CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 giugno 2014
251.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e X)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 12 giugno 2014.

Nell'ambito dell'esame del DL 83/2014 recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo (C. 2426 Governo), audizione di rappresentanti di: CGIL, CISL, UIL FIALS-CISAL e UGL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.35 alle 9.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 12 giugno 2014.

Nell'ambito dell'esame del DL 83/2014 recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo (C. 2426 Governo), audizione di rappresentanti di ANICA, Anfols, Federculture, Italia Startup, Isnart, Village4All e del prof. Massimo Osanna, Soprintendente area archeologica di Pompei, Ercolano e Stabia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.20 alle 16.55.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 12 giugno 2014. — Presidenza del vicepresidente della VII Commissione Manuela GHIZZONI. – Interviene il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

  La seduta comincia alle 17.

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DL 83/2014: Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio di turismo.
C. 2426 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 giugno 2014.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta delle Commissioni sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che il deputato della VII Commissione Rocco Crimi verrà sostituito per tutta la durata dell'esame del provvedimento in titolo dall'onorevole Petrenga.
  Avverte, altresì, che sul testo del disegno di legge n. 2426 Governo è pervenuto, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento, il parere del Comitato per la legislazione, che è in distribuzione e che si resta in attesa dell'espressione del parere delle altre Commissioni.
  Dichiara quindi aperta la discussione generale sul provvedimento in oggetto.

  Roberto RAMPI (PD), a nome del suo gruppo, esprime soddisfazione per il provvedimento in esame, che coglie e sviluppa la sinergia tra il mondo dei beni culturali ed il turismo. Rileva che tale soddisfazione è propria anche degli operatori del settore culturale – ascoltati nel corso delle audizioni informali svolte dalle Commissioni riunite – i quali hanno manifestato un loro generale apprezzamento per le disposizioni in esso contenute.
  Ricorda come, a poca distanza di tempo dalle dichiarazioni programmatiche del Ministro Franceschini, che annunciava rilevanti interventi normativi nel settore culturale nel momento del suo insediamento, è stato emanato il provvedimento legislativo d'urgenza oggi in esame, i cui interventi si sommano a quelli disposti dal decreto-legge n. 91 del 2013, cosiddetto «valore cultura». Rileva, infatti, che lo stesso rappresenta un intervento organico sia nel settore dei beni e delle attività culturali, sia in quello del turismo, unificando tutti i diversi aspetti che fanno capo ad un solo dicastero. Ricorda, quindi, tra le varie questioni affrontate dal provvedimento, l'importanza delle disposizioni contenute nell'articolo 1, il quale istituisce un credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura. Aggiunge, poi, come all'articolo 5 si siano introdotte importanti disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento delle fondazioni lirico-sinfoniche, apprezzate dagli addetti ai lavori. Sottolinea inoltre la rilevanza dell'articolo 7 del testo in esame, il quale istituisce il piano strategico «Grandi Progetti Beni culturali». Auspica poi che possano essere inseriti ulteriori elementi migliorativi del testo, magari anche a costo zero, consapevole del fatto che sussiste un problema generale di reperire risorse aggiuntive per la copertura di nuovi oneri dei provvedimenti legislativi. Ricorda, però, che le modifiche che eventualmente saranno introdotte nel corso dell'esame parlamentare del provvedimento, dovranno avere ad oggetto questioni di interesse generale, e non seguire interessi microsettoriali o localistici.

  Aris PRODANI (M5S), pur esprimendo apprezzamento complessivo per provvedimento, sottolinea la presenza di alcune criticità che auspica possano essere risolte con il lavoro emendativo. La prima questione riguarda la disciplina sulle guide turistiche, di cui al comma 4 dell'articolo 3. Tale comma infatti si limita a prorogare al 31 ottobre 2014 il termine per l'emanazione del decreto ministeriale volto all'individuazione dei siti nei quali lo svolgimento dell'attività di guida turistica è riservato a coloro che abbiano acquisito una specifica abilitazione. Ricorda, al riguardo, che lo scorso 17 aprile, la X Commissione ha approvato la risoluzione n. 8-00052, a sua prima firma, i cui impegni erano al riguardo ben più stringenti.
  In secondo luogo, valuta eccessivamente lungo il periodo di 180 giorni per commissariamento Pag. 205di Enit, che si concluderebbe il prossimo 30 dicembre, quando il 1o maggio 2015 è previsto l'inizio di Expo; sollecita quindi una modifica del testo nel senso di una riduzione del commissariamento per meglio affrontare la promozione del grande evento.
  Manifesta altresì il timore – già sottolineato lo scorso 5 giugno al sottosegretario Barracciu, in occasione dello svolgimento della sua interrogazione n. 5-0192 – che le concessioni temporali gratuite previste dall'articolo 11 del decreto-legge in esame, per un periodo di sette anni, per immobili di appartenenza pubblica a potenziale vocazione turistica e non utilizzati e non utilizzabili a scopi istituzionali (quali, ad esempio, le case cantoniere, i caselli e le stazioni ferroviarie o marittime, le fortificazioni, i fari) possano generare problematiche simili a quelle delle concessioni demaniali marittime. Si potrebbero, infatti, verificare casi in cui gli investimenti realizzati non siano ammortizzati negli anni di concessione. Si dovrebbero pertanto meglio chiarire le regole di queste concessioni per assicurare il ritorno degli investimenti effettuati.

