CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 aprile 2014
211.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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  Giovedì 3 aprile 2014. — Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Seguito dell'esame dello schema di Contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI-Radiotelevisione Italiana SpA per il triennio 2013-2015.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato da ultimo nella seduta del 20 marzo scorso e passa all'esame delle proposte emendative presentate (si veda l'allegato al resoconto sommario della seduta del 20 marzo 2014).

  Roberto FICO, presidente, pone in votazione la proposta emendativa 2.22 Rossi su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) illustra la propria proposta emendativa, sottolineando che è volta a favorire la specializzazione per aree tematiche delle sedi territoriali della Rai.

  Roberto FICO, presidente, pone in votazione la proposta emendativa 2.23 Airola su cui il relatore ha espresso parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente, avverte che le proposte emendative del deputato Migliore sono state fatte proprie dal collega Grassi.

  La Commissione con distinte votazioni approva le proposte emendative 2.24 Peluffo, 2.25 Airola, 2.26 Migliore e 2.27 Migliore, su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

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  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, fa presente, che recependo anche le indicazioni dei colleghi, ha proceduto a riformulare la propria proposta emendativa 2.29.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FI-PdL XVII) esprime perplessità sulla proposta di istituire un canale dedicato all'informazione istituzionale, temendo che ciò possa comportare, da un lato, un aumento dei costi per la Rai e, dall'altro, che i lavori parlamentari non siano più trasmessi sulle tre reti generaliste, con il rischio che siano confinati in un canale apposito con percentuali di ascolto sicuramente inferiori. Osserva inoltre che attualmente l'informazione istituzionale è già ben assicurata sia attraverso le reti generaliste della Rai, sia attraverso la stessa Radio Radicale, che per questo servizio riceve un compenso dallo Stato. Pertanto, pur comprendendo le finalità della proposta del collega, volta a garantire la divulgazione dell'attività istituzionale, auspica che si valuti la possibilità di addivenire ad una riformulazione che tenga conto di queste considerazioni.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI), dichiara di condividere le osservazioni del collega Gasparri.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI), dopo aver sottolineato il rischio che con la creazione di un apposito canale, l'informazione istituzionale possa essere esclusa dalla reti generaliste, invita i colleghi a considerare l'opportunità di non adottare questa disposizione ovvero di andare nella direzione indicata dal collega Gasparri.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) precisa che il canale istituzionale dovrebbe, a suo avviso, rappresentare un'offerta aggiuntiva rispetto a quella già attualmente garantita dalle reti generaliste. Condivide comunque i timori dei colleghi sulla eventualità che con la condizione contenuta nella proposta di parere la Rai possa trasmettere tutta l'informazione istituzionale esclusivamente su questo canale. La riformulazione proposta sembra tuttavia escludere questa possibilità, anche se appare utile svolgere al riguardo un approfondimento.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) suggerisce di inserire nel testo proposto dal relatore, subito dopo la parola «Rai», la parola «anche», che a suo giudizio potrebbe garantire che l'informazione istituzionale non sia trasmessa esclusivamente sull'apposito canale dedicato.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) sottolinea come la funzione del canale istituzionale debba essere quella di avvicinare maggiormente gli italiani all'attività delle Camere e delle istituzioni, utilizzando un linguaggio più accessibile, come dovrebbe essere proprio del servizio pubblico.

  Il deputato Francesco Saverio GAROFANI (PD), attesa la particolare complessità degli argomenti trattati, invita il relatore a valutare l'accantonamento delle proposte emendative di cui si sta discutendo. È inoltre dell'avviso che l'informazione parlamentare dovrebbe includere anche l'attività del Parlamento europeo, cui andrebbe dedicato un maggiore rilievo.

