CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1 aprile 2014
209.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
Pag. 171

  Martedì 1o aprile 2014. – Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Roberto FICO, presidente, comunica che in data odierna il presidente del Pag. 172Senato ha chiamato a far parte della Commissione il senatore Enrico Buemi, in sostituzione del senatore Vittorio Fravezzi, dimissionario. Nell'esprimere il personale ringraziamento, anche a nome degli altri componenti della Commissione, al senatore Fravezzi per il suo contributo, dà il benvenuto, con l'augurio di buon lavoro, al collega Buemi.

Su un lutto del deputato Migliore.

  Roberto FICO, presidente, esprime, anche a nome della Commissione, il più profondo cordoglio al collega Migliore per il grave lutto che lo ha colpito.

Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, fissata per il 25 maggio 2014.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Roberto FICO, presidente e relatore, ricorda che nella seduta dello scorso giovedì 27 marzo ha avuto inizio l'esame della delibera in titolo e che si è svolta la discussione generale. Nel segnalare ancora una volta l'urgenza di adottare la delibera, desidera ringraziare i colleghi per il contributo dato nella discussione generale al fine di migliorare il testo.

  La Commissione passa quindi all'esame degli emendamenti presentati (si veda l'allegato al resoconto sommario del 27 marzo 2014).

  Roberto FICO, presidente e relatore, con riferimento all'articolo 1, invita il collega Peluffo a ritirare l'emendamento 1.1 di cui è firmatario.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), accogliendo la richiesta del relatore, precisa che il proprio emendamento era volto a semplificare il contenuto dell'articolo 1, visto che l'inciso di cui si richiede la soppressione riproduceva principi già contenuti nella legge sulla par condicio.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone quindi in votazione l'articolo 1.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, passando all'esame dell'articolo 2, illustra il proprio emendamento, che è volto ad escludere la presenza dalle trasmissioni della programmazione nazionale della RAI di tutti coloro che abbiano ricoperto in passato incarichi nelle istituzioni, senza limitarla temporalmente all'ultimo anno.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) dichiara il voto contrario del proprio gruppo.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI), nel condividere lo spirito della proposta del relatore, fa presente che esprimerà il proprio voto favorevole.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 2.1 di cui è firmatario e su cui esprime parere favorevole.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, passa quindi all'emendamento Peluffo 2.2 su cui esprime parere contrario.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) precisa che con il proprio emendamento intende sopprimere la lettera d) del comma 1, che contiene un riferimento all'applicabilità della par condicio nei programmi di satira e di varietà che è, a suo giudizio, un errore che la Commissione non dovrebbe ripetere.

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  Roberto FICO, presidente e relatore, propone di riformulare l'emendamento sopprimendo gli ultimi due periodi della lettera d) del comma 1.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) ritiene che gli altri periodi della disposizione regolino fattispecie già disciplinate in altre norme della presente delibera.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) è del parere che sia opportuno assoggettare al regime della par condicio anche opinionisti e giornalisti, nella misura in cui siano direttamente riconducibili ad un partito politico. Una disposizione in tal senso sarebbe quindi a tutela di tutte le forze politiche, potendo accadere che in un programma sia lo stesso opinionista ad intervenire a sostegno di un gruppo politico.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI), nel condividere i timori e le valutazioni del collega Airola, segnala la necessità che la Commissione adotti su questo punto una disciplina particolarmente rigorosa, al fine di evitare che i direttori di testata e di rete possano aggirare le norme sulla par condicio.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) propone di riformulare il proprio emendamento, ripristinando la lettera d) di cui all'articolo 2, comma 1, della delibera del 2009.

  Roberto FICO, presidente e relatore, esprimendo parere favorevole, pone in votazione l'emendamento Peluffo 2.2 così come riformulata.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, propone di riformulare l'emendamento 2.3 De Micheli prevedendo, da un lato, che in periodo elettorale sia sempre assicurata la più ampia ed equilibrata presenza di entrambi i sessi nella programmazione RAI e, dall'altro, che la Commissione parlamentare vigili sulla corretta applicazione del principio delle pari opportunità di genere in tutte le trasmissioni indicate nella presente delibera, ivi comprese le schede radiofoniche e televisive di cui all'articolo 6.

