CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 marzo 2014
202.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 20 marzo 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 9.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Elio VITO, presidente, comunica che a decorrere dal 17 marzo 2014, il deputato Pistelli, componente del gruppo del Partito Democratico, cessa di far parte della Commissione ed entra a farne parte il deputato Lorenzo Guerini. Comunica, inoltre, che a decorrere dalla medesima data i deputati Pag. 46Manciulli, Moscatt, Ferro e Zanin, membri del gruppo del Partito Democratico, entrano a far parte della Commissione in sostituzione dei colleghi Franceschini, Amici, Giacomelli e Lotti, membri dello stesso gruppo parlamentare e titolari di incarichi di Governo, che conseguentemente cessano di farne parte.
  Nel rivolgere un saluto di benvenuto ai colleghi entrati a far parte della Commissione formula loro gli auguri di buon lavoro, che estende anche ai membri del nuovo Governo e ringrazia i colleghi uscenti per il lavoro svolto.

5-02402 Marcolin: Sul mancato recepimento di una condizione apposta al parere della Commissione Difesa in fase di emanazione del decreto legislativo 28 gennaio 2014, n. 7 recante disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell'assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate.

  Elio VITO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

  Marco MARCOLIN (LNA) illustra l'interrogazione in titolo, riferendo della profonda preoccupazione diffusa sul territorio per il previsto trasferimento a Roma del Comando delle forze operative terrestri (COMFOTER), attualmente di stanza a Verona, anche in considerazione degli effetti occupazionali negativi che il provvedimento provocherebbe sul personale coinvolto e sulle famiglie.
  Nel dichiarare di non comprendere le ragioni alla base dell'accentramento di tale Comando, la cui presenza risulta assai più utile sul territorio, ricorda che nel suo parere la Commissione aveva inserito una condizione volta proprio ad espungere la previsione del trasferimento a Roma del COMFOTER, ottenendo in tal modo il voto favorevole sul provvedimento anche da parte del gruppo della Lega.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), evidenziando il termine del 31 dicembre 2018 e la compatibilità del trasferimento con il mantenimento in loco di taluni elementi del reparto.

  Marco MARCOLIN (LNA), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, malgrado abbia tentato di dare rassicurazioni, precisando che tale scelta potrebbe essere rivista fino alla data del 31 dicembre 2018.
  Ribadisce di non comprendere le ragioni alla base della volontà di accentrare nella città di Roma il Comando delle forze operative terrestri, sottolineando il ruolo strategico attualmente ricoperto nella difesa nazionale dalla città di Verona e prefigurando la possibilità che tale scelta sia il preludio per un successivo ridimensionamento delle truppe alpine, il cui ruolo, invece, auspica che in futuro possa essere potenziato.

5-02403 Frusone: Sulla chiusura della 132o Brigata Corazzata «Ariete».

  Gianluca RIZZO (M5S), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando che, a fronte dell'annuncio della chiusura del Battaglione logistico Ariete di Maniaco, non risultano ad oggi fornite al personale interessato informazioni precise riguardo ai tempi della chiusura. Osserva come questo rappresenti un problema di non poco conto per le famiglie dei lavoratori coinvolti ai fini dei contratti di locazione e della gestione delle utenze domestiche e, pertanto, auspica che nella risposta possano essere date indicazioni certe.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), pur tenendo presente le eventuali difficoltà oggettive nella gestione del trasferimento.

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  Gianluca RIZZO (M5S), replicando, rimarca come sarebbe stato preferibile ottenere dalla risposta tempi certi sulla chiusura del Battaglione Ariete, in modo da poter consentire ai militari coinvolti di poter organizzare con sufficiente tranquillità il trasferimento delle proprie famiglie.
  Prende, tuttavia, atto degli elementi di informazione forniti dal rappresentante del Governo, preannunciando che sarà sua cura riferire agli interessati lo stato della situazione.

5-02404 Duranti: Sul distacco della Direzione del supporto diretto (DSD) dell'Arsenale militare di Taranto.

