CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 luglio 2014
265.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 3 luglio 2014. — Presidenza del vicepresidente Daniela SBROLLINI.

  La seduta comincia alle 12.15.

DL 90/2014: Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.
C. 2486 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 2 luglio 2014.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore Gelli ha svolto la relazione ed è iniziato il dibattito, che proseguirà nella seduta odierna.

  Maria AMATO (PD), ringraziando il relatore per la chiarezza della sua relazione, pone l'attenzione su alcuni punti critici presenti nel provvedimento in esame. Ritiene necessario un chiarimento in relazione alla possibilità o meno di prevedere la risoluzione del contratto per i responsabili di struttura complessa che siano anche docenti universitari. In relazione alle scuole di specializzazione, esprime apprezzamento per il reperimento di ulteriori risorse, ma invita ad un esame attento per individuare con precisione i fabbisogni concreti di futuri medici.
  Sottolinea, in particolare, la necessità di incrementare il numero dei pediatri, che risultano carenti specialmente nelle aree periferiche, come emerso anche nel corso dell'indagine conoscitiva recentemente conclusa. Ricorda, inoltre, che occorre rafforzare la relazione dei pediatri con le famiglie, anche al fine di evitare episodi di neo-oscurantismo come sta accadendo in relazione alle vaccinazioni infantili.
  Paventa, inoltre, il rischio che le misure di semplificazione introdotte con l'articolo 27 possano avere un effetto opposto a quello auspicato in quanto la fuoriuscita dalla programmazione regionale può determinare una proliferazione di strutture che aiutano la diffusione di una sanità low cost con tutte le implicazioni negative. Ritiene in ogni caso necessario prevedere un impegno a non entrare per un congruo periodo di tempo nell'ambito del Servizio sanitario nazionale.

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  Raffaele CALABRÒ (NCD) si associa ai ringraziamenti al relatore e preannuncia la volontà di soffermarsi sui numerosi punti critici che emergono dalla lettura del provvedimento in esame. Considera necessario un chiarimento circa la durata temporale delle disposizioni sul divieto del trattenimento in servizio, al fine di assicurare un quadro certo ai soggetti che hanno attualmente tra i 55 e i 58 anni e che potrebbero altrimenti essere portati a trasferirsi nel settore privato o ad essere comunque demotivati. Ritiene inoltre preferibile prevedere il limite di 40 anni non in relazione all'anzianità contributiva ma a quella di servizio.
  Occorre, a suo avviso, insistere sul superamento del blocco del turn over anche per il settore sanitario, risultando altrimenti inapplicabile la finalità del ricambio generazionale indicata nel provvedimento in esame. Si associa alle considerazioni della collega Amato sulla risoluzione del contratto per i responsabili di struttura complessa che siano anche docenti universitari. Auspica, inoltre, l'estensione al settore sanitario, pur con le opportune cautele, delle disposizioni in materia di mobilità volontaria recate dall'articolo 4. Esprime perplessità sulla possibilità per i dipendenti in quiescenza di poter svolgere a titolo gratuito non tanto funzioni onorifiche ma compiti di tipo gestionale.
  In materia di scuole di specializzazione, si associa alle considerazioni della collega Amato e sottolinea che occorre evitare un «taglio lineare» degli anni di studio per reperire risorse, dovendo piuttosto adeguarsi alle regole seguite negli altri Paesi europei. Nell'esprimere apprezzamento per l'aumento delle borse disponibili, auspica un rafforzamento della formazione dei medici di medicina generale per poter rendere concreta l'intenzione del trasferimento sul territorio di funzioni attualmente svolte nelle strutture ospedaliere. In conclusione, richiede un chiarimento circa l'esclusione dell'assicurazione obbligatoria anche per i medici che svolgono attività intramoenia.

