CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 aprile 2014
218.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 193

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 15 aprile 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN.

  La seduta comincia alle 12.15.

Documento di economia e finanza 2014 e allegati.
Doc. LVII, n. 2.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Maria COSCIA (PD) relatore, ricorda che il Documento di economia e finanza 2014 oggi all'esame della Commissione VII evidenzia l'impegno di questo Governo di imprimere una forte accelerazione alle riforme strutturali necessarie in un contesto macroeconomico e di finanza pubblica in cui appare finalmente conclusa la fase di contrazione della crescita di questi ultimi anni – che ha causato una riduzione di PIL di ben 9 punti percentuali – e si è stabilmente avviato un processo di risanamento di bilancio sui binari indicati dall'Europa.
  Precisa che, in particolare, nel Programma nazionale di riforma – la terza parte del DEF 2014 che qui andiamo più in dettaglio ad esaminare – si evidenzia la chiara intenzione di voler rispettare gli impegni comunitari e di programmare le politiche riguardanti l'istruzione, la ricerca e la cultura in coerenza con gli indirizzi tracciati per l'Italia, a chiusura del Semestre europeo, dalle raccomandazioni Pag. 194del Consiglio dell'Unione europea con particolare riferimento alle misure per la riduzione della disoccupazione giovanile, dalle priorità strategiche per sostenere la ripresa, individuate dalla Commissione europea nell'Analisi annuale della crescita per il 2014, e, non meno importanti, dagli obiettivi indicati nella Strategia Europa 2020 per la scuola, l'università e la ricerca. Con particolare riferimento a questi ultimi, ricorda che il documento indica le misure che dovranno portare, entro la fine di questo decennio ad una riduzione della dispersione scolastica a quota 16 per cento dei giovani che abbandonano precocemente gli studi sul totale 18-24enni, a fronte di un obiettivo europeo del 10 per cento entro il 2020. Infatti, nonostante il fenomeno sia in progressivo calo di oltre 5 punti percentuali dal 2005 e abbia raggiunto lo scorso anno il 17,0 per cento (17,1 per cento in base ai dati provvisori Eurostat per il 2013), si registrano livelli ancora elevati nell'area Convergenza (22 per cento) che fanno permanere il nostro paese ai posti più bassi della graduatoria EU27;
  Rileva, inoltre, dai dati sulla dispersione scolastica che il Governo ha diffuso in un'audizione presso questa VII Commissione lo scorso 22 gennaio, una certa complessità e la multidimensionalità del fenomeno che porta al fallimento formativo, in parte anche per il forte legame fra povertà in istruzione e condizioni di disagio economico. Si riscontra, in particolare, una marcata differenziazione a livello territoriale, con miglioramenti in regioni come Puglia, Campania e Lombardia in cui hanno avuto efficacia gli interventi volti a ridurre gli abbandoni, mentre alcune regioni del Centro-Nord hanno fatto registrare una recrudescenza del fenomeno, come nel caso della Sardegna. Inoltre, prendendo in esame altri indicatori rispetto a quello utilizzato in sede europea, come la percentuale degli abbandoni scolastici sul complesso degli iscritti, emergono elementi di criticità soprattutto nei primi due anni del ciclo della scuola secondaria di II grado, con valori particolarmente elevati in Sicilia, Sardegna e Campania. L'obiettivo nazionale portando del 26-27 per cento della quota dei giovani fra i 30 ed i 34 anni che conseguano un titolo di istruzione terziaria che rimane comunque distante dall'obiettivo europeo del 40 per cento entro il 2020. Precisa che il dato 2013, pari al 22,4 per cento, è in aumento rispetto al 21,7 per cento fatto registrare l'anno precedente, mentre nel 2005 si attestava al 17,0 per cento. Sottolinea, tuttavia, se si guardano i dati provvisori Eurostat per il 2013, che l'Italia permane nel punto più basso della graduatoria EU28. Il documento ascrive le ragioni del ritardo rispetto alla media europea, fra l'altro, al fenomeno della dispersione nel percorso di studi, nonostante l'introduzione della cosiddetta «riforma del 3+2». Anche l'incremento all'1,53 per cento del PIL entro il 2020 dell'obiettivo di spesa pubblica e privata in ricerca e sviluppo, a fronte di un valore dell'1,27 per cento nel 2012, è di molto inferiore all'obiettivo europeo del 3 per cento.
  Dopo aver ricordato che la VII Commissione della Camera sta per dare inizio ad una indagine conoscitiva sulla dispersione scolastica, ritiene che le misure previste per raggiungere l'obiettivo di ridurre l'abbandono scolastico e di migliorare la qualità e i risultati della scuola rispondono ad una specifica raccomandazione del Consiglio riguardante il mercato del lavoro, formulata in base alla situazione macroeconomica e di bilancio indicata nel DEF 2013. Precisa che, a questo scopo, è stato presentato anche il piano «Garanzia giovani», con il quale si intende assicurare ai giovani entro i 25 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro o di formazione entro quattro mesi dall'uscita dal sistema di istruzione.
