CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 marzo 2014
202.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
Pag. 209

  Giovedì 20 marzo 2014. – Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 14.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Seguito dell'esame dello schema di Contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI-Radiotelevisione Italiana SpA per il triennio 2013-2015.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Roberto FICO, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame dello schema di Contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI-Radiotelevisione Italiana Spa per il triennio 2013-2015, su cui la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere.
  Ricorda che nella seduta dello scorso 5 marzo si è conclusa la discussione generale. Dà quindi la parola al relatore, sen. Margiotta, per la sua replica, al termine della quale si passerà all'esame delle proposte emendative riferite alla proposta di parere del relatore sul contratto di servizio.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, nell'esprimere apprezzamento per il tenore del dibattito svoltosi in Commissione, ringrazia i colleghi per il giudizio sostanzialmente positivo espresso sul lavoro da lui svolto. Preannuncia che esprimerà parere favorevole sulla maggior parte delle proposte emendative presentate, tra cui quella della collega Liuzzi che prevede di inserire l'intrattenimento tra i generi predeterminati.
  Circa le proposte emendative presentate dal collega Rossi, ritiene di non poter accogliere quella che prevede l'accorpamento delle sedi regionali RAI per macroregioni, giacché teme in questo modo si indebolisca eccessivamente la presenza Pag. 210della RAI sul territorio nazionale, che costituisce uno degli elementi qualificanti del servizio pubblico.
  Esprime parere favorevole anche su diverse delle proposte emendative presentate dalla collega Puppato, tra le quali segnala quella che prevede un monitoraggio costante da parte della Commissione sul rispetto del contratto di servizio da parte della RAI.
  Pur condividendo molte delle osservazioni formulate dal collega Marazziti nel corso del proprio intervento, è dell'avviso che non possano essere accolte le sue proposte emendative di soppressione dei commi 13 e 14 dell'articolo 14 di cui suggerisce invece la riformulazione. Anche in relazione alla sua proposta emendativa concernente la pubblicazione dei curricula e dei compensi, fa presente di aver presentato una propria proposta emendativa che in parte tiene conto delle indicazioni contenute in quella del collega e che riformula la condizione prevista nel parere da lui illustrato alla Commissione lo scorso 26 febbraio.
  Ritiene di poter esprimere un parere sostanzialmente favorevole sulla maggior parte delle proposte emendative presentate dal collega Airola come, ad esempio, quelle che contengono riferimenti alla identità di genere e all'orientamento sessuale.
  Vi è poi profonda sintonia con la maggior parte delle proposte emendative presentate dal collega Migliore, tra cui segnala quelle volte ad impegnare la RAI a rafforzare la collaborazione con i servizi pubblici europei, ad incentivare il ricorso al modello della coproduzione con produttori audiovisivi indipendenti e a destinare una quota dei propri investimenti ad opere di giovani autori e sceneggiatori preferibilmente esordienti.
  Pur essendo consapevole che sul piano giuridico, perché si possa parlare di rinnovo della concessione, sarà necessario un intervento legislativo, esprime parere favorevole, soprattutto per la sua valenza politica, sulla proposta emendativa con cui si propone di sostituire la parola «scadenza» con la parola «rinnovo».
  Parere favorevole viene espresso anche sulla proposta emendativa del collega Fornaro che prevede l'estensione della copertura per le reti terrestri di radiodiffusione e in relazione alla quale propone una riformulazione con l'inserimento di un termine entro il quale la RAI deve garantirne l'attuazione.
  Quanto alle proposte emendative del collega Centinaio, ritiene che non possa essere accolta quella che modifica la proposta di parere presentata alla Commissione e che prevede la reintroduzione del bollino blu. Accogliendo, invece, in parte un'esigenza manifestata dal collega, precisa di aver presentato una proposta emendativa al proprio parere con cui si prevede la soppressione della estensione anche alle reti generaliste del divieto di pubblicità previsto per il canale tematico della RAI dedicato ai bambini in età prescolare.
  Concorda poi sul complesso di tutte le proposte emendative presentate dal collega Peluffo, pur auspicando una riflessione su quella riferita al DVB-T2. Reputa importante il richiamo contenuto in alcune di esse alle trasmissioni scientifiche, al web e alla crossmedialità. Condivide altresì le valutazioni che sono state espresse in relazione alle proposte da lui originariamente formulate sull'articolo 11 del contratto, dedicato alle disabilità sensoriali e di cui ripropone una riformulazione con alcune proposte presentate.
  Esprime parere favorevole su tutte le proposte emendative dei colleghi Peluffo e Centinaio riferite ad impegni che la RAI dovrà assumere in relazione alla prossima Expo.
  Il proprio parere è favorevole anche sulla proposta emendativa del collega Minzolini, volta ad impegnare la RAI ad usare prioritariamente le risorse interne nell'individuazione delle figure professionali necessarie alla gestione aziendale.
  Fa, infine, presente di aver presentato due ulteriori proposte emendative che tengono conto di quanto riferito alla Commissione dal sottosegretario Giacomelli nella seduta di ieri, e che sono volte ad impegnare la RAI a promuovere la trasmissione Pag. 211sulle reti generaliste di film in lingua inglese con sottotitoli nella medesima lingua e la trasmissione all'estero in lingua inglese di film e di alcuni dei format più popolari.