  La deputata Paola DE MICHELI (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Roberto FICO, presidente e relatore, esprimendo parere favorevole, pone in votazione l'emendamento 2.3 De Micheli così come riformulato.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, avverte che devono quindi ritenersi superati gli emendamenti 5.4 Puppato, 5.7 Puppato e 6.3 Puppato.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 2.4 Scavone, fatto proprio dal collega Lainati, su cui esprime parere favorevole, e quindi l'articolo 2.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, passando all'articolo 3, precisa che entrambi gli emendamenti 3.1 Peluffo e 3.2 Brunetta, Lainati propongono la soppressione dell'articolo 3, recante la disciplina relativa agli esponenti politici e ai titolari di cariche politiche istituzionali, su cui esprime parere favorevole. Pone quindi in votazione l'emendamento 3.1 Peluffo.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, avverte che sono quindi superati gli emendamenti 3.3 Relatore, 3.4 Migliore e 3.5 Rossi.Pag. 174
  Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento 4.1 Peluffo che propone la sostituzione dell'articolo 4.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) fa presente che il nuovo testo dell'articolo 3, che sostituirebbe quello dell'articolo 4 della presente delibera, riproduce integralmente il testo dell'articolo 3 della delibera adottata da questa Commissione in occasione delle elezioni per il Parlamento europeo del 2009.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 4.1 Peluffo e quindi l'articolo 4.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, avverte che sono quindi superati gli emendamenti 4.2 Puppato, 4.3 Brunetta, Lainati, 4.4 Fornaro, 4.5 Rossi, 4.6 Migliore, 4.7 Rossi, 4.8 Brunetta, Lainati.
  Passando all'articolo 5, esprime il proprio parere contrario sull'emendamento 5.1 Peluffo, dal momento che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ritiene che, ai fini della par condicio nei programmi di informazione, sia preferibile tener conto del tempo di parola piuttosto che quello di notizia.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI), nel condividere le valutazioni del relatore, osserva che l'emendamento del collega Peluffo è volto a far sì che si tenga comunque conto anche dei tempi di notizia. Non ritiene pertanto che i due criteri siano in conflitto tra loro.

  Roberto FICO, presidente e relatore, precisa che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni non equipara più ai fini della par condicio i tempi di parola a quelli di notizia.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), pur ritenendo corretto il riferimento del relatore al punto di vista dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, invita tutti i colleghi a tener conto delle esperienze maturate in precedenti campagne elettorali con riferimento all'utilizzo dei tempi di notizia. Probabilmente se la Commissione adottasse l'emendamento da lui presentato, anche l'Autorità dovrebbe poi tenerne conto nell'adottare il proprio provvedimento indirizzato alle emittenti private e locali. È comunque dell'avviso che il punto sia di un particolare rilievo e chiede quindi che l'emendamento di cui è firmatario sia temporaneamente accantonato.

  Roberto FICO, presidente e relatore, acconsente alla richiesta di accantonamento dell'emendamento 5.1 Peluffo e passa all'esame dell'emendamento 5.2 Rossi su cui esprime parere contrario.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI) illustra il proprio emendamento in relazione al quale non comprende le ragioni della contrarietà del relatore.

  Roberto FICO, presidente e relatore, fa presente che la proposta del collega Rossi va a disciplinare un profilo che è già regolato dalla legge n. 28 del 2000.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI), pur condividendo le valutazioni e i timori del collega Rossi, conviene comunque sul fatto che si tratta di un profilo già regolato dalla legge n. 28 del 2000.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI) ritira il proprio emendamento 5.2.

  Roberto FICO, presidente e relatore, ritira l'emendamento 5.3 di cui è firmatario e invita il senatore Fornaro a riformulare il suo emendamento che prevede la soppressione del comma 5 dell'articolo 5, prevedendo che l'obbligo di pubblicazione dei dati del monitoraggio del pluralismo sia settimanale anziché quotidiano.

  Il senatore Federico FORNARO (PD) accoglie la riformulazione proposta dal relatore.

