere che nel mercato italiano, nella grande distribuzione, sia assicurata la visibilità immediata delle produzioni italiane, analogamente a quanto avviene in Francia.

  Luca SANI, presidente, avverte che la risoluzione unitaria presentata dai colleghi firmatari delle risoluzioni all'ordine del giorno assume il numero 8-00069 (vedi allegato 6).

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE manifesta apprezzamento per il lavoro della Commissione e per l'elevata attenzione, condivisa con il Governo, dimostrata rispetto alle problematiche della risicoltura italiana. Esprime pertanto parere favorevole sulla risoluzione n. 8-00069.

  Franco BORDO (SEL), nel dichiarare il voto favorevole sulla risoluzione unitaria presentata, fa notare ai colleghi intervenuti nel dibattito che la risicoltura italiana costituisce un'eccellenza della filiera agroalimentare, che versa in una situazione di grave difficoltà dovuta essenzialmente a fattori esogeni e, in particolare, all'enorme incremento delle importazioni che, costituendo un elemento discorsivo del mercato, richiede l'adozione della previste misure di salvaguardia.

  La Commissione approva infine la risoluzione n. 8-00069.

7-00196 Oliverio: Iniziative per il rilancio della coltivazione del pioppo.
(Rinvio della discussione).

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) chiede il rinvio ad altra seduta della Pag. 191discussione della risoluzione, per consentire ai colleghi di presentare eventuali altri atti o di associarsi a quello da lui presentato, che apre alla condivisione di tutta la Commissione.

  Luca SANI, presidente, rinvia ad altra seduta la discussione della risoluzione.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 15.10.

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici.
Testo unificato C. 55 Cirielli, C. 341 Catanoso, C. 440 Mongiello, C. 741 Oliverio, C. 761 Russo, C. 1125 Caon e C. 1399 Catanoso.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda quindi che nella seduta del 9 ottobre 2013 la Commissione ha esaminato gli emendamenti presentati al testo base adottato nella seduta del 18 luglio 2013, rinviando ad ulteriori approfondimenti la definizione della copertura finanziaria del provvedimento. Come convenuto da ultimo in sede di Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, l'argomento è stato oggi iscritto all'ordine del giorno per completare l'esame del testo anche per quel profilo.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, manifesta apprezzamento per il fatto che l'Ufficio di presidenza abbia condiviso la sollecitazione a portare a conclusione l'esame del provvedimento, che – lo ricorda – è stato oggetto di approfondito esame in ben tre legislature.
  Nel merito, presenta un emendamento che indica una nuova formulazione dell'articolo 6 del testo, relativamente alla copertura finanziaria (vedi allegato 7), proponendo di rinviarne l'esame alla prossima settimana, al fine di consentire ai colleghi i necessari approfondimenti.
  Preannuncia quindi che, al fine di accelerare l’iter del provvedimento, proporrà di chiederne il trasferimento alla sede legislativa e invita i gruppi a valutare anche tale ipotesi.

  Roberto CAON (LNA) si dichiara favorevole al rinvio proposto formulata dal relatore, preannunciando in linea di massima che condivide il testo e ricordando che i veri agrumeti storici si trovano a Limone, in provincia di Brescia.

  Massimiliano BERNINI (M5S), a nome del suo gruppo, concorda con la proposta di rinvio.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) concorda sulla proposta di rinvio ed esprime sin d'ora l'assenso del suo gruppo al trasferimento alla sede legislativa dei progetti di legge.

  Luca SANI, presidente, rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 15.20.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

COMITATO RISTRETTO

Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità.
C. 77 Realacci, C. 1052 Caon e C. 1223 Gallinella.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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