CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 aprile 2014
219.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 97

VOTAZIONE PER LA FORMAZIONE DELL'ELENCO DI DIECI NOMINATIVI AI FINI DELLA COSTITUZIONE DELL'UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO

  Mercoledì 16 aprile 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA.

  La seduta comincia alle 8.40.

Votazione ai sensi dell'articolo 16, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, relativo all'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che la Commissione è oggi convocata per deliberare la formazione dell'elenco di dieci nominativi ai fini della costituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio.
   Ricorda altresì che, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, approvata a maggioranza assoluta, in attuazione della legge costituzionale n. 1 del 2012, l'Ufficio parlamentare di bilancio «è costituito da un Consiglio di tre membri, di cui uno con funzioni di presidente, nominati con decreto adottato d'intesa dai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nell'ambito di un elenco di dieci soggetti indicati dalle Commissioni parlamentari competenti in materia di finanza pubblica a maggioranza dei due terzi dei rispettivi componenti».
   Ricorda inoltre che la formazione dell'elenco di dieci nominativi avrà luogo, Pag. 98mediante votazione per schede, nell'ambito della lista dei soggetti selezionati dal Comitato congiunto paritetico, nominato dai Presidenti delle Commissioni bilancio di entrambi i rami del Parlamento.
   Avverte che saranno dichiarati inclusi nell'elenco coloro che avranno ottenuto almeno trentadue voti, pari ai due terzi dei componenti la Commissione, sempreché la medesima maggioranza dei due terzi sia stata ottenuta anche nella Commissione bilancio dell'altro ramo del Parlamento che è convocata per la giornata odierna.
   La proclamazione avverrà pertanto d'intesa con il Presidente della 5a Commissione bilancio del Senato, previa verifica degli esiti della votazione nell'altro ramo del Parlamento.
   Indice quindi la votazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, a conclusione della votazione, non essendovi obiezioni, sospende la seduta al fine di consentire lo scrutinio dei voti e di conoscere gli esiti della votazione nella Commissione bilancio dell'altro ramo del Parlamento.

  La seduta, sospesa alle ore 9.30, è ripresa alle ore 14.35.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  41   
   Votanti  41   
   Maggioranza dei due terzi
   dei componenti  32   

  Hanno riportato voti:
   BORDIGNON Massimo  4   
   CANGIANO Marco  32   
   CERIANI Vieri  1   
   DE IOANNA Paolo  3   
   DE ROMANIS Veronica  29   
   GARIBALDI Pietro  31   
   GERLI Massimo  1   
   GORETTI Chiara  31   
   KOSTORIS PADOA SCHIOP-   
   PA Fiorella  1   
   LUGARESI Sergio  1   
   MARANO Angelo Fabio  30   
   MOMIGLIANO Sandro  2   
   PAGANETTO Luigi  33   
   PISAURO Giuseppe  31   
   POLILLO Gianfranco  30   
   REY Guido  1   
   RIZZO Alessandro  1   
   SALVEMINI Maria Teresa   1   
   SAVONA Paolo  29   
   ZANARDI Alberto  33   
   Schede bianche  7   

  Hanno preso parte alla votazione i deputati Boccadutri, Boccia, Bonavitacola, Bragantini Paola, Brunetta in sostituzione di Prestigiacomo, Cariello, Caso, Castelli, Currò, De Micheli, De Mita, D'Incà, Fanucci, Fassina, Fauttilli, Fontana Cinzia Maria, Galli Giampaolo, Giulietti, Guerini in sostituzione di Laforgia, Guerra, Guidesi, Librandi, Losacco, Marchetti, Marchi, Marcon, Marti in sostituzione di Latronico, Mazziotti di Celso, Melilla, Milanato, Misiani, Mottola in sostituzione di Galati, Palese, Parrini, Preziosi, Rubinato, Saltamartini, Sibilia in sostituzione di Brugnerotto, Sorial, Tabacci, Tancredi in sostituzione di Misuraca.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che, tenuto conto degli esiti della votazione avvenuta presso la Commissione Bilancio del Senato, hanno raggiunto il quorum prescritto dall'articolo 16, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, i seguenti candidati: Marco Cangiano, Luigi Paganetto e Alberto Zanardi.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 16 aprile 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 11.30.

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Schema di accordo di partenariato per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei nel periodo di programmazione 2014-2020.
Atto n. 86.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello Schema di accordo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 2 aprile 2014.

