CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 aprile 2014
210.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 61

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 2 aprile 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.05 alle 9.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 2 aprile 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI, indi del vicepresidente Ilaria CAPUA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Angela D'Onghia.

  La seduta comincia alle 14.35.

7-00276 Vacca: Sui lavori delle commissioni per l'abilitazione scientifica nazionale dei professori universitari.
(Discussione e rinvio).

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Gianluca VACCA (M5S), dopo aver illustrato la risoluzione in titolo, ricorda che non tutti i riferimenti ivi presenti sono aggiornati, poiché il testo risale ad oltre un mese fa e non ha potuto tener conto dei più recenti sviluppi concernenti i lavori delle commissioni per l'abilitazione scientifica nazionale. Ricorda, in particolare, come l'attuale procedura di abilitazione dei professori universitari, che prende avvio con la legge n. 240 del 2010, non funzioni e che gran parte delle criticità riscontrate nella stessa procedura sono riportate nella risoluzione a sua firma. Rileva, in particolare, il mancato rispetto della tempistica del procedimento, che ha portato a successive proroghe delle procedure concorsuali, l'ultima delle quali ha protratto il termine al 31 dicembre 2013. Ricorda, quindi, gli impegni che la risoluzione in esame pone al Governo, in particolare chiedendo allo stesso di correggere le criticità normative derivanti dall'applicazione della disciplina che regola l'abilitazione scientifica nazionale. Rileva poi la difficoltà a reperire – sui siti istituzionali o in altro modo – la normativa di riferimento e la documentazione utilizzata dagli organi pubblici coinvolti. Pag. 62Sottolinea, infine, alcuni deplorevoli casi nei quali erano già noti i nominativi di coloro che sarebbero stati dichiarati idonei, prima ancora che venissero divulgati i risultati ufficiali.

  Ilaria CAPUA, presidente, dopo aver sostituito la collega Ghizzoni alla presidenza della Commissione, le dà la parola.

  Manuela GHIZZONI (PD), annuncia l'imminente presentazione di una risoluzione da parte dei deputati del gruppo del Partito democratico, che affronta, in una diversa prospettiva, il medesimo tema oggetto della risoluzione in esame. Ricorda come già nella scorsa legislatura si siano discusse con il concorso di tutti i gruppi le problematiche concernenti l'abilitazione scientifica nazionale dei professori universitari. Rileva quindi che, mentre la risoluzione 7-00276 sostenuta dai deputati del Movimento 5 Stelle si soffermi prevalentemente sulle procedure di tale abilitazione, il testo di cui lei ha annunciato la prossima presentazione tende a indirizzare politicamente il Governo verso la risoluzione dei problemi che hanno caratterizzato la prima tornata dell'abilitazione scientifica nazionale. Ritiene che il principale nodo di tale questione risieda nel rischio, che è del resto riscontrabile anche nel testo della risoluzione 7-00276 Vacca, di assimilare l'abilitazione scientifica nazionale ad un concorso pubblico, mentre si tratta di due procedure ben diverse. Rileva poi come gli atti che dovevano guidare il lavoro delle Commissioni – peraltro non tutti di natura normativa – sono stati emanati a flusso continuo, contribuendo così all'incertezza nell'applicazione dei criteri e dei parametri di valutazione: ad esempio, la fondamentale nota dell'ANVUR del 16 luglio 2012 sulla «normalizzazione degli indicatori per età accademica» non ha forma normativa bensì di saggio scientifico e si discosta da previsioni precedentemente assunte sempre dall'ANVUR (articolo 17 della delibera n. 50). Rileva poi, in generale, come la documentazione su criteri, parametri e indicatori non sia di facile reperibilità.
  Precisa inoltra che, a differenza di quanto risulta sia avvenuto, la valutazione della commissione giudicatrice dell'abilitazione scientifica nazionale deve essere effettuata sulla base di criteri e parametri, differenziati per funzione e per area disciplinare, definiti dal Ministro dell'istruzione con proprio decreto, sentiti il Consiglio universitario nazionale (CUN), l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) e il Comitato di esperti per la politica della ricerca (CEPR). Ricorda, quindi, come la procedura dell'abilitazione scientifica nazionale, che ha dato luogo ad innumerevoli ricorsi presso i diversi tribunali amministrativi regionali, nasce da due diverse esigenze. La prima è la possibilità – da parte della comunità scientifica – di valutare i curricula scientifici di chi aspira ad accedere a posizioni di professore escludendo coloro i quali non raggiungono lo standard scientifico accettabile; la seconda è relativa all'esigenza degli atenei di reclutare i professori in base alle esigenze e strategie didattiche e scientifiche, secondo princìpi di autonomia e responsabilità, necessarie per una valutazione corretta dei risultati ottenuti.
  Osserva inoltre che moltissime commissioni per l'abilitazione scientifica nazionale hanno proceduto come se affrontassero i lavori di una valutazione scientifica essenzialmente comparativa (e quindi concorsuale), stabilendo standard scientifici eccessivamente alti o criteri quantitativi dirimenti, in questo assecondate da una normativa irrituale, incerta e altalenante, che di certo non ha aiutato i commissari ad assumere vere responsabilità culturali.
   Propone quindi di ragionare su un'ipotesi di abilitazione – per così dire – «a sportello», ove il candidato possa presentare, quando si ritenga in possesso della necessaria qualificazione, il proprio curriculum, per poter essere valutato indipendentemente dall'emanazione di uno specifico bando. Una soluzione del genere era stata del resto proposta dal suo Gruppo già durante l'esame parlamentare della legge n. 240 del 2010. Nella risoluzione saranno dettagliate altre proposte di Pag. 63impegno per il governo: tra queste, richiama la necessità di tornare al dettato della norma originaria, che prevedeva il coinvolgimento di CUN, ANVUR e CEPR per la definizione dei criteri e parametri, e di tenere altresì conto del parere delle maggiori società scientifiche settoriali. Conseguentemente, occorrerebbe rivedere la normativa sugli indicatori quantitativi e sulle relative «mediane». Considerati i ritardi che si sono verificati con riferimento alla prima tornata di abilitazioni, auspica che la prossima seconda tornata sia effettuata secondo un sistema di valutazione più idoneo, in base ai principi testé esposti e che sia aperta anche a coloro che non hanno ottenuto l'abilitazione nella prima tornata. Rileva, infine, come sia da riconsiderare la procedura della chiamata diretta dei professori presso le università, trasformatasi in una sorta di canale alternativo di reclutamento senza abilitazione né valutazione comparativa, e quindi da coordinare con la normativa sull'abilitazione scientifica nazionale.

