CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 giugno 2014
256.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 154

INTERROGAZIONI

  Giovedì 19 giugno 2014. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. — Interviene il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Massimo Cassano.

  La seduta comincia alle 8.45.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che la deputata Maria Chiara Carrozza (PD) ha cessato di far parte della Commissione e che è entrata farne parte la deputata Marietta Tidei (PD).

5-02513 Anzaldi: Avvio del progetto Open Expo.

  Il ministro Maurizio MARTINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Michele ANZALDI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita Pag. 155dal Ministro che ringrazia per la concretezza degli impegni assunti in questa sede sul progetto Open Expo. In particolare, esprime apprezzamento per il fatto entro dieci giorni sarà siglato il protocollo d'intesa con Wikitalia che curerà, insieme agli uffici Expo 2015 Spa, la gestione e il rilascio dei dati.

5-00938 Peluffo: Chiusura dello stabilimento di Pero della società Hydronic Lift.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.

5-01357 De Micheli: Accordo tra Venice Holding Srl e il gruppo inglese Dixons per la costituzione di una newco nel settore del commercio al dettaglio di prodotti elettronici.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Paola DE MICHELI (PD), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatta delle risposta fornita dal rappresentante del Governo. Segnala al riguardo che l'interrogazione a sua firma è molto risalente nel tempo e che permangono aspetti da chiarire circa determinate operazioni societarie i cui contorni andrebbero meglio definiti. Ribadisce, inoltre, la necessità di conoscere al più presto quali siano le reali prospettive industriali del sito di Piacenza – che ad oggi non risultano affatto chiare – al fine di poter dare certezze ai lavoratori coinvolti.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.15.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 19 giugno 2014. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. — Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda.

  La seduta comincia alle 9.15.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03028 Bombassei: Agevolazioni per piccole e medie imprese nel quadro del Transatlantic Trade and Investment Partnership.

  Adriana GALGANO (SCpI), cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Viceministro Carlo CALENDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
  Aggiunge che la negoziazione sta attualmente attraversando una fase complessa. Il Governo ritiene che, se non si raggiunge un accordo entro la prima metà del 2015, nel prossimo mese di ottobre si potrebbe modificare la strategia negoziale accelerando su un pacchetto più limitato rispetto a quello attuale che peraltro contiene una serie due punti controversi su cui è difficile raggiungere un accordo. Il Governo ha portato tutte le associazioni di settore negli Stati Uniti verificare i complessi meccanismi della distribuzione statunitense. Sono stati inoltre effettuati circa venti incontri formazione per le piccole e medie imprese, con esperti della distribuzione e legali americani. È in preparazione un piano sulla penetrazione commerciale articolata su due fronti: il primo con la grande distribuzione statunitense con un meccanismo che consenta al Governo di investire risorse per l'inserimento di prodotti Pag. 156e di aziende piccole e medie all'interno delle catene distributive; il secondo con la penetrazione in aree a grandissima crescita, come il Texas.

  Adriana GALGANO (SCpI), replicando, si dichiara soddisfatta dalla risposta e sollecita il Governo a proseguire in questa attività per la crescita delle aziende e dell'economia italiana.

5-03029 Da Villa: Analisi degli impatti sul sistema economico, produttivo e imprenditoriale dell'accordo Transatlantic Trade and Investment Partnership.

  Marco DA VILLA (M5S), illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando la preoccupazione per scelte dell'Unione europea che possono rivelarsi dannose per le sue imprese e i suoi cittadini.

  Il Viceministro Carlo CALENDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
  Assicura che l'analisi di impatto è stata svolta con uno studio elaborato da Prometeia nel giugno 2013 sulla Stima degli impatti sull'economia italiana derivanti dall'accordo di libero scambio USA-UE che lascia agli atti della Commissione. Osserva che le barriere tariffarie e non tariffarie negli Stati Uniti colpiscono soprattutto le specializzazioni italiane e, in particolare, quelle delle PMI: il tessile, la pelle e la gioielleria. Di tutti i Paesi europei, l'Italia sarebbe il primo beneficiario dell'accordo, anche nella formulazione di un accordo ristretto che riguardi solo le tariffe. Sottolinea la necessità di armonizzare alcune regolamentazioni. Ciò non si riferisce alle liberalizzazioni, ma alla necessità di standard convergenti nella produzione, ad esempio, di un'automobile. Aggiunge che l'accordo con gli Stati Uniti rappresenta anche un fortissimo antidoto alle delocalizzazioni: se non vi sono dazi e si produce con medesimi standard la produzione può rimanere in Italia.
  Con riferimento alla questione delle liberalizzazioni, sottolinea che gli Stati membri hanno conferito alla Commissione europea un mandato che include le cosiddette red lines, che la Commissione non può negoziare. Non è pensabile – a suo avviso – rendere pubbliche tutte le fasi della negoziazione perché ciò creerebbe un problema per i negoziatori stessi. Ritiene che dovrebbe essere invece reso pubblico il mandato che segna il perimetro all'interno del quale deve muoversi la Commissione. Se il mandato fosse reso pubblico, si chiarirebbero molti punti della negoziazione che non prevede una liberalizzazione dei servizi finanziari e svanirebbero rapidamente molte preoccupazioni che sussistono sull'accordo.
  Per quanto riguarda il made in Italy, sottolinea che presso la Commissione è stata in discussione (prima nell'area commercio e ora nell'area consumatori) non tanto la disciplina del made in Italy, ma del made in che richiede l'obbligo di etichettatura che dimostri la provenienza del prodotto che entra in Europa. Si tratta di un dossier che il Governo italiano ritiene molto importante, non per la ragione di tutelare il made in Italy, bensì i consumatori che hanno il diritto di conoscere la provenienza dei prodotti. Ricorda che il Parlamento europeo ha deliberato a favore dell'indicazione del made in, ma in Consiglio la maggioranza dei Paesi, in particolare la Germania, è contraria.