  Roberto FICO, presidente, passando all'esame delle proposte emendative, invita il relatore ad esprimere il proprio parere su quelle riferite al preambolo.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, esprime parere favorevole sulle proposte emendative 1.1, 1.2, 1.5 e 1.6. Propone di riformulare le proposte emendative 1.3 e 1.4 nel senso che alla parola «tollerante» siano sostituite le parole «egualitaria e rispettosa».

  Roberto FICO, presidente, indìce quindi la votazione.

  La Commissione approva le proposte emendative 1.1, 1.2, 1.5 e 1.6, nonché le proposte emendative 1.3, 1.4 così come riformulate dal relatore.

  Roberto FICO, presidente, invita il relatore ad esprimere il proprio parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 2.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, esprime parere favorevole sulle proposte emendative 2.1, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 2.9, 2.12, 2.15, 2.16, 2.17, 2.18, 2.20, 2.21, 2.22, 2.24, 2.25, 2.26, 2.27, 2.28, 2.29, 2.30, 2.31 e 2.33 e parere contrario sulle proposte emendative 2.10, 2.11, 2.13, 2.14, 2.19, 2.23 e 2.32.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI), intervenendo sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 2, esprime la propria contrarietà su tutte quelle che obbligano la RAI ad effettuare investimenti in tecnologie che saranno presto obsolete, dal momento che dopo la Conferenza di Ginevra 2015 gli impianti della RAI dovranno essere modificati per il passaggio a nuove tecnologie. Sottolinea inoltre come già oggi la RAI assicuri la copertura globale dell'intero territorio nazionale e come la mancata ricezione dei canali RAI in alcune aree sia dovuta principalmente a problemi di interferenzialità o a una eccessiva potenza degli stessi impianti trasmissivi della RAI.

  Il senatore Federico FORNARO (PD) invita i colleghi a non confondere i piani e a distinguere tra i problemi di interferenza e quelli di copertura, che rappresentano invece un problema reale, essendovi molti cittadini di serie B che non ricevono il segnale della RAI. Nel confermare la propria proposta emendativa, accetta, invece, di riformularla nel senso indicato dal relatore con l'inserimento di un termine alla RAI per aumentare la copertura e che potrebbe essere fissato al 31 dicembre 2014.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) condivide le valutazioni del collega Rossi sull'inopportunità che la RAI effettui investimenti in tecnologie che potrebbero ben presto rivelarsi obsolete. È invece favorevole a che la RAI assicuri la ricezione del segnale ai cittadini residenti in qualsiasi area del territorio nazionale. Quanto al DVB-T2 evidenzia come si stia andando verso una grande modifica che dovrà tuttavia essere concordata in ambito comunitario. Appare pertanto inopportuno costringere la RAI ad anticipare i tempi di investimenti, che potrebbero costringere i cittadini italiani a sostenere sin da ora una spesa aggiuntiva.

