CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 giugno 2014
259.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 103

RISOLUZIONI

  Martedì 24 giugno 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 15.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, comunica che la deputata Vanna Iori ha cessato di far parte della Commissione ed è entrato a farne parte il deputato Matteo Biffoni.

7-00375 Lenzi: Iniziative volte a fronteggiare la peste suina africana e la malattia vescicolare suina.
(Seguito della discussione e rinvio).

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito della discussione della risoluzione 7-00375 Lenzi: Iniziative volte a fronteggiare la peste suina africana e la malattia vescicolare suina.
  Ricorda che nella seduta del 12 giugno scorso, l'onorevole Lenzi, ha illustrato la risoluzione.
  Avverte, poi, che il rappresentante del Governo ha comunicato di non partecipare per impegni istituzionali.
  Chiede, pertanto, se ci sono colleghi che intendono intervenire.

  Paolo COVA (PD) sottolinea in primo luogo che, come già rilevato dalla collega Lenzi nella precedente seduta, il tema oggetto della risoluzione presenta un'indubbia rilevanza a causa delle pesanti ricadute sull'esportazione italiana di carne suina e di prodotti trasformati. Ricorda, inoltre, che circa la metà dei verri usati in Italia per la riproduzione provengono dalla Sardegna.
  Evidenzia quindi che il principale fattore di diffusione della peste suina africana (PSA) in Sardegna è rappresentato dall'eccessivo contatto tra suini selvatici e maiali allevati, mentre la diffusione della malattia vescicolare suina (MVS) in Campania Pag. 104e Calabria può essere causata da un'applicazione carente delle norme igieniche e delle misure di biosicurezza. Occorre a suo avviso, sulla base delle positive esperienze condotte in regioni come Lombardia ed Emilia Romagna, una tracciabilità dei movimenti in entrata e in uscita negli allevamenti suini. Appare inoltre necessaria una maggiore attenzione all'alimentazione degli animali, per prevenire i rischi causati dall'impiego di scarti contaminati.
  Auspica, pertanto, l'adozione di nuove strategie, anche in ragione del fatto che i focolai di PSA sono presenti ormai da oltre 30 anni, ribadendo comunque la centralità della separazione tra allevamenti e suini selvatici, da attuarsi anche con recinzioni più efficienti ed arginando il fenomeno degli allevatori-cacciatori, e di una gestione corretta dei rifiuti contenenti alimenti di origine suina. Ritiene infine necessario un maggior coinvolgimento dei veterinari per individuare i punti critici nelle singole aziende.

  Andrea CECCONI (M5S), nell'evidenziare – analogamente al collega Cova – la persistenza ultratrentennale della PSA, ne sottolinea il forte legame con l'ampia diffusione in Sardegna dell'allevamento di maiali allo stato brado che inficia qualunque azione di contrasto. Osserva in proposito che in questo quadro la diffusione di buone pratiche, una maggiore tracciabilità dei movimenti che riguardano gli allevamenti e un'azione di controllo sia dell'import che dell'export rappresentano obiettivi importanti ma non sufficienti ad estirpare la malattia.
  In conclusione, dichiara l'appoggio del suo gruppo al testo della risoluzione, al quale chiede di aggiungere l'impegno del Governo ad aggiornare periodicamente il Parlamento sull'evoluzione delle patologie animali in questione e della relativa azione di contrasto.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, intende fornire alcuni elementi di informazione circa il quadro culturale ed economico che determina il permanere di focolai di PSA in Sardegna da oltre 30 anni. Evidenzia che l'industria di lavorazione sarda utilizza esclusivamente capi provenienti non dalla Sardegna e che i suini dell'isola sono utilizzati esclusivamente per il mercato locale.
  Sottolinea che mentre negli allevamenti sardi di grosse dimensioni si rispettano tutte le normative nazionali ed europee, con controlli rigorosi ed efficaci, la presenza della PSA è legata ad una sorta di allevamento clandestino di pochi capi, spesso per autoconsumo, che vengono frequentemente in contatto con i numerosissimi cinghiali presenti in Sardegna. Osserva che la commistione tra maiali e cinghiali rende anche impossibile debellare la malattia tra questi ultimi, in quanto il contagio si verifica in entrambe le direzioni. A suo parere si dovrebbe pertanto adottare un regime di controlli più efficace, evidenziandone però la non facile implementazione, a causa della rilevante diffusione di forme di allevamento profondamente radicate nelle consuetudini di una quota consistente della popolazione sarda.
  Ritiene pertanto che la risoluzione possa essere integrata con la previsione di una sorta di task force che dia il segnale di una svolta e possa operare per agevolare la «rivoluzione culturale» necessaria a superare pratiche diffuse che hanno però pesanti ripercussioni su tutto il settore suinicolo.

  Paolo COVA (PD), intervenendo per una breve precisazione sollecitata dalle considerazioni dei colleghi testé intervenuti, sottolinea che la presenza della PSA in Sardegna rappresenta un fenomeno unico all'interno dell'Unione europea con gravi ripercussioni sulle esportazioni di tutta l'Unione verso importanti mercati come l'India e il Brasile. Evidenzia inoltre che anche in altre regioni italiane è presente il fenomeno dell'allevamento di singoli capi per il consumo familiare, ma che ciò avviene nel pieno rispetto delle procedure sanitarie e di registrazione Pag. 105previste dalla normativa vigente da oltre un decennio. Ribadisce pertanto la necessità dell'osservanza delle regole su tutto il territorio nazionale al fine di debellare una patologia che arreca gravi danni all'economia italiana ed europea.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, essendo imminenti le votazioni in Aula, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Modifica all'articolo 31 del DL n. 207/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da talidomide.
Nuovo testo unificato C. 263 Fucci, C. 843 Piazzoni e C. 858 Miotto.