  Fulvio BONAVITACOLA (PD), relatore, sottolinea preliminarmente la complessità del lavoro svolto dalla Commissione ai fini dell'esame dello schema di accordo in titolo e mette altresì in luce l'importanza dei rilievi emersi, nel corso delle audizioni svolte congiuntamente con la XIV Commissione, sul tema della programmazione per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei. Nell'evidenziare come la proposta di parere che si accinge a formulare preveda condizioni volte a superare le criticità che hanno caratterizzato le precedenti esperienze di programmazione, segnala che sarebbe stato opportuno disporre di un maggiore lasso di tempo per esaminare in maniera più approfondita il progetto di partenariato, anche in considerazione dei numerosi rilievi critici formulati dalla Commissione europea su tale progetto e trasmessi al Governo il 10 marzo scorso.
  Nel manifestare criticità in ordine al fatto che la definizione dello schema di accordo non sia stata preceduta da un'accurata ricognizione delle carenze e dei ritardi che hanno accompagnato in passato la programmazione per l'utilizzo dei fondi europei, ritiene necessario avviare con urgenza una seria riflessione sulle cause principali dell'impiego fallimentare di tali risorse, tenuto conto che, con riferimento al ciclo in corso, relativo agli anni 2007-2013, l'ultima rendicontazione attesta che la spesa effettiva media delle regioni incluse nell'obiettivo convergenza è al di sotto del 50 per cento. Manifesta poi l'esigenza di corredare lo schema di accordo di partenariato di condivisi parametri per la valutazione della qualità della spesa e di efficaci modelli di calcolo dell'impatto funzionale tra tipologia di intervento e obiettivi strutturali delle politiche di coesione, rilevando come non possa più ritenersi sufficiente la mera predisposizione di tabelle che si limitano a raffrontare gli stanziamenti disponibili con la spesa impegnata e quella rendicontata.
  Sottolinea come, tra gli aspetti critici in materia di programmazione per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, occorre intervenire in particolare sul rispetto dei vincoli del patto di stabilità interno, al fine di consentire la compensazione delle spese, altrimenti non effettuabili, relative alle quote di cofinanziamento nazionale. Rileva, inoltre, la necessità di predisporre opportuni interventi normativi allo scopo di velocizzare le procedure di realizzazione delle opere pubbliche, con la previsione, in particolare, di procedure accelerate per gli interventi di interesse strategico nazionale. Al fine di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dalla politica di coesione europea e di massimizzare i risultati che possono essere ottenuti dall'impiego delle risorse disponibili, ritiene necessario che, nello schema di accordo, sia definito un quadro di scelte e obiettivi da perseguire, nonché l'ambito, i risultati attesi e la natura degli interventi da realizzare che, in quanto volti a conseguire miglioramenti di carattere strutturale, siano in grado di correggere le debolezze di lungo periodo dell'economia italiana e le forti disparità regionali. Al riguardo, segnala che, nella proposta di parere sul progetto di partenariato in titolo, vengono dettagliatamente indicate nove tematiche settoriali su cui far convergere i fondi europei, le quali sono in linea con gli undici obiettivi tematici delineati a livello europeo.
  Evidenzia come, tra le novità da introdurre nella gestione del ciclo di programmazione per gli anni 2014-2020, sia da annoverare anche un efficace sistema di monitoraggio sull'andamento dei programmi e della spesa prevista, operante tanto a livello centrale tanto a livello Pag. 100regionale. Infine, allo scopo di attribuire al Parlamento un ruolo di controllo sull'attività di programmazione, ritiene opportuno che il Governo trasmetta alle Camere, con cadenza almeno semestrale, una relazione sullo stato di avanzamento della programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei, indicando il livello degli impegni e dei pagamenti con riferimento a ciascun programma operativo e autorità di gestione.
  Alla luce delle osservazioni testé svolte, formula la proposta di parere nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Rocco PALESE (FI-PdL), nell'esprimere apprezzamento sull'ampio lavoro svolto dal relatore, osserva come, a suo avviso, le principali questioni da affrontare, con riguardo al tema della programmazione per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, attengano alle procedure per la realizzazione delle opere pubbliche ed alla relativa tempistica, e all'allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno, che deve essere una priorità nell'azione di Governo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA si riserva di approfondire i contenuti della proposta di parere formulata dal relatore. Con riguardo alle osservazioni svolte dall'onorevole Palese, osserva come vi sia, da parte del Governo, piena disponibilità ad adottare iniziative volte all'allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno, atteso che la costituzionalizzazione del principio del pareggio di bilancio, nel porre come vincolante una regola ancora più stringente rispetto agli impegni assunti in sede europea, pone le condizioni per il progressivo superamento del patto stesso.

