CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1 aprile 2014
209.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 1o aprile 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 13.45.

Decreto-legge 34/2014: Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.
C. 2208 Governo.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Raffaella MARIANI (PD), relatore, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere il prescritto parere sul decreto-legge n. 34 del 2014, contenente disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese. Si tratta, come è a tutti noto, di un provvedimento importante, adottato dal Governo lo scorso 12 marzo, unitamente ad un disegno di legge delega per la riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e per il riordino delle forme contrattuali esistenti, che interviene con incisivi strumenti di semplificazione sul contratto a termine (articolo 1) e sul contratto di apprendistato (articolo 2).
  Rileva, peraltro, l'assegnazione del provvedimento in sede consultiva all'VIII Commissione è dettata dall'ulteriore intervento di semplificazione recato dal decreto-legge, vale a dire quello relativo alla cosiddetta smaterializzazione del DURC (documento unico di regolarità contributiva).
  Ricorda, infatti, che ai sensi dell'articolo 38, comma 1, lettera i), del Codice degli appalti (decreto legislativo n. 163 del 2006) sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento delle concessioni Pag. 105e degli appalti di lavori, forniture e servizi i soggetti che hanno commesso gravi violazioni, definitivamente accertate, delle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali.
  In particolare, il Codice precisa al comma 2 del citato articolo 38 che nel caso di specie per «gravi violazioni» si intendono quelle che sono di ostacolo al rilascio del DURC. Il successivo comma 3 del medesimo articolo specifica, infine, che, ai fini della verifica della regolarità contributiva del soggetto candidato o concorrente all'affidamento in questione, la stazione appaltante o l'ente aggiudicatore interessato è tenuto ad acquisire d'ufficio il relativo DURC.
  Al riguardo, ritiene importante riferire un dato fornito dal Governo per dare contezza della farraginosità e gravosità burocratica dell'attuale sistema, che nel 2013 ha imposto alle imprese e agli uffici delle stazioni appalti di presentare e acquisire circa 5 milioni di DURC.
  Ciò detto sulla situazione attuale, fa presente che l'articolo 4 del decreto-legge in esame introduce una significativa semplificazione delle disposizioni in materia, attraverso una drastica riduzione degli adempimenti richiesti alle imprese per l'acquisizione del citato documento.
  Più nel dettaglio, il comma 1 dispone che la verifica della regolarità contributiva nei confronti dell'INPS, dell'INAIL e, per le imprese operanti nel settore dell'edilizia, delle Casse edili, avvenga, da parte di chiunque vi abbia interesse (impresa concorrente o stazione appaltante), in tempo reale e con modalità esclusivamente telematiche, attraverso un'interrogazione negli archivi dei citati enti. Lo stesso comma prevede, inoltre, che il risultato dell'interrogazione ha una validità di 120 giorni, a decorrere dalla data di acquisizione, e sostituisce ad ogni effetto il DURC, eccetto per i casi di esclusione previsti dal decreto interministeriale di cui al successivo comma 2.
  Detto comma, peraltro, oltre a definire i casi di esclusione della nuova procedura, fissa anche le modalità per il suo concreto avvio. In tal senso, esso prevede che entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge, con apposito decreto interministeriale (aggiornabile annualmente), siano definiti i requisiti di regolarità contributiva e i contenuti e le modalità della relativa verifica.
  I criteri ai quali deve attenersi il decreto interministeriale sono i seguenti: la verifica dovrà riguardare i pagamenti scaduti sino all'ultimo giorno del secondo mese antecedente a quello in cui la verifica è effettuata (a condizione che sia scaduto anche il termine di presentazione delle relative denunce retributive) e comprendere anche le posizioni dei lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (anche a progetto) che operano nell'impresa; la verifica avverrà tramite un'unica interrogazione, indicando esclusivamente il codice fiscale del soggetto da verificare, negli archivi dell'INPS, dell'INAIL e delle Casse edili che operano in cooperazione, integrazione e riconoscimento reciproco; nei casi di imprese che godano di benefici normativi e contributivi, dovranno essere individuate le tipologie delle pregresse irregolarità di natura previdenziale e in materia di lavoro da considerarsi ostative alla regolarità contributiva.
  Il comma 3 dell'articolo 4 stabilisce, infine, che l'interrogazione così eseguita assolve all'obbligo di verificare la sussistenza del requisito di regolarità contributiva presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici istituita dall'articolo 62-bis del decreto legislativo n. 82 del 2005, presso l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
  Dopo avere accennato ai commi 4 e 6, i quali prevedono, rispettivamente, che il citato decreto interministeriale può essere aggiornato annualmente e che le amministrazioni interessate provvedono in via attuativa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, segnala il comma 5 dell'articolo 4, il quale dispone (intervenendo con una modifica testuale dell'articolo 31, comma 8-bis, del decreto-legge n. 69 del 2013) che l'obbligo per la stazione appaltante di trattenere l'importo Pag. 106dovuto dal certificato di pagamento nel caso in cui il DURC registri un'inadempienza, valga anche con riferimento alle erogazioni di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari e vantaggi economici di qualunque genere (compresi quelli comunitari).
  Infine, sottolinea con qualche dubbio e preoccupazione (sia per il possibile insorgere di nuovo contenzioso che per la perdita di efficacia della nuova normativa) la norma contenuta nel comma 3, secondo la quale, dalla data di entrata in vigore del sopra indicato decreto interministeriale, sono abrogate tutte le disposizioni legislative incompatibili con quanto disposto dall'articolo 4.
  Al riguardo, osserva anzitutto che vertendo tale articolo su una materia (il DURC) attualmente regolata, per lo più, da fonti normative primarie, la disposizione in esame sembra delineare una procedura di delegificazione che si discosta da quella prevista dall'articolo 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988 per i regolamenti di delegificazione, in quanto non indica espressamente le norme oggetto di abrogazione. Fa presente, inoltre, che tale disposizione, differendo l'abrogazione della normativa vigente al momento dell'emanazione del decreto interministeriale diretto a definire i casi di esclusione della nuova procedura e le modalità di avvio della stessa, rischia in qualche modo di vanificare, almeno temporaneamente, l'obiettivo di semplificazione posto a fondamento del provvedimento d'urgenza varato dal Governo il 12 marzo scorso.
  Sotto quest'ultimo aspetto, in particolare, ritiene necessario richiamare il Governo al massimo impegno e al rigoroso rispetto del termine per l'emanazione del decreto attuativo, onde impedire che ritardi o scarsa definizione della norma vanifichino il giusto ed atteso intento semplificatorio.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