  Osserva che le riforme delineate nel PNR 2014 negli ambiti di interesse della Commissione VII sono da considerarsi prevalentemente in prosecuzione degli interventi già approvati nel 2013 – per la gran parte con il decreto-legge n. 104 del 2013 per l'area istruzione e con il decreto-legge n. 91 del 2013 per l'area cultura Pag. 195–, ai quali il documento dedica un'ampia parte di approfondimento. Precisa poi che la prima parte del documento delinea le principali iniziative della strategia nazionale che si intende attuare per l'anno in corso, individuando specifiche azioni da intraprendere per la scuola, l'università, la ricerca e la cultura, quest'ultima considerata in un quadro d'insieme con il turismo. Si tratta di ambiti valutati come fondamentali per la crescita dell'Italia, in special modo rispetto a criticità e opportunità che riguardano l'accrescimento e la valorizzazione del capitale umano e del patrimonio artistico e culturale come settore produttivo.
  Con riferimento alla scuola e all'università, il documento evidenzia che la spesa pubblica è ancora sotto la media europea e che occorre pertanto un'inversione di tendenza nelle politiche relative alle risorse umane e infrastrutturali in ambito scolastico e universitario. Nell'ambito di queste politiche, peraltro, deve essere inquadrata la Strategia nazionale delle aree interne, che rappresenta un'opzione di intervento del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 prevista nell'Accordo di partenariato in corso di approvazione in sede europea. L'intenzione è di attuare un potenziamento del servizio scolastico nelle aree distanti dai centri di offerta dei servizi essenziali per la comunità, tra cui l'istruzione. Aggiunge che, per assicurare l'autonomia scolastica, risulta necessario destinare adeguate risorse per questa finalità.
  Ravvisa che nell'ambito dello scenario macroeconomico delineato nel Programma, vi è poi una parte riguardante l'impatto finanziario delle misure già approvate, corredata, in particolare, di due griglie (appendici B e C) che riassumono, rispettivamente, le misure nazionali attuate negli anni precedenti e quelle che si intende attuare nell'anno in corso. Ricorda che le 95 misure individuate per il 2014 sono suddivise in dieci aree di policy, tra cui «innovazione e capitale umano» e «lavoro e pensioni» in cui rientrano gli interventi a sostegno di scuola, università e ricerca.
  Osserva che in primo luogo, tra le azioni da attuare nel 2014 si evidenzia l'impegno primario di realizzare un piano per la sicurezza nelle scuole – cifrato in 3,7 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi di euro già previsti e 2 miliardi di euro aggiuntivi – finalizzato al miglioramento dell'efficienza energetica, all'adeguamento antisismico e alla costruzione di nuove scuole, mediante procedure snelle di utilizzo dei fondi nazionali disponibili – si ricordi, fra l'altro, la possibilità di concedere poteri derogatori ai sindaci per l'affidamento lavori - e dei fondi comunitari programmati. Si prevede inoltre di costituire un'apposita unità di missione e di dare concreta attuazione, d'intesa con regioni ed enti locali, all'Anagrafe dell'edilizia scolastica. I tempi indicati per realizzare l'azione fanno riferimento al prossimo mese di luglio 2014, dovendosi supporre che il termine abbia valore indicativo.
  Rileva poi che la seconda azione prevista dal PNR 2014 è quella di dare piena attuazione al regolamento per l'applicazione del Sistema nazionale di valutazione delle istituzioni scolastiche (decreto del Presidente della Repubblica n. 80 del 2013), allo scopo di migliorare i risultati delle attività didattiche e di renderli comparabili tra i vari istituti scolastici e con quelli dei principali paesi europei. Si tratta di un obiettivo strategico, considerato che il tema della valutazione ha notevoli implicazioni con quello del miglioramento dell'offerta formativa e del contrasto alla dispersione scolastica. Il mese indicato per la realizzazione è settembre 2014. Si segnala peraltro che questa azione di riforma rappresenta anche un importante obiettivo dell'Accordo di partenariato per la programmazione dei fondi 2014-2020, al quale vengono destinate risorse del Fondo sociale europeo (FSE) per il miglioramento delle capacità di autovalutazione delle scuole.