  Carlo SIBILIA (M5S), cofirmatario dell'interrogazione, replicando sottolinea che nessuno degli accordi di libero scambio ha favorito i lavoratori, a partire dal North American Free Trade Agreement (NAFTA), che ha provocato la perdita di 5 milioni di posti di lavoro e di terre che sono state acquistate dalle grandi multinazionali. Alcuni studi, richiamati nel testo dell'interrogazione, ipotizzano che l'accordo aumenterà di 120 miliardi di euro ogni anno l'interscambio commerciale con l'Unione europea, con un aumento dell'0,38 di PIL e un aumento di posti di lavoro dello 0,2 percento. Ritiene che i vantaggi economici per la grande industria vadano a scapito degli interessi dei cittadini europei. Assicura che continuerà a seguire con grande attenzione i negoziati relativi ad un accordo Pag. 157cui il Movimento 5 Stelle è fortemente contrario e che incide sui diritti dei cittadini europei. Sottolinea, infine, che le sue posizioni sono suffragate da studi quali il Fields of Free Trade: Mexico's Small Farmers in a Global Economy (Timothy Wise, 2003), Prosperity Undermined during Era of Fast Tracked NAFTA and WTO Model Trade Agreements (Public Citizen, 2013) e Beyond GDP: New Measures for a New Economy (Demos, 2011)

  Il Viceministro Carlo CALENDA precisa che i numeri citati sul NAFTA non trovano riscontro in nessuna analisi internazionale. Gli Stati Uniti ritengono di aver dato un forte sviluppo alle produzioni in Messico perché hanno spostato le aziende su quel territorio. In secondo luogo, ritiene che un aumento dello 0,38 di PIL, o dello 0,50 per l'Italia, in base alle stime ministeriali, sia più che straordinario. L'accordo va inoltre a beneficio più che della grande industri, soprattutto delle PMI per la ragione che le multinazionali in Europa e Stati Uniti operano in mercati già integrati. Ritiene che la negoziazione debba essere affrontata in maniera seria e ponderata abbandonando ogni prospettiva ideologica. Conclude ricordando che il mandato per la conclusione dell'accordo dovrà essere approvato da tutti gli Stati membri e poi dal Parlamento. È un processo pienamente democratico in cui si deve lavorare molto, soprattutto in termini di trasparenza del mandato. Invita quindi nuovamente il Parlamento ad abbandonare prospettive ideologiche e a puntare sugli straordinari benefici che possono arrivare all'Italia e all'Europa da questo tipo di accordi.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sottolinea che il tema è di notevole importanza. Il Viceministro ha informato la Commissione che entro il prossimo mese di ottobre sarà verificata la strategia negoziale dell'accordo, riterrebbe pertanto opportuno promuovere un'iniziativa presso la Commissione proprio per approfondire l'evoluzione dei negoziati.
  Osserva infine che la maggiore integrazione dei mercati europeo e statunitense apre immediatamente le questioni dell'integrazione monetaria.

  Il Viceministro Carlo CALENDA dichiara di essere a disposizione della Commissione per riferire sull'andamento delle fasi negoziali dell'accordo.

