CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 luglio 2014
276.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 116

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 22 luglio 2014. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.40.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Michele BORDO, presidente, comunica che ha cessato di far parte della Commissione la deputata Lara RICCIATTI mentre è entrato a farne parte il deputato Florian KRONBICHLER, che assume altresì le funzioni di rappresentante del gruppo SEL in Commissione.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013.
C. 2541 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014.
C. 2542 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Michele BORDO, presidente, ricorda che al termine dell'esame preliminare dei provvedimenti, l’iter proseguirà distintamente. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione su ciascuno dei predetti provvedimenti, cui saranno allegati gli emendamenti al disegno di legge di assestamento eventualmente approvati dalla Commissione. Pag. 117
  Tenuto conto dei tempi di esame del provvedimento, propone quindi di fissare il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di assestamento alle ore 10 di domani mattina, affinché la Commissione possa concludere l'esame nella seduta già convocata per domani alle 14, o al più tardi martedì prossimo.
  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
  Invita quindi il relatore, onorevole ALBINI, a illustrare i contenuti degli atti.

  Tea ALBINI (PD), relatore, illustra i contenuti dei provvedimenti, che la XIV Commissione esamina in sede consultiva, ai fini del parere da rendere alla V Commissione Bilancio.
  Con riferimento al Rendiconto generale per l'anno 2013, segnala che i dati riguardanti le politiche comunitarie sono esposti nel Conto consuntivo del Ministero dell'economia e delle finanze, e più precisamente nella Missione 3 – L'Italia nell'Europa e nel mondo, che comprende sia il Programma 3.1 – Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE, sia il Programma 3.2 – Politica economica e finanziaria in ambito internazionale.
  Le previsioni iniziali 2013 relative alla Missione 3, nella legge di bilancio per il 2013, risultavano essere pari a 26.741,2 milioni di euro; con la legge di assestamento 2013 e le ulteriori variazioni per atto amministrativo intervenute nel corso dell'anno, le dotazioni definitive di competenza risultano essere pari a 26.966,1 milioni di euro mentre gli importi effettivamente pagati sono stati pari a 25.901,1 milioni.
  Per il Programma 3.1 (Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE) le previsioni definitive sono pari a 24.364 milioni di euro, a fronte di una previsione iniziale di 24.206,2 milioni, mentre le somme effettivamente pagate ammontano a 23.355,1 milioni. Segnala, come, sul punto, potrebbe essere utile un approfondimento nelle sedi opportune, al fine comprendere le motivazioni di tale scarto, che ammonta a circa 150 milioni di euro.
  In particolare le variazioni connesse alla partecipazione italiana alle politiche di bilancio UE interessano direttamente i seguenti capitoli: capitolo 2751 – somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'UE a titolo di risorse proprie basate sul RNL (Reddito Nazionale Lordo) e sull'IVA, pari a 16.500 milioni di euro, con un aumento di 500 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali 2013 (16.000 milioni di euro); capitolo 2752 – somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'UE a titolo di risorse proprie tradizionali relative a dazi doganali e contributi Zucchero, pari a 2.100 milioni di euro, con una diminuzione di 500 milioni rispetto alle previsioni iniziali 2013 (2.600 milioni di euro); Capitolo 7493 – somme da versare al conto corrente infruttifero presso la Tesoreria centrale dello Stato denominato «Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: finanziamenti nazionali», pari a 5.500 milioni di euro (l'importo è rimasto invariato rispetto alle previsioni iniziali 2013).
  Ricorda che il sistema di finanziamento dell'Unione europea, previsto dall'articolo 311 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), stabilisce che il bilancio generale dell'UE sia integralmente finanziato dalle cosiddette «Risorse Proprie», ossia dai mezzi finanziari conferiti da ciascuno Stato membro per garantire il funzionamento dell'amministrazione comunitaria e che consentono la realizzazione degli obiettivi fondamentali e delle relative politiche comunitarie. Il sistema è disciplinato dalla Decisione 2007/436/CE, che ha recepito le Conclusioni del Consiglio Europeo del dicembre 2005 e ne regola la procedura per il periodo di programmazione finanziaria 2007-2013.
