CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 aprile 2014
226.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI

  Mercoledì 30 aprile 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/1257/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (esame atto n. 90 – rel. Mazzoli). Schema di accordo di partenariato per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei nel periodo di programmazione 2014-2020.
Atto n. 90.

(Rilievi alla X Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di atto in titolo, rinviato nella seduta del 24 aprile 2014.

  Ermete REALACCI, presidente, facendo seguito all'impegno assunto nella precedente seduta, informa che con ogni probabilità la X Commissione procederà, congiuntamente alla Commissione Industria del Senato, allo svolgimento di audizioni nell'ambito dell'esame del provvedimento in titolo, nelle giornate del 6 e dell'8 maggio prossimi. Si riserva, inoltre, di far pervenire a tutti i deputati della Commissione il calendario completo di tali audizioni al fine di rendere possibile la più ampia partecipazione a tali audizioni.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), riservandosi di approfondire ulteriori temi nel prosieguo del dibattito, segnala fin d'ora al relatore l'esigenza che nel parere della Commissione sia affrontato il tema dell'inadeguatezza delle risorse messe a disposizione dal provvedimento per lo svolgimento dell'impegnativo compito assegnato alla pubblica amministrazione di procedere ad un censimento completo e accurato della effettiva consistenza e delle condizioni energetiche di tutti gli edifici pubblici, ai fini della realizzazione degli interventi per la loro riqualificazione energetica.
  Ancora in ordine alle misure per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici, segnala l'ulteriore necessità di affrontare, tenuto conto della vastità del patrimonio edilizio pubblico, anche la Pag. 40questione relativa all'individuazione delle tipologie di edifici per i quali si ritiene che gli interventi di riqualificazione energetica siano da considerare prioritari.

  Luigi DALLAI (PD) esprime anzitutto un giudizio di piena condivisione dei contenuti e degli obiettivi generali del provvedimento in esame, che fa dell'efficienza energetica, a partire da quella degli edifici pubblici, il primo degli strumenti da mettere in campo per conseguire non solo gli obiettivi ambientali di riduzione delle emissioni di CO2 e di mitigazione dei cambiamenti climatici, ma anche per contrastare e superare gli effetti economici e occupazionali della grave crisi economica in atto.
  In tal senso, tuttavia, segnala l'esigenza prioritaria che nel parere della Commissione sia sottolineata con forza la necessità di escludere dal rispetto dei vincoli del patto di stabilità interno gli investimenti pubblici (soprattutto quelli che possono essere messi in campo dagli enti territoriali) indispensabili per conseguire gli ambiziosi obiettivi fissati in materia di risparmio energetico dall'Unione europea.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), nell'associarsi a quanto già detto dai colleghi De Rosa e Dallai, ritiene che la Commissione dovrebbe indicare con chiarezza al Governo l'esigenza di andare oltre l'obiettivo annuo fissato dalla direttiva europea della riqualificazione energetica di almeno il 3 per cento del parco immobili di proprietà dello Stato. A suo avviso, infatti, un impegno più ampio del Governo produrrebbe risultati positivi particolarmente importanti sul piano ambientale e del contenimento della bolletta energetica pubblica, oltre a indurre comportamenti virtuosi anche nel settore dell'edilizia privata promuovendone gli investimenti con evidenti ricadute positive in termini economici e occupazionali.
  Conclude, quindi, indicando al relatore l'esigenza che nel parere della Commissione si segnali l'esigenza di chiarire meglio nel provvedimento quali tipologie di impianti possano beneficiare degli incentivi previsti per lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, ritenendo essenziale che da tali benefici siano esclusi, ad esempio, gli inceneritori.

  Ermete REALACCI, presidente, nel segnalare il rilievo della questione dell'efficienza energetica nel settore dei trasporti, ribadisce quanto ha già avuto modo di evidenziare nella seduta del 24 aprile scorso circa l'esigenza prioritaria che nel parere della Commissione trovino posto non solo specifiche proposte di miglioramento del testo dello schema di decreto in esame, ma anche indicazioni più propriamente politiche, di correzione e di ridefinizione degli indirizzi di Governo, a partire da quelle relative alla stringente necessità di definire con chiarezza misure e strumenti efficaci di integrazione e di coordinamento dell'azione dei diversi Ministeri chiamati a dare attuazione al provvedimento in esame.
  Allo stesso modo, ribadisce che, a suo avviso, la Commissione dovrebbe sottolineare con forza l'importanza delle politiche per l'efficienza energetica e del connesso reperimento di adeguate risorse finanziarie, non solo per quel che riguarda il raggiungimento degli obiettivi ambientali di riduzione delle emissioni di CO2, ma anche per quanto concerne il perseguimento degli obiettivi altrettanto importanti di superamento della crisi economica in atto e, ultimo ma non per importanza, di risparmio vero e proprio dei costi della bolletta energetica a carico delle pubbliche amministrazioni.