RISOLUZIONI

  Martedì 1o aprile 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Interviene il sottosegretario per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 13.55.

7-00117 Pellegrino: Sul rafforzamento delle politiche ambientali per favorire l'edilizia di qualità ed energeticamente efficiente.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00043).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione rinviata nella seduta del 18 marzo scorso.

  Il sottosegretario Silvia VELO esprime un orientamento complessivamente favorevole sulla risoluzione in discussione, la quale va nella giusta direzione del rafforzamento delle politiche per l'efficienza energetica, in particolare per ciò che riguarda la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, attraverso la previsione di agevolazioni fiscali superiori a quelle già previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia nel caso in cui gli interventi di riqualificazione siano rispettosi dei criteri della bioedilizia ed utilizzino materiali biocompatibili certificati. Precisa, tuttavia, che il parere favorevole del Governo è subordinato alla riformulazione dell'impegno recato dalla risoluzione nei seguenti termini: «a rafforzare le politiche ambientali, a favorire l'edilizia di qualità ed energeticamente efficiente attraverso iniziative dirette alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare valutando, compatibilmente con le risorse disponibili di finanza pubblica, anche la possibilità di usufruire di percentuali di detrabilità maggiori di quelle già esistenti qualora nelle ristrutturazioni vengano utilizzati materiali ecosostenibili secondo i criteri della bioedilizia, ed in particolare per i materiali biocompatibili certificati».

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  Serena PELLEGRINO (SEL), pur ritenendo che sarebbe stato preferibile mantenere l'originario testo dell'impegno recato dalla propria risoluzione, che collocava al 10 per cento il livello minimo di maggiorazione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni ecosostenibili rispetto a quelle che fanno uso di materiali convenzionali, accetta la proposta di riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo. Ritiene, infatti, che anche nella nuova formulazione, la risoluzione possa costituire un primo passo nella giusta direzione del rafforzamento delle politiche ambientali e del sostegno dell'edilizia di qualità ed energeticamente efficiente. Conclude, quindi, richiamando il Governo alla necessità di tradurre al più presto in atti concreti, anche sul piano normativo, il chiaro indirizzo espresso dalla risoluzione in discussione.

  Chiara BRAGA (PD), nel ribadire il giudizio positivo sul contenuto della risoluzione della collega Pellegrino, di cui è cofirmataria, esprime apprezzamento per il parere espresso dal Governo e per l'annunciata volontà della presentatrice di accettare la proposta di riformulazione avanzata dal sottosegretario Velo. Preannuncia, quindi, il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico sulla riformulazione della risoluzione della risoluzione.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) ritiene che da parte del Governo sarebbe stato auspicabile un atteggiamento più convintamente a favore della risoluzione in discussione e l'accoglimento dell'impegno originario in essa contenuto nel quale era espressamente indicato il livello minimo di maggiorazione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni ecosostenibili. Ritiene, infatti, che il mantenimento di un'ampia forbice fra questo tipo di incentivi e quelli concessi per gli interventi di ristrutturazione costituisca un presupposto indispensabile per promuovere l'innovazione tecnologica, l'efficienza energetica e, in definitiva, anche, la buona occupazione in un settore, quello dell'edilizia, così importante per l'economia nazionale. Nondimeno, preannuncia che i deputati del gruppo M5S intendono sottoscrivere la nuova formulazione della risoluzione della collega Pellegrino, in ordine alla quale preannunciano voto favorevole.