  Ricorda inoltre che per il 2014 la griglia di attuazione di cui all'Allegato C prevede la prosecuzione del monitoraggio Pag. 196e della valutazione dei sistemi di istruzione professionale, tecnica e dei licei finalizzati, in base all'articolo 5, comma 01 del decreto-legge n. 104 del 2013, a garantirne l'innovazione permanente e il confronto con gli indirizzi culturali emergenti, nonché l'adeguamento alle esigenze espresse dalle università, dalle istituzioni AFAM, dagli istituti tecnici superiori e dal mondo del lavoro e delle professioni. Viene inoltre indicato l'impatto finanziario – pari a 8,1 milioni di euro a decorrere dal 2014 – dell'autorizzazione di spesa per l'assunzione dei vincitori e degli idonei della procedura concorsuale del 2008 per dirigente tecnico del sistema nazionale di valutazione. Analogamente, si prevedono incentivi alle università migliori in base alla valutazione che dovrà essere operata dall'ANVUR.
  Aggiunge che ulteriore obiettivo indicato nell'azione è la revisione, in un'ottica di valorizzazione del merito, del contratto e del metodo di reclutamento di docenti e dirigenti scolastici e di cui dovranno essere indicate le misure.
  Osserva che la terza azione è tesa a favorire il rapporto tra sistema educativo e mondo del lavoro, sostenendo l'apprendistato e i tirocini formativi presso le aziende, e l'alternanza scuola-lavoro, mediante l'aumento del numero di ore che i giovani trascorrono in azienda durante il periodo scolastico o universitario e la certificazione delle competenze acquisite. Lo scopo è recuperare produttività in particolare attraverso la formazione e l'innovazione, anche per contrastare il fenomeno NEET, vale a dire i giovani che non studiano e non lavorano. Naturalmente in questo caso assume un valore essenziale il raccordo con le Regioni.
  Sottolinea, in proposito, che l'articolo 8-bis del citato decreto-legge n. 104 del 2013 ha previsto l'avvio di un programma sperimentale, per il triennio 2014-2016, diretto allo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado, che contempla la conclusione di contratti di apprendistato e la realizzazione di giornate di formazione in azienda per gli studenti delle stesse scuole, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali.
  Ricorda poi che la griglia delle misure da attuare nel 2014, anche in virtù delle iniziative previste dal programma Garanzia giovani, indica il potenziamento delle attività per l'orientamento degli studenti, già previste per il quinto anno delle scuole superiori, che l'articolo 8 del decreto-legge n. 104 del 2013 ha esteso agli studenti dell'ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado e altri ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado.
  Inoltre, con particolare riferimento agli investimenti in ricerca e sviluppo, viene previsto il raddoppio delle risorse già disposte dal decreto-legge Destinazione Italia (articolo 3 del decreto-legge n. 145 del 2013) destinate ai crediti d'imposta a favore delle imprese che effettuano tali investimenti – 600 milioni per il triennio 2014-2016 – ora indicate per lo stesso importo a favore degli investimenti in capitale umano di eccellenza mediante i dottorati industriali.
  Aggiunge che la quarta azione indicata è l'innalzamento delle competenze: allo scopo, dall'anno scolastico 2014-2015, si prevede di diffondere l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria fino all'università attraverso la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) per l'apprendimento di contenuti in lingua straniera. L'azione intende anche sostenere la diffusione e l'utilizzo di piattaforme aperte per la didattica (Open educational resources), mettendo a disposizione la connettività wi-fi all'interno degli istituti scolastici e integrando le tecnologie digitali nella didattica. Sottolinea che, anche in questo caso, si delinea un necessario coordinamento con l'obiettivo della diffusione di nuove tecnologie nel mondo della scuola e della formazione, indicato nell'Accordo di partenariato e finanziato con risorse comunitarie.
  Precisa che l'azione intende partire dalle iniziative di orientamento previste Pag. 197dal richiamato piano «Garanzia giovani» e contempla, in particolare, il rafforzamento delle iniziative di Contamination Lab, in particolare per le aree Convergenza, e spin-off universitari per promuovere la cultura dell'imprenditorialità, dell'innovazione e di nuovi modelli di apprendimento. Con riferimento alle iniziative da attuare per l'università nel 2014, inoltre, nella griglia di cui all'Allegato C è indicata la possibilità di effettuare maggiori assunzioni – prevista anche per il prossimo anno –, nella misura del 50 per cento della spesa relativa al corrispondente personale cessato dal servizio nell'anno precedente ai sensi dell'articolo 58 del decreto-legge cosiddetto «del fare» (decreto-legge n. 69 del 2013).