  Alessandro ZAN (SEL), nel richiamare le notizie di stampa relative alle misure allo studio del Governo per la riduzione del 10 per cento della bolletta elettrica a carico delle piccole e medie imprese, esprime una forte preoccupazione riguardo alla sciagurata possibilità che tali risparmi, anche in ragione delle convinzioni filonucleari dei più stretti collaboratori dell'attuale Ministro dello sviluppo economico, possano realizzarsi in danno delle imprese che hanno investito in questi ultimi anni nel settore delle fonti rinnovabili. Pag. 41In tal senso, richiama la Commissione, anche nell'ambito dell'esame del provvedimento in titolo, a esprimere il proprio fermo dissenso su ogni ipotesi di penalizzazione del settore delle fonti rinnovabili, ivi inclusi inaccettabili tagli retroattivi agli incentivi riconosciuti agli impianti realizzati negli ultimi anni.

  Enrico BORGHI (PD) assicura al collega Zan che nessun timore deve esserci circa la volontà del Partito Democratico e del Governo di rispettare pienamente l'esito del referendum popolare del 2011 che ha determinato, senza possibilità di equivoci, la definitiva chiusura della vicenda del nucleare in Italia.
  Segnala, peraltro, come insieme alle politiche per l'efficienza energetica nuovi e positivi scenari si stanno aprendo sul piano europeo per quanto concerne lo sviluppo delle fonti rinnovabili nell'ambito di un rapporto sempre più stretto e integrato fra i Paesi delle due sponde del Mediterraneo.
  Al riguardo, nel riferire brevemente del contenuto e degli esiti dell'incontro organizzato ieri a Parigi dall'Associazione internazionale Climate Parliament sui temi della transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili per la produzione di energia e degli scenari futuri di approvvigionamento energetico dei Paesi europei, richiama l'attenzione della Commissione sulla necessità di approfondire la riflessione e il dibattito su tali questioni, tenendo presente la centralità dell'Italia in questo nuovo scenario e le grandi opportunità che si presentano davanti ad essa, quale hub naturale di collegamento fra i Paesi «consumatori» di energia del Nord Europa e quelli potenzialmente «produttori» di grandi quantità di energia da fonti rinnovabili della sponda Sud del Mediterraneo.

  Filiberto ZARATTI (SEL), condividendo le osservazioni del presidente circa la necessità di una visione di insieme delle politiche in materia di efficienza energetica, ribadisce, anche sulla base della sua precedente esperienza di amministratore regionale, che il perseguimento dell'obiettivo dell'efficienza energetica degli edifici pubblici, con la connessa necessità di reperire adeguate risorse finanziarie, va considerato come uno degli strumenti più importanti da mettere in campo per rafforzare le politiche ambientali, per contrastare la crisi economica e per conseguire quei risparmi finanziari che altri, a partire dal Commissario straordinario Cottarelli, vorrebbero conseguire anche a scapito dei servizi pubblici.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) invita il relatore a tenere conto, in sede di redazione della proposta di parere, dell'esigenza di addivenire ad un miglioramento del testo dell'articolo 12 del provvedimento in esame, anche per scongiurare il rischio che documenti aventi natura e presupposti diversi finiscano per avere lo stesso valore in termini di certificazione e di diagnosi energetica.

  Ermete REALACCI, presidente, nell'associarsi a quanto appena detto dal deputato Carrescia, segnala che tutta la materia della certificazione energetica degli edifici necessita di un intervento che restituisca efficacia e credibilità a tale strumento.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) si dichiara in disaccordo con il collega Borghi per quanto concerne le prospettive e il ruolo futuro dell'Italia nell'ambito delle politiche energetiche europee, con particolare riferimento ai rapporti con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo. Ritiene, infatti, che l'Italia debba perseguire l'obiettivo della propria autosufficienza energetica piuttosto che trasformarsi nella piattaforma naturale per il trasporto dell'energia dai Paesi del Sud del Mediterraneo a quelli del Nord Europa.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 14.30.