  Donatella DURANTI (SEL) illustra l'interrogazione in titolo, segnalando la sua forte preoccupazione e anche quella delle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori dell'Arsenale di Taranto circa la riconfigurazione del Comando servizi base di Taranto in Comando stazione navale di Taranto, disposta dal decreto legislativo n. 7 del 2014, in attuazione della legge delega di riforma dello strumento militare.
  In particolare, in considerazione anche della prossimità della scadenza dei termini, fissati al 31 marzo 2014, teme che la scelta di distaccare la Direzione del supporto diretto (DSD) dell'Arsenale militare marittimo di Taranto possa comportare un aumento delle esternalizzazioni delle lavorazioni dell'Arsenale stesso, con un conseguente ridimensionamento funzionale dello stabilimento e, quindi, un declassamento.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, nel sottolineare che l'Arsenale Militare Marittimo di Taranto è circondato dalla massima attenzione da parte del Ministro della difesa, che ha profonde conoscenza delle tematiche coinvolte, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Donatella DURANTI (SEL), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta, confermando la propria preoccupazione per la scelta operata dal Dicastero di procedere all'accorpamento e all'assorbimento delle funzioni della Direzione del supporto diretto (DSD) dell'Arsenale di Taranto.
  Manifesta, quindi, il proprio sconcerto per una decisione che incide su una struttura che fino ad ora ha dimostrato di operare efficacemente garantendo sempre la manutenzione delle unità navali inviate nelle missioni.
  Come evidenziato anche nella risposta, rileva come il Dicastero della difesa abbia effettivamente svolto un'attività di informazione dei sindacati, tuttavia sottolinea che questioni di siffatto tenore dovrebbero essere oggetto di una vera e propria contrattazione con i sindacati.
  Nel ribadire, quindi, il proprio auspicio affinché con il distacco della Direzione non si determini un incremento delle lavorazioni svolte all'esterno dell'Arsenale, conferma la contrarietà del proprio gruppo alle misure disposte in conseguenza della legge delega di riforma dello strumento militare, evidenziando la necessità di procedere con urgenza alla predisposizione di nuove tabelle organiche dello stabilimento e all'adozione di un nuovo piano di assunzioni data l'elevata età media dei lavoratori e l'esigenza di professionalità nuove.

5-02405 Cicu: Sul pagamento degli indennizzi ai pescatori dell'area marina di Capo Teulada.

  Salvatore CICU (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo rimarcando la situazione in cui versano i pescatori sardi che operano nelle località interessate dalla presenza di poligoni e servitù militari, su cui è in corso un'indagine conoscitiva.
  In particolare, segnala che oltre ai limiti cui la loro attività è sottoposta per via delle esercitazioni militari, i pescatori di Capo Teulada subiscono anche gli effetti negativi del grave danno ambientale provocato dalle mancate bonifiche.Pag. 48
  Ritiene, dunque, necessario che lo Stato italiano adempia agli impegni assunti nei confronti di questi lavoratori disponendo al più presto il pagamento dei relativi indennizzi, peraltro esigui, anche al fine di scongiurare che questa situazione non più sopportabile possa sfociare in fenomeni di protesta volti a bloccare le esercitazioni militari, come prospettato dai diretti interessati.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, nella piena consapevolezza della gravità della condizione in cui versano gli operatori economici della pesca nell'area di Capo Teulada e della necessità di onorare gli impegni, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4), ribadendo che il Dicastero ha finora provveduto ad erogare tutte le risorse disponibili ed è in attesa di potere ricevere la dovuta integrazione dei fondi da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Salvatore CICU (FI-PdL) ringrazia il sottosegretario Alfano per lo sforzo profuso nel cercare di fornire una risposta in qualche modo accettabile, tuttavia ritiene che da essa emerga con chiarezza l'inadempimento da parte del Dicastero della difesa.
  Risulta, infatti, vano il tentativo di spostare le responsabilità sul Ministero dell'economia e delle finanze dal momento che la risposta, a fronte di una crisi ormai drammatica, si limita ad un mero rendiconto contabile di cui gli interessati sono già a conoscenza e non accenna minimamente a definire tempi e modalità nei quali gli indennizzi verranno erogati.
  Invocando, quindi, un maggiore impegno, si dichiara insoddisfatto della risposta che mina in profondità la fiducia in un Esecutivo che sembra affidare la soluzione della questione alla convocazione della Conferenza delle servitù militari, preannunciata per il mese di giugno dal Ministro Pinotti, laddove lo Stato continua a ritardare i pagamenti ma mantiene regolare lo svolgimento delle esercitazioni militari.

5-02406 Villecco Calipari: Sull'attuazione dell'articolo 306 del Codice dell'ordinamento militare in tema di alloggi di servizio.

  Paolo BOLOGNESI (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, segnalando che l'ultimo decreto ministeriale riferito alla conduzione degli alloggi di servizio, da emanarsi ai sensi dell'articolo 306 del Codice dell'ordinamento militare entro il 31 marzo di ogni anno, risale all'11 giugno 2012.
  Nel far presente come risulti agli interroganti che sia in corso di elaborazione il nuovo decreto relativo ai redditi del 2013, auspica che la risposta possa fare chiarezza sui tempi necessari per l'emanazione del provvedimento, raccomandando che il decreto si attenga alle condizioni poste dalla Commissione difesa nell'ambito del parere espresso sui decreti legislativi di attuazione della legge delega di riforma dello strumento militare.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO fa presente che il tema oggetto dell'interrogazione rientrava nella delega di cui era titolare in qualità di sottosegretario del precedente Governo Letta. Nel segnalare che è imminente il conferimento delle deleghe da parte del nuovo Esecutivo, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Paolo BOLOGNESI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.
  Auspica, dunque, che il provvedimento possa essere adottato in tempo utile per risolvere i numerosi e seri problemi nella conduzione degli alloggi di servizio e si riserva di valutare più approfonditamente il provvedimento allorquando sarà trasmesso per il parere parlamentare.