  Giulio MARCON (SEL) annuncia che il suo gruppo ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

  Francesco CARIELLO (M5S) presenta, a nome del suo gruppo, una proposta alternativa di parere (vedi allegato 3).

  Fulvio BONAVITACOLA (PD), relatore, nel manifestare la propria disponibilità ad apportare, alla proposta di parere dianzi formulata, modificazioni in linea con le osservazioni ed i rilievi emersi nel corso del dibattito, auspica che si addivenga alla definizione di un testo condiviso da tutti i gruppi.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) rileva preliminarmente come, a suo avviso, la questione relativa all'allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno vada inserita nell'ambito della risoluzione al Documento di economia e finanza 2014, che sarà presentata in Assemblea, essendo quella la sede opportuna in cui affrontare tale tema. Rappresenta, inoltre, la necessità che, su un tema di fondamentale importanza per la crescita economica del nostro Paese, qual è quello della programmazione per l'utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei, si addivenga alla definizione di un unico testo di parere, condiviso da tutti i gruppi parlamentari.

   Francesco BOCCIA, presidente, auspica che la proposta di parere del relatore possa costituire una sintesi di tutti i rilievi emersi nel corso della discussione, affinché sulla stessa si trovi la più ampia convergenza da parte di tutte le forze politiche. Nel ritenere opportuno che la Commissione disponga di tempo ulteriore per concludere la necessaria attività istruttoria, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 16 aprile 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 11.50.

Pag. 101

Documento di economia e finanza 2014.
Doc. LVII, n. 2 e Allegati.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 aprile 2014.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che, nella seduta di ieri, si è concluso il ciclo di audizioni previsto nell'ambito dell'esame del Documento di economia e finanze 2014.

  Rocco PALESE (FI-PdL) manifesta la necessità, prima di procedere alla votazione per il conferimento del mandato al relatore, di acquisire formalmente la comunicazione inviata dal Governo alla Commissione europea circa lo scostamento temporaneo dall'obiettivo programmatico strutturale, di cui al comma 3 dell'articolo 6 della legge n. 243 del 2012.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, in risposta alla richiesta testé formulata dall'onorevole Palese, fa presente che il Governo ha provveduto ad inviare regolarmente il Documento di economia e finanza 2014 al Parlamento e, contemporaneamente, alla Commissione europea e che, nel pieno rispetto delle procedure di cui all'articolo 6 della legge n. 243 del 2012, ha avviato contatti con le competenti istituzioni europee ai fini della comunicazione dello scostamento dall'obiettivo programmatico strutturale. Ricorda che, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, sulla base del Programma nazionale di riforma e del Programma di stabilità, la Commissione europea elabora nel mese di giugno le raccomandazioni di politica economica e di bilancio rivolte ai singoli Stati e che, entro il mese di luglio, il Consiglio ECOFIN provvede ad esaminare ed approvare le raccomandazioni della Commissione.

  Giulio MARCON (SEL) ricorda l'impegno assunto dal Governo di individuare, nell'ambito del Documento di economia e finanza 2014, le risorse necessarie per definire la questione dei requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico del personale della scuola.

  Stefano FASSINA (PD) chiede al rappresentante del Governo che, prima dell'avvio della discussione in Assemblea del Documento di economia e finanza, sia predisposta una tabella volta ad evidenziare analiticamente l'incidenza del pagamento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione sul totale complessivo del debito pubblico. Chiede, inoltre, chiarimenti in ordine alla eventuale esclusione dal novero dei debiti ammessi al pagamento di quelli attinenti alle spese in conto capitale.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, con riferimento alle questioni sollevate dall'onorevole Fassina, fa anzitutto presente che la richiesta inerente la predisposizione di una tabella volta ad evidenziare analiticamente l'incidenza del pagamento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione sul totale complessivo del debito pubblico, è già stata sollecitamente inoltrata agli uffici competenti, auspicando si possa in proposito avere un positivo riscontro in tempi brevi. In secondo luogo, con riferimento alla mancata previsione da parte del DEF del pagamento della quota dei debiti della pubblica amministrazione in conto capitale, questione a suo giudizio meritevole di approfondimento, si impegna a trasmettere, anche informalmente, a tutti i componenti della Commissione chiarimenti al riguardo.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, sospende la seduta in attesa dell'espressione dei pareri da parte di tutte le Commissioni competenti.