  Marco DONATI (PD), nell'esprimere condivisione per l'intervento svolto dal collega Rampi, desidera sottolineare l'importanza delle misure contenute nel provvedimento in esame volte alla valorizzazione alla maggiore accessibilità del patrimonio culturale del nostro Paese. Segnala in particolare la rilevanza delle disposizioni contenute nell'articolo 9, in materia di credito di imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi, e nell'articolo 10 che riconosce un credito d'imposta per interventi di ristrutturazione edilizia e l'abbattimento delle barriere architettoniche nonché le disposizioni dell'articolo 11, che intervengono sulla disciplina delle guide turistiche e che mirano a migliorare la fruibilità del patrimonio culturale e turistico italiano, prevedendo innanzitutto l'adozione di un piano straordinario della mobilità turistica.
  Evidenzia quindi come elementi particolarmente qualificanti del provvedimento in esame le misure finalizzate a creare nuovi posti di lavoro per i giovani. Ricorda che le Commissioni hanno svolto una breve ma efficace serie di audizioni che hanno fatto emergere sia gli elementi positivi sia alcune criticità, che ritiene possano essere superate con interventi migliorativi del provvedimento.
  Sottolinea inoltre come rispetto agli interventi in materia di accessibilità delle strutture ricettive sia necessario innanzitutto un cambio di passo culturale e invita il Governo a rispettare la tempistica dell'emanazione dei decreti attuativi prevista nelle disposizioni di cui all'articolo 10, alle quali gli operatori del settore guardano con interesse.
  In relazione alle disposizioni contenute nell'articolo 11 che riguardano la valorizzazione dei percorsi turistici ricorda, a titolo di esempio, la possibilità di un ulteriore sviluppo dei percorsi francescani e delle vie francigene, al fine di migliorare la competitività del settore turistico nazionale. Esprime altresì un giudizio complessivamente favorevole sulle norme relative al riordino dell'ENIT, intervento di razionalizzazione ampiamente atteso. Giudica, infine, ampiamente, condivisibili le norme contenute nell'articolo 4 a tutela del decoro e dei siti culturali in materia di commercio ambulante che ritiene vadano nella direzione giusta. Auspica al riguardo che il Governo possa comunque valutare la possibilità di inserire possibili correttivi che tengano nella dovuta considerazione anche gli interessi degli operatori del settore.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo nel merito del provvedimento, intende svolgere alcune considerazioni in particolare sugli articoli 10, 11 e 12 del provvedimento in esame.
  In particolare con riferimento all'articolo 10, che prevede un credito d'imposta per interventi di riqualificazione e di eliminazione delle barriere architettoniche delle strutture ricettive, segnala innanzitutto la necessità di un approfondimento sulla congruità del massimale di spesa pari a 200 mila euro previsto dalla norma in Pag. 206questione. Sottolinea, inoltre, la necessità di un approfondimento circa la copertura finanziaria di tale intervento che in base alle quantificazioni indicate consentirebbe di fatto solo un centinaio di interventi. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole ritiene, infatti, che il Governo dovrebbe mettere in campo risposte di natura strutturale per favorire il rilancio delle imprese del settore.
  Segnala, altresì, che le risorse stanziate per gli interventi stabiliti dal citato articolo 10 sono disponibili solo a decorrere dall'anno finanziario 2015: probabilmente quindi non potranno essere utilizzate specificatamente per gli interventi di adeguamento dei sistemi antincendio, interventi più volte prorogati, da ultimo nel consueto provvedimento di fine anno (cosiddetto «proroga termini»).
  Con riferimento all'articolo 11 esprime alcune perplessità sulle norme che consentono la concessione ad uso gratuito di immobili pubblici ad imprese o ad associazioni per un periodo di sette anni salvo rinnovo. In tale nuova disciplina non sono indicati i criteri in base ai quali si dovrebbe procedere alla selezione dei soggetti concessionari. Si chiede quindi se non sia opportuno un approfondimento per valutare la possibilità di introdurre indicazioni più dettagliate in materia di criteri di aggiudicazione, modalità di selezione dei soggetti e pubblicità delle procedure medesime.
  Si chiede in particolare se le modalità di selezione si baseranno sulla qualità dei progetti ovvero sugli interventi di natura edilizia che il concessionario dovrà effettuare. Infine analoga valutazione dovrebbe essere svolta sull'opportunità di prevedere il medesimo termine di durata della concessione indipendentemente dal tipo di investimento che il soggetto concessionario si impegni a realizzare.
  Ulteriori perplessità a suo parere emergono in relazione alla proceduta di autorizzazione paesaggistica semplificata prevista all'articolo 12 del provvedimento in esame per alcuni interventi di lieve entità. Al riguardo ritiene che tale procedura semplificata possa in realtà rappresentare una sorta di spada di Damocle sia per il professionista che autocertifica che per il cliente, sottoposti entrambi al rischio che al termine del procedimento semplificato la Sopraintendenza competente possa comunque revocare l'autorizzazione. Sottopone quindi alla valutazione del Governo e delle Commissioni l'opportunità di conoscere l'opinione anche dell'Ordine degli Ingegneri e degli architetti su tale intervento normativo dal momento che si tratta di interventi di riqualificazione di strutture ricettive e beni culturali con vincoli paesaggistici anche di una certa rilevanza.