  Il deputato Gennaro MIGLIORE (SEL), fa presente che il proprio intervento si riferisce al complesso delle proposte emendative. Evidenzia come la propria proposta emendativa 2.1 non si riferisca al problema della copertura del territorio, quanto piuttosto alla natura delle frequenze di cui ritiene opportuno precisarne il valore di bene pubblico dotato di un importante valenza sociale, culturale ed economica. Quanto poi alla questione oggetto della proposta emendativa del collega Fornaro, non ritiene che un'estensione della copertura si traduca automaticamente per la RAI in una maggiore spesa.

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  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), intervenendo sul complesso delle proposte emendative, fa presente che nel corso dei lavori della Commissione la questione di garantire l'effettività della copertura del territorio nazionale con il segnale RAI è stata sollevata più volte anche attraverso numerosi quesiti rivolti alla società concessionaria. È del parere che con il contratto di servizio sia opportuno impegnare la RAI ad assicurare una maggiore e piena copertura del territorio nazionale come prevedono le proposte emendative 2.2 del collega Fornaro e 2.3 del senatore Centinaio. Nel valutare positivamente il parere favorevole del relatore sulla proposta emendativa 2.5, condivide invece il parere contrario sulle proposte 2.10 e 2.11 che prevedono la reintroduzione del bollino blu per contrassegnare la programmazione di servizio pubblico, giacché, come è emerso nel corso delle audizioni svolte, questo tipo di suddivisione della programmazione non trova riscontro in alcun paese europeo. Preannuncia pertanto il voto contrario del proprio gruppo su queste due proposte emendative.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL) comunica che il gruppo di Forza Italia si asterrà sulla proposta emendativa 2.1.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.1 su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.2 su cui il relatore ha espresso parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.3, riformulata dal relatore con l'introduzione di un termine di sei mesi entro il quale la RAI dovrà aumentare la copertura del territorio nazionale con il proprio segnale.

  La Commissione approva la proposta emendativa così come riformulata.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.4 su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI), con riferimento alla proposta emendativa 2.5, pur condividendone il contenuto, osserva come essa vada in senso contrario ad una decisione del Consiglio di Stato.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) concorda con le valutazioni del collega Rossi.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL) preannuncia il voto contrario di Forza Italia sulla proposta emendativa 2.5.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.5 su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.6 su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.7 su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL) preannuncia il voto contrario di Forza Italia sulla proposta emendativa 2.8.

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  Il senatore Maurizio ROSSI (PI) esprime la propria contrarietà a questa proposta emendativa che a suo giudizio permetterebbe a canali semigeneralisti e tematici di non trasmettere nemmeno una quota minima di generi predeterminati di servizio pubblico.

  Il deputato Gennaro MIGLIORE (SEL), fa presente che con la sua proposta emendativa intende evitare che su eventuali nuovi canali siano inserite surrettizie distinzioni tra ciò che è servizio pubblico e ciò che non lo è.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.8 su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.9 su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI) in riferimento alla proposta emendativa 2.10 presentata dal senatore Centinaio, si chiede quali siano le ragioni della soppressione della previsione concernente l'apposizione del cosiddetto bollino, tanto più se si intende inserire l'intrattenimento tra i generi predeterminati. La riconoscibilità dei programmi finanziati con il canone era stata inserita a seguito di un accordo tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI, mentre in Commissione si è dato vita a un dibattito diretto al fine specifico di eliminarla. Si trattava della previsione più importante contenuta nel contratto di servizio con un valore educativo per la stessa RAI, stimolando maggiore chiarezza e trasparenza. Nonostante il parere contrario sul bollino espresso dall'EBU, ritiene che la programmazione di servizio pubblico in Europa non sia paragonabile a quella italiana.

  Il senatore Gian Marco CENTINAIO (LNP-Aut) si domanda perché non si intenda introdurre una disposizione finalizzata a realizzare maggiore trasparenza nell'utilizzo delle risorse pubbliche e stabilita proprio dalla stessa RAI e dal Governo. Ritiene che i cittadini abbiano diritto di sapere quali programmi siano finanziati dal canone.