  Elena CARNEVALI (PD), manifestando anch'essa apprezzamento per la relazione introduttiva, esprime un giudizio positivo sul complesso del provvedimento in esame che procede nella giusta direzione dell'ammodernamento del Paese.
  In relazione alle norme sul personale dirigenziale delle regioni e degli enti locali recate dall'articolo 11, osserva che andrebbe evitata un'eccessiva ingerenza da parte della normativa statale. Quanto alle borse per gli specializzandi, osserva che viene data solo una risposta parziale e che occorre evitare riduzioni indiscriminate della durata dei corsi, dovendo piuttosto studiare con attenzione l'evoluzione delle figure sanitarie a cominciare dai medici di medicina generale. Critica inoltre l'utilizzo come copertura finanziaria per l'anno 2016 del Fondo di finanziamento ordinario delle università.
  Nel ricordare il plauso proveniente anche dal modo associativo per le semplificazioni rivolte ai soggetti con invalidità, evidenzia l'importanza di accorciare i tempi tra la richiesta e la concessione del riconoscimento. Ritiene che si possano integrare le commissioni mediche locali con un soggetto che interviene su richiesta dell'interessato.
  In relazione all'articolo 27 invita a seguire un percorso che sia coerente con il lavoro che la Commissione sta portando avanti sul rischi professionale. Osserva che appare accettabile una maggiore liberalizzazione dell'imprenditoria in campo sanitario solo a condizione che non si richieda in seguito un accreditamento che vanificherebbe le esigenze della programmazione. Ritiene peraltro molto difficile che possano stare sul mercato senza accreditamento anche le strutture socio-sanitarie.

  Vittoria D'INCECCO (PD) si associa alla gran parte delle osservazioni svolte dai colleghi. Esprime perplessità per la facoltà concessa ai direttori generali di pensionare il personale medico, temendo una scelta discrezionale legata anche a motivazioni politiche. Auspica un maggiore impegno per la formazione dei medici a cominciare da un percorso di medicina generale con Pag. 122tempi e risorse analoghi alle scuole di specializzazione.
  Manifesta dubbi sulle misure di semplificazione per la prescrizione dei medicinali paventando sprechi in relazione a possibili modifiche delle prescrizioni di cura. Invita pertanto a considerare la previsione di limitare il numero di confezioni ritirabili per singolo acquisto. Sostiene inoltre la possibilità di estendere anche ai medici di medicina generale in possesso di determinati requisiti l'accesso al ruolo di direttore generale.

  Paola BINETTI (PI) esprime preoccupazione per il carattere discontinuo che caratterizza la carriera professionale dei giovani medici che si trovano spesso in una situazione di sottoccupazione o sono costretti a periodi di inattività o di svolgimento della professione all'estero. Ritiene che sia pertanto compito delle generazioni più anziane cercare di assicurare ai giovani un percorso il più possibile unitario e che garantisca loro una crescita professionale.
  In relazione alle osservazioni del collega Calabrò, rileva che è importante non disperdere il patrimonio costituito dai medici in quiescenza che trovano ancora soddisfazione nel contribuire, anche a titolo gratuito, alla formazione delle professionale delle nuove generazioni. Sottolinea che una riduzione dei percorsi formativi di specializzazione rischia di andare in contrasto con le prassi diffuse a livello europeo e di compromettere il riconoscimento all'estero dei titolo di studi conseguiti in Italia.
  Giudica importante un'adeguata formazione dei medici di medicina generale fornendo loro le competenze cliniche necessarie, che sono indispensabili anche per espletare il ruolo di direttore generale.

  Daniela SBROLLINI (PD), rinvia, quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 264 del 2 luglio 2014, a pagina 277, apportare le seguenti modificazioni:
   prima colonna, ventiseiesima riga, la parola «sociale» è soppressa;
   prima colonna, ventisettesima riga, sostituire le parole da «Ricorda» fino a «ore 16» con le seguenti «Fa presente che, a seguito di contatti informali, risulta che il termine degli emendamenti presso la I Commissione potrebbe essere fissato a giovedì 10 luglio, alle ore 16»;
   prima colonna, trentatreesima riga, le parole: «10 luglio» sono sostituite dalle seguenti: «9 luglio».