  Ricorda poi, come quinta azione, da correlare alla Strategia Europa 2020 in materia di istruzione terziaria, che il documento in esame prevede di aumentare entro quest'anno, l'aumento del tasso di immatricolazione all'università, considerato il livello ancora basso – e in calo – rispetto alla media europea, favorendo sistemi che garantiscano condizioni paritarie di partenza attraverso le misure di diritto allo studio. In particolare viene indicato il rilancio della Fondazione per il merito al fine di favorire l'ingresso nel mercato del lavoro e di rafforzare i prestiti d'onore affiancandoli – e non sostituendoli – alle borse di studio. Specifica poi come – a tal fine – nel settore universitario si debbano mettere in campo azioni sia di equità sociale, sia di orientamento, che incentivino, ad esempio, l'immatricolazione in particolari settori scientifici come la fisica, che hanno un basso numero di iscritti rispetto alle possibilità lavorative nel Paese, e che evitino a molti studenti di aspirare, ogni anno, ad accedere ad alcune facoltà a numero chiuso ed in particolare a quella di medicina, dove le possibilità di immatricolazione sono bassissime.
  Aggiunge che, infine, si prevede l'azione, da realizzare entro il 2014, di rendere internazionale il sistema educativo e della ricerca, attraverso l'estensione e il potenziamento del programma Erasmus – anche considerato per tale programma l'impiego di risorse comunitarie nel nuovo settennio 2014-2020 – e la facilitazione nella concessione di visti per studenti e ricercatori in prospettiva della portabilità delle carriere nello Spazio europeo della ricerca (ERA).
  Ricorda che tra i fattori critici per la crescita del nostro Paese, il PNR 2014 annovera anche i beni culturali e le bellezze naturali e paesaggistiche che costituiscono un considerevole patrimonio dalla cui valorizzazione economica può rafforzarsi il turismo. Il documento riconduce le strategie di base per tale valorizzazione al Piano strategico nazionale per il turismo presentato nel 2013, che rappresenta una notevole opportunità per il rilancio del patrimonio storico e artistico.
  Specifica che, in particolare, il documento delinea la necessità di riformare la gestione economica dei beni artistici e culturali per renderli più produttivi e capaci di attrarre risorse, soprattutto nelle aree interne del Paese, anche attraverso forme di gestione mista o in affidamento a privati, che arrivino a coinvolgere le realtà territoriali. L'esempio individuato è il Progetto Pompei, che tuttavia necessita di una accelerazione allo scopo di utilizzare nei tempi previsti tutta le risorse impegnate.
  Osserva che tra gli obiettivi da attuare nel 2014 viene inoltre indicato l'incremento dei «poli museali», in quanto soggetti dotati di autonomia amministrativa e pertanto più facilmente misurabili in termini di responsabilità e risultati. Precisa che ulteriori azioni previste dal Governo sono misure di defiscalizzazione del mecenatismo culturale, l'utilizzo delle nuove tecnologie nei musei e la proposta di affiancare alla capitale europea della cultura una capitale italiana della cultura.
  Aggiunge, con riferimento allo sport, che il PNR sottolinea le misure che sono state promosse, in particolar modo, per diffondere la pratica dell'attività motoria nella scuola primaria, anche per combattere l'obesità infantile. Rileva, poi, con riferimento alle azioni che prevedono interventi di diffusione delle nuove tecnologie Pag. 198e digitalizzazione della pubblica amministrazione, lo sviluppo degli Open data con la conseguente applicazione dei diritti d'autore a delimitati aspetti dell'opera d'ingegno viene considerata un asse fondamentale per l'attuazione delle riforme strutturali nella pubblica amministrazione in un'ottica di semplificazione.
  Segnala, infine, che il documento contiene una specifica sezione riguardante gli interventi che le Regioni hanno attuato con particolare riferimento al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020, riguardo: la dispersione scolastica, potenziando i percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale che intercettano i 14-17enni in uscita dalla scuola secondaria di I grado o dai primi anni di quella di II grado – nell'ottica di valorizzare l'apprendistato per la qualifica o per il diploma quale strumento per contrastare gli abbandoni – e l'istruzione terziaria, rafforzando i diversi canali formativi per il conseguimento dei titoli, come i percorsi di istruzione e formazione tecnico-scientifico e istruzione tecnico-scientifica e all'interno dei poli tecnico-professionali, nonché l'apprendistato di terzo livello anche in funzione delle esigenze di sviluppo e ricerca delle imprese. Sottolinea che non meno importanti, a livello regionale, sono le azioni dirette a sviluppare progetti innovativi/integrativi tra Atenei e sistema produttivo per facilitare la transizione degli studenti nel mondo del lavoro.
  Osserva, in ultimo, che il documento sottolinea le iniziative regionali di promozione della formazione continua per favorire l'inserimento/re-inserimento lavorativo di persone non occupate, tra cui lavoratori over 50 e soggetti percettori di ammortizzatori sociali.