5-03030 Polidori: Piano di riorganizzazione e di internazionalizzazione delle imprese.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Viceministro Carlo CALENDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).
  Sottolinea altresì la disponibilità a svolgere un'audizione innanzi alla X Commissione finalizzata a fare un primo bilancio dell'attività svolta dal Ministero dello sviluppo economico nel settore dell'internazionalizzazione delle imprese. Cita al riguardo alcuni dati che mostrano come l’export italiano sia cresciuto, negli ultimi quattro anni, più di quello tedesco e francese, e come il grado di integrazione delle imprese sul piano internazionale sia soddisfacente. Su circa 209 mila imprese esportatrici – di cui in base a stime diverse 20-40 mila sono pienamente integrate nei mercati internazionali – circa 70 mila che esportano saltuariamente. Obiettivo del Governo è consentire a queste 70 mila imprese di diventare esportatori stabili, e a circa 20 mila di esportare stabilmente entro la fine del 2014.
  Sottolinea l'importanza di interventi di natura strutturale in tutti i settori dell'internazionalizzazione e rinnova la personale disponibilità a condividere nel dettaglio con il Parlamento le prossime iniziative che il Ministero intende intraprendere, ivi comprese le operazioni di incoming volte a far venire in Italia – che ancora mantiene una forte struttura manifatturiera, a differenza di altri Paesi europei quali la Francia – buyers internazionali. Sottolinea infine l'importanza di un Pag. 158grande piano di formazione di temporary export manager da inserire direttamente nelle imprese.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, sottolineando l'opportunità di iniziative volte anche ad individuare una cabina di regia, un soggetto unitario che aiuti le aziende che si affacciano nel panorama internazionale ad orientarsi fra i numerosi soggetti istituzionali che operano nel settore dell'internazionalizzazione.

5-03031 Benamati: Stato di attuazione del Piano Export Sud.

  Luigi TARANTO (PD), cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Viceministro Carlo CALENDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).
  In particolare, sottolinea come il Piano Export per il Sud rappresenti il cuore delle iniziative di rilancio del Mezzogiorno e si pone l'obiettivo generale di incrementare il volume di esportazione delle quattro regioni coinvolte. Sono stanziati 50 milioni di euro per tre annualità e sono state pianificate circa 80 iniziative. Si sono già svolti quattro eventi inaugurali, nelle quattro regioni della Campania, Calabria, Puglia e Sicilia che hanno attirato grande interesse. Gli interventi riguarderanno i settori considerati prioritari e cioè quello agroalimentare, l'alta tecnologia, l'energia, la moda e l'arredo. Sono previste una serie di iniziative a sostegno delle imprese quali ad esempio i cosiddetti «Export Lab» con la funzione di costruire professionalità e capacità di analisi per le piccole e medie imprese. L'attuazione del Piano Export per il Sud rappresenta un vero test anche per il Governo: sottolinea al riguardo come non sia infatti pensabile soddisfare la domanda internazionale, se non si compiono una serie di passi in avanti nelle attività di promozione sul piano interno, anche prevedendo la figura dell’export manager all'interno delle PMI. Sottolinea quindi la necessità di migliorare le professionalità interne alle aziende: il potenziale di crescita all'estero è notevole e offre opportunità straordinarie. Il lavoro da realizzare in Italia nell'internazionalizzazione è prioritario e riguarda la capacità di presentare alle imprese tutti i servizi di cui possono usufruire, la capacità di fare analisi geopolitiche, la presenza in azienda di un export manager.

  Luigi TARANTO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Auspica che la lettura quantitativa e qualitativa delle esperienze in corso possa essere resa il più rapidamente possibile, essendo condizione fondamentale per politiche di lunga durata volte al recupero del divario di crescita presente nelle varie aree del nostro Paese.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.55.

INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI

  Giovedì 19 giugno 2014.

Incontro con una delegazione del Parlamento britannico.

  L'incontro informale si è svolto dalle 15.45 alle 17.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 255 del 18 giugno Pag. 1592014, a pagina 213, prima colonna, quarantunesima riga,
   sostituire le parole «10) sia modificato, all'articolo 9, comma 6, lettera a), il disposto del numero 2) prevedendosi, in luogo dell'invio trimestrale o semestrale delle fatturazioni dei servizi energetici, il mantenimento degli attuali invii bimestrali di tali fatturazioni, anche allo scopo di scongiurare il rischio che all'inevitabile aumento dell'importo medio delle fatture corrisponda un allungamento dei tempi medi di incasso e un aumento di morosità» con le seguenti «10) all'articolo 9, comma 3, alinea, dopo le parole: «predispone le specifiche», sia inserita la seguente: «abilitanti»;

  a pagina 219, prima colonna, quarantunesima riga,
   sostituire le parole «10) sia modificato, all'articolo 9, comma 6, lettera a), il disposto del numero 2) prevedendosi, in luogo dell'invio trimestrale o semestrale delle fatturazioni dei servizi energetici, il mantenimento degli attuali invii bimestrali di tali fatturazioni, anche allo scopo di scongiurare il rischio che all'inevitabile aumento dell'importo medio delle fatture corrisponda un allungamento dei tempi medi di incasso e un aumento di morosità» con le seguenti «10) all'articolo 9, comma 3, alinea, dopo le parole: «predispone le specifiche», sia inserita la seguente: «abilitanti».

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