  Il deputato Mirella LIUZZI (M5S) è dell'opinione che l'apposizione del cosiddetto bollino sia anacronistica e che tutto ciò che si paga con il canone sia servizio pubblico: il percorso di audizioni svolto dalla Commissione ha permesso di pervenire a questa conclusione. D'altra parte, ritiene che il regime di contabilità separata vigente da alcuni anni in RAI consenta l'identificazione delle varie voci di spesa. Per quanto concerne l'intrattenimento, sottolinea che tale genere non sia sinonimo di frivolezza ma abbia anch'esso finalità educative, come dimostrato, ad esempio, da programmi come «Ballando con le stelle» in onda sia su RAI sia su BBC.

  Il deputato Gennaro MIGLIORE (SEL) intende introdurre anzitutto un riferimento al metodo: le numerose audizioni che si sono tenute sul tema hanno mostrato come questo argomento, insieme alla questione del rinnovo della concessione, sia al centro del contratto di servizio. Nonostante la RAI abbia sottoscritto il contratto contenente la previsione del bollino, grazie al percorso auditivo la Commissione si è formata una propria opinione. Ritiene peraltro che l'apposizione del bollino rischierebbe di smantellare la concezione unitaria del servizio pubblico, che potrebbe così essere frammentato e per certi settori, come la radio e la programmazione regionale, ceduto ad altre società. Esprime infine apprezzamento per l'intervento del Sottosegretario allo sviluppo economico Giacomelli, il quale ha chiarito che sull'argomento il Governo attuale ha una diversa opinione rispetto al precedente.

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  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) esprime la sua radicale contrarietà alla proposta emendativa in votazione, in quanto il punto centrale è rappresentato dal rafforzamento della qualità del servizio pubblico. Ammette di essere stato inizialmente persuaso della bontà di questa soluzione, ma ora, al termine del percorso di audizioni svolto dalla Commissione, è del tutto convinto del contrario. Si dichiara d'accordo con l'intervento dell'onorevole Liuzzi circa l'inserimento dell'intrattenimento nei generi predeterminati e sulla considerazione unitaria del servizio pubblico. Sostiene che esperienze analoghe in Europa siano state fallimentari generando il rischio di ghettizzare il servizio pubblico, la cui alta qualità costituisce invece un diritto fondamentale dei cittadini.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) è dell'avviso che il cosiddetto bollino blu garantisca solo in parte la trasparenza, che va invece rafforzata mediante altri e più penetranti strumenti.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PdL XVII) ritiene opportuno evitare che questo argomento diventi una questione ideologica che divida la Commissione in due schieramenti. Con riferimento all'enorme problema dell'evasione del canone, il cosiddetto bollino blu potrebbe dare maggiore fiducia e consapevolezza agli utenti sul fatto che il denaro pagato per il canone non venga disperso. È inoltre convinto che tale strumento possa garantire una maggiore libertà di sperimentazione per la RAI, che verrebbe finanziata con le risorse pubblicitarie.

  Il deputato Renato BRUNETTA (FI-PdL) intende procedere sull'argomento con una riflessione di tipo economico. Si dovrebbe evitare il rischio di costituire due mercati distinti: uno privato, in cui vi siano risorse più cospicue e senza vincoli, e l'altro pubblico, con risorse inferiori o vincoli più rigidi con il risultato di scarsa produttività e basse performance. Si dichiara favorevole alla riconoscibilità, purché consista in una responsabilizzazione della società e in un razionale utilizzo delle risorse finanziarie e di personale. Senza garanzie nell'utilizzo delle risorse si avrebbero performance e regolazioni differenziate.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) rileva che il senatore Centinaio si riferiva alla trasparenza: il gruppo parlamentare a cui appartiene è molto attento e motivato a incalzare l'azienda sull'argomento, come dimostrano i quesiti rivolti alla RAI e le proposte emendative presentate al contratto di servizio. Ritiene comunque che della trasparenza si occupino in modo più approfondito altri articoli del contratto. È dell'opinione che l'intrattenimento, come ricordato dal famoso motto della BBC più volte richiamato, sia una parte essenziale del servizio pubblico, come ricordato anche dalla collega Liuzzi. Ritiene che introdurre questa dualità nel servizio pubblico metta in discussione l'idea della unitarietà della programmazione: ciò che fa realmente la differenza è la qualità della programmazione.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL) dichiara l'astensione del gruppo di Forza Italia sulle proposte emendative 2.10 e 2.11.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI) fa presente che secondo un sondaggio lanciato dal suo sito la grande maggioranza dei cittadini non comprende la ragione per cui si debba pagare il canone. Ritiene che la commistione tra canone e pubblicità sia un'assurdità italiana e che il canone diventi un aiuto di Stato illegittimo quando crei una distorsione nel mercato, cosa che si verifica qualora con le risorse finanziarie pubbliche si acquistino programmi inserendovi poi pubblicità commerciale, sottraendola al mercato. Anticipa poi che modificherà la propria proposta emendativa sulla percentuale dei dirigenti RAI adeguandola all'1 per cento del personale, fissato dalla BBC.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) sottolinea che, se da un lato, la commistione Pag. 215tra canone e pubblicità è una peculiarità italiana, dall'altro non lo è l'intervento pubblico. Il modello europeo della radiotelevisione prevede aiuti finanziari da parte dello Stato, a differenza del modello americano basato sulla ipercompetitività. Sottolinea inoltre come nel complesso la RAI abbia risorse finanziarie inferiori rispetto alle altre TV pubbliche europee e che con legge è stato stabilito un tetto massimo alla pubblicità, allo scopo di impedire la crescita del settore pubblico. Ritiene dunque che non si siano create anomalie e turbative e che pertanto che non si debba né impedire la crescita del settore privato, né penalizzare il settore pubblico.