  La seduta, sospesa alle 12, è ripresa alle 14.40.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri di tutte le Commissioni competenti.

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  Rocco PALESE (FI-PdL) sottolinea la necessità che la Commissione possa procedere alla formale acquisizione, prima del conferimento del mandato al relatore, della comunicazione mediante la quale il Governo ha presentato alla Commissione europea il Documento di economia e finanza 2014.

  Laura CASTELLI (M5S) richiama l'attenzione sulla recente comunicazione della Commissione europea sugli squilibri macroeconomici eccessivi, pubblicata nel mese di marzo 2014, che ha collocato l'Italia tra i Paesi dell'Eurozona caratterizzati dalle maggiori difficoltà in ambito economico-finanziario, prefigurando uno specifico percorso di monitoraggio al fine dell'eventuale adozione da parte delle istituzioni europee, nel mese di giugno prossimo, di apposite misure all'indirizzo del nostro Paese. In tale contesto, lamenta la mancata trasmissione alle Camere della predetta comunicazione – i cui contenuti, a suo avviso, avrebbero dovuto esser tenuti in debito conto nella predisposizione del DEF 2014, invitando il Governo a riferire su di essa quanto prima al Parlamento. Venendo al merito del provvedimento in esame, contesta in particolare la validità delle stime indicate dal Governo nel DEF 2014, secondo le quali la fase recessiva dell'economia italiana sarebbe oramai terminata. Osserva, inoltre, come l'eventualità di scostamenti temporanei del saldo strutturale dall'obiettivo programmatico, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 243 del 2012, comporta la contestuale definizione di un apposito piano di rientro. Al riguardo, ritiene del tutto prive di fondamento le rassicurazioni del Governo, secondo cui le misure prefigurate dallo stesso DEF e gli interventi ulteriori, che troveranno concreta collocazione in provvedimenti d'urgenza di prossima adozione, potranno rappresentare un effettivo piano di rientro.

  Francesco BOCCIA, presidente, con riferimento alle puntuali questioni sollevate rispettivamente dagli onorevoli Palese e Castelli, ricorda che esse avrebbero dovuto essere più propriamente affrontate nel corso dell'esame preliminare del provvedimento in titolo, dovendo la Commissione procedere, nella presente sede, alla votazione sul conferimento del mandato al relatore, ai fini del successivo esame da parte dell'Assemblea. Quanto alla richiesta dell'onorevole Palese, volta a rendere disponibile la comunicazione con la quale il Governo ha accompagnato la trasmissione alla Commissione europea del DEF 2014, pur considerandola legittima, auspica tuttavia che non si risolva in una obiezione di carattere esclusivamente procedurale, come tale suscettibile di pregiudicare la regolare prosecuzione dei lavori della Commissione.

  Rocco PALESE (FI-PdL) precisa di aver formulato la suddetta richiesta già nel corso dell'audizione del Ministro Padoan presso le Commissioni bilancio di Camera e Senato svoltasi nella giornata di ieri. Ritiene che l'acquisizione della nota con la quale il Governo ha trasmesso alla Commissione europea il DEF 2014 costituisca parte integrante dell’iter di esame del provvedimento in titolo e non comprende dunque per quale motivo il Governo non abbia ancora ottemperato alla sua richiesta.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nel prendere formalmente atto della richiesta avanzata dall'onorevole Palese, ritiene che alla stessa potrà darsi positivo riscontro in vista del successivo esame da parte dell'Assemblea. Nel segnalare che il DEF 2014 è stato regolarmente inviato alla Commissione europea, si riserva di compiere una verifica circa le concrete modalità della trasmissione, le quali non appaiono peraltro, a suo personale giudizio, rivestire particolare rilevanza. Rileva tuttavia come le dichiarazioni rese in proposito dal Ministro Padoan nel corso dell'audizione di ieri presso le Commissioni bilancio di Camera e Senato rappresentino già adeguata garanzia circa il pieno rispetto delle procedure contemplate dall'articolo 6 della legge n. 243 del 2012.