  Milena SANTERINI (PI) osserva come le criticità che hanno caratterizzato la prima tornata di valutazione dei candidati all'abilitazione scientifica nazionale siano relative ai tempi delle relative procedure, più che all'impianto che caratterizza il sistema di abilitazione. Ricorda quindi come, in un'intervista rilasciata dal Ministro Giannini, la stessa abbia fatto riferimento alla possibilità di spostare l'attenzione da una procedura di tipo concorsuale ad una valutazione in itinere degli aspiranti professori universitari, senza scadenze per i candidati. Reputa quindi importante che il Ministero dell'istruzione ragioni sul fatto che, attualmente, a fronte di molti soggetti dichiarati idonei siano, poi, pochi coloro che vengono chiamati nelle università ad insegnare. In tal caso è necessario non ingenerare l'aspettativa che l'ottenimento dell'abilitazione determini di fatto una chiamata da parte di un Università. Viceversa occorrerebbe pensare ad un sistema nel quale a fronte dell'abilitazione di pochi candidati, gli stessi abbiano poi ottime possibilità di insegnare effettivamente nelle università italiane. Rileva poi come la composizione delle commissioni sia esigua essendo costituita da soli quattro membri italiani più un esperto straniero, a fronte, per determinate materie, di moltissimi candidati. Esprime inoltre dubbi sul sistema dell'estrazione a sorte dei componenti delle predette commissioni nonché sulla necessaria presenza di un valutatore straniero, il quale viene «catapultato» nel sistema di valutazione italiano, senza che ne derivino effetti positivi sulla procedura di valutazione.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dopo aver sostituito la collega Capua alla presidenza della Commissione, le dà la parola.

  Ilaria CAPUA (SCpI) osserva come l'attuale procedura di abilitazione scientifica nazionale rappresenti una grande innovazione, che apre ai soggetti esterni all'università la possibilità di poter insegnare nei nostri atenei. Rileva, invero, come la prima tornata di abilitazioni si sia rivelata di difficile attuazione, anche per il «garbuglio» normativo. Osserva, inoltre, che mentre le pubblicazioni nelle materie scientifiche sono redatte prevalentemente nella lingua inglese, avendo quindi una maggiore diffusione, per quelle nelle discipline umanistiche l'uso della lingua italiana ne limita la circolazione. Sottolinea, poi, come le idoneità attribuite precedentemente alle abilitazioni scientifiche nazionali, oggi in esame, abbiamo creato molte aspettative in coloro che le hanno conseguite, la cui sorte lavorativa è ancora da definire. Reputa, inoltre, necessaria la presenza di un componente straniero nelle commissioni per l'abilitazione scientifica nazionale, ricordando come negli altri Paesi occidentali, ad esempio nel Regno Unito, nei gruppi di valutazione degli aspiranti professori universitari, vi siano anche 4 esaminatori stranieri. Osserva, inoltre, come, talvolta, i singoli atenei compiano un'ulteriore selezione dei docenti abilitati, allungando di diversi mesi l'effettiva presa in servizio dei professori universitari. Pag. 64Considerati i moltissimi ricorsi da parte di docenti rimasti esclusi, chiede che si valuti l'opportunità di istituire una modalità di ricorso amministrativo al MIUR da parte dei candidati esclusi – inoltrato magari in modalità telematica – alternativo al ricorso giurisdizionale di fronte al TAR: ciò al fine di ridurre il contenzioso innanzi ai giudici amministrativi.

  Milena SANTERINI (PI) rileva come i ricorsi siano stati presentati, prevalentemente, da soggetti estranei all'ambito universitario e che si ritenevano maggiormente meritevoli rispetto a coloro che erano già inseriti, a vario titolo, negli atenei.

  Gianluca VACCA (M5S) ricorda come la risoluzione a sua firma non abbia come intento quello di mettere in discussione l'impianto dell'abilitazione scientifica nazionale dei professori universitari, bensì quello di far sì che la seconda tornata di procedure di abilitazione sia, grazie all'interlocuzione con il Governo, priva degli inconvenienti emersi nella discussione odierna. Precisa, quindi, che le questioni che si pongono oggi, da parte del suo gruppo, sono prevalentemente tecniche, reputando opportuno considerare in maniera più ampia la questione del reclutamento dei docenti universitari nel corso di occasioni future.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dopo aver osservato che le questioni emerse nel corso della discussione odierna concernono sia il reclutamento, sia la progressione di carriera dei docenti universitari, auspica che, con un testo condiviso dai diversi gruppi della Commissione, si possa approvare una risoluzione che dia alcuni chiari e utili indirizzi al Governo.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.