  Elio VITO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.45.

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INTERROGAZIONI

  Giovedì 20 marzo 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 9.45.

5-00698 Piras: Sulla gestione dell'area del dismesso aeroporto militare di Elmas.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Michele PIRAS (SEL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo limitatamente alla parte che chiarisce per la prima volta quale sia l'amministrazione competente a risolvere la gestione dell'area del dismesso aeroporto militare di Elmas.
  Segnala, infatti, che la vicenda è apparsa ai diretti interessati nebulosa sin dall'inizio e, come si evince dalla risposta, presenta alcuni aspetti che alludono ad una non piena considerazione delle norme di rango costituzionale dello Statuto della Regione autonoma Sardegna che prevedono innanzitutto la successione della Regione stessa nei beni del demanio statale, prima di potere procedere a successivi passaggi.
  Ricorda, infatti, che in seguito alla dismissione l'area dell'ex aeroporto militare di Elmas è stata assegnata in gestione in toto all'ENAC e che, a suo tempo, non fu fatta una compiuta valutazione sulla parte dell'area riutilizzabile per uso civile per la quale, in seguito, il Dicastero della difesa ha espresso un parere positivo.
  Conclusivamente, premessa la contrarietà di ENAC nei confronti delle richieste del comune di Elmas, che appaiono invece condivisibili secondo il Dicastero della difesa, è a questo punto essenziale potere acquisire l'orientamento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche alla luce della richiesta pendente di un tavolo tecnico.

5-01015 Grande: Sulla realizzazione di un impianto ossidatore termico presso il Centro tecnico logistico interforze NBC di Civitavecchia.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Marta GRANDE (M5S) ritiene che la risposta, che giunge a sei mesi di distanza dalla presentazione dell'interrogazione, non possa considerarsi soddisfacente, nemmeno se riferita alle sole specifiche tecniche riguardanti l'ossidatore termico in costruzione presso il centro logistico interforze (NCB) di Civitavecchia destinato alla distruzione di armi chimiche.
  Ricorda, quindi, che nel territorio in questione insistono un porto, una centrale a carbone e un inceneritore che già contribuiscono a rendere il livello di inquinamento assai elevato, come attestato anche dalle indagini epidemiologiche svolte da dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale nel febbraio 2012.
  Fa presente, inoltre, che la risposta non fornisce informazioni in merito all'ente che sarà addetto al controllo delle emissioni prodotte dall'impianto, così come nulla dice sullo stoccaggio dei fusti di cemento che dovranno contenere l'iprite.
  Segnala, tra le altre problematiche legate all'impianto, anche la mancata predisposizione di un piano emergenziale che possa ridurre i rischi per i lavoratori e per gli abitanti della zona in caso di incidenti, nonché la realizzazione di uno studio che consideri globalmente gli effetti di tutti i fattori di inquinamento presenti nell'area.
  Ribadisce, quindi, il proprio giudizio insoddisfacente sulla risposta, preannunciando che monitorerà attentamente la realizzazione del progetto, anche in vista della predisposizione di ulteriori atti di sindacato ispettivo.

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5-01288 Corda: Sulla missione in corso della nave portaerei Cavour.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Paolo BERNINI (M5S), replicando, in qualità di cofirmatario, si dichiara insoddisfatto della risposta che non spiega quali siano le ragioni istituzionali per cui lo Stato italiano ha deciso di investire ingenti risorse in questa missione della portaerei Cavour.
  Osserva che, in realtà, l'utilizzo della portaerei come ospedale per i bambini serve soltanto a coprire finalità di commercio di armamenti con Paesi africani che, peraltro, non sempre sono rispettosi dei diritti umani.
  Non ritiene nemmeno che possa servire da giustificazione il fatto che anche la Francia e la Turchia abbiano assunto analoghe iniziative di propaganda e rimarca l'inopportunità della missione che ha, tra l'altro, portato a pubblicizzare i prodotti dell'industria automobilistica italiana, cosa che certo non fa onore alla nostra Marina, come evidenziato anche in alcune riviste americane specializzate.

  Elio VITO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.05.

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