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  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 5.5 Fornaro così come riformulato.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 5.6 Migliore, su cui esprime parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone quindi in votazione l'emendamento 5.8 Puppato fatto proprio dalla collega De Micheli e su cui esprime parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, fa presente che, poiché la collega Puppato non è presente, si intendono decaduti gli emendamenti 5.9, 5.10 e 5.11. Passando quindi all'articolo 6, pone in votazione l'emendamento 6.1 di cui è firmatario e sul quale esprime parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 6.2 Migliore su cui esprime parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, avverte che, se non vi sono obiezioni, l'emendamento 6.4 Migliore, su cui esprime parere favorevole, deve intendersi accantonato. Ricorda che l'emendamento 6.5 Fornaro è stato ritirato.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), con riferimento all'emendamento 6.6 di cui è firmatario, chiede al relatore di poterlo riformulare, prevedendo che la pubblicazione delle schede informative avvenga anche sui principali siti di videosharing gratuiti e non già sui primi dieci siti.

  Roberto FICO, presidente e relatore, accogliendo la riformulazione, pone in votazione l'emendamento 6.6 Peluffo così come riformulato.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 7.1 Airola su cui esprime parere favorevole.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 7.2 Migliore, su cui esprime parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, con riferimento agli emendamenti 7.3 e 7.4 Puppato, fatti propri dalla collega De Micheli, ne propone la riformulazione nel senso di prevedere che all'articolo 3, comma 6, dopo le parole «tra gli aventi diritto» sia aggiunto «anche con riferimento all'equilibrata presenza di genere ai sensi dell'articolo 1, comma 2-bis, della legge 22 febbraio 2000, n. 28».

  La deputata Paola DE MICHELI (PD) accoglie la riformulazione proposta dal relatore.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 7.3 così come riformulato.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, avverte che deve ritenersi superato l'emendamento 7.4 Puppato. Pone quindi in votazione l'emendamento 7.5 Migliore su cui esprime parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) fa propria l'emendamento 7.6 Liuzzi.

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  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) dichiara il voto contrario del proprio gruppo.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 7.6 Liuzzi, su cui esprime parere favorevole.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 7.7 Peluffo su cui esprime parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, dopo aver fatto presente che l'emendamento 7.8 Puppato è assorbito dall'emendamento 2.3 De Micheli così come riformulato, pone in votazione l'articolo 7.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 14.55.

  Martedì 1o aprile 2014 – Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 20.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, fissata per il 25 maggio 2014.
(Seguito dell'esame e approvazione).

  Roberto FICO, presidente e relatore, con riferimento allo schema di delibera in esame, ricorda che nel corso della riunione tenutasi oggi, alle ore 14, sono stati esaminati gli articoli da 1 a 7 e gli emendamenti ad essi riferiti e che sono stati accantonati gli emendamenti 3.1 del relatore, 5.1 Peluffo e 6.4 Migliore. Passa quindi all'esame dell'articolo 8, esprimendo parere contrario sull'emendamento 8.1 Peluffo.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) invita il relatore a valutare favorevolmente l'emendamento di cui è firmatario che deve essere considerato congiuntamente a quello 8.2. Il primo è infatti volto a eliminare una rigidità eccessiva nella programmazione a carico della Rai, mentre l'emendamento 8.2, che pure inserisce una maggiore flessibilità per l'azienda, dà tuttavia maggiori garanzie per le forze politiche, visto che fa riferimento agli orari di buon ascolto.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PDL), con riferimento alla collocazione sui palinsesti dei messaggi autogestiti, fa presente come in passato siano state ipotizzate le soluzioni più diverse, come ad esempio quella di trasmetterli subito dopo i telegiornali ovvero in fasce particolari come quelle della prima mattina. È quindi dell'avviso che le proposte del collega Peluffo siano ragionevoli e pertanto il proprio gruppo si esprimerà favorevolmente su di esse.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI), nel condividere le valutazioni dei colleghi, dichiara il voto favorevole del proprio gruppo.

  Roberto FICO, presidente e relatore, modificando il parere originariamente espresso, pone in votazione prima l'emendamento 8.1 Peluffo e poi l'emendamento 8.2 Peluffo sui quali esprime parere favorevole.