  Il deputato Giorgio LAINATI (PdL), nel condividere quest'ultima valutazione del collega Garofani, visto che l'informazione sull'attività del Parlamento europeo è attualmente confinata al sabato mattina, ritiene che sia importante trovare una soluzione su questo specifico punto. Si tratta quindi un tema delicato e meritevole di un ulteriore approfondimento. Quanto all'informazione istituzionale, fa presente che attualmente le dichiarazioni di voto sono trasmesse sulle reti generaliste in orari di buon ascolto. È quindi a suo avviso opportuno che siano mantenute su queste reti.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, nel prendere atto delle osservazioni del colleghi, ritiene che la riformulazione oggi proposta possa costituire una buona base di lavoro, visto che Pag. 111anche lo stesso sottosegretario Giacomelli aveva apprezzato la proposta contenuta nel parere di istituire un canale di informazione istituzionale che avrebbe dovuto altresì utilizzare un linguaggio più accessibile a tutti i cittadini. Si riserva quindi di approfondire ulteriormente il tema e per questo motivo chiede al presidente di accantonare la propria proposta emendativa e quelle dei colleghi ad essa correlate.

  Roberto FICO, presidente, avverte che sono accantonate le proposte emendative 2.29 del relatore nel testo da lui riformulato, nonché le proposte emendative 2.28 Centinaio e 2.31 Airola.

  La Commissione approva quindi la proposta emendativa 2.30 Scavone, fatta propria dal deputato Lainati.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, ricorda che con riferimento alla proposta emendativa 2.32 Nesci, fatta propria dal senatore Airola, aveva proposto alla firmataria di riformularla, prevedendo che la Rai si impegnasse a valorizzare il Sud al pari delle altre aree geografiche dell'Italia.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) condivide la riformulazione proposta dal relatore.

  Il senatore Gian Marco CENTINAIO (LN-Aut) è dell'avviso che essendo il Sud già abbondantemente valorizzato il termine valorizzazione non sia appropriato.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI), con riferimento all'ultimo periodo della proposta emendativa della collega Nesci, teme che il suo accoglimento possa determinare un incremento dei costi per la Rai.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, chiede l'accantonamento della proposta emendativa 2.32 Nesci.

  Roberto FICO, presidente, avverte che la proposta emendativa 2.32 Nesci è accantonata e pone quindi in votazione la proposta emendativa 2.33 Marazziti, su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, esprime parere contrario sulle proposte emendative 3.1 Centinaio e 3.4 Centinaio e parere favorevole sulle proposte emendative 3.2 Migliore e 3.3 Migliore.

  Il senatore Gian Marco CENTINAIO (LN-Aut), illustrando le proposte emendative di cui è firmatario, evidenzia come con la prima, al fine di favorire la trasparenza, si chiede che la Rai adotti procedure concorsuali per la scelta di tutte le società che con essa collaborano, anche con riferimento all'informazione locale. Con la seconda, invece, si intende impegnare la Rai a collaborare, anche mediante co-produzioni, con gli altri operatori nazionali e regionali su temi ed aspetti di interesse locale.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) è del parere che le soluzioni prospettate dal collega Centinaio, specie con riguardo all'informazione regionale, debbano essere valutate non già in relazione all'esame del contratto di servizio, bensì della concessione.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), pur condividendo la necessità che si presti grande attenzione all'importante ruolo che l'emittenza locale riveste nel panorama informativo, teme, tuttavia, che con l'eventuale accoglimento di questa proposta emendativa si rischi di frazionare il servizio pubblico nell'ultimo periodo di vigenza della concessione. Per questa ragione esprime la propria contrarietà.