  Ricorda che le risorse finanziarie sono costituite da Risorse Proprie Tradizionali (R.P.T.), costituite dai dazi doganali riscossi dai Paesi membri negli scambi con Paesi terzi, dai prelievi sulle importazioni di prodotti agricoli, derivanti da scambi con paesi terzi, nonché da contributi Pag. 118provenienti dall'imposizione di diritti alla produzione dello zucchero; Risorsa IVA, costituita da un contributo a carico di ciascuno Stato membro commisurato ad un'aliquota uniforme di prelievo dello 0,30 per cento a metà dell'imponibile nazionale dell'IVA; Risorsa R.N.L. (Reddito Nazionale Lordo), che consiste in un contributo degli Stati membri fissato anno per anno dal bilancio UE entro il massimale in termini di pagamenti dell'1,24 per cento dell'RNL dell'Unione europea e ripartito tra gli Stati membri in proporzione agli RNL nazionali, tenendo conto però della correzione di bilancio a favore del Regno Unito e delle diminuzioni previste per Paesi Bassi e Svezia. Segnala che la Risorsa IVA e la Risorsa RNL rappresentano attualmente la maggior parte delle risorse del bilancio UE.
  Nell'Allegato n. 3 del Conto consuntivo del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2013 viene evidenziata l'esposizione contabile dei flussi finanziari intercorsi tra l'Italia e l'UE (prevista dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 547 del 1994, convertito, con modificazioni, dalla legge 644 del 1994), nonché la situazione delle corrispondenti erogazioni effettuate dalle Amministrazioni nazionali: ciò consente di rendere noti al Parlamento i dati consolidati sull'entità delle risorse movimentate nel settore degli interventi di politica comunitaria, nonché l'attuazione degli interventi cofinanziati dall'UE, attraverso le erogazioni del Fondo di rotazione.
  Dall'esposizione dei flussi finanziari con l'UE risulta che nel 2013 la quota di contribuzione italiana al bilancio dell'UE relativa alle risorse proprie ammontava, nelle previsioni iniziali, a 16.513 milioni di euro; nelle previsioni definitive l'importo risulta essere pari a 17.424 milioni di euro (con un aumento di 911 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali), pari al 12,42 per cento del bilancio complessivo UE di 131.288 milioni di euro.
  I versamenti effettivi al bilancio UE effettuati dal Ministero dell'economia nel 2013, pari a 17.150 milioni di euro, a raffronto con quelli indicati nelle previsioni definitive, evidenziano un decremento di circa 273 milioni di euro (- 1,57 per cento). Segnalo che tale decremento è stato determinato in particolare da una diminuzione del gettito della Risorsa IVA (dovuto a revisioni delle basi imponibili IVA degli anni precedenti) e da una diminuzione della Risorsa RNL (dovuta principalmente a una maggiore contribuzione a titolo di RPT, con conseguente minore onere sulla Risorsa RNL, e un conguaglio per la revisione delle basi imponibili RNL degli anni precedenti).
  Per quanto riguarda la contribuzione dell'UE in favore dell'Italia, essa consegue alle politiche comuni di sviluppo poste in essere dall'Unione in vari settori e si realizza concretamente con gli strumenti finanziari costituiti dai Fondi strutturali. Ricordo che a seguito della definizione del nuovo quadro finanziario dell'UE per il periodo 2007-2013, l'11 luglio 2006 è stato adottato il regolamento (CE) 1083/2006 recante norme e princìpi comuni relativi alla politica di coesione applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale e al Fondo di coesione (c.d. regolamento generale). Nella stessa data sono stati emanati provvedimenti specifici per alcuni Fondi: Regolamento (CE) n. 1080/2006 per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e Regolamento (CE) n. 1081/2006 per il Fondo sociale europeo (FSE), mentre lo stesso Regolamento (CE) n. 1083/2006 detta norme specifiche per il Fondo di coesione. Per il periodo di programmazione 2007-2013 il «Quadro di riferimento strategico nazionale» italiano è stato approvato il 13 luglio 2007 con decisione C(2007) 3329.
  Per quanto riguarda il finanziamento della politica agricola, sono stati adottati i seguenti provvedimenti: Regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio, relativo al finanziamento della politica agricola comune, che istituisce il Fondo europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) per il 1o pilastro, ed il Fondo Europeo Agricolo di Pag. 119Sviluppo Rurale (FEASR) per il 2o pilastro; Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Entrambi i regolamenti sono stati modificati dal regolamento (CE) n. 473/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009.
  Con riguardo alla politica europea della pesca, il regolamento (CE) n.1198/2006 del Consiglio ha istituito il Fondo europeo per la pesca (FEP), che non è un fondo strutturale ed il relativo programma pluriennale non è più oggetto di negoziazione tra la Commissione e lo Stato membro. Spetta così ai singoli Stati programmare le misure più rispondenti alle esigenze del territorio, nel quadro delle priorità stabilite dall'Unione europea.