  Ermete REALACCI, presidente, dichiara di sottoscrivere la nuova formulazione della risoluzione in discussione.

  Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI) preannuncia il proprio voto favorevole sulla nuova formulazione della risoluzione, di cui è cofirmatario.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova formulazione della risoluzione, come proposta dal Governo e accolta dal primo firmatario, che assume il numero 8-00043 (vedi allegato).

7-00185 Daga e 7-00195 Mariastella Bianchi: Sull'uso dei fondi strutturali per il rafforzamento di politiche ambientali.
(Seguito discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione delle risoluzioni rinviata nella seduta del 18 marzo scorso.

  Il sottosegretario Silvia VELO esprime parere favorevole sulla risoluzione n. 7-00195 della deputata Mariastella Bianchi. Quanto alla risoluzione n. 7-00185 della deputata Daga, esprime un orientamento complessivamente favorevole sul testo in discussione. Propone, peraltro, che la lettera a) del primo impegno sia riformulata nei termini seguenti: «a) promuovere nell'ambito del Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati istituito ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 426 del 1998, la partecipazione attiva delle comunità interessate dai gravissimi fenomeni». Esprime quindi parere favorevole sulla lettera b); propone che la lettera c) sia riformulata nei seguenti termini: «c) il finanziamento, tramite le risorse messe a disposizione dalla Programmazione Unitaria 2014-2020 Pag. 108(fondi comunitari e FSC), della bonifica e riqualificazione delle aree SIN volta a valorizzare tali aree strategiche del Paese in termini di competitività e occupazione, riducendo contestualmente il consumo di suolo, nonché degli interventi di bonifica finalizzati alla risoluzione delle problematiche ambientali e socio-sanitarie connesse alla cosiddetta Terra dei Fuochi; esprime infine parere favorevole sulle successive lettere d), e) ed f) del primo impegno e sul successivo secondo impegno.

  Ermete REALACCI, presidente, preso atto favorevolmente del parere espresso dal sottosegretario Velo, invita i presentatori delle due risoluzioni in discussione a valutare l'opportunità di procedere, tenendo conto dell'orientamento del Governo, alla redazione di un testo unificato delle medesime risoluzioni, da porre in votazione nella prossima seduta.

  Mariastella BIANCHI (PD) manifesta la propria disponibilità a verificare la possibilità di procedere nella direzione indicata dal presidente della Commissione.

  Federica DAGA (M5S) si associa a quanto appena detto dalla collega Mariastella Bianchi.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, in attesa della predisposizione del testo unificato delle due risoluzioni in discussione, rinvia il seguito della discussione medesima ad altra seduta.

7-00150 De Rosa: Sulle iniziative per limitare l'impatto ambientale dei diversi fattori antropici.
(Seguito discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 18 marzo scorso.

  Il sottosegretario Silvia VELO, con riferimento al contenuto della parte dispositiva della risoluzione n. 7-00150 del deputato De Rosa, esprime parere favorevole sul primo impegno, a condizione che venga riformulato nei termini seguenti: «ad assumere iniziative per l'applicazione pratica della gerarchia sulla gestione dei rifiuti (prevista dall'articolo 4, paragrafo 1, della Direttiva 2008/98/CE) come la definizione di procedure amministrative e di un catalogo esemplificativo di prodotti e rifiuti per poter essere sottoposti al riutilizzo e preparazione per il riutilizzo ai sensi dell'articolo 180-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, nonché l'attuazione del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti emanato con Decreto Direttoriale del Ministero dell'Ambiente del 7 ottobre del 2013»; esprime, quindi, parere favorevole sul secondo, sul quarto e sul quinto impegno, pronunciandosi invece in senso contrario sul terzo impegno.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) chiede un breve rinvio della discussione, al fine di poter approfondire compiutamente i contenuti della proposta di riformulazione del proprio atto d'indirizzo avanzata dal rappresentante del Governo.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), nel sottolineare che il contenuto della risoluzione del collega De Rosa è perfettamente in linea con gli orientamenti della normativa europea e con le migliori pratiche amministrative di gestione del ciclo dei rifiuti, sia sotto il profilo della tutela dell'ambiente che dell'uso efficiente ed appropriato delle risorse pubbliche, formula l'auspicio che nella prossima seduta sia possibile addivenire alla sua approvazione.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

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