  Il deputato Giorgio LAINATI (PdL) annuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulle proposte emendative 3.1 Centinaio e 3.2 Centinaio.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge le proposte emendative 3.1 Centinaio e 3.4 Centinaio e approva le proposte emendative 3.2 Migliore e 3.3 Migliore.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, nell'esprimere parere favorevole sulle proposte emendative 4.1 Relatore, 4.2 Peluffo, 4.3 Liuzzi, 4.4 Migliore, 4.5 Airola, 4.7 Migliore, 4.8 Migliore, 4.9 Nesci, 4.10 Airola, 4.11 Peluffo, 4.12 Peluffo e 4.13 Relatore, chiede al presidente che la proposta emendativa 4.6 Peluffo si esamini dopo il voto sulle altre, necessitando di un approfondimento.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva le proposte emendative 4.1 Relatore, 4.2 Peluffo, 4.3 Liuzzi, 4.4 Migliore, 4.5 Airola, 4.7 Migliore, 4.8 Migliore, 4.9 Nesci, 4.10 Airola, 4.11 Peluffo, 4.12 Peluffo e 4.13 Relatore.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, intende proporre una riformulazione della proposta emendativa 4.6 Peluffo. Mentre non nutre dubbi sulla prima parte, esprime invece delle perplessità sul tema dei diritti e, in particolare, sulla possibilità che i produttori partecipino ai diritti su programmi che la Rai finanzi interamente, appaltandone quindi la sola produzione. Una soluzione potrebbe consistere nel prevedere che i diritti siano proporzionali all'investimento sostenuto dai produttori. Si tratta di un tema molto serio e sentito, tanto è vero che attualmente è aperto un tavolo di trattativa tra la Rai e le associazioni rappresentative dei produttori. È dunque dell'avviso che occorra predisporre, sentita anche l'opinione dei colleghi, una nuova formulazione della proposta emendativa, che pervenga a un punto di equilibrio tra le opposte esigenze.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) si dichiara d'accordo sulla proposta emendativa in oggetto fino al punto in cui si parla dei finanziamenti europei del programma Media. Ritiene che la parte successiva della proposta rischi di creare confusione e squilibri, dato che potrebbe favorire finanziariamente determinate società che ricevono incarichi di produzione senza presentare soggetti o sceneggiature. È poi dell'avviso che la Commissione non possa intervenire con indirizzi su una materia che dovrebbe essere demandata ad accordi tra le parti. Sostiene infine come occorra insistere affinché in Rai siano maggiormente sfruttate le risorse interne che, a suo avviso, sono attualmente sottoutilizzate, come nel caso degli sceneggiatori e produttori esecutivi.

  Il senatore Enrico BUEMI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) sottolinea come la questione sia particolarmente delicata perché coinvolge risorse provenienti dal canone pagato dai cittadini. Ritiene che non si debbano slegare gli investimenti e i ritorni economici e che dunque, per non penalizzare eccessivamente Rai e non creare rendite di posizione, occorra procedere a una riformulazione della proposta emendativa nel senso della proporzionalità dei diritti.

  Il senatore Raffaele RANUCCI (PD) sostiene che occorra valorizzare i soggetti che offrono un prodotto già confezionato, al contrario di coloro che sono solo produttori su commissione. Anch'egli è dunque dell'opinione che la proposta emendativa presentata dal collega Peluffo vada riformulata introducendo dei bilanciamenti.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FI-PdL XVII) invita i colleghi a riflettere sulla necessità di non appesantire con vincoli eccessivi i rapporti contrattuali. Teme infatti che disposizioni simili rischino di pregiudicare gli stessi risultati che intendono realizzare.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), ricollegandosi a quanto già detto in precedenza quando è intervenuto sul complesso degli emendamenti, chiarisce che la sua proposta emendativa trae origine dal percorso auditivo svolto in Pag. 113Commissione e, in particolare, dall'audizione dell'associazione dei produttori televisivi. La proposta di cui è firmatario è stata redatta sulla falsariga di un'analoga disposizione già contenuta nell'articolo 10 del Contratto di servizio per il 2007-2009, che disciplinava specificamente la materia. Sottolinea come in altri Paesi europei, come la Francia, vi siano esempi di maggiore apertura al mercato con impatti positivi sullo stesso servizio pubblico. Nel ritenere che la sua proposta non interferisca con gli accordi contrattuali tra la Rai e i produttori, evidenzia come essa abbia comunque sollevato un dibattito in Commissione.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, sulla base degli interventi dei colleghi, ritiene opportuno proporre l'accantonamento della proposta emendativa in questione.

  Roberto FICO, presidente, avverte che la proposta emendativa 4.6 Peluffo è accantonata. Rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

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