  La Commissione approva.

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  Roberto FICO, presidente e relatore, passa quindi all'emendamento 8.3 Minzolini, su cui esprime parere contrario.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PDL), dopo aver fatto proprio l'emendamento 8.3 Minzolini, precisa che esso è volto a consentire, in caso di eventi eccezionali di importanza mondiale, la presenza di esponenti del Governo indipendentemente dalla maggioranza che li sostiene.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) chiede se ciò non sia già attualmente possibile sulla base del vigente quadro normativo.

  Roberto FICO, presidente e relatore, è del parere che già ora sia possibile per i direttori delle testate decidere di mandare in onda, in casi di eventi eccezionali di importanza mondiale, edizioni straordinarie dei telegiornali.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI), pur comprendendo la ratio dell'emendamento del collega Minzolini, è del parere che all'atto pratico sia difficile distinguere le situazioni, con il rischio che questo tipo di programmazione possa diventare anch'essa parte del dibattito politico.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), ancorché non abbia nulla in contrario sull'emendamento, chiede al collega Lainati di valutare la possibilità di accantonarlo.

  Il deputato Francesco Saverio GAROFANI (PD) è dell'avviso che con questo emendamento si miri a difendere l'autonomia dei giornalisti. In astratto la previsione potrebbe forse anche essere superflua, ma considerata la rilevanza della questione si dovrebbe valutare la possibilità di accoglierla.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pur condividendo le valutazioni dei colleghi, ritiene che l'autonomia dei direttori delle testate sia già garantita e che in caso di eventi eccezionali possano comunque mandare in onda edizioni straordinarie.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI) teme che la valutazione della straordinarietà a livello mondiale dell'evento possa diventare molto soggettiva, così da lasciare un ampio margine di discrezionalità ai direttori delle testate giornalistiche. Esprime quindi le proprie riserve sul testo proposto.

  Il deputato Michele ANZALDI (PD) invita i colleghi ad una più approfondita riflessione, visto che la norma andrebbe forse riscritta in modo più chiaro.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PDL) fa presente, a mero titolo esemplificativo, che la disposizione proposta dal collega Minzolini potrebbe, ad esempio, trovare applicazione ad eventi come quello che si verificherà a Roma il prossimo 27 aprile in occasione della canonizzazione dei papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e alla quale parteciperanno numerosi Capi di Stato e di Governo.

  Roberto FICO, presidente e relatore, acconsente alla richiesta di accantonamento dell'emendamento 8.3 Minzolini e passa all'emendamento 9.1 Fornaro su cui esprime parere contrario, ritenendo preferibile il termine di dieci minuti previsto nella norma.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), dopo aver fatto proprio l'emendamento del collega Fornaro, sottolinea come esso tenga conto del poco tempo che la Rai avrà a disposizione per le trasmissioni di comunicazione politica riferite alla fase antecedente alla presentazione delle candidature, visto che questa terminerà il prossimo 16 aprile.

  Roberto FICO, presidente e relatore, avverte che se non vi sono obiezioni l'emendamento del collega Fornaro deve intendersi accantonato. Pone quindi in votazione gli emendamenti 9.2 Migliore e Pag. 1789.3 Migliore su cui esprime parere favorevole.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 9.4 Migliore su cui esprime parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 10.1 Migliore su cui esprime parere favorevole.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone quindi in votazione l'articolo 10.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 11.1 Scavone, fatto proprio dal collega Lainati, su cui esprime parere favorevole a condizione che sia riformulato eliminando l'ultimo periodo.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PDL) concorda con la riformulazione proposta dal relatore.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone quindi in votazione l'emendamento 11.1 Scavone, così come riformulato, e quindi l'articolo 11.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'articolo 12.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, poiché il senatore Minzolini ha ritirato l'emendamento 13.1 di cui è firmatario, pone in votazione l'articolo 13 e successivamente l'articolo 14.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 15.1 Migliore che propone di riformulare, prevedendo che la Rai fornisca settimanalmente alla Commissione i dati del monitoraggio suddivisi per fasce orarie. Conseguentemente, all'articolo 15, comma 2, le parole «qualora dal monitoraggio dei dati quantitativi e qualitativi» dovrebbero essere sostituite dalle parole «qualora dai dati del monitoraggio».