  Giancarlo GALAN, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

AUDIZIONI

  Martedì 15 aprile 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN. – Interviene il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

  La seduta comincia alle 13.10.

Audizione del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, sulle linee programmatiche del suo dicastero.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il ministro Dario FRANCESCHINI illustra le linee programmatiche del suo dicastero.

  I deputati Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), Ilaria CAPUA (SCpI), Chiara DI BENEDETTO (M5S), Milena SANTERINI (PI), Gianna MALISANI (PD), Nicola FRATOIANNI (SEL), Giorgio LAINATI (FI-PdL), Luisa BOSSA (PD), Manuela GHIZZONI (PD), Roberto RAMPI (PD), Simone VALENTE (M5S), Irene MANZI (PD), Umberto D'OTTAVIO (PD), Maria COSCIA (PD) e Gianluca BUONANNO (LNA) pongono quesiti e svolgono osservazioni.

  Il ministro Dario FRANCESCHINI risponde alle domande poste, fornendo ulteriori chiarimenti.

  Giancarlo GALAN, presidente, ringrazia il ministro per l'esauriente relazione svolta e per le risposte rese ai componenti della Commissione e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Pag. 199

SEDE REFERENTE

  Martedì 15 aprile 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN.

  La seduta comincia alle 15.15.

Estinzione dell'Istituto «SS. Trinità e Paradiso» di Vico Equense e trasferimento del relativo patrimonio al comune di Vico Equense.
C. 1069 Bossa e abb. C. 1164 Salvatore Piccolo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 marzo 2014.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica altresì che sul testo della proposta di legge C. 1069 Bossa, adottato quale testo base, ed abbinata C. 1164 Salvatore Piccolo, la V Commissione (Bilancio) è ancora in attesa della relazione tecnica già richiesta al Governo in data 5 marzo 2014.
  Si resta pertanto in attesa dell'espressione dei pareri da parte della I Commissione (Affari costituzionali) e della V Commissione (Bilancio).

  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.