  Mara MUCCI (M5S) esprime condivisione per l'intervento appena svolto dal collega Crippa, e sottolinea che, in relazione all'articolo 11,comma 3, il rischio reale è che eventuali investimenti necessari per rendere fruibili le strutture affidate in concessione, potrebbero non garantire ritorni adeguati. L'intera operazione immaginata quindi potrebbe portare a risultati non soddisfacenti.
  Manifesta inoltre perplessità in relazione all'articolo 4 del provvedimento, sia perché si interviene in modo pesante su concessioni rilasciate in modo lecito per periodi di tempo anche consistenti, sia per l'esiguità dell'eventuale indennizzo previsto.
  Sull'articolo 9, concernente la concessione di un credito di imposta per la digitalizzazione degli esercizi recettivi, solleva il timore che gli investimenti in siti web o portali telematici effettuati da singole strutture potrebbero portare a risultati modesti; invita quindi il governo a valutare l'opportunità di ragionare in un'ottica più di sistema, investendo le risorse, limitate, a disposizione per l'efficientamento di siti e portali di livello regionale o comunque aggregati.
  In merito alle disposizioni dell'articolo 10 (credito di imposta per la riqualificazione e l'accessibilità delle strutture ricettive), concordando con gli interventi precedenti che hanno sottolineato l'esiguità delle risorse messe a disposizione, che consentirebbero un numero limitatissimo di interventi, invita il Governo a valutare Pag. 207l'opportunità di escludere dall'agevolazione determinate fattispecie di strutture.
  Solleva forti perplessità, infine, anche sulle norme che disciplinano la copertura finanziaria del provvedimento.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dopo aver condiviso le considerazioni espresse dal collega Rampi, chiede al Governo di approfondire le disposizioni di cui all'articolo 7, comma 3 – che prevede il rifinanziamento, del fondo «Mille giovani per la cultura» – e quelle recate dall'articolo 8, in materia di misure urgenti per favorire l'occupazione giovanile presso gli istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica. Rileva, infatti, che andrebbero forse coordinate le varie disposizioni che tendono a favorire l'assunzione di giovani nel settore culturale, anche attraverso «contratti di lavoro flessibile», come recita il testo dell'articolo 8, che lei interpreta nel senso di rapporti di lavoro instaurati per mezzo di contratti a tempo determinato. Tale coordinamento dovrebbe tener conto anche del progetto di legge C. 362 Madia, recante «Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti», approvato dalla Camera dei deputati, e approvato, altresì, con modificazioni, l'11 giugno 2014 dal Senato, e che quindi potrebbe essere approvato definitivamente in tempi brevi. Rileva, infatti, come i meccanismi di selezione del personale professionalizzato nell'ambito dei beni culturali, anche alla luce delle disposizioni citate di cui all'articolo 7, comma 3 e all'articolo 8, rischiano di essere eccessivamente complessi, tenuto conto, tra l'altro, di una serie di elenchi professionali che esistono sia a livello locale o regionale, sia a livello nazionale.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.40.