  Il senatore Enrico BUEMI (PLA-PSI-MAIE) dichiara di condividere l'emendamento del collega Migliore così come riformulata dal relatore.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) è dell'avviso che questo emendamento non migliori il testo in esame, visto che i programmi di comunicazione politica cui possono partecipare i rappresentanti politici sono definiti e quindi il monitoraggio per fasce appare superfluo.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) dichiara di condividere le valutazioni del collega Peluffo.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PDL) ritiene che debba essere l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a fornire i dati alla Commissione, perché altrimenti vi sarebbe il rischio che i dati forniti dalla Rai evidenzino un rispetto della par condicio, che invece, secondo i dati dell'Autorità non vi sarebbe.

  Il senatore Enrico BUEMI (PLA-PSI-MAIE) concorda con la proposta del collega Minzolini sulla necessità che i dati debbano essere trasmessi alla Commissione dall'Autorità. Quanto alla questione posta dal collega Migliore sulla necessità che il monitoraggio sia effettuato per fasce orarie, ritiene che si tratti di un dato importante ai fini della democrazia.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) si dichiara d'accordo sul fatto che i dati debbano essere forniti alla Commissione Pag. 179dall'Autorità. Quanto alle altre previsioni contenute nell'emendamento, teme che possano rendere il sistema eccessivamente complesso.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) è del parere che questo emendamento nulla aggiunga rispetto a quanto già previsto dall'articolo 15 sulla responsabilità del presidente e del direttore generale della Rai. Concorda invece su quanto proposto nel successivo emendamento 15.2 Migliore volto ad espungere dal comma 2 il riferimento alle coalizioni.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S), premesso che le fasce d'ascolto non sono indice dell'attenzione del pubblico, sottolinea come l'accoglimento di questo emendamento possa forse rendere troppo complesso il quadro normativo.

  Il senatore Enrico BUEMI (PLA-PSI-MAIE) conferma come, guardando da un punto di vista oggettivo la questione, sia chiaro che nella giornata vi siano diverse fasce orarie con pubblico e share differenti. Sottolinea anche come in passato i tempi di reazione della Autorità rispetto a violazioni delle norme della par condicio fossero assolutamente inadeguati, dal momento che le correzioni spesso arrivavano dopo lo svolgimento della consultazione elettorale.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PDL) evidenzia come l'Autorità nei fatti intervenga ogni settimana e che quindi la cosa più semplice sia avere i dati del monitoraggio su base settimanale.

  La senatrice Laura PUPPATO (PD) fa presente che se i dati trasmessi alla Commissione sono quelli provenienti dell'Autorità, allora l'emendamento diviene superfluo non aggiungendo nulla in più di quanto sia già previsto.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 15.1 Migliore su cui esprime parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 15.2 Migliore su cui esprime parere favorevole e quindi l'articolo 15.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 16.1 Migliore su cui esprime parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone quindi in votazione l'articolo 16.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, passa quindi ad illustrare l'emendamento 3.1 di cui è firmatario e con cui si propone di ridurre da cinque a due i giorni entro cui, con decorrenza dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della presente delibera, deve essere trasmessa alla Commissione la dichiarazione di appartenenza da parte dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo. La proposta ha il fine di facilitare l'organizzazione delle trasmissioni di comunicazione politica previste dalla legge entro il termine di presentazione delle candidature che, con riferimento alle elezioni europee, scade il prossimo 16 aprile.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) esprime il proprio parere favorevole su questo emendamento.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 3.1 Relatore e quindi l'articolo 3 nel testo modificato.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, con riferimento all'emendamento 5.1 Peluffo, conferma il proprio parere negativo, dal momento che negli orientamenti più recenti Pag. 180dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni il tempo di parola è il criterio prevalente di valutazione, in quanto quello più favorevole alle forze politiche, visto che il tempo di notizia, essendo un tempo dedicato dal giornalista al soggetto politico, può non essere così favorevole. Si tratta quindi di tempi che non possono essere equiparati, tant’è che l'Autorità considera il secondo come un criterio sussidiario che serve sia per i piccoli partiti sia per fare delle valutazioni complessive sulla testata. Quanto poi al riferimento alle fasce orarie di maggior ascolto, fa presente che questi dati cambiano in modo significativo da testata a testata e nelle diverse fasce in cui sono articolati i palinsesti e crea inoltre una grossa disparità di trattamento con i canali all news nei quali non è possibile distinguere edizioni principali.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), pur non riproponendo le argomentazioni cui ha già fatto cenno nel proprio precedente intervento su tale emendamento, sottolinea come su questo punto esista chiaramente un diverso punto di vista dell'Autorità su cui, a suo giudizio, si può dissentire. Accoglie comunque l'invito del Presidente a ritirare l'emendamento di cui è firmatario con l'impegno a riproporre il tema, affinché sia ulteriormente approfondito, allorché la Commissione esaminerà una propria delibera sul pluralismo nell'informazione.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone quindi in votazione l'articolo 5.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, passa all'esame dell'emendamento 6.4 Migliore, precedentemente accantonata e fatta propria dal senatore Buemi.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) osserva come con tale emendamento si introducano elementi di rigidità rispetto a quanto stabilito dal testo del relatore che consente invece una certa flessibilità alla Rai nella trasmissione delle schede informative. Per questa ragione ritiene che l'emendamento non possa essere accolto.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) è del parere che sia opportuno mantenere il testo presentato dal relatore, che già contiene una forte indicazione all'Azienda.