  Il senatore Gian Marco CENTINAIO (LNP-Aut) ritiene che la trasparenza valga verso quei numerosi cittadini che non sanno o non possono navigare sulla rete e che pertanto nel guardare la televisione si chiedono per quali ragioni paghino il canone in presenza di trasmissioni di bassa qualità. Esprime forti dubbi sul fatto che si dichiari, da un lato, che tutta la programmazione della RAI è di servizio pubblico e, dall'altro, si affermi all'articolo 6, comma 2, del contratto di servizio che la programmazione del servizio pubblico consista in generi predeterminati. Ciò significa, a suo giudizio, che esistono programmi che non possono definirsi di servizio pubblico.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.10, su cui il relatore ha espresso parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.11, su cui il relatore ha espresso parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Il deputato Mirella LIUZZI (M5S), in riferimento alla proposta emendativa 2.12, si chiede per quale ragione il relatore abbia modificato una sua precedente proposta.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA, relatore, fa presente che la sua proposta emendativa costituisce un punto di equilibrio tra esigenze contrapposte. In una seduta precedente il senatore Centinaio aveva espresso il punto di vista delle imprese coinvolte nel divieto di pubblicità e lo stesso tema era stato sollevato dall'onorevole Lainati, in riferimento al danno economico che avrebbe sopportato la RAI.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI) esprime la sua contrarietà sulla proposta emendativa in questione, trattandosi di un punto qualificante dell'intero contratto di servizio. Nel corso delle precedenti discussioni era già stato preso in considerazione il danno economico che tale disposizione avrebbe cagionato alla RAI. Si tratta, tuttavia, di una grande novità che pone l'Italia all'avanguardia in Europa. Ritiene che il Governo dovrebbe raccomandare lo stesso principio alle TV commerciali. Si potrebbe ovviare al problema trasmettendo tali messaggi pubblicitari in fasce orarie diverse.

  Il senatore Raffaele RANUCCI (PD) è dell'idea che una pubblicità trasmessa in programmi non per bambini sia del tutto irreale. Le aziende pubblicitarie infatti concepiscono pubblicità precisamente mirate per età, sesso e condizioni personali. Sostiene che il principio della totale esclusione dei messaggi pubblicitari diretti ai minori in età prescolare su tutte le reti RAI si possa applicare solamente quando anche la concorrenza sia posta sullo stesso piano.

  Il senatore Gian Marco CENTINAIO (LNP-Aut), nel ringraziare il relatore per la sua proposta di mediazione, ritiene comunque di mantenere ferma la sua proposta emendativa. È dell'opinione che certi giocattoli abbiano un valore formativo per i bambini e che spostare la Pag. 216pubblicità in fasce orarie diverse non sia concepibile.