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  Giampaolo GALLI (PD) invita i colleghi a non formalizzarsi eccessivamente su una questione di carattere squisitamente procedurale.

   Francesco BOCCIA, presidente, ricorda all'onorevole Palese che il rappresentante del Governo si è testé impegnato a produrre, nel più breve tempo possibile, la nota con la quale è stato trasmesso il DEF 2014 alla Commissione europea. Osserva pertanto che, ove la formale acquisizione di tale nota dovesse rappresentare, per i deputati del gruppo Forza Italia, un presupposto irrinunciabile, essi potrebbero manifestare comunque il proprio dissenso, esprimendo voto contrario sul conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea.

  Rocco PALESE (FI-PdL), pur prendendo atto dell'impegno assunto, sul piano formale, dal rappresentante del Governo, preannuncia il voto contrario dei deputati del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore e la presentazione di una relazione di minoranza.

  Maino MARCHI (PD), nel ricordare che la Commissione non si accinge a votare la risoluzione sul Documento di economia e finanza 2014, ma il conferimento del mandato al relatore, preannuncia sullo stesso il voto favorevole dei deputati del suo gruppo.

  Laura CASTELLI (M5S) preannuncia che il suo gruppo voterà contro il conferimento del mandato al relatore e presenterà una relazione di minoranza, nella quale si farà riferimento anche alla richiamata comunicazione della Commissione europea sui paesi che presentano squilibri macroeconomici eccessivi. Auspica pertanto che i contenuti di tale comunicazione vengano tenuti nella dovuta considerazione nel corso dibattito che si svolgerà in Assemblea.

  Paolo TANCREDI (NCD), pur preannunciando il voto favorevole del gruppo Nuovo Centrodestra sul conferimento del mandato al relatore, si rammarica tuttavia che la discussione abbia riguardato esclusivamente aspetti di carattere formale, anziché i contenuti del Documento di economia e finanza 2014, che rappresenta il principale strumento di indirizzo per la politica economica del Paese.

  Generoso MELILLA (SEL), preannunciando il voto contrario dei deputati del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore, evidenzia la mancanza nel Documento di economia e finanza 2014 di una seria e incisiva politica industriale, nonché di interventi nell'ambito delle politiche sociali e di tutela ambientale. In particolare, rileva come, nonostante le misure contenute nel cosiddetto Jobs Act, nello stesso DEF 2014 si faccia esplicito riferimento al previsto aumento, nei prossimi anni, del tasso di disoccupazione. Sottolinea, infine, la sostanziale continuità del Documento in esame rispetto a quelli predisposti dai precedenti Governi.

  Giuseppe DE MITA (PI), nel preannunciare, a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sul conferimento del mandato al relatore, invita il Governo a tener conto delle osservazioni e dei rilievi emersi nel corso del dibattito, anche alla luce della particolare complessità dell'attuale quadro macroeconomico.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), osserva come il conferimento del mandato al relatore, rappresentando l'atto conclusivo dell'esame svolto dalla Commissione in sede referente, non preclude, in ogni caso, la possibilità di proporre, nel corso del successivo dibattito in Assemblea, eventuali risoluzioni alternative.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda, prima di mettere in votazione il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul Documento di economia e finanza 2014, che, come ha avuto modo di sottolineare ieri nel corso dell'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze, la discussione in Assemblea, pur avvenendo Pag. 104in relazione ad un unico documento – appunto il DEF 2014 – dovrebbe concludersi con l'approvazione di due distinti atti di indirizzo: il primo di autorizzazione allo scostamento dagli obiettivi programmatici e di approvazione del piano di rientro, ai sensi dell'articolo 6, comma 3, della legge n. 243 del 2012, da votare a maggioranza assoluta, il secondo presentato ai sensi dell'articolo 118-bis del Regolamento della Camera, concernente il Documento di economia e finanza 2014, nel suo complesso, da votare a maggioranza semplice, sulla base degli esiti della precedente deliberazione. Avverte pertanto che, ove non vi siano obiezioni al riguardo, invierà una lettera al Presidente della Camera in cui darà conto delle indicazioni procedurali testé enunciate.

  La Commissione concorda.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i deputati Castelli e Palese sono stati designati come relatori di minoranza, rispettivamente, dai gruppi Movimento 5 Stelle e Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.

  La Commissione delibera di conferire al deputato Antonio Misiani il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul Documento di economia e finanza 2014.

  La seduta termina alle 15.05.

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