  Il senatore Enrico BUEMI (PLA-PSI-MAIE) teme che la formulazione proposta dal relatore possa però consentire alla Rai di non rispettare quanto stabilito in tale disposizione. Data la rilevanza del tema è dell'avviso che la disposizione debba essere quanto più rigorosa possibile.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PDL), escludendo che sia possibile indicare in modo schematico un determinato orario, sottolinea come questo tipo di comunicazioni siano sempre avvenute e siano sempre state trasmesse in tutte le fasce orarie, dal momento che l'obiettivo di queste informazioni è quello di raggiungere tutte le fasce di pubblico.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 6.4 su cui ha espresso parere favorevole.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'articolo 6.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, con riferimento all'emendamento 8.3 Minzolini, propone una propria riformulazione che, a suo giudizio, va incontro a quelle che erano le finalità che intendeva perseguire il firmatario.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PDL) dichiara di condividere la riformulazione proposta dal relatore.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) fa presente che, qualora non sia già garantita Pag. 181dalle vigenti disposizioni normative la possibilità di trasmettere edizioni straordinarie dei telegiornali in caso di eventi eccezionali, allora la prima parte dell'emendamento del collega Minzolini sarebbe condivisibile. Più complesso appare invece il computo dei tempi.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) si dichiara favorevole sull'emendamento così come riformulato dal relatore.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) è del parere che l'informazione in caso di eventi eccezionali sia già garantita e che la disposizione proposta dal collega Minzolini sia del tutto superflua.

  Il senatore Enrico BUEMI (PLA-PSI-MAIE), pur essendo d'accordo sull'impianto complessivo della disposizione, esprime tuttavia delle perplessità sul testo presentato, essendovi a suo giudizio la necessità, se viene concesso del tempo al Governo, di equilibrare anche le altre posizioni.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) teme che attraverso questo emendamento si possa consentire ai direttori di testata di dare visibilità a politici o membri del Governo, quando il giornalista potrebbe dare la notizia fin dall'inizio senza che vi sia un loro coinvolgimento.

  La senatrice Laura PUPPATO (PD), sentite anche le valutazioni dei colleghi, è dell'avviso che la disposizione in esame possa essere ridondante.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PdL XVII) precisa che il proprio emendamento fa riferimento a edizioni straordinarie dei telegiornali in caso di eventi eccezionali di rilevanza mondiale.

  Roberto FICO, presidente e relatore, dopo aver sentito le valutazioni espresse dai colleghi, ritira la propria riformulazione ed esprime parere contrario sull'emendamento 8.3 Minzolini. Pone quindi in votazione l'emendamento 8.3 Minzolini su cui ha espresso parere contrario e poi l'articolo 8.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, passa all'esame dell'emendamento 9.1 Fornaro.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL), con riferimento all'emendamento 9.1 Fornaro, evidenzia come cinque minuti siano a suo giudizio un tempo più che sufficiente per le interviste di ciascun rappresentante politico.