  Il deputato Francesco Saverio GAROFANI (PD) ritiene trattarsi di un argomento delicato che coinvolge interessi contrastanti. Nonostante la proposta di mediazione del relatore sia meritoria, preferisce la proposta emendativa originaria. Sottolinea che dal punto di vista sociale l'interesse prevalente sia la tutela dei minori, che non possiedono capacità critica e responsabilità per la scelta del prodotto. È dell'opinione che il Parlamento dovrebbe sollecitamente intervenire con un divieto generalizzato per tutte le imprese di radiotelevisione.

  Roberto FICO, presidente, sottolinea che non sono possibili compromessi sull'argomento e che la pubblicità diretta ai minori in età prescolare sia manipolatoria. Essa dovrebbe in realtà riferirsi ai genitori per guidarli nella scelta dei giocattoli per i figli: in questo modo si contribuisce a realizzare un diverso modello di società.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI) condivide la proposta del Presidente. Sostiene che attualmente le TV commerciali sono già tenute a trasmettere pubblicità solo tra un programma e l'altro. Tuttavia, ritiene che il divieto possa essere generalizzato per tutte le televisioni qualora la RAI rinunciasse a una parte del canone.

  Il deputato Gennaro MIGLIORE (SEL) afferma di preferire la formula originaria, che costituirebbe un progetto pilota su cui il Parlamento potrebbe costruire una proposta di legge valevole per tutti.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) ritiene che la discussione riproponga una parte di argomenti già trattati in precedenza. Apprezza lo sforzo del relatore nel pervenire a un punto di equilibrio, sebbene fosse d'accordo con la proposta iniziale. È consapevole del significativo sforzo economico che si chiede alla RAI, ritenendo che lo stesso sforzo dovrebbe essere fatto anche dalle società concorrenti. Si dichiara d'accordo ad assumere iniziative in tal senso sia presso l'AGCOM, sia in Parlamento.

  Il senatore Francesco SCALIA (PD) si dichiara favorevole alla proposta di mediazione del relatore, dato che estendere il divieto di pubblicità anche alle reti generaliste consisterebbe in un eccessivo favore alla concorrenza. Ritiene altresì che vi siano spazi per un intervento legislativo in materia.

  Il senatore Salvatore MARGIOTTA, relatore, sulla base degli interventi dei colleghi, ritiene opportuno proporre l'accantonamento della proposta emendativa in questione.

  Roberto FICO, presidente, indice la votazione sulla proposta di accantonamento del relatore.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.13, su cui il relatore ha espresso parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.14, su cui il relatore ha espresso parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.15, su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.16, su cui il relatore ha espresso parere favorevole, a condizione di anteporre la parola «prevalentemente» alla parola «originali».

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  La Commissione approva la proposta così come riformulata dal relatore.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.17, su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.18, su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Il senatore Gian Marco CENTINAIO (LNP-Aut) spiega che, in riferimento alla propria proposta emendativa 2.19, precisa che intende in questo modo valorizzare i dialetti, le tradizioni e i costumi di tutte le regioni del Paese, senza che ciò comporti un esborso di risorse finanziarie aggiuntive.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) ritiene che la proposta emendativa in questione, qualora riformulata nel senso della valorizzazione delle culture regionali, potrebbe essere votata favorevolmente dal suo gruppo.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.19, su cui il relatore ha espresso parere contrario.

  La Commissione respinge.

  Il senatore Maurizio ROSSI (PI) con riferimento alla proposta emendativa del senatore Scavone 2.20 esprime la propria netta contrarietà, sostenendo che ISORADIO non sia più monopolista del settore e che Società Autostrade stia stipulando accordi in tal senso con radio private. L'accoglimento della proposta emendativa in questione si risolverebbe pertanto in un mero sperpero di denaro pubblico.

  Il deputato Gennaro MIGLIORE (SEL) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta emendativa 2.20.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.20, su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S), nell'illustrare la propria proposta emendativa 2.21, ritiene che oltre alla digitalizzazione sia opportuno, ove possibile, procedere al restauro delle pellicole originali dei film.

  Roberto FICO, presidente, indìce la votazione sulla proposta emendativa 2.21, su cui il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva.

  Roberto FICO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.30.

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