  Nell'Allegato n. 3 del Conto consuntivo del Ministero dell'economia relativo alla situazione dei flussi finanziari Italia-UE si evidenzia che nel corso dell'esercizio 2013 sono stati accreditati all'Italia contributi per 11.903,5 milioni di euro, con un aumento del 21,85 per cento rispetto all'anno 2012.
  Per quanto riguarda la distribuzione degli accrediti per fonte di finanziamento, segnala che la parte più rilevante degli accrediti ha riguardato, come di consueto, il FEAGA, che con circa 4.530,9 milioni di euro rappresenta il 37,54 per cento delle entrate totali. Dal confronto con gli accrediti del 2012 deriva inoltre l'incremento degli introiti FESR (+156,65 per cento) e FSE (+21,34 per cento). Per maggiori approfondimenti rinvia in ogni caso alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Inoltre, nell'Allegato n. 3 del Conto consuntivo del Ministero dell'economia per l'anno finanziario 2013 un capitolo è dedicato alle erogazioni effettuate dal Fondo di rotazione per le politiche comunitarie istituito dall'articolo 5 della legge 183 del 1987, che dà un quadro complessivo degli interventi cofinanziati dall'UE: ad esso infatti affluiscono disponibilità provenienti sia dal bilancio comunitario sia dal bilancio nazionale. Il Fondo è dotato di amministrazione autonoma e di gestione fuori bilancio e si avvale di due conti correnti infruttiferi presso la Tesoreria centrale dello Stato: c/c 23209, che registra le analoghe operazioni a carico dei finanziamenti nazionali, denominato «Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: finanziamenti nazionali»; c/c 23211, che registra i movimenti di entrata e uscita che fanno capo ai versamenti comunitari, denominato «Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: finanziamenti UE». Il Fondo di rotazione presenta annualmente il proprio rendiconto alla Corte dei Conti.
  Al Fondo di rotazione, nel corso del 2013, sono confluiti finanziamenti per 5.992,6 milioni di euro dal bilancio nazionale e per 7.539,7 milioni di euro dal bilancio comunitario. A fronte di queste risorse, integrate dalle giacenze risultanti all'inizio dell'esercizio, il Fondo ha effettuato nel 2013 trasferimenti per finanziare interventi relativi alle finalità individuate in sede comunitaria per 13.438,7 milioni di euro dal conto relativo ai finanziamenti nazionali e per 7.035,1 dal conto relativo ai cofinanziamenti comunitari.
  Passando ad illustrare i contenuti del disegno di legge di assestamento 2014, limitatamente ai profili di competenza della XIV Commissione, ricorda che i dati riguardanti le politiche comunitarie sono esposti nella Missione 3 – L'Italia nell'Europa e nel mondo, che comprende sia il Programma 3.1 – Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE, sia il Programma 3.2 – Politica economica e finanziaria in ambito internazionale. Nel bilancio di previsione 2014 alla Missione 3 sono stati complessivamente attribuiti, per competenza, 24.034,8 milioni di euro; nel corso dell'esercizio a tale Missione sono stati attribuiti ulteriori 82 milioni di euro; le previsioni assestate all'esame della Camera riportano pertanto uno stanziamento pari, in termini di competenza, a 24.117,4 milioni di euro, di cui al Programma 3.1 – Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE circa 23.106 milioni di euro. Pag. 120
  Rileva, in via generale, che il disegno di legge di assestamento non tiene conto degli effetti finanziari del decreto-legge n. 66 del 2014.
  Altro elemento di interesse collegato ai rapporti con l'Unione europea e contenuto nel disegno di legge di assestamento 2014 è costituito dal dato relativo all'ammontare dei finanziamenti al bilancio dell'UE.
  Lo stanziamento complessivo resta quello iniziale di 18.000 milioni di euro: si segnala peraltro che nel ddl di assestamento 2014 viene proposta una variazione compensativa, con un aumento di 200 milioni di euro dello stanziamento del capitolo 2751, riguardante le somme da versare a titolo di risorse proprie RNL e IVA, e una corrispondente diminuzione di 200 milioni di euro dello stanziamento del capitolo 2752, riguardante le somme da versare a titolo di risorse proprie tradizionali (dazi doganali e contributi Zucchero). Quanto allo stanziamento per il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (cap. 7493), segnalo che il capitolo non registra alcuna variazione; pertanto lo stanziamento iscritto resta confermato di 5.000 milioni di euro.
  Rileva in conclusione che i provvedimenti non presentano questioni di particolare rilievo in ordine alle competenze della XIV Commissione.

  Michele BORDO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale.
Nuovo testo C. 2247 Causi ed altri e C. 2248 Capezzone.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 luglio 2014.

  Adriana GALGANO (SCpI), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Vega COLONNESE (M5S) richiama le motivazioni espresse nella seduta dello scorso 10 luglio per motivare il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.55.

Pag. 121