  Il deputato Mario MARAZZITI (SCpI) condivide le valutazioni del collega.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 9.1 e quindi l'articolo 9.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente e relatore, prima di passare alla votazione finale sulla delibera nel suo complesso, chiede chi intenda intervenire per dichiarazioni di voto.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL), nell'esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro approfondito e serio svolto dalla Commissione e dal relatore, dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla delibera.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), dichiara il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico sulla delibera, anche alla luce degli argomenti addotti dai componenti del proprio gruppo che sono intervenuti nel corso dell'esame.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI), dopo aver evidenziato come sia alla fine emersa la volontà comune della Commissione, ancorché si sia partiti da testi diversi e siano stati presentati molti emendamenti, Pag. 182esprime il voto favorevole del proprio gruppo sulla delibera.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S), nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione e dal relatore, dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla delibera.

  Roberto FICO, presidente e relatore, pone quindi in votazione la delibera nel suo complesso nel testo emendato.

  La Commissione approva.

Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per le elezioni del Presidente della Giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale delle regioni Abruzzo e Piemonte indette per il giorno 25 maggio 2014.
(Esame e rinvio).

  Roberto FICO, presidente, con riferimento allo schema di delibera all'ordine del giorno, dà la parola al relatore affinché riferisca su di essa.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL), relatore, nell'illustrare lo schema di provvedimento, fa presente che nel testo sottoposto alla Commissione tiene conto dei contributi pervenuti da diversi colleghi che per questo ringrazia.

  Il senatore Enrico BUEMI (PLA-PSI-MAIE), intervenendo sull'ordine dei lavori, evidenzia, con riferimento alle prossime elezioni regionali in Piemonte, una criticità dovuta alla mancanza del segnale regionale in alcune aree della regione.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL), relatore, sottolinea come su questo punto il senatore Fornaro, abbia presentato, nel corso dell'esame del nuovo Contratto di servizio, puntuali emendamenti al parere del relatore proprio al fine di risolvere questo problema presente anche in altre aree del Paese.

  Roberto FICO, presidente, dichiara quindi aperta la discussione generale.

Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché dei consigli circoscrizionali, fissate per il giorno 25 maggio 2014.
(Esame e rinvio).

  Roberto FICO, presidente, con riferimento allo schema di delibera all'ordine del giorno, dà quindi la parola al relatore affinché proceda alla sua illustrazione.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL), relatore, riferisce sullo schema di delibera, evidenziando come essa riproduca sostanzialmente il contenuto delle analoghe delibere adottate dalla Commissione in questa legislatura per le altre elezioni regionali tenutesi in Basilicata, Trentino-Alto Adige e Sardegna. Solo per quanto concerne l'articolo 3 occorre a suo giudizio, stabilire se adottare la dizione più articolata contenuta nel corrispondente schema di delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

  Roberto FICO, presidente, dichiara quindi aperta la discussione generale.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), con riferimento ad entrambe le delibere ancora da esaminare, fa presente come sia opportuno che il relatore provveda al loro coordinamento, ove possibile, con le identiche disposizioni contenute nella delibera sulle elezioni per il Parlamento europeo approvata questa sera dalla Commissione. Domanda quindi se il relatore intenda addivenire ad una omogeneizzazione dei testi.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL), relatore, nel condividere le valutazioni del collega, precisa che è sua intenzione provvedere alla omogeneizzazione dei testi delle delibere nelle parti comuni così da tenere conto delle modifiche introdotte nel Pag. 183corso dell'esame alla delibera sulle elezioni per il Parlamento europeo.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che l'esame delle delibere prosegua in una seduta da tenersi possibilmente domani, così da consentire al relatore di presentare alla Commissione dei testi coordinati.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) concorda con la proposta del collega Peluffo.

  Roberto FICO, presidente, accogliendo le richieste dei